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Vecchio 12-01-2006, 22.04.43   #1
ellea
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Scuola:reazioni a furti e oggetti perduti

Qualche volta a scuola capita che a qualche bimbo/a "sparisca" all'improvviso qualcosa.In tre anni in classe mia sono spariti: un mazzo di carte dei Pokemon, un gameboy, un appuntamatite a forma di mappamondo, un libro prestato alla biblioteca di classe.
Si sa. Noi insegnanti, ogni volta che sparisce qualcosa ci troviamo di fronte a un compito delicato: consolare il bimbo che ha perduto l'oggetto, cercare di impegnarci a ritrovarlo, ipotizzare come mai sia scomparso considerando anche l'ipotesi del furto, evitare di aizzare una caccia al ladro stile poliziesco perchè i bimbi più sensibili al senso di colpa vivrebbero momenti di grande imbarazzo, arginare la dinamica che scatta inevitabilmente in base alla quale tutti i bambini sospettano di qualcuno.
C'è anche molto da fare sia sul piano della responsabilità individuale (ognuno abbia cura delle sue cose che non sempre è colpa di qualcuno se spariscono) che su quello della garanzia di sicurezza che la scuola deve dare a chi la frequenta.

La sparizione di qualcosa di proprio,in ogni caso, solleva qualcosa di molto sentito, qualcosa che credo rimandi a qualcosa di più profondo dell'evento in sè, ma che non so cosa possa essere.

Ho potuto notare che le reazioni di genitori a fronte di tali "sparizioni" sono diverse.C'è chi "capisce" e pensa: si sa a scuola c'è tanta gente, forse alcuni oggetti non è il caso di esporli a rischio di sparizione meglio quindi evitare di portarli a scuola, oppure certi oggetti li porto a scuola lo stesso tanto anche se spariscono vabbè , magari cercherò di fare attenzione. C'è chi invece vive la "sparizione" come una lesione personale, come una profonda ingiustizia, un danno ricevuto e pensano di dovere "reagire", protestare, reclamare, trovare insomma qualcuno con cui rifarsela.

Anche in questo caso la diversità delle reazioni rimandano a qualcosa che non riesco ad afferrare ma che va al di là di episodi che possono essere affrontanti adeguatamente anche in modi meno viscerali.

Ultima modifica di ellea : 12-01-2006 alle ore 22.10.26.
ellea is offline  
Vecchio 12-01-2006, 22.51.12   #2
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Re: Scuola:reazioni a furti e oggetti perduti

La sparizione di qualcosa di proprio,in ogni caso, solleva qualcosa di molto sentito, qualcosa che credo rimandi a qualcosa di più profondo dell'evento in sè, ma che non so cosa possa essere.


Forse rimanda a una lesione estetica, nel senso che la sparizione di qualcosa inquina un clima sociale e, soprattutto, viola un'armonia. Nell'alterazione e deturpazione del rapporto di correttezza con le cose e le persone può forse consistere quel "qualcosa di più profondo dell'evento in sé".
E' interessante tutta la tua analisi.
romolo is offline  
Vecchio 13-01-2006, 00.45.37   #3
edali
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
Spariscono generalmente le cose alle quali i bimbi ci tengono di più. Il problema è che piacciono anche agli altri.
Una compagna di mia figlia "benestante", quando vede qualcosa che lei non ha, chiede: “me la regali?” anche se è una cosa da “poco”. Adesso, pur essendo alle medie, continua nello stesso modo. Se prima avevo insegnato a mia figlia di regalare, adesso ha imparato da sola di dire “no”. Comunque l’attenzione dei genitori dovrebbe essere indirizzata anche sulla delicatezza (chiamiamola così) di non esibire le cose che potrebbero creare l’invidia o desideri in altri. Non so se riesco ad essere molto chiara.

Sul fatto di furto nelle scuole, che cosa dire? Il peggio viene alle superiori quando spariscono dai laboratori diversi strumenti di misura (esempio: i tester) o componenti elettronici e così via.
I ragazzi se ne appropriano, credo, non pensando molto seriamente che il gesto è considerato un furto. Eh! Il proprietario è generico – la scuola.

