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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 19-07-2005, 12.31.34   #1
r.rubin
può anche essere...
 
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Thumbs up analizziamo la logica delle emozioni

le emozioni non sono entità invisibili che camminando per strada attraversi provando gioia, paura eccettera, ma sono reazioni che scaturiscono quando la nostra mente interpreta in un certo modo un avvenimento.. ne consegue che se si cambia l'interpretazione l'emozione cambia. vi è mai successo di emozionarvi follemente davanti a qualcosa che un'altra persona guardava sbadigliando? questo perchè le interpretazioni dell'avvenimento erano differenti.. nello specifico, capire perchè di fronte a quel qualcosa lui reagiva così e tu in quall'altro modo richiederebbe un'azione investigativa davvero raffinata, perchè la cornice di idee convinzioni esperienze che portano una persona ad interpretare un fatto in un modo e non in un'altro sono complesse.. ma noi non vogliamo spingerci tanto nel profondo intimo delle persone, ma solo capire la logica delle emozioni.. io ne potrò spiegare qualcuna, ma moltissime mi sfuggono, ma magari a voi no, e così, insieme ragionando, correggendoci, ampliandoci, potremmo fare di questo post un vero vocabolario dei processi emozionali.. che conoscere o non conoscere le emozioni non è una cosa da poco, applicata nella vita di ogni giorno! allora inizio.


(inizio con una semplice..)


rabbia

il vocabolario dice: "malattia infettiva virale che colpiesce alcuni animali.." ..ma che cazzx è sta roba!!?? ma che vocabolario di merdx è, si può sapere??!?!?!?? non è questa la definzione!!!

"condizione psichica caratterizzata da forte irritazione, spesso accompagnata da parole e azioni incontrollate; è dovuta a contrarietà, delusione, senso di impotenza.."

("contrariato": di cattivo umure, irritato, infastidito, per qualcosa che contrasta con le aspettative, desideri")

..effettivamente, mi aspettavo di trovare la definizione di "rabbia" come emozione sul vocabolario, e cosa non secondaria, ritengo che un vocabolario debba essere di rapida consultazione e dare velocemente, efficacemente, la definizione del termine cercato.

al contario, mi sono trovato di fronte ad una definizione inadatta, cosa che mi ha fatto perdere le staffe!

il punto veramente fondamentale della rabbia è, però, a parer mio e se mi sbaglio correggetemi, l'attribuzione di piena responsabilità all'oggetto\soggetto che causa rabbia.. cioè bisogna essere convinti che l'oggetto\soggetto sia colpevole(colpevole, quindi ha agito in un modo che rappresenta colpa, ossia un modo illecito, non aveva il diritto di comportarsi così; ed è colpevole, oltre perchè nell'illecito, anche perchè responsabile, cioè era a conoscenza, o poteva benissimo venire a conoscenza semplicemente mettendoci un pò di volontà e se non ce l'ha messa è colpa sua, della gravità di un'azione simile, che così avrebbe potuto evitare.. ma non l'ha fatto ed è colpa sua).

infatti, il vocabolario, per me, deve per "legge\diritto" offrirmi rapidamente efficaci definizioni. non ha diritto di non farlo, se non lo fa è nell'illecito, ed è colpa sua, perchè un vocabolario è responsabile del mestiere che fa, e o lo fa bene o altrimenti fa da poggia piedi.

contrariato quindi, in questo caso, quindi arrabbiato.

riassumendo gli elementi del caso:
A) aspettative contrariate da qualcosa\qualcuno
B) qualcosa\qualcuno che contraria illecitamente e con piena responsabilità, quindi con colpa


ma proviamo a tenere tutti gli elementi del caso e togliere la responsabilità e quindi la colpa... ad esempio.. la colpa non è del vocabolario ma dell'ideatore dello stesso... la questione non cambia, la responsabilità è sempre piena e di una parte terza, la qual cosa mi fa arrabbiare.

ma se pensassi che l'ideatore del vocabolario non è colpevole perchè è stato costretto, ad agire in tal modo, contro la sua volontà a ideare e costruire in tutta fretta il vocabolario, costretto dalla situazione penosa in cui era ridotto, estrema povertà, moglie e quattro figli da sfamare.. ?

