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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-09-2005, 11.57.17   #31
VanLag
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Messaggio originale inviato da Yam
L'intervento di VanLag e' di carattere liberale, da cui anche liberismo e libero mercato.....eppure mi pare di aver letto di un certo "laissez faire" in un qualche altro topic dello stesso Van....
Personalmente sono contro il libero mercato e un estimatore dell'economista Serge Latouche

https://www.riflessioni.it/forum/show...ghlight=keynes
Evidentemente non sono chiari i due ambiti, cioè quello della sfera emotiva privata e quello che invece ci vede interagire con altri esseri umani. Un imprenditore che tratta con un dipendente interagisce molto e quindi ecco la necessità della legge e del contratto.

Per altro Yam se hai qualche (vecchio), rancore verso di me facciamolo fuori in privato, senza portare fuori 3d chi magari crede veramente nel dialogo e nel confronto.

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Vecchio 02-09-2005, 12.37.15   #32
Yam
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Messaggio originale inviato da VanLag
Evidentemente non sono chiari i due ambiti, cioè quello della sfera emotiva privata e quello che invece ci vede interagire con altri esseri umani. Un imprenditore che tratta con un dipendente interagisce molto e quindi ecco la necessità della legge e del contratto.

Per altro Yam se hai qualche (vecchio), rancore verso di me facciamolo fuori in privato, senza portare fuori 3d chi magari crede veramente nel dialogo e nel confronto.


Nessun rancore e neanche stiamo andando off-topic.
Non vedrei questa separazione tra pubblico e privato....senza andare ad indagare nel diritto pubblico e privato, dove si parla pur sempre per esempio di contratto di matrimonio....c'e' appunto un contratto sociale da rispettare per il singolo individuo.
Un sistema di vita e di economia sano e' basato su una forma di solidarieta', di reciproca dipendenza di tutti i membri della societa', uno malato e' basato sull'isolamento dell'individuo (vedi l'Altra Africa di Latouche).

Ma tornando alle personalita' dipendenti e non agli effetti prodotti sull'individuo o sugli altri, che sono secondari, cosa significa per te essere dipendente?
Non vedi un meccanismo universale piu' o meno accentuato nella dipendenza?
Non vedi l'ossessivo e compulsivo rivolgersi della mente agli oggetti del proprio desiderio?
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Vecchio 02-09-2005, 13.29.31   #33
VanLag
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.......Ma tornando alle personalita' dipendenti e non agli effetti prodotti sull'individuo o sugli altri, che sono secondari, cosa significa per te essere dipendente?
Quello che significa per me è ininfluente o forse non mi sono mai posto il problema nel senso che considero alcune dipendenze, (che sicuramente ho), come parti della vita e come tali non mi generano conflitto.
Il problema nasce quando una persona dice, (ad esempio): - ecco, sono sempre a caccia di gratificazioni morali, (sono dipendente dalle gratificazioni morali) e così come sono non vado bene –
Quel “così come sono non vado bene”, nasce da un confronto con un modello ideale ed ipotetico di uomo perfetto e quel modello ideale è un invenzione delle religioni che hanno indicato nei vari santi, avatar, messia ed illuminati vari, il modello da seguire.

La dipendenza patologica esiste sicuramente, ma quando si cerca di fare rientrare nel “patologico”, (quando cioè, si stringe il corridoio della normalità), quelle che possono solo essere diverse peculiarità di ciascun individuo allora cerco di evidenziare con le mie parole il rischio che stiamo correndo come società, quello cioè di sacrificare l’originalità ed il genio in favore di una grigia omologazione a quel modello di perfezione che non potremo mai essere.

- Io potrò essere meglio o peggio del Budda, ma mai e poi mai come il Budda!!! – Qualcuno disfi questo mio teorema dialettico se riesce. Disfi il teorema però, non disfi me.

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Vecchio 02-09-2005, 13.36.20   #34
tammy
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Non sei certo tu che devi dire cosa mi fa bene e cosa fa male a me stesso.

