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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-01-2006, 12.25.07   #1
maxim
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Data registrazione: 01-12-2005
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psicologia, bambini e società moderna

Egregi psicologi...
ho bisogno di un consiglio spassionato, umile e sincero che si spinga oltre l'aspetto puramente professionale della vicenda che vi sto per raccontare e valuti questa da un punto di vista "umano".

Sono padre di un bimbo di sette anni che frequenta la seconda elementare. Mio figlio è un bambino introverso ma estremamente intelligente e sensibile. E' affetto dall'età di tre anni da una leggera disfluenza verbale e quindi, circa 6 mesi fa, ci siamo rivolti presso la struttura sanitaria della nostra città per chiedere consigli su eventuali corsi dedicati a questa patologia e/o per giudicare un possibile intervento di un logopedista.
Scartata per il momento la seconda ipotesi, ci hanno consigliato l'intervento della neuropsichiatria infantile. Da 6 mesi quindi io e mia moglie affrontiamo colloqui con una psicologa mentre nostro figlio va a raccontare le sue cose ad un'altra psicologa.
Ben venga...un consiglio potrebbe rivelarsi utilissimo.
La scorsa settimana, la psicologa che parla con mio figlio ha avuto un colloquio con noi genitori per darci una prima valutazione sul profilo psicologico di mio figlio. Per farla breve...nulla di particolare se non una enorme sensibilità del bambino che potrebbe derivare da problemi affettivi con conseguente mancanza di autostima.
Per l'autostima ci sta pensando la scuola. Infatti, usufruendo del fatto che le maestre possono avvalersi dell'aiuto di psicologi esterni per la valutazione degli alunni, la scorsa settimana è stata chiamata un'altra psicologa che segue la classe ed in particolare mio figlio perchè dicono che a livello comportamentale è cambiato rispetto l'anno scorso...in peggio secondo loro perchè a volte disturba....in meglio secondo me perchè è diventato più estroverso e vivace procurandosi nuove amicizie.
Ergo...7 anni, apparentemente normodotato, già seguito da due psicologi.

Io ho un ricordo bellissimo della 2^ elementare. Avevamo un vecchio maestro che arrivava a scuola con la bicicletta. Noi bambini lo aspettavamo ansiosi perchè quasi ogni mattina ci portava un animaletto (un riccio, una tartaruga, un pesce). Alla fine dell'anno ha dato 10 a tutti, indistintamente...pensava che a quell'età non ci fossero bambini che non meritavano quel voto.
Forse proprio a quell'età per me è cominciata una valutazione positiva dell'autostima...e tutti voi sapete quanto importante sia per un'infanzia serena e tranquilla.
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Vecchio 17-01-2006, 08.37.40   #2
maxim
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Toc...toc...

Hey...ma non ci sono psicologi in questo forum?

Il mio voleva essere un attacco alla vostra professione ed alla leggerezza con la quale, a volte, si usa la psicologia abusando e violentando i cervelli altrui...

......vediamo se così va meglio......
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Vecchio 17-01-2006, 10.09.44   #3
Ricerca
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Ciao...
non so bene come risponderti, ci sto pensando... non sono una psicologa ma ho un ottimo rapporto con i bambini e di solito ci capiamo bene...
Da qualche mese mi occupo di tre bambini il sabato pomeriggio, hanno sei anni, quindi praticamente l'età di tuo figlio... e sono uno diverso dall'altro:
Rebecca è molto minuta per la sua età, solare e vivace, ma composta, molto socievole, l'unica cosa che le dà veramente fastidio è la confusione perchè non riesce a concentrarsi;
Davide è arrivato con la mamma e finche la mamma era con lui non rispondeva nemmeno se gli chiedevi il nome, poi quando la mamma se ne andata ha iniziato a parlare, tende a fare la pecorella, sta buono se gli altri sono buoni, fa casino se gli altri fanno casino;
Filippo apparentemente è una peste, sembra che non gli interessi niente di niente se non buttare i cappotti all'aria e rotolarsi sul tavolo, ma ha solo bisogno di attenzione, di qualcuno che lo ascolti e che non gli dica sempre che sta sbagliando... l'ultima volta ha proposto di scrivere le cose belle che vediamo

