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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 22-02-2006, 15.08.40   #1
sarpina
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Data registrazione: 22-11-2003
Messaggi: 148
impaludati.

Uso questo termine per indicare tutte quelle persone che sembrano impantanate in una palude di malessere, noia, dolore incombente da cui non sanno come uscire.Non è depressione in senso psicologico ,è un mix di spleen baudelariano, nausea sartriana, incapacità di reagire ,e senso di inutilità che purtroppo accomuna molte delle persone che conosco e a cui voglio più bene.Anch'io ho dei momenti di limbo, di stallo, in cui si continuano a fare le cose solo per inerzia ,ma tutto sembra un inutile di più...ora non sono in uno di quei periodi ,che peraltro per me non durano mai troppo, perchè ad un certo punto trovo una molla, una sorta di "salvavita" inconscio che mi fa vedere le cose in modo diverso e mi restituisce al mondo.Invece ci sono persone che annegano in questa palude per anni...è come se avessero un peso che in ogni caso li porta giù, anche quando ci sarebbero accenni di risalita...è carattere?è eccesso di sensibilità?é troppa conoscenza delle brutture del mondo e incapacità di sopportarle?è pessimismo insito quasi nel DNA?è incapacità di cambiare?è inettitudine sveviana?è incapacità di adattarsi?è pigrizia?è disfattismo?e soprattutto, si può sradicare dall'animo?
Io non so cosa fare vedendo persone che davanti alla vita puntano i piedi e fanno i capricci come un bambino che si aspetta una cosa e invece ne ha di fronte un'altra, ma non si scolla dalla sua posizione..oppure persone che lasciano tutto fuori e si isolano in un mondo fatato e in tutti gli espedienti e le scusanti che permettono di "non pensare"e "non agire"...o ancora di persone che ti gettano addosso quotidianamente e con violenza i loro malesseri e le loro frustrazioni tentando inconsciamente di trascinarti nella palude con loro...
Tutti in certi momenti ci arrabbiamo se le cose vanno dalla parte sbagliata ,o ci diciamo di non pensare ,o ci sfoghiamo, eppure qualcuno continua, cercando di accettare le incognite,le non-certezze e le frustrazioni della vita con più versatilità possibile ,altri sprofondano e sprofondano e mi lasciano disarmata...perchè non posso tirarli fuori, posso solo indicare loro la strada, ma tante volte non vogliono ascoltare,nè trovare la forza di percorrere questa strada...non sono propensa a pensare che non ne siano davvero in grado,proprio perchè non sto parlando di veri e propri casi "psicologici",come i depressi, che non trovano la volontà di reagire...anche perchè se no vorrebbe dire che il 60-70%delle persone che conosco è patologicamente depressa...
Perchè tutto questo,secondo voi?
sarpina is offline  
Vecchio 22-02-2006, 15.57.20   #2
Orsaminore
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forse è la paura?

Ciao, mi sono iscritta ieri, non sono una professionista quindi se dico fesserie perdonatemi!
Secondo me la maggior parte delle volte è la paura di cambiare che blocca le persone nella "palude".
Magari non piace il proprio lavoro, la propria vita e al posto di provare a fare qualcosa ci si piange addosso senza riuscire ad uscirne..
ma anche il modo di vedere le cose fa la sua buona parte: riferendomi a me stessa, le cose che a volte mi sembrano orribili, noiose, ripetitive da fare, il giorno dopo invece mi appaiono in tutt'altro modo solo perchè sono di buon umore.
ciao
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Vecchio 22-02-2006, 20.38.50   #3
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
Incapacità di rigenerarsi, di purificarsi; frustrazioni sessuali; cattive abitudini alimentari, cattive passioni; cattivi sentimenti e lo smog; malattie assortite; litigi ed offese; cattivi pensieri, incomprensioni, incapacità di metabolizzare gli eventi della vita...ce ne è più di uno di motivo per rimanere paralizzati dal veleno.