Mi quoto: ed io nel seguire la mia luce, non creo problemi agli altri non vedo dove stia il problema……


Non mi pare ci siano delle leggi che ti vietino di fumare, bere, giocare d'azzardo, consultare siti porno, chat, videogiochi e quant'altro ogni individuo reputi giusto per sè. Nessuno blocca le pulsioni, sono i comportamenti compulsivi nei confronti dell'oggetto desiderato, bramato, a livello ossessivo che determinano la dipendenza. Non si parla più di vizio nell'istante in cui non si può più fare a meno di quella sostanza o cosa, si parla di dipendenza, di malattia.
Avere il vizio del fumo, diventa dipendenza nel momento in cui non riesco a smettere di fumare senza sentirmi male e sul fatto di non disturbare gli altri, avrei qualche dubbio, come dei dubbi nel non nuocere a nessuno con la dipendenza da alcolismo. Se guidi ubriaco fradicio hai eccellenti possibilità di ammazzare qualcuno, tu puoi anche suicidarti. Il gioco d'azzardo ha aspetti di compulsione quando dilapidiamo il ns. patrimonio, e magari non è proprio tutto ns, la cyber-sex ha dei risvolti psicologici tali che alla fine il sesso non ti interessa più e probabilmente coinvolge la tua partner. Che la dipendenza nuocia solo a chi ne soffre è fuori discussione, ma che lasci gli altri indifferenti ho dei forti dubbi in proposito. Se uno proprio vuole morire, che lo faccia alla svelta, senza coinvolgere chi gli sta vicino (affettivamente), se invece si accorge di avere un grosso problema di dipendenza, prima lo ammetterà e prima potrà curarsi.

Ciao Vanny bello
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Vecchio 02-09-2005, 13.49.16   #35
VanLag
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Non mi pare ci siano delle leggi che ti vietino di fumare, bere, giocare d'azzardo, consultare siti porno, chat, videogiochi e quant'altro ogni individuo reputi giusto per sè. Nessuno blocca le pulsioni, sono i comportamenti compulsivi nei confronti dell'oggetto desiderato, bramato, a livello ossessivo che determinano la dipendenza.
Hai ragione Tammy…… Torno nei ranghi….

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Vecchio 02-09-2005, 14.09.34   #36
Yam
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Credo che tu (VanLag) stia andando off-topic.
Cosa sia veramente il Buddha nessuno lo sa. C'e' un Buddha storico mitizzato quanto basta, ce n'e' uno Cosmico (primordiale)che corrisponde all'Assoluto, ce n'e' uno sulla bocca di tutti quelli che pensano che basti aver avuto una esperienza spirituale per definirsi Buddha, c'e' il senso profondo di una tradizione che si chiama Buddhismo che forse non e' proprio quello che si pensa che sia, nel senso che la si identifica con le sue chiese ufficiali..... Ma qui siamo off-topic.

Credo che parlare semplicemente e onestamente di dipendenze possa essere molto proficuo per la maggior parte delle persone e se possibile farlo attraverso quel poco di sensibilita' psicologica di cui disponiamo.
I meccanismi della dipendenza sono sempre gli stessi, se poi l'oggetto della dipendenza sia piu' o meno dannoso per se e per gli altri, questo e' secondario da un punto di vista metodologico, ma primario rispetto alla semplice saggezza che ogni essere umano porta dentro di se cercando di vivere nel miglior modo possibile.
Siamo nella sezione Psicologia del forum, personalmente la Gestalt, lo Psicodramma Moreniano, l'Analisi Individuale e Transazionale sono state per me molto importanti e mi hanno aiutato a riconoscere alcuni meccanismi (coazione a ripetere) che erano un grande ostacolo per me. I potenti insight avuti durante la terapia mi hanno svelato l'origine familiare di tali problemi, aiutandomi a vedere come fossero gia' di mio padre, di mio nonno e di come io stavo facendo lo stesso gioco con mio figlio.
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Vecchio 02-09-2005, 14.11.24   #37
VanLag
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Non vedi un meccanismo universale piu' o meno accentuato nella dipendenza?
Non vedi l'ossessivo e compulsivo rivolgersi della mente agli oggetti del proprio desiderio?

Solo ancora una cosa O.T. per Yam, poi smetto.....