Dunque, ogni bambino è speciale e diverso, ogni bambino lancia dei segnali che un genitore deve saper comprendere senza giudicare e senza allarmismi, senza aspettative...
A intuito secondo me tuo figlio sta solo osservando il mondo con i suoi tempi, forse c'è qualcosa che non gli quadra e non riesce ad esprimersi bene verbalmente, ma non sono una logopedista e non so perchè nascono i "problemi" nel parlare...
Di una cosa sono praticamente sicura, la soluzione dello psicologo (addirittura tre poi) non è una buona soluzione... così percepisce solo che c'è un problema, forse addirittura che lui è un problema, che ci si aspetta qualcosa da lui, perchè mamma e papà sono preoccupati che sia diverso dagli altri... questo secondo me non può che accentuare quel possibile problema di autostima di cui tu parlavi...

Secondo me il primo passo da fare è mettersi nell'ordine di idee che non c'è nessun problema, sarà una cosa che percepirà anche lui e lo farà sentire meglio.
Poi andrebbe ascoltato con grande attenzione... forse il tipo di problema linguistico può essere un indicazione della sua origine (ma ripeto non me ne intendo, sto solo provando ad ipotizzare)... magari prova a spiegare meglio cosa intendi con disfluenza verbale...
Ricerca is offline  
Vecchio 17-01-2006, 10.45.04   #4
maxim
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Grazie per la risposta Ricerca...

L'esempio di mio figlio l'avevo citato per entrare in un discorso un pò più generale...io non sono preoccupato per mio figlio e vedo che, per il momento, vive molto serenamente anche lui.

Gli psicologi chiamati dalle maestre vanno a valutare la classe in generale puntando l'occhio su qualche bambino che ha comportamenti definiamoli un pò più vivaci.
Io non avevo mai avuto esperienze in tal senso però mi sembra che la psicologia sia usata in maniera invadente. Quando sono davanti a queste persone mi viene anche un pò da sorridere. Non vedo alcun rapporto umano tra paziente e psicologo ed anzi...ho la sensazione che ti parlino a "frasi fatte". Non mettono nulla di loro. Nell'ultimo colloquio mi è stato detto che hanno notato mio figlio che dipinge sempre i cani di rosso. Questo potrebbe derivare dal fatto che bla..bla...bla....
Ma porca miseria, io a casa ho un cane rosso...non sarà semplicemente che mio figlio dipinge il cane di rosso perchè il suo cane è rosso?...nessuno aveva chiesto questo a mio figlio....

Quindi...liberissimi gli adulti che in autonomia decidono per analisi varie, terapie di gruppo, valutazioni di disturbi comportamentali e relazionali...tanto l'analista personale è diventato una moda...guai chi non ce l'ha!
ma lasciate liberi i bambini di crescere spensierati, sereni e con la giusta autostima che gli potrà servire un domani per affrontare la vita senza l'aiuto dello psicologo.
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Vecchio 17-01-2006, 10.52.28   #5
odissea
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Re: psicologia, bambini e società moderna

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Io ho un ricordo bellissimo della 2^ elementare. Avevamo un vecchio maestro che arrivava a scuola con la bicicletta. Noi bambini lo aspettavamo ansiosi perchè quasi ogni mattina ci portava un animaletto (un riccio, una tartaruga, un pesce). Alla fine dell'anno ha dato 10 a tutti, indistintamente...pensava che a quell'età non ci fossero bambini che non meritavano quel voto.
Forse proprio a quell'età per me è cominciata una valutazione positiva dell'autostima...e tutti voi sapete quanto importante sia per un'infanzia serena e tranquilla.



ma che figo questo maestro!
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Vecchio 17-01-2006, 10.59.41   #6
oizirbaf
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Io ho un ricordo bellissimo della 2^ elementare. Avevamo un vecchio maestro che arrivava a scuola con la bicicletta. Noi bambini lo aspettavamo ansiosi perchè quasi ogni mattina ci portava un animaletto (un riccio, una tartaruga, un pesce). Alla fine dell'anno ha dato 10 a tutti, indistintamente...pensava che a quell'età non ci fossero bambini che non meritavano quel voto.

... che dire, mi sento che Maxim! ... gente come il tuo maestro avevano semplicemente capito la vita, cioè l'amore, vivendolo!


Citazione:
Messaggio originale inviato da maxim
Nell'ultimo colloquio mi è stato detto che hanno notato mio figlio che dipinge sempre i cani di rosso. Questo potrebbe derivare dal fatto che bla..bla...bla....
Ma porca miseria, io a casa ho un cane rosso...non sarà semplicemente che mio figlio dipinge il cane di rosso perchè il suo cane è rosso?...nessuno aveva chiesto questo a mio figlio....

