Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 05-10-2002, 14.12.19   #21
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Ciao
anch'io ho conservato solo amici che, strana cosa, pur essendo in qualche modo più furbi di me, non mi forzano alcun sentimento strano di dubbio o ipocrisia. So che posso essere esattamente come in quel momento mi sento, senza coprire, mascherare ciò che sento, ciò che sono in quell'istante. Ed è strano perchè, sono più furbi e più inseriti di quel che sono io. Ma è estremamente bello, perchè in fondo questo significa amicizia.
L'abitudine a frequentare una persona porta a non notare più, in quella persona, i difetti; a volte anche i pregi. Questo è quel che ne pensava Proust.
Anch'io credo sia questione di abitudine e di un pò di ottusità autoindotta...ma mi è insopportabile DOVER ESSERE sempre attento e sul chi vive.

Questo su di me.
Ti dirò invece, che al contrario tuo, quella gente non mi fa ridere, anzi, a volte mi preoccupa. Perchè non sono totalmente nel torto. Solo un pò disumani.
r.rubin is offline  
Vecchio 08-10-2002, 11.11.41   #22
FalcoAntonio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-08-2002
Messaggi: 128
Ciao r.rubin

Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
Ps
a proposito del "non-ventenne" Galimberti...certo ha una preparazione che io posso iniziare a sognare tra due vite almeno: nonostante questo, mi sembrano veramente tanti i luoghi comuni. Ma di certo non ho nemmeno letto tutto l'articolo, dunque, dico solo che mi sembra strano.

Ciao!

Cerco di risponderti, almeno in parte, ma lo farò in maniera frammentaria e approssimativa per motivi di tempo.
Ti chiedo in anticipo di scusarmi e di concedermi un’attenuante per tanta approssimazione...
Cito:
“Ciao, intanto grazie.
Fanatico... non me lo sono mai sentito dire! E' la prima volta!”
Non mi pare che fosse riferito alla tua persona, ma all’affermazione da te riportata.

Concordo che sarà necessario conoscerci meglio.

Posso comunque anticiparti che, dopo certe tue precisazioni, le nostre “distanze iniziali” si sono notevolmente accorciate, dal mio punto di vista.
Non avevo mai letto prima alcunché di tuo e le mie considerazioni erano riferite strettamente a ciò che leggevo, con tutti i miei limiti interpretativi e, perché no, anche quelli tuoi esplicativi.

Sì, sul cauto elogio alla menzogna ci sarebbe tanto da discutere.
Accolgo la tua precisazione su Darwin.
Concordo sui tuoi timori relativi alla “robotizzazione umana”: un individuo robotizzato non ha più nulla di umano… e tale rischio è strettamente connesso al sistema di potere dominante e al “modello di sviluppo” da esso imposto, che utilizza la scienza, le religioni, la ragione e la razionalità per fini propri, oltre che la ricchezza.
Quindi il Nemico è il “sistema di potere”, sono le lobby di potere economico - militare, non la scienza, non la ragione, non la razionalità…
Sono le sue strategie e volontà a pesare e determinare lo status quo.
“Nemici” sono pure tutti quegli intellettuali e professionisti che lo supportano: scienziati, psicologi, sociologi, economisti, giuristi…
Ci si difende con la consapevolezza, stando e rimanendo sempre dalla “nostra parte”, non cedendo mai cioè alle lusinghe di chi comanda: sono quei sofisticati mentitori il pericolo principale per tutti noi.
Gli strumenti usati sono estremamente sofisticati, è per quello che c’è necessità di ricorrere all’aiuto di strumenti altrettanto “sofisticati e potenti”.
I condizionamenti socio culturali sono pesanti e subdoli (propaganda palese ed occulta, educazione scolastica, ricatti eccetera) sono strumenti potentissimi di comando e di controllo…
Che questo, forse più che nel passato, sia un mondo di folli è quasi ovvio purtroppo.
Dobbiamo difenderci: il nostro unico vero nemico è “il Potere”!
e la corte di egoisti, colti e raffinati lacché di cui si circonda.

Credo che ci stiamo sempre più allondanando dallo spirito iniziale, ma non importa.
Ti saluto.
FalcoAntonio is offline  
Vecchio 08-10-2002, 21.57.57   #23
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Il nostro nemico è il Potere.
Il problema è che è nemico di tutti noi, perchè tutti lo bramiamo. l'individuo anafettivo più facilmente arriverà a possederlo.

leggevo, su un quotidiano, riguardo il recente assassinio da parte di quel 16enne..."gesti incomprensibili, sì, ma solo se rimaniamo ancorati al modello umano tradizionale"

il potere, in fondo, è sempre stata una brama dell'uomo.
Non biasimo chi ha le capacità per arrivarci e ci arriva.
Questo in generale.

Riguardo questi fatti, forse c'è un fraintendimento dell'obiettivo, un'incapacità ad accettare una sfida onesta secondo le proprie capacità, e un fraintendimento nel non capire che azioni simili vanno contro ciò che si vuole, e purtroppo non tengono conto del fatto che vanno anche contro la vita altrui.
Non c'è un fine.
Se non la fine.

Ps: grazie Falco per l'attenzione (tra l'altro immeritata, dunque doppio grazie!)
r.rubin is offline  
Vecchio 11-10-2002, 16.01.32   #24
FalcoAntonio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-08-2002
Messaggi: 128
"Potere" e "anaffettività"

(sinteticamente e frettolosamente …)
Sì, ma mentre io mi riferivo al “sistema di potere”, tu ti riferivi al desiderio, alla brama di potere.
Sono due questioni strettamente connesse, ma parallele.

Il “potere” dovrebbe essere un “servizio” il più alto dei “servizi”, quindi un sacrificio, un onere per chi lo detiene; invece è un piacere: il più alto dei piaceri…

“Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza” (Popper)
Ma quanti vigilano? E poi: è sufficiente?

L’anaffettività: anche qui ci sarebbe tanto da dire.

Sì, gli individui che non sanno esercitare un buon autocontrollo emotivo - affettivo incontrano notevoli difficoltà.
Ciò spinge molti verso l’anaffettività, al di là e spesso in contrasto con la natura intima acquisita nell’infanzia.

Ma chi diventa anaffettivo per necessità si ritrova nell’anticamera di problematiche ancor più gravi, tendenti alla patologia psico - emotiva, credo.

Infine, con riferimento al tuo “ps”: ti confesso che mi ha molto imbarazzato, ti chiedo di evitarmelo in futuro… (ne sono lusingato e immeritevole)
Ti saluto
Antonio
FalcoAntonio is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it