Ci fu un fumatore accanito che, a chi gli fece osservare che aveva una dipendenza dal fumo rispose:

Questo corpo ha mantenuto alcune vecchie abitudini. Possono rimanere non c’è danno in esse.

Yam ricordi chi era quel fumatore?

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Vecchio 02-09-2005, 14.15.25   #38
Yam
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Solo ancora una cosa O.T. per Yam, poi smetto.....

Ci fu un fumatore accanito che, a chi gli fece osservare che aveva una dipendenza dal fumo rispose:

Questo corpo ha mantenuto alcune vecchie abitudini. Possono rimanere non c’è danno in esse.

Yam ricordi chi era quel fumatore?


Ho tolto tutti i santini dai miei altari, anche quello.
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Vecchio 02-09-2005, 14.22.46   #39
Vaniglia
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Non mi pare ci siano delle leggi che ti vietino di fumare, bere, giocare d'azzardo, consultare siti porno, chat, videogiochi e quant'altro ogni individuo reputi giusto per sè. Nessuno blocca le pulsioni, sono i comportamenti compulsivi nei confronti dell'oggetto desiderato, bramato, a livello ossessivo che determinano la dipendenza. Non si parla più di vizio nell'istante in cui non si può più fare a meno di quella sostanza o cosa, si parla di dipendenza, di malattia.
Avere il vizio del fumo, diventa dipendenza nel momento in cui non riesco a smettere di fumare senza sentirmi male e sul fatto di non disturbare gli altri, avrei qualche dubbio, come dei dubbi nel non nuocere a nessuno con la dipendenza da alcolismo. Se guidi ubriaco fradicio hai eccellenti possibilità di ammazzare qualcuno, tu puoi anche suicidarti. Il gioco d'azzardo ha aspetti di compulsione quando dilapidiamo il ns. patrimonio, e magari non è proprio tutto ns, la cyber-sex ha dei risvolti psicologici tali che alla fine il sesso non ti interessa più e probabilmente coinvolge la tua partner. Che la dipendenza nuocia solo a chi ne soffre è fuori discussione, ma che lasci gli altri indifferenti ho dei forti dubbi in proposito. Se uno proprio vuole morire, che lo faccia alla svelta, senza coinvolgere chi gli sta vicino (affettivamente), se invece si accorge di avere un grosso problema di dipendenza, prima lo ammetterà e prima potrà curarsi.



Sono ok con Tammy, un individuo puo' fare qualsiasi cosa ma dal momento in cui un qualcuno o un qualcosa per lui diventa un palliativo alle sue paure, alle sue insicurezze, o ossessione questa e' dipendenza...come ad esempio...torno sull'argomento amore...in un rapporto, un lui o una lei non possono fare a meno dell'altro, nel senso di cercare sempre approvazione dall'altro su se stesso, sul sentimento che prova,...questa e' dipendenza, non amore....io, personalmente. sono dipendente dal fumo, ma non ho voglia di smettere, mi piace, pero' mi rendo conto che devo avere sempre le sigarette con me...al momento questa dipendenza non mi procura problemi, se non razionalizzando, posso essere a rischio per la salute, ma lo smog che respiro nella mia citta'?



Vanily

Ultima modifica di Vaniglia : 02-09-2005 alle ore 14.23.55.
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Vecchio 02-09-2005, 15.52.27   #40
tammy
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bè, Vaniglia

è un qualcosa in più.... non credi?
Non pensi mai a quanto ti condizioni il fumo negli aspetti quotidiani della vita?
Sui mezzi di locomozione non fumi più, nei ristoranti idem, negli uffici pubblici (ore di coda) non fumi più. Se vai negli Stati Uniti... non fumi nemmeno per strada tanto ti guardano storto
E allora? che fare? Se non voglio smettere e non sò nemmeno controllare la mia compulsione nei confronti della sigaretta: non uscirò più di casa, non farò più viaggi in aereo, eviterò gli inviti a cena, mi isolerò da chi non fuma, in crescente nr., e cercherò comprensione da chi fuma, in diminuzione
Prova solo a riflettere, non di smettere di fumare, ma quanto la tua vita sia condizionata dalla sigaretta, è una schiavitù non una scelta, pensaci.

tammy is offline  

 



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