ora non sono più arrabbiato, anzi anzi, mi fa pena quel poverino, e sono anche contento di aver comprato un vocabolario così scarso piuttosto che uno migliore, perchè così ho fatto anche una buona azione..


ce ne sarebbe ancora da dire sulla rabbia, provare a modificare gli altri elementi.. ma ora chiudo, se volete proseguire sarà un piacere!
r.rubin is offline  
Vecchio 19-07-2005, 12.59.45   #2
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Re: analizziamo la logica delle emozioni

Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
(inizio con una semplice..)


rabbia

il vocabolario dice: "malattia infettiva virale che colpiesce alcuni animali.." ..ma che cazzx è sta roba!!?? ma che vocabolario di merdx è, si può sapere??!?!?!?? non è questa la definzione!!!

"condizione psichica caratterizzata da forte irritazione, spesso accompagnata da parole e azioni incontrollate; è dovuta a contrarietà, delusione, senso di impotenza.."

("contrariato": di cattivo umure, irritato, infastidito, per qualcosa che contrasta con le aspettative, desideri")

..effettivamente, mi aspettavo di trovare la definizione di "rabbia" come emozione sul vocabolario, e cosa non secondaria, ritengo che un vocabolario debba essere di rapida consultazione e dare velocemente, efficacemente, la definizione del termine cercato.

al contario, mi sono trovato di fronte ad una definizione inadatta, cosa che mi ha fatto perdere le staffe!

il punto veramente fondamentale della rabbia è, però, a parer mio e se mi sbaglio correggetemi, l'attribuzione di piena responsabilità all'oggetto\soggetto che causa rabbia.. cioè bisogna essere convinti che l'oggetto\soggetto sia colpevole(colpevole, quindi ha agito in un modo che rappresenta colpa, ossia un modo illecito, non aveva il diritto di comportarsi così; ed è colpevole, oltre perchè nell'illecito, anche perchè responsabile, cioè era a conoscenza, o poteva benissimo venire a conoscenza semplicemente mettendoci un pò di volontà e se non ce l'ha messa è colpa sua, della gravità di un'azione simile, che così avrebbe potuto evitare.. ma non l'ha fatto ed è colpa sua).

infatti, il vocabolario, per me, deve per "legge\diritto" offrirmi rapidamente efficaci definizioni. non ha diritto di non farlo, se non lo fa è nell'illecito, ed è colpa sua, perchè un vocabolario è responsabile del mestiere che fa, e o lo fa bene o altrimenti fa da poggia piedi.

contrariato quindi, in questo caso, quindi arrabbiato.

riassumendo gli elementi del caso:
A) aspettative contrariate da qualcosa\qualcuno
B) qualcosa\qualcuno che contraria illecitamente e con piena responsabilità, quindi con colpa


ma proviamo a tenere tutti gli elementi del caso e togliere la responsabilità e quindi la colpa... ad esempio.. la colpa non è del vocabolario ma dell'ideatore dello stesso... la questione non cambia, la responsabilità è sempre piena e di una parte terza, la qual cosa mi fa arrabbiare.

ma se pensassi che l'ideatore del vocabolario non è colpevole perchè è stato costretto, ad agire in tal modo, contro la sua volontà a ideare e costruire in tutta fretta il vocabolario, costretto dalla situazione penosa in cui era ridotto, estrema povertà, moglie e quattro figli da sfamare.. ?

ora non sono più arrabbiato, anzi anzi, mi fa pena quel poverino, e sono anche contento di aver comprato un vocabolario così scarso piuttosto che uno migliore, perchè così ho fatto anche una buona azione..


ce ne sarebbe ancora da dire sulla rabbia, provare a modificare gli altri elementi.. ma ora chiudo, se volete proseguire sarà un piacere!


