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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-02-2006, 00.31.41   #1
ellea
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Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Mondo interno di un bambino adottato

Cerco info a riguardo.

So "genericamente" che i bambini adottati sono a maggiore rischio di devianza sociale degli altri bambini, che hanno una maggiore difficoltà di recupero di capacità di relazionarsi con i pari piuttosto che con gli adulti, con i quali tuttavia hanno pur sempre delle difficoltà e come tutto questo dipenda dall'esperienza precoce di abbandono e di "rifiuto".
Vorrei davvero avere la possibilità di approfondire questi aspetti dal punto di vista psico-dinamico ...
ringrazio chiunque abbia voglia di parlarne o abbia link o testi
da consigliare


ciao
ellea

ellea is offline  
Vecchio 23-02-2006, 01.09.18   #2
Rael86
Imperial Aerosol Kid
 
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Data registrazione: 18-01-2006
Messaggi: 145
Re: Mondo interno di un bambino adottato

Per quanto mi riguarda non posso darti pareri professionali però ho un amico che è stato adottato e posso dirti che non vedo in lui alcuna difficoltà a relazionarsi con gli altri è anzi una persona molto aperta, poi non so cosa si viva psicologicamente in una situazione simile, non so se il modo di vivere del mio amico è un'eccezione o se magari cela delle insicurezze che non riesco a cogliere, in compenso noto però in lui un "rifiuto" di legami stabili, forse da questo punto di vista hai ragione però non so quanto se ne possa fare una "legge generale", credo che ognuno reagisca in modo diverso alle proprie esperienze...


Saluti.
Rael86 is offline  
Vecchio 23-02-2006, 10.32.40   #3
Joolee
Soleluna
 
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Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
proprio ieri è venuto a colloquio un ragazzo che è stato adottato all'età di nove anni.
Ti posso solo dire che i bambini istituzionalizzati soffrono molto, moltissimo.
Questo ragazzo mi parlava della sua difficoltà ad "innamorarsi" dei nuovi genitori...per paura di perderli.
Oggi, infatti, ha ancora paura di relazionarsi con gli altri...ha paura di affezionarsi a qualcuno...
Joolee is offline  
Vecchio 02-03-2006, 15.44.51   #4
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
"Bambini adottati" è una categoria un po' troppo vasta!
Ci sono bambini adottati alla nascita e bambini che, prima dell'adozione, hanno vissuto le situazioni più diverse. Bambini che, già da grandicelli, sono stati sradicati dal loro paese e che si sono trovati in una famiglia con una lingua e una cultura diverse, altri no. Bambini che sono stati adottati da famiglie che hanno offerto loro le risorse materiali e affettive per recuperare e altri no. Certo, aver vissuto un abbandono in tenera età, essere vissuti per anni un un istituto, magari uno poverissimo di un paese "in via di sviluppo", essere stati magari rimbalzati per qualche anno tra famiglie diverse, è il presupposto migliore per crescere insicuri. Abbandonici. Da qui alla devianza sociale, però...
Poi, molto dipende dal vissuto dopo l'adozione. Di solito chi adotta un bambino, lo vuole e si fa carico dei suoi probelmi affettivi, o almeno si spera! Probabilmente un bambino non amato nella sua famiglia di origine si porta perfino dietrio ferite più profonde.

Fragola is offline  
Vecchio 02-03-2006, 17.22.20   #5
ellea
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Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Cara Fragola

proprio, e purtroppo, in merito alle distinzioni che tu poni mi sono venuti dei dubbi, recentemente, basati su due ordini di considerazioni, per questo ne chiedevo qui.
Sul rischio di devianza sociale brevemente un testo (Scabini Iafrate, I legami familiari,Mulino) dice :
"I risultati delle ricerche sono concordi nel ritenere che i bambini adottati siano "a rischio".Rispetto ai coetanei manifestano più frequentemente problemi comportamentali, un livello inferiore di competenza sociale e maggiori difficoltà scolastiche; inoltre hanno mediamente un livello di autostima più basso. Tutto ciò pare particolarmente esasperato qualora i figli siano stati inseriti tardivamente nel nucleo adottivo."-->il che pare voler dire che "comunque" queste difficoltà e questi rischi ci sono:(
Anch'io pensavo che un adozione precoce facesse la differenza.Tuttavia,per fare un esempio, in classe ho un alunno che è stato adottato a soli 18 mesi, ed è inserito in una famiglia che sta facendo di tutto,compreso l'ammirevole sforzo di combattere contro i propri limiti personali.Tuttavia questo bimbo manifesta alcuni comportamenti di scarso adattamento sociale che all'esterno sono sufficienti per essere recepiti come "stranezze" purtroppo talvolta poco tollerate anche dal gruppo dei pari .I genitori ne hanno parlato con degli "esperti"e tutti hanno convenuto che quel breve periodo sia stato sufficiente per lasciare dei segni, per improntare nel bimbo particolari modi di relazione con i coetanei e con gli adulti, per creare un buco nero nel suo vissuto al quale egli non riesce a dare una risposta:"perchè mi hanno lasciato all'orfanotrofio?" è la domanda che gli frulla nel cervello e che lo tormenterà fino a quando non troverà il modo per darsi una risposta accettabile.
Sempre da quanto ho potuto acchiappare qua e là tra corsi e lezioni, senza un approfondimento specifico, mentre il rapporto con gli adulti sembra essere più recuperabile,le maggiori difficoltà risiedono nei rapporti tra i compagni.
E mi chiedevo del mondo interno: immaginavo che l'assenza di un rapporto duale con la madre o con una figura significativa di riferimento potesse chessò aver impedito la costruzione di un senso di sè, di un primitivo senso di identità personale,di un rispecchiamento giusto per pensare a Winnicott.Pensavo a uno spazio interno abitato dal lutto e dalla perdita invece che dalla creatività e dal gioco, sempre pensando a Winnicott,pensavo anche a comportamenti quasi da coazione a ripetere che cioè potessero essere scelti dal bimbo per trovare conferma del suo "essere da rifiutare" ...ma mi fermo perchè non ne so più di tanto e mi arrabatto facendo bricolage con le poche cose che conosco.

Poi certo, come sempre, ogni generalizzazione lascia il tempo che trova e occorre conoscere e distinguere caso per caso...
ellea is offline  

 



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