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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 18-04-2006, 16.50.18   #1
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Unhappy conflitti generazionali

Ciao a tutti. Ho un grosso problema che mi piacerebbe risolvere quanto prima, col vostro aiuto. Se potete ve ne sarei grato.
Quando nacque mio fratello io avevo 6 anni e, a causa delle mie condizioni fisiche mi trovavo in un istituto. Soffrii tantissimo, perché mi sentivo contemporaneamente detronizzato dal mio ruolo di figlio e messo da parte in favore di un figlio "normale".
Quando nacque la primogenita di mio fratello io lo rivalutai. Colui che era stato per me un rivale, mi restituiva in un certo qual modo ciò che mi aveva tolto: io infatti volevo una sorellina e nacque mio fratello. Quindi, probabilmente una nipote avrebbe potuto aiutare la soluzione dell'antica rivalità. Più di una volta, quando eravamo piccoli avrei voluto far fuori mio fratello, l'usurpatore.
Ordunque, quando Cristina (mia nipote) aveva 3 anni nacque sua sorella e subito tutti iniziarono a fare quegli odiosi paragoni che spesso si fanno tra fratelli o sorelle. Nonostante le mie vibrate proteste, tutti parvero infischiarsene e continuarono sulla loro strada, fatta di raffronti.
Io credo che Cristina abbia sofferto moltissimo per questo. Ora, all'età di 15 anni e con una sorella di 12 (che all'apparenza è tutto il suo opposto), Cristina mi dà l'impressione di voler rifiutare ogni consiglio, ogni suggerimento e ogni situazione che gli propongano i suoi genitori.
Si tenga anche conto, parlando di mio fratello e di mia cognata, che lui è tanto tragico quanto è "molle" lei. Domenica (il giorno di Pasqua) credendo di fare opera meritoria, ho aspettato che mia nipote uscisse con degli amici, per intavolare il discorso con mio fratello e mia cognata, ma, ahimé quali muri ho incontrato! Mia congnata che si limita a dire che sua figlia la pesta se solo fiata, mio fratello che sente su di sè tutta la responsabilità. Nessuno tuttavia mi pare disposto a riconoscere i propri errori. Ora, poiché mi è venuta l'idea di scrivere a mia nipote e ai suoi genitori (separatamente), vorrei capire se può essere valida come strategia, visto che lo scrivere e il leggere non sono immediati, ma si prestano invece ad una sorta di meditazione... cosa e come scriverlo, volendo mettere insieme i cocci di quella famiglia.
Non so se sono riuscito a inquadrare bene la situazione. Attendo vostre news.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 18-04-2006, 17.21.06   #2
Fragola
iscrizione annullata
 
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Mica tanto!
In base al poco che dici, mi vengono in mante due cose da dirti.
La prima è che tra le tue due nipotine non c'è la differenza che c'è tra te e tuo fratello e che quindi per loro tutto potrebbe essere stato molto meno difficile. Il paragone che fai tra la tua sofferenza e la sua potrebbe anche non calzare affatto.

Non dai un'idea del livello di conflittualità che c'è tra tua nipote e i suoi genitori, però tieni conto che a quell'età un certo livello di conflittualità è normale ed anche salutare. Bisogna capire se è veramente eccessivo oppure no.

Se dovessi dare un consiglio, mi verrebbe da dirti di provare ad ascoltarla, se con te parla. Portala, gradatamente, a parlare della sua rabbia verso la famiglia e cerca di capire che cosa secondo lei non va. Tieni conto che è in un'età difficile. Una delle più difficili per una ragazza. Cerca di capire lei, non di attribuirle il tuo sentire. Poi, vedrai che le cose da dirle o da scriverle ti verranno spontanee.
Fragola is offline  
Vecchio 18-04-2006, 18.15.04   #3
Arkady
Ospite
 
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Data registrazione: 02-04-2006
Messaggi: 14
Scusa, io sono più pessimista di Fragola, e nonostante ti abbia dato dei buoni consigli non illuderti troppo di riuscire a pacificare la famiglia o a mettere le cose a posto. Purtroppo la gente non ascolta e tanto meno mette in pratica, per questo forse tuo fratello e moglie non ti danno retta. La ragazzina probabile neanche ti darà ascolto, ma già la vedo una cosa importante che parli e sfoghi la sua rabbia con qualcuno. Poi le cose verranno da sè. Non credo sia un buon mezzo la scrittuura in questo caso, forse un discorso di persona è meglio, ti permette di vedere le sue reazioni, di interagire con lei in modo più diretto. Poi ovviamente sta a te scegliere, sei tu che conosci la tua famiglia...
In bocca al lupo in ogni caso!
Arkady is offline  
Vecchio 18-04-2006, 21.26.42   #4
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Credo che sia sempre valido tentare di mettere insieme i cocci, anche quando l'intento non coincide con l'esito dell'operazione. E' però importante non parlare "a", ma parlare "con": non c'è dialogo, come sai, senza reciprocità. L'adolescente è poi un interlocutore particolarmente difficile perché solitamente molto geloso del proprio privato. Con tua nipote, Mr. Bean, parlerei in diretta, evitando di scrivere: la renderei partecipe della mia esperienza attraverso una schietta "chiacchierata". Se in questa dovesse riconoscere un po' di sé, potrebbe aprirsi ed aiutarsi sapendo o presumendo di aiutarmi...
Sono sicuro che otterrai comunque dei buoni risultati: vuoi rasserenare per affetto.
romolo is offline  
Vecchio 19-04-2006, 09.35.36   #5
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Le mie esperienze di scrivere ad adoloscenti non sono mai state coronate da successo.

Io sono d'accordo con Fragola, ma se sei troppo diretto con tua nipote troverai il muro. Nonostante tutti gli errori dei genitori, i figli amano più i genitori degli zii e in qualche modo li proteggono.

Un strategia che funziona è coinvolgere l'adolescente in altre attività e mostrare interesse per i suoi interessi. Portarseli in giro in macchina per fare una cosa che li interessa e stare zitti magari ascoltando insieme la loro musica demenziale è un buon passo per stabilire un'atmosfera di fiducia che potrebbe far sciogliere il ghiaccio.

All'epoca mi aveva aiutato il libro di T.J.Cottle "I segreti dei bambini. Quello che si tengono nel cuore e non osano dire". Frassinelli 1980

Monica 3 is offline  
Vecchio 19-04-2006, 10.27.33   #6
Ish459
Unidentified
 
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Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
Credo, attraverso l'informazione limitatissima che fornisci, che estrapoli le tue "frustrazioni" da figlio "destronato" (mi viene in mente un libro bellissimo sull'argomento ma in spagnolo "il principe destronato" di Delibes) sul comportamento di tua nipote. Lei in questo momento è in un'età difficile e non è detto che gradisca il tuo "intervento" (come mi sembra di capire, neanche tuo fratello e cognata gradiscono suggerimenti...), quindi, secondo me, dovresti andarci piano, molto piano.
Nell'ambito famigliare, soprattutto nel rapporto fra genitori e figli da fuori ci può sembrare tutto "storto" e inappropriato, ma non avendo la responsabilità noi stessi in modo diretto di quei figli, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa del genere bisognerebbe accertarsi che si è sicuri di quello che si pensa.. e tu parli, scusami, un po' da frustrato...
Anch'io sono figlia maggiore e ho "subito" l'arrivo della sorellina piccola. Anch'io ho sofferto i "paragoni" (addirittura con cugine!) ma mai mi permetterò di fare parte "protagonista" nella crescita dei figli di mia sorella.
Capisco che anche i tuoi problemi fisici abbiano contribuito a peggiorare la tua posizione da primogenito penalizzato, ma, insisto, vacci piano...
E poi scrivere! nono... parla... come ben dici, è il modo più diretto di comunicazione e qualsiasi malinteso può essere corretto subito.. per scritto può nuocere in maniera indelebile sui rapporti con tuo fratello e addirittura con tua nipote...
Secondo me, umilmente, punterei ad avvicinarmi in modo amichevole e disinteressato alla nipote e capire bene il suo vero disagio...
Ish459 is offline  
Vecchio 19-04-2006, 10.35.45   #7
MocassinoH2O
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Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
Citazione:
Messaggio originale inviato da Ish459
Credo, attraverso l'informazione limitatissima che fornisci, che estrapoli le tue "frustrazioni" da figlio "destronato" (mi viene in mente un libro bellissimo sull'argomento ma in spagnolo "il principe destronato" di Delibes) sul comportamento di tua nipote. Lei in questo momento è in un'età difficile e non è detto che gradisca il tuo "intervento" (come mi sembra di capire, neanche tuo fratello e cognata gradiscono suggerimenti...), quindi, secondo me, dovresti andarci piano, molto piano.
Nell'ambito famigliare, soprattutto nel rapporto fra genitori e figli da fuori ci può sembrare tutto "storto" e inappropriato, ma non avendo la responsabilità noi stessi in modo diretto di quei figli, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa del genere bisognerebbe accertarsi che si è sicuri di quello che si pensa.. e tu parli, scusami, un po' da frustrato...
Anch'io sono figlia maggiore e ho "subito" l'arrivo della sorellina piccola. Anch'io ho sofferto i "paragoni" (addirittura con cugine!) ma mai mi permetterò di fare parte "protagonista" nella crescita dei figli di mia sorella.
Capisco che anche i tuoi problemi fisici abbiano contribuito a peggiorare la tua posizione da primogenito penalizzato, ma, insisto, vacci piano...
E poi scrivere! nono... parla... come ben dici, è il modo più diretto di comunicazione e qualsiasi malinteso può essere corretto subito.. per scritto può nuocere in maniera indelebile sui rapporti con tuo fratello e addirittura con tua nipote....
Secondo me, umilmente, punterei ad avvicinarmi in modo amichevole e disinteressato alla nipote e capire bene il suo vero disagio...


Sono d'accordo con Ish459...
MocassinoH2O is offline  
Vecchio 19-04-2006, 11.59.41   #8
feng qi
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Messaggi: 560
più chiaro di così!

[quote]Messaggio originale inviato da Mr. Bean
[b]Ciao a tutti. Ho un grosso problema che mi piacerebbe risolvere quanto prima, col vostro aiuto. Se potete ve ne sarei grato.
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ciao carissimo
io penso che il tuo desiderio e bisogno di dare una mano alla famiglia di tuo fratello, sia davvero bello e meritorio.
Attraverso un simile gesto potresti anche sentire una nuova unione con lui, e allo stesso tempo aiutando tua nipote, potresti consolare quel bambino che in te ancora soffre di quella lontana usurpazione. E' forse per questo che ti dai tanto cruccio per situazioni che ti riguardano fino ad un certo punto. Però é giusto che almeno ci provi, visto che senti di volerlo fare.

In linea di massima io ormai ho smesso di far parte della vita della famiglia di mio fratello. Ci amiamo come sempre ma ci siamo un po' allontanati da quel rapporto di forte convivenza e compartecipazione che le nostre due famiglie si erano trovate a gestire.

Tutto perché io mi sono intromessa nella loro gestione familiare. Non una volta, ma molte volte, da quando é nata mia nipote 15 anni fa. Certo con le migliori intenzioni io sono intervenuta, ma alla fine l'ultima parola é stata che non erano fattacci miei.

Adesso ho con tutti loro un bellissimo rapporto, ma ognuno ha la sua vita, e nessuno si intromette in situazioni troppo intime della famiglia dell'altro.

Se vedo che qualcosa non va, con estrema delicatezza e gentilezza lo accenno sussurrandolo a mia cognata...ascolto molto mia nipote e parlo pochissimo preferendo che sia lei a giugere da sola a verità che necessitano di tempo per essere viste e accettate..anche con mio fratello..qualche battutina leggera e affettuosa..

Per i fatti miei poi mi concedo quel poco di veleno che mi spetta quando vedo che si buttano a capo fitto nei guai, ma poi mi metto a pregare per loro, e torno alle mie cosette quotidiane.
Ho scelto la via del silenzio partecipe, non assente, fatto di una presenza assidua ma trasparente e non invadente.

Ti ho raccontato tutto questo perché vorrei che come me comprendessi che ci sono molte vie per la pace,ma la migliore é forse quella dell'amore e del rispetto dei tempi degli altri perché ogni volta che apriamo la bocca..possiamo fare guai irreparabili. Se invece ci domandamo perché facciamo noi le cose, perché vogliamo a tutti i costi entrare nelle vite degli altri e giudicare le loro azioni arrogandoci il diritto di dir loro che stanno sbagliando..se siamo attenti e prudenti, allora forse le cose, non solo in famiglia, ma nel mondo intero possono andare verso la vera Pace.

In ogni caso farai la cosa giusta, se ascolterai le profondità del tuo cuore.
Ti abbraccio con tutto il cuore
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 20-04-2006, 08.29.45   #9
hava
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Messaggi: 542
Caro Fabrizio---il problema che ci presenti mi fa pensare che tu cerchi di risolvere i tuoi propri problemi tuttora non risolti, attraverso tua nipote. Questo e' generalmente un cattivo sistema, perche' impedisce di empatizzare con una situazione probabilmente diversa da quella che immagini.
D'altra parte non credo sia il caso di intromettersi nei rapporti famigliari senza che tuo fratello e cognata ti invitino a farlo.
Cio' che ti consiglierei di fare e' di consolidare i legami con Cristina, evitando pero' di intavolare un discorso che riguardi direttamente i suoi sentimenti verso i genitori. Se Cristina si sente incompresa [come molti giovani della sua eta'], la tua amicizia le sara' d'aiuto e la rinforzera'.
hava is offline  
Vecchio 20-04-2006, 09.25.12   #10
Mr. Bean
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Messaggi: 2,566
Ho l'impressione che qualcuno abbia equivocato. Io non tento di risolver alcun problema personale, dal momento che mi sento lontano anni luce da quel Fabrizio di 40 anni fa. Per fortuna! Soffro nel veder soffrire, soffro nel vedere che chi soffre porta il mio stesso cognome, ha con me un legame di parentela. Soffro nel constatare che proprio la mia nipote prediletta, pur non avendo i problemi che avevo io da piccolo, si trova in una situazione complicata. A volte mi chiedo come avrebbe reagito mio fratello se avesse dovuto provare le mie stesse esperienze, ma poi capisco che è inutile... Anch'io all'età di Cristina facevo discorsi strani. Una volta gridai di desiderare la morte, tale e tanta era la sofferenza che provavo. La mia famiglia, tuttavia, mi è sempre sembrata più unita di quella di mio fratello, dove lui dice bianco e lei nero...
Mr. Bean is offline  

 



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