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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 26-12-2005, 20.58.10   #11
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Cara,

quando a me mi dicono: <<Poverino....>> Mi sale il sangue al cervello e li vorrei annientare poichè è poverino chi crede che gli altri possano essere tali.
###
Chi dice: <<Poverino...>> In genere si crede certamente superiore. Se poi si gratta o si approfondisce, si trova che costui ha un gran complesso d'inferiorità.

Cari saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 26-12-2005, 21.13.09   #12
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
sei stata chiara, feng.

ad alessandro non piace suscitare pena, a te sì.
io credo che possa piacere oppure no, come ogni altra cosa.

..magari, ora che mi ci fate pensare, a qualcuno potrebbe pure piacere, che chi gli sta di fronte provi imbarazzo.. perchè tutto dipende dall'interpretazione che una persona da alla situazione.. quindi, trovarmi in una situazione tale per cui chi mi sta di fronte prova imbarazzo, potrebbe piacermi, se interpretro questo suo imbarazzo come causato dall'importanza che egli da alla relazione con me: importanza talmente grande da sovrastarlo, da metterlo in imbarazzante difficoltà, tanto grande quanto l'importanza che a me attribuisce!
r.rubin is offline  
Vecchio 26-12-2005, 23.11.46   #13
dana
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
..magari, ora che mi ci fate pensare, a qualcuno potrebbe pure piacere, che chi gli sta di fronte provi imbarazzo..

No, dai, non ci credo.

Penso che faccia piacere ricevere l'attenzione dell'altra persona, magari una certa solidarietà, comprensione: credo che uno scambio di sguardi solidali faccia bene, ma provare piacere nel vedere quello "sano" in imbarazzo, non credo proprio
dana is offline  
Vecchio 27-12-2005, 11.58.58   #14
April
Ospite
 
L'avatar di April
 
Data registrazione: 10-10-2005
Messaggi: 26
Ciao a tutti...volevo rispondere a questa discuccione, essendo una delle persone a cui vi riferite, una persona disabile.
Capisco il vostro imbarazzo, il vostro non saper come comportarvi.
E lo capisco, perchè nonostante io sia disabile, è capitato anche a me.
Lo scorso anno, durante un ricovero, passeggiavo con la mia carrozzina per un corridoio, dove c'erano dei distributori di bibite. Ad un erto punto vedo una carrozzina elettrica dirigersi verso di me...sopra c'era un ragazzo, senza braccia nè gambe...non vi dico come mi sono sentita e ho distolto subito lo sguardo;" Guardami pure" mi ha detto lui "ci sono abituato". Non mi sono mai vergognata tanto.
Ma mi sono avvicinata a lui e, semplicemente, gli ho spiegato che non sapevo come comportarmi dato che, sia il mio guardarlo che il mio distogliere lo sguardo avrebbe potuto ferirlo.
Da quel momento io e Beppe, questo è il suo nome, siamo diventati amici e adesso, quando lo vedo, non mi ricordo nemmeno cosa gli manca, ma solo la persona splendida che è.
Ed è questo che noi disabili vorremmo.
Che gli "altri" vedano solo che, oltre alla carrozzina, alle stampelle ecc., siamo persona normali.
Lo so che la prima cosa che vedono di me è la carrozzina, ma poi bisognerebbe essere capaci di guardare oltre, di non fermarsi all'esteriorità.
Non trattarci come fossimo bambini, come fossimo degli stupidi (molti lo fanno), ma come persone "normali".
Ed una cosa che io e tutti i miei amici disabili odiano è la pietà e il pietismo. Aiuto, ma non pietà.
Ed una cosa che odio è sentirmi dire "poverina" anche se capisco che chi lo dice non lo fa con cattiveria...
"Poverina perchè?" Chiedo...e via velocissma, con la mia carrozzina elettrica!
April is offline  
Vecchio 27-12-2005, 15.35.42   #15
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da April
Ciao a tutti...volevo rispondere a questa discuccione, essendo una delle persone a cui vi riferite, una persona disabile.
Capisco il vostro imbarazzo, il vostro non saper come comportarvi.
E lo capisco, perchè nonostante io sia disabile, è capitato anche a me.
Lo scorso anno, durante un ricovero, passeggiavo con la mia carrozzina per un corridoio, dove c'erano dei distributori di bibite. Ad un erto punto vedo una carrozzina elettrica dirigersi verso di me...sopra c'era un ragazzo, senza braccia nè gambe...non vi dico come mi sono sentita e ho distolto subito lo sguardo;" Guardami pure" mi ha detto lui "ci sono abituato". Non mi sono mai vergognata tanto.
Ma mi sono avvicinata a lui e, semplicemente, gli ho spiegato che non sapevo come comportarmi dato che, sia il mio guardarlo che il mio distogliere lo sguardo avrebbe potuto ferirlo.
Da quel momento io e Beppe, questo è il suo nome, siamo diventati amici e adesso, quando lo vedo, non mi ricordo nemmeno cosa gli manca, ma solo la persona splendida che è.
Ed è questo che noi disabili vorremmo.
Che gli "altri" vedano solo che, oltre alla carrozzina, alle stampelle ecc., siamo persona normali.
Lo so che la prima cosa che vedono di me è la carrozzina, ma poi bisognerebbe essere capaci di guardare oltre, di non fermarsi all'esteriorità.
Non trattarci come fossimo bambini, come fossimo degli stupidi (molti lo fanno), ma come persone "normali".
Ed una cosa che io e tutti i miei amici disabili odiano è la pietà e il pietismo. Aiuto, ma non pietà.
Ed una cosa che odio è sentirmi dire "poverina" anche se capisco che chi lo dice non lo fa con cattiveria...
"Poverina perchè?" Chiedo...e via velocissma, con la mia carrozzina elettrica!

credo che questa situazione sia esemplare.
però non è possibile confessare la propria incapacità ad ogni disabile che si incontra!
...forse, però, è possibile credere, nella propria mente, che il disabile in questione comprenda la difficoltà dell'altro "sano". Forse è solo un trucchetto mentale: credendo che l'altro mi comprenda e giustifichi la mia disabilità relazionale, già dal primo sguardo posso percepire un clima caldo di comprensione umana, di accettazione reciproca.
In altre parole, non sentirmi in imbarazzo per il mio imbarazzo, non sigillare l'imbrarazzo nell'involucro ermetico di un nuovo imbarazzo, ma lasciare all'imbarazzo la libertà di fluire fuori, di esprimersi, liberandomene poco a poco: perchè comprendo che l'imbarazzo è umano e comprensibile, e non pregiudica la possibilità di un incontro autentico.
Piuttosto, a pregiudicare cioè ad impedire l'incontro autentico, è la non accettazione dell'imbarazzo che autenticamente sgorga al primo impatto, che porta a fuggire piuttosto che a incontrare.
Non farsi spaventare dall'imbarazzo.
r.rubin is offline  
Vecchio 27-12-2005, 15.38.02   #16
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da dana
No, dai, non ci credo.

Penso che faccia piacere ricevere l'attenzione dell'altra persona, magari una certa solidarietà, comprensione: credo che uno scambio di sguardi solidali faccia bene, ma provare piacere nel vedere quello "sano" in imbarazzo, non credo proprio

invece secondo me può essere.
potrebbe essere sadismo.
ma pensa anche al caso di un innamorato, che vedi imbarazzato, è un segno piacevole.
r.rubin is offline  

 



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