... amore e fantasia
non son nei libri di psicologia.
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Vecchio 17-01-2006, 11.15.34   #7
klara
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Re: psicologia, bambini e società moderna

Citazione:
[i]
Io ho un ricordo bellissimo della 2^ elementare. Avevamo un vecchio maestro che arrivava a scuola con la bicicletta. Noi bambini lo aspettavamo ansiosi perchè quasi ogni mattina ci portava un animaletto (un riccio, una tartaruga, un pesce). Alla fine dell'anno ha dato 10 a tutti, indistintamente...pensava che a quell'età non ci fossero bambini che non meritavano quel voto.
Forse proprio a quell'età per me è cominciata una valutazione positiva dell'autostima...e tutti voi sapete quanto importante sia per un'infanzia serena e tranquilla. [/b]

...quando e' una vocazione...come dovrebbe essere...a liceo di mia figlia c'e' un professore di tecnica e arte...non e' severo ed a ciascuno offre indistintamente qualche spunto di incoraggiamento...tutta la classe e' rimasta molto affezionata a questo professore amico ...e,non a caso i ragazzi si confidano con lui,mentre ai colloqui con la psicologa offerto dalla scuola non ci va quasi nessuno...

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Vecchio 17-01-2006, 11.16.24   #8
odissea
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ciao maxim, neanche sta volta ti risponde una psicologa....ma dove son finiti tutti?

sinceramente non mi è ben chiaro come mai, dal momento che la struttura sanitaria ha dignosticato a tuo figlio un disturbo leggero di disfluenza verbale, l'abbiano preso in carico neuropsichiatri infantili e non una brava logopedista: non ho intenti polemici, volevo solo capire come mai hanno fatto il salto.

spero che in questi sei mesi, dove tuo figlio è stato seguito da una psicologa se non due, il suo problema linguistico abbia avuto miglioramenti!
Tra l'altro non capisco bene la figura della psicologa a scuola, se consiste in una specie di consulente esterna, così mi pare d'aver capito, o se svolge la funzione di insegnante di sostegno.
Quello che mi dispiace leggere è che hai avuto, giustamente, l'impressione che queste psicologhe non mettano niente di se stesse nel rapporto con il tuo bambino, non si lascino più di tanto "coinvolgere". In alcuni ambiti penso sia quasi necessario schermarsi decisamente nei confronti dei pazienti (ad esempio nelle carceri, nel disagio sociale, tossicodipendenze,ecc) se non vuoi stare male e portarti il lavoro a casa ogni santo giorno. Nell'ambito scolastico però, incoraggerei un po' più di sentimento e calore, anche perchè i bambini ne hanno bisogno e poi....uno sguardo non solo professionale, ma anche affettuoso, da persona che ti vuole bene, credo dia una conoscenza più profonda del paziente e una visione più globale che permette di scegliere strategie migliori. C'è una differenza enorme fra psicologi/psichiatri che lavorano mettendo il proprio culo in ballo(ops....m'è scappata) e quelli che ti ascoltano, scrivono, fanno una diagnosi e chi s'è visto s'è visto; tutti i pazienti lo percepiscono, siano essi bambini, psichiatrici, tossici, nevrotici, chiunque.

odissea is offline  
Vecchio 17-01-2006, 11.17.02   #9
maxim
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Questo volevo dire...

Il lato "umano" nei rapporti con i bambini è fondamentale.
C'è ancora qualche insegnante che crede in ciò che sta facendo e mette in primo piano i valori universali. Ma sono insegnanti di una certa età. All'asilo mio figlio aveva una vecchia maestra (zitella, capelli bianchi) ma l'amore che portava in classe, tra i bambini, si sentiva a pelle...ed i bambini la ricambiavano.
Moltissimi giovani insegnanti non riescono a dialogare neanche con i genitori, figuriamoci con i figli. Forse è per questo che al primo problemino in classe scattano gli "ispettori" psicologi...

Scuola moderna...internet ed inglese...mah!
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Vecchio 17-01-2006, 11.25.49   #10
turaz
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concordo in toto con maxim...
occorre ritrovare il "lato umano" ormai quasi disperso...nell'ego...
turaz is offline  

 



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