Ultima modifica di sisrahtac : 22-02-2006 alle ore 20.41.10.
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Vecchio 22-02-2006, 22.02.59   #4
Pensierostupendo
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Messaggi: 230
Ciao ..aggiungerei anche come qualitä che generano le situazioni descritte da sarpina pigrizia e il non raggiungimento dell'ideale idealizzato (piacevole naturalmente)..Non dimentichiamo poi che ciascuno di noi soffre nella misura in cui e' attaccato ai suoi ideali
Ciao Pensierostupendo
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Vecchio 23-02-2006, 08.54.20   #5
sisrahtac
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E se fosse solo ..stanchezza?
sisrahtac is offline  
Vecchio 23-02-2006, 09.10.22   #6
Orsaminore
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Data registrazione: 21-02-2006
Messaggi: 34
anche la stanchezza può essere determinante, io penso che l'essere umano se si sente stanco (stanco mentalmente) abbia bisogno di un periodo in cui ci si lascia un po "andare", non si ha voglia di reagire, un pò uno "sfogo" del proprio malessere... ma dovrebbe essere un periodo, dopo di che, dopo avere ripreso le "forze", bisognerebbe tirarsi su le maniche e darsi da fare per migliorarsi... o no?
ciao
Orsaminore is offline  
Vecchio 23-02-2006, 09.24.09   #7
sarpina
luna e terra
 
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Messaggi: 148
...c'era ,c'era pigrizia ...e hai ragione Pensierostupendo, il non raggiungimento dell'ideale idealizzato,perchè l'uomo vorrebbe l'assoluto e l'eterno, così quando si accorge che qualcosa non può essere tale ,cade nello sconforto...solo che "alla vita manca sempre qualcosa per essere perfetta"...può essere stanchezza...una sorta di saturazione mentale...ma quando lo si è capito (che già è un grande passo), in teoria si dovrebbe riuscire ad individuare anche la "cura"...ma secondo voi davvero non si riesce?O a volte non si vuole ?E perchè non si dovrebbe volere uscire dalla palude?Perchè protegge?Però fa anche star male...diventa un circolo vizioso?che pensate?io vorrei capire il ruolo o il non-ruolo della volontà in tutto questo...
sarpina is offline  
Vecchio 23-02-2006, 09.51.16   #8
Orsaminore
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Messaggi: 34
la volontà è fondamentale

Parlo riferendomi alla mia esperienza, ripeto, non sono una professionista. Secondo me la volontà di uscire da questo stato è fondamentale.
ok, ci si può ritrovare nella palude, infangarsi ben bene, crogiolarsi nel proprio dolore, o apatia (sembra quasi che l'essere umano abbia BISOGNO di essere infelice, ogni tanto), rimanerci anche per un bel po di tempo ... ma prima o poi, quando comunque siamo consapevoli di questo stato, quando ci rendiamo conto che ormai abbiamo "toccato il fondo della palude", io penso che per amore di se stessi viene la voglia di risalire, di riaffiorare dalla palude, e questo lo si può fare solo se lo si vuole.
sì, secondo me la volontà è fondamentale.
Orsaminore is offline  
Vecchio 23-02-2006, 11.20.11   #9
spensierata-mente
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 30-01-2006
Messaggi: 43
anche un razzo...

per andare sulla luna ha bisogno di carburante..
per vincere la forza di gravità......
che c'è e ha il suo senso....
qual'è il carburante della nostra vita?
spensierata-mente is offline  
Vecchio 23-02-2006, 14.50.46   #10
Pensierostupendo
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Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 230
Pigrizia e cristallizzazione..della posizione vegetativa acquisita...poi succede che..entrano in funzione le qualitä temporali (che malgrado i nostri pensieri) sono sempre mutevoli anche se analoghe frä loro in apparenza..ma mai uguali frä loro.
Per non parlare del pensiero evoluttivo collettivo (diretto dai mezzi di comunicazione) che ogni giorno ci pongono un tema da sviluppare (superficialmente) perche' se venisse sviluppato in profonditä nella migliore delle ipotesi scopriremo il nulla..Perö il vampiro del nostro tempo ha fatto bene il suo compito..sottrarci il nostro tempo dandoci molte informazioni..senza darci il tempo di discernere..
Pensierostupendo
Pensierostupendo is offline  

 



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