Ma non è vero! La rabbia sorge proprio per quello che dice il vocabolario: per impotenza, delusione, contrarità...
L'emozione se ne frega del diritto. Anche perchè il diritto è una convenzione!! Il diritto "assoluto" non esiste.
Anche se in un certo modello culturale può essere assolutamente legale uccidire (vedi pena di morte ad esempio) questo non impedisce a che viene ucciso o a chi ama chi viene ucciso di provare dolore e/o rabbia.


ps per cercare la logica delle emozioni bisogna usare una logica emotiva, non razionale
Fragola is offline  
Vecchio 19-07-2005, 13.08.08   #3
Lord Kellian
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
Allora, il mio dizionario (Garzanti) dice:

violenta irritazione, provocata da gravi contrarietà e spesso esacerbata da un senso di impotenza; ira, collera

Irritazione significa essere preso dall'ira.

E sotto "ira" (sinonimo di rabbia) finalmente mi dice:

stato emotivo di intensa irritazione, caratterizzato da impulsi e reazione di collera, sdegno, indignazione.

"contrarietà" infine significa sentimento di avversione, di fastidio

stavo per scrivere che il concetto di colpa altrui non è fondamentale, e infatti non viene citato nel mio dizionario, ma forse nel sentimento di sentirsi contrariato è implicito il fatto che il qualcuno o la cosa che ti contrasta, ne abbia anche la colpa. credo che tui indenda che la colpa può anche essere nostra. e allora noi ci arrabiamo con noi stessi indicandoci come responsabili dell'errore.

è interessante però anche "esacerbata da impotenza". se infatti noi riteniamo di poter ovviare alla questione, questa non ci dovrebbe far provare rabbia. quando invece ci sentiamo persi, sconfitti allora ci arrabbiamo.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 19-07-2005, 13.59.23   #4
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Rabbia, ed ira, due eccessi di animosità per cercare di tirarsi fuori dai pantani. Semplice, no?
sisrahtac is offline  
Vecchio 19-07-2005, 14.10.41   #5
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Re: Re: analizziamo la logica delle emozioni

Citazione:
Messaggio originale inviato da Fragola
Ma non è vero! La rabbia sorge proprio per quello che dice il vocabolario: per impotenza, delusione, contrarità...
L'emozione se ne frega del diritto. Anche perchè il diritto è una convenzione!! Il diritto "assoluto" non esiste.
Anche se in un certo modello culturale può essere assolutamente legale uccidire (vedi pena di morte ad esempio) questo non impedisce a che viene ucciso o a chi ama chi viene ucciso di provare dolore e/o rabbia.


ps per cercare la logica delle emozioni bisogna usare una logica emotiva, non razionale

certo certo, parlavo di "diritto" in senso soggettivo ovviamente, il "diritto soggettivo" che dice "secondo me questo è giusto, questo è sbagliato"..

cos'è la "logica emotiva"?
r.rubin is offline  
Vecchio 19-07-2005, 14.55.04   #6
nevealsole
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Messaggi: 706
Re: analizziamo la logica delle emozioni

[quote]Messaggio originale inviato da r.rubin
[b]





riassumendo gli elementi del caso:
A) aspettative contrariate da qualcosa\qualcuno
B) qualcosa\qualcuno che contraria illecitamente e con piena responsabilità, quindi con colpa



Ciao Rubin,
vediamo concordo sul primo punto meno sul secondo. Ovvero concordo che siamo contrariati per determinate aspettative disattese ma non concordo che l'altro abbia colpa nel tenere un determinato atteggiamento.
Esempio pratico: sabato sera - di corsa come al solito - mi preparo per un PARTY ... arrivo allo smalto, sono in ritardo mentre lo stendo sulle unghie innavvertitamente urto la boccetta, lo smalto si versa sul pavimento di casa e sui miei fantastici pantaloni nuovi
Dico la verità: per un attimo ho cercato qualcosa (mancando il qualcuno) su cui riversare la mia rabbia feroce.
Ovviamente né lo smalto né i mobili avevano colpa... solo io e la mia disattenzione.
Ho rinunciato, devo dire che ero stanca e un po' depressa.
Se fossi stata solo nervosa o più sicura di me (come è successo talvolta) credo che avrei scaricato a terra qualcosa come sfogo... oppure accusato qualcuno.
Quindi forse il percepire una determinata emozione è influenzato anche dalle altre emozioni che in quel momento ci dominano.
Credo ad esempio che una persona in uno stato euforico più difficilmente si farebbe prendere dalla rabbia anche in presenza di un dato contrattempo.
Tipico esempio: piove (neutro).
Se sono in giro per lavoro ed ho fretta diventa caxxo piove!!(rabbia)
Se passo una giornata piacevole con qualcuno il piove è accompagnato da un sorriso cretino e poco altro...
Almeno credo...

