Devo dire che è stato molto interessante leggere i vostri interventi. Scusate l'intrusione in qualcosa che non mi riguarda se non da lontano. Voglio prima di tutto fare i miei complimenti a chi si è mostrato tanto coraggioso da partecipare a questa discussione complessa mettendosi in gioco ein particolare a chi ha qui condiviso la propria esperienza. Poi volevo dare una nota di merito a fragola, mi piace per lo più la sua linea di pensiero e si vede che è una persona colta (non so cosa faccai nella vita). Inoltre si sente dai vostri messaggi chi è più o meno coinvolto nella cosa. Non voglio dare nessun mio parere (sono certa solo che un abuso sessuale è una ferita che anche rimarginata lascia la cicatrice), ma vorrei porre una domanda...

è possibile superare la cosa, bene. Ma è possibile davvero superarla da soli, senza aiuti nè della famiglia, nè di un amico, nè di un terapeuta? E se sì, non credete resti comunque qualcosa? Si può veramente superare tutto? Essere consapevoli di ogni cosa? Rimanere solo con la "cicatrice" e senza nessun'altra conseguenza?
(PErdonate la domanda, la cosa non mi riguarda direttamente, ma sono comunque "curiosa")
Saluti a tutti e grazie...

Oddio, proprio da soli da soli, forse non si può nemmeno vivere! Probabilmente si può superare senza una terapia, ma credo sia davvero molto difficile.
La ferita, quella, rimane sempre. Ma quello che succede alle ferite, quando si affronta davvero il problema e si va avanti, è che iniziano a fiorire! Diventano risorse. Diventano ... il nostro punto di forza. Così che alla fine, quello che ha detto Monica nel suo primo post, e che cioè in fondo questa esperienza le ha fatto imparare un sacco di cose, è una cosa verissima.
Io sono grata delle mie ferite. Senza quelle ferite sarei diversa da quello che sono.


ps. grazie per i ripetuti complimenti