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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 08-02-2006, 20.36.07   #11
Elijah
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Data registrazione: 21-07-2004
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Re: Proiezione e bisogno

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
la lettura di quel libretto.

Non so se il tuo era uno spregiativo...
Ma vorrei ricordarti che "quel libretto" è stato tradotto in più di 20 lingue differenti...
Questo non significa di certo che sia per forza di cose un libro dalle grandi qualità, ma nemmeno un libro da buttare via, perché se no dubito che avrebbe avuto così tanto successo.
Guarda qua per maggiori dettagli sulla trama...

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_razz...a_mia_fig lia


Elia

Ultima modifica di Elijah : 08-02-2006 alle ore 20.37.22.
Elijah is offline  
Vecchio 09-02-2006, 03.35.21   #12
Weyl
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Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Re: Re: Proiezione e bisogno

Citazione:
Messaggio originale inviato da Elijah

Non so se il tuo era uno spregiativo...
Ma vorrei ricordarti che "quel libretto" è stato tradotto in più di 20 lingue differenti...
Questo non significa di certo che sia per forza di cose un libro dalle grandi qualità, ma nemmeno un libro da buttare via, perché se no dubito che avrebbe avuto così tanto successo.
Guarda qua per maggiori dettagli sulla trama...

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_razz...a_mia_fig lia


Elia

Prego, leggere anche le righe successive.
Weyl is offline  
Vecchio 09-02-2006, 08.54.40   #13
feng qi
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Re: Proiezione e bisogno

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl

.. i gruppi di bambini sono oggetti di osservazione molto interessanti: perchè in essi tutte queste dinamiche vengono agite in un modo ingenuo ed immediato.
Non diversamente si comportano gli adulti, ma è chiaro che l'elaborazione culturale rende più complesso il funzionamento dei gruppi.
Nei gruppi sociali adulti può accadere, paradossalmente, che la leadership venga perseguita proprio con lo strumento della tolleranza e dell'accoglimento.
Se "gratti" un po' sotto la superficie, però, vedrai subito riaffiorare la solita aggressività e l'intolleranza proprio nei confronti, magari, di chi si dichiara meno tollerante e disponibile all'integrazione!
Nei gruppi di bambini, invece, tutto è, di solito, molto più esplicito: il diverso, per qualsiasi ragione (è nero di pelle, parla balbettando, è troppo alto, è troppo grasso, etc. etc.) viene immediatamente attaccato ed escluso, spesso con una crudeltà disarmante.

Dunque, in sintesi, non è che si "nasca" razzisti, ma, certo, si tende sempre a diventarlo: in modo più smaccato da bambini, più larvato e insidioso da adulti.
Solo uno sforzo critico ed autocritico ci permette di esercitare un'autentica ed effettiva tolleranza. [/b]

ciao weyl. E' vero quanto dici,sai? e lo condivido, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Questa cosa l'avevo già notata con mio figlio e i suoi compagnetti che di primo acchito verso la diversità hanno un atteggiamento di esclusione direi istintivo, quasi inspiegabile, che rientra e si equilibra col dialogo. Ma é altresì vero che anche io nel mio piccolo tendo a essere intollerante verso le persone diverse da me. nella vita di tutti i giorni,sai?eppure mi ritengo aperta..ci lavoro con me stessa perché non voglio ferire nessuno ma fa parte del mio dna..lo devo dire!

grazie dell'intervento lungo ma interessante,davvero.
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 09-02-2006, 18.05.38   #14
ellea
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Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Ti ringrazio,Weyl, per il tuo ricco intervento...sul quale sto rimuginando

ciao
ellea is offline  
Vecchio 09-02-2006, 23.46.46   #15
Elijah
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Messaggi: 1,541
Re: Proiezione e bisogno

Citazione:
weyl scrive
Prego, leggere anche le righe successive.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
Ora, se avrai avuto la pazienza di seguirmi fin qui, comprenderai...


Effettivamente... non ho avuto la pazienza necessaria...

Comunque mi pare un problema vecchio quanto l'umanità... e da tempo ci sono persone che hanno cercato di risolvere la questione... Ecco qua un esempio come un altro:

Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare?
[...]
È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo.

(Gesù in Marco 7:18.20)

In altre parole, secondo l'uomo chiamato Gesù, non è ciò che è diverso, sconosciuto, ignoto che ci viene incotro a contaminarci... ma il tutto dipende da come noi reagiamo a ciò che di differente ci viene incontro, al come noi ci comportiamo di fronte al diverso... Se noi rigettiamo questa diversità, se noi siamo ostili nel confronto dell'ignoto, allora ecco che noi effettivamente contaminiamo ciò che ci circonda...
Ma il tutto parte da noi stessi e non da ciò che è diverso...

Queste sono alcune delle riflessioni che sembra che fece Gesù... se siano giuste o meno, non lo so...


Elia
Elijah is offline  

 



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