Quando succedono questi episodi e l’assistente di laboratorio giustamente si lamenta, io spiego ai ragazzi la gravità del fatto e li lascio da soli per mettere a posto gli oggetti spariti. Tra di loro si conoscono e si organizzano meglio.
edali is offline  
Vecchio 13-01-2006, 01.12.11   #4
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Si soffre di più e ci si sente più colpiti quando ci eravamo identificati nel significato che avevamo dato a quell'oggetto. Quando gli avevamo dato un surplus di valore oltre a quello prettamente economico e che indicava un nostro status.
E chi lo ruba, in fondo, lo fa per possedere una cosa che lo identifica in quel determinato modo.
Vedi i furti a tappeto a scuola dei cellulari di moda al momento.
Le reazioni dei genitori sono invece altra cosa.
Ce ne sono molti che di fronte al colpevole di una frustrazione del figlio, sarebbero disposti ad acconsentire alla pena di morte
Tornando ai furti...se ci pensiamo, anche il codice penale in qualche modo si accanisce di più nei confronti dei reati contro il patrimonio, che contro quelli contro la persona. Ovviamente nelle fattispecie lievi. Le lesioni personali, fino ad una certa gravità, sono infatti perseguibili solo su querela, mentre per un furto anche semplice, ti becchi un bel procedimento penale con condannetta incorporata che ti rovina la condizionale e te la tieni anche se piangi in greco e il derubato magari pentito, tenta di ritirare la denuncia.

Ultima modifica di lobelia : 13-01-2006 alle ore 01.13.25.
lobelia is offline  
Vecchio 13-01-2006, 08.51.06   #5
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Mio figlio alle elementari e' stato derubato di tutto di piu', ma piu' che derubato direi che era un "imbranato" lui perche' si lasciava portare via tutto, e spesso accadeva con bambini extracomunitari che frequentavano la sua classe e che potevano avere di meno di lui...io sinceramente non mi sono mai arrabbiata con le maestre, cercavo di far capire a mio figlio l'importanza dei suoi oggetti e di avere rispetto per il denaro, nel senso che un giorno si e uno no dovevo andare in cartoleria e ricomprare tutto, dalla a alla z....adesso alle medie non si e' ancora proposto questo problema,
ma mi rendo conto che e' diffusissimo



Vaniglia
Vaniglia is offline  
Vecchio 13-01-2006, 12.56.17   #6
Chimera
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
Secondo me il problema va un po oltre la mera privazione di un oggetto tangibile che può avere un valore economico ed affettivo.

Una cosa del genere da un profondo senso di insicurezza.

A me è successa la stessa cosa... non alle elementari ma al Università tra persone adulte.
Più volte nel mio dipratimento sono spariti oggetti di cancelleria, cd vergini una volta pure una penna USB.
Il nostro dipartimento e trafficato ma da persone conosciute, se entra uno sconociuto ci si accorge.

Quindi chiuque sia il ladro è uno del dipartimento.
Una persona che ci sta accanto a lezione, alle feste, a pranzo in mensa.

Una prrsona che mente si nasconde e fa finta di indignarsi come tutti.

Una persona che per profitto proprio reputa giusto danneggiare un altro.

Questo da disagio a persone adulte. Figuramoci ad un bambino.

Il bambino sa solo di non essere al sicuro, sa che la a scuola c'è qualcuno pronto a fargli del male per ottenere quello che vuole. La a scuola c'è l'uomo nero... che non è un mostro grosso e scuro che esce dal armadio... ma probabilmente è un bambino come lui.

E la cosa peggiore... e che spesso la fa franca, e tornerà a farlo. Quindi il capire e lasciar fare come se fosse una cosa normale non credo sia giusto. I bambini dovrebbero capire che la cosa è sbagliata altrimenti coninueranno.

I furti da "ribelione" degli adolescenti nei laboratori, contro le istituzioni e le regole, sono un problema diverso e molto più fisiologico.
Il furto come metodo per ottene qualcosa che si desidera portandolo via ad un amico... è molto molto peggio.
Chimera is offline  
Vecchio 13-01-2006, 14.23.55   #7
odissea
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secondo me la reazione esagerata di alcuni genitori davanti a sparizioni di questo tipo, non è un buon segno sociale, nè educativo.

Quando ciò che sparisce non rappresenta un danno economico, trovo abbastanza angosciante che venga vissuto come una "lesione personale" tale da scatenare reazioni esagerate di protesta e la necessità di trovare qualcuno con cui rifarsi.

Secondo me spesso i genitori proteggono eccessivamente i figli, partono dal presupposto che "mio figlio non lo tocca nessuno", mentre la vita è ben diversa e nessuno può pretendere di avere un figlio intoccabile, che non dovrà fare i conti con certi contrasti.

Poi si da' troppa importanza alla "roba"; cellulari, gameboy, di tutto di più e dopo magari vengon fuori drammi se spariscono: secondo me sarebbe più sano un "ma chi se ne frega"di tutta sta roba qui; si perde di vista che è più importante l'onestà e l'amicizia....ma forse qui sono già out.




odissea is offline  
Vecchio 13-01-2006, 14.37.28   #8
Vaniglia
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Messaggi: 752
Messaggio originale inviato da odissea [/i]
[b]secondo me la reazione esagerata di alcuni genitori davanti a sparizioni di questo tipo, non è un buon segno sociale, nè educativo.