Ciao
Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 19-07-2005, 14.58.11   #7
r.rubin
può anche essere...
 
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Lord Kellian
Allora, il mio dizionario (Garzanti) dice:

violenta irritazione, provocata da gravi contrarietà e spesso esacerbata da un senso di impotenza; ira, collera

Irritazione significa essere preso dall'ira.

E sotto "ira" (sinonimo di rabbia) finalmente mi dice:

stato emotivo di intensa irritazione, caratterizzato da impulsi e reazione di collera, sdegno, indignazione.

.."sdegno": riprovazione e risentimento indignato per qualcosa o qualcuno che offende i principi morali e convincimenti personali
(ecco, era questo il "diritto" di cui parlavo)

"indignazione": rivolta della coscienza morale di fronte a ciò che la turba o la offende

Citazione:
"contrarietà" infine significa sentimento di avversione, di fastidio

brutta situazione.. nel senso, quale sarà la definizione giusta?

Citazione:
stavo per scrivere che il concetto di colpa altrui non è fondamentale, e infatti non viene citato nel mio dizionario, ma forse nel sentimento di sentirsi contrariato è implicito il fatto che il qualcuno o la cosa che ti contrasta, ne abbia anche la colpa. credo che tui indenda che la colpa può anche essere nostra. e allora noi ci arrabiamo con noi stessi indicandoci come responsabili dell'errore.

esatto, parlo di colpa, ma si potrebbe dire anche "attribuzione di responsabilità": può esserci responsabilità oppure non esserci, può essere nostra o dell'altro.

faccio un'incidente con la macchina per colpa di un altro automobilista --> mi arrabbio con chi ritengo responsabile, l'automobilista;
faccio un'incidente con la macchina, sempre con un altro automobilista, ma questa volta per colpa mia che mi ero distratto a cercare una stazione radio..--> posso arrabbiarmi con guglielmo marconi, se attribuisco la colpa all'invenzione della radio, oppure con me stesso per la mia stupida distrazione.. oppure sfascio la macchina perchè precipita su di essa un meteorite.. --> posso prendermela con la sfortuna, ma anche con me stesso se avessi la colpa di non aver messo la macchina nel garage, e si arrabbierà con me mio papa proprietario della macchina, che m'ha sempre detto che la macchina devo metterla nel garage..


Citazione:
è interessante però anche "esacerbata da impotenza". se infatti noi riteniamo di poter ovviare alla questione, questa non ci dovrebbe far provare rabbia. quando invece ci sentiamo persi, sconfitti allora ci arrabbiamo.

è la rabbia della bestia in gabbia..

quello che dici è fondamentale.
è stato ogegtto di studio di molti psicologi.. ora non so spiegarti bene, voglio approfondire anch'io prima di parlarle, comunque se vuoi farti un'idea con una piccola ricerca online cerca "Weiner(è il nome dello psicologo) - teoria delle attribuzioni causali"
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Vecchio 19-07-2005, 15.00.10   #8
Fragola
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Re: Re: Re: analizziamo la logica delle emozioni

Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
cos'è la "logica emotiva"?
... il mito? La poesia?

no, dai ragiona, il logos non è proprio fatto per le emozioni, non le comprende Può essere, per alcuni, uno strumento per analizzarle, ma non si può pensare che le emozioni rispettino le leggi della logica.

Fragola is offline  
Vecchio 19-07-2005, 15.06.52   #9
r.rubin
può anche essere...
 
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Re: Re: analizziamo la logica delle emozioni

[quote]Messaggio originale inviato da nevealsole
[b]
Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin






riassumendo gli elementi del caso:
A) aspettative contrariate da qualcosa\qualcuno
B) qualcosa\qualcuno che contraria illecitamente e con piena responsabilità, quindi con colpa



Ciao Rubin,
vediamo concordo sul primo punto meno sul secondo. Ovvero concordo che siamo contrariati per determinate aspettative disattese ma non concordo che l'altro abbia colpa nel tenere un determinato atteggiamento.
Esempio pratico: sabato sera - di corsa come al solito - mi preparo per un PARTY ... arrivo allo smalto, sono in ritardo mentre lo stendo sulle unghie innavvertitamente urto la boccetta, lo smalto si versa sul pavimento di casa e sui miei fantastici pantaloni nuovi
Dico la verità: per un attimo ho cercato qualcosa (mancando il qualcuno) su cui riversare la mia rabbia feroce.
Ovviamente né lo smalto né i mobili avevano colpa... solo io e la mia disattenzione.
Ho rinunciato, devo dire che ero stanca e un po' depressa.
Se fossi stata solo nervosa o più sicura di me (come è successo talvolta) credo che avrei scaricato a terra qualcosa come sfogo... oppure accusato qualcuno.
Quindi forse il percepire una determinata emozione è influenzato anche dalle altre emozioni che in quel momento ci dominano.
Credo ad esempio che una persona in uno stato euforico più difficilmente si farebbe prendere dalla rabbia anche in presenza di un dato contrattempo.
Tipico esempio: piove (neutro).
Se sono in giro per lavoro ed ho fretta diventa caxxo piove!!(rabbia)
Se passo una giornata piacevole con qualcuno il piove è accompagnato da un sorriso cretino e poco altro...
Almeno credo...

Ciao
Neve

certo, "attribuzione di responsabilità", quindi il soggetto-persona della responsabilità può esserci(o meglio possiamo ritenere che ci sia) oppure non esserci (quindi in un caso colpa, mia o di un'altro o di qualsiasi cosa, nell'altro casualità, fortuna).

ma nella rabbia c'è sempre qualcosa\qualcuno responsabile.. che sia lo smalto, oppure il caso, oppure la propria disattenzione, oppure il tizio che ha suonato in quel momento alla porta spaventandoti e facendoti scivolare la boccetta..


e quello che dici sull'interazione delle diverse emozioni è superintessante!
r.rubin is offline  
Vecchio 19-07-2005, 15.19.07   #10
r.rubin
può anche essere...
 
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Re: Re: Re: Re: analizziamo la logica delle emozioni

Citazione:
Messaggio originale inviato da Fragola
... il mito? La poesia?

no, dai ragiona, il logos non è proprio fatto per le emozioni, non le comprende Può essere, per alcuni, uno strumento per analizzarle, ma non si può pensare che le emozioni rispettino le leggi della logica.


sicuramente è assurdo credere che una spiegazione logica delle emozioni sia la stessa cosa dell'emzoione, così come è assurdo pensare che la descrizione di un oggetto dal punto di vista chimico sia la stessa cosa dell'oggetto stesso.
però è possibile descrivere gli oggetti dal punto di vista chimico, e così le emozioni dal punto di vista logico, capirne le motivazioni logiche, la composizione chimica, le interazioni fra elementi che le compongono.

personalmente, mi trovo completamente d'accordo con l'ottica del costruttivismo, del cognitivismo (prima li destavo, troppo razionali, ma poi ho capito che offrivano spiegazioni veramente accurate), per cui la realtà è una costruzione soggettiva, un'interpretazione che dipende dalle idee in nostro possesso..
non è vero che se, mentre cammino per la strada, e all'improvviso mi sento urtare da una persona che arriva da dietro, nel caso che
a) ritengo che l'abbia fatto apposta =>(=>è il segno di implicazione usato inmatematica)dicevo, =>che ha intenzioni forse ostili = provocazione => mi arrabbio oppure lo fisso duramente negli occhi eccetera.. ma magari penso, visto che sono una persona un pò strana, che la persona che mi ha urtato l'ha fatto davvero apposta, ma offro alla cosa questa spiegazione.. come nei film una persona urta un'altra per spostarla dalla traiettoria di un proiettile e quindi difenderla => mi preoccupo assai, mi sapavento, mi trovo in pericolo!
b) ritengo che non l'abbia fatto apposta = è inciampato=> non mi arrabbio, e gli sorrido per fargli capire che non me la sono presa..

sono solo esempi
r.rubin is offline  

 



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