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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 21-05-2006, 14.05.50   #11
fuoriditesta
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Ritengo abbastanza poco probablile, comunque, che uno ne soffra senza saperlo. Può non avere una diagnosi, può non essere stato psichiatrizzato, ma certamente sa di soffrire.


a cosa ti riferisci, alla psicosi? la caratteristica fondamentale della psicosi è la compromissione dell'esame di realtà, e quindi lo psicotico non sa di esserlo; se qualcuno glielo fa notare, secondo lui sono gli altri ad avere problemi; e qui sono d'accordo tutti, da Jung a Freud ai cognitivisti e ai moderni psichiatri.
ma tra sapere di essere psicotici, e sapere di soffrire, sono 2 cose bekn diverse: lo psicotico sa di soffrire, ne è ben consapevole (anche xke la sofferenza si sente e non si sa, e la sofferenza e l'angoscia psicotica sono dovute ai meccanismi arcaici come la scissione ), ma non sa ke la sofferenza è causata da tale patologia
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Vecchio 21-05-2006, 14.26.53   #12
Fragola
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a cosa ti riferisci, alla psicosi? la caratteristica fondamentale della psicosi è la compromissione dell'esame di realtà, e quindi lo psicotico non sa di esserlo;

... con quanti psicotici hai fatto dei colloqui clinici? Quanta esperienza clinica hai? Quanta conoscienza hai delle sfumature possibili? O credi veramente che le difinizioni schematiche dei testi universitari siano sempre verità colata, perfetta e definitiva?
Oh, certo, magari non sa "di essere psicotico", del resto credo che anche la laggior parte delle persone di questo forum non conoscano l'esatto significato dei termini utilizzati nelle diagnosi psichiatriche! Anche uno che sta male e chiama l'ambululanza, forse non sa se ha un attacco di angina o un infarto, però sa che qualcosa non va. Non è che con l'esordio psicotico l'esame di realtà ve perso totalmete, completamente e definitivamente! Se prendi in considerazione