Quando ciò che sparisce non rappresenta un danno economico, trovo abbastanza angosciante che venga vissuto come una "lesione personale" tale da scatenare reazioni esagerate di protesta e la necessità di trovare qualcuno con cui rifarsi.

Secondo me spesso i genitori proteggono eccessivamente i figli, partono dal presupposto che "mio figlio non lo tocca nessuno", mentre la vita è ben diversa e nessuno può pretendere di avere un figlio intoccabile, che non dovrà fare i conti con certi contrasti.

Poi si da' troppa importanza alla "roba"; cellulari, gameboy, di tutto di più e dopo magari vengon fuori drammi se spariscono: secondo me sarebbe più sano un "ma chi se ne frega"di tutta sta roba qui; si perde di vista che è più importante l'onestà e l'amicizia....ma forse qui sono già out.









Hai perfettamente ragione, Odissea, proprio perche' l'ho vissuto in pieno e l'ho gia' scritto....ma volevo aggiungere qualcosa, cioe' non trovo educativo da parte di un genitore mandare il figlio a scuola con i vari gameboy, videogiochi o altro, per prendere la scuola come un gioco...ogni volta che scoprivo nello zaino di mio figlio qualcosa....lo toglievo subito...




Vaniglia
Vaniglia is offline  
Vecchio 13-01-2006, 21.19.52   #9
Aleksandr
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Messaggi: 575
Re: Scuola:reazioni a furti e oggetti perduti

Citazione:
Messaggio originale inviato da ellea
Qualche volta a scuola capita che a qualche bimbo/a "sparisca" all'improvviso qualcosa.In tre anni in classe mia sono spariti: un mazzo di carte dei Pokemon, un gameboy, un appuntamatite a forma di mappamondo, un libro prestato alla biblioteca di classe.
Si sa. Noi insegnanti, ogni volta che sparisce qualcosa ci troviamo di fronte a un compito delicato: consolare il bimbo che ha perduto l'oggetto, cercare di impegnarci a ritrovarlo, ipotizzare come mai sia scomparso considerando anche l'ipotesi del furto, evitare di aizzare una caccia al ladro stile poliziesco perchè i bimbi più sensibili al senso di colpa vivrebbero momenti di grande imbarazzo, arginare la dinamica che scatta inevitabilmente in base alla quale tutti i bambini sospettano di qualcuno.
C'è anche molto da fare sia sul piano della responsabilità individuale (ognuno abbia cura delle sue cose che non sempre è colpa di qualcuno se spariscono) che su quello della garanzia di sicurezza che la scuola deve dare a chi la frequenta.

La sparizione di qualcosa di proprio,in ogni caso, solleva qualcosa di molto sentito, qualcosa che credo rimandi a qualcosa di più profondo dell'evento in sè, ma che non so cosa possa essere.

Ho potuto notare che le reazioni di genitori a fronte di tali "sparizioni" sono diverse.C'è chi "capisce" e pensa: si sa a scuola c'è tanta gente, forse alcuni oggetti non è il caso di esporli a rischio di sparizione meglio quindi evitare di portarli a scuola, oppure certi oggetti li porto a scuola lo stesso tanto anche se spariscono vabbè , magari cercherò di fare attenzione. C'è chi invece vive la "sparizione" come una lesione personale, come una profonda ingiustizia, un danno ricevuto e pensano di dovere "reagire", protestare, reclamare, trovare insomma qualcuno con cui rifarsela.

Anche in questo caso la diversità delle reazioni rimandano a qualcosa che non riesco ad afferrare ma che va al di là di episodi che possono essere affrontanti adeguatamente anche in modi meno viscerali.
Avisa i tuoi alunni di controllare prima della fine delle lezioni ogni volta se si accorgono di qualcosa che manca, se la persona derubata avvisa prima che qualcuno esca dalla classe, l'insegnante è tenuta a chiudersi dentro fino a quando non esce fuori l'oggetto rubato...E' questo il comportamento corretto verso l'alunno che chiede giustizia!! Nessuno deve uscire...! Penso che sia estremamente più giusto tutelare la psicologia di un innocente (non credete che sia bello sentirsi privare di un qualcosa di personale) che del ladro, che si vergogni invece di quello che ha fatto, così non ci riproverà mai più! Mi meraviglio che i genitori dei tuoi studenti stiano zitti a subire!
Aleksandr is offline  
Vecchio 13-01-2006, 21.47.48   #10
Essere
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Data registrazione: 22-12-2005
Messaggi: 320
Secondo me è giusto che un bambino porti un gioco a scuola perchè può avere vari significati , i bimbi sanno che qualcuno potrebbe portare via il gioco , piangeranno ma la prossima volta staranno più attenti .
Essere is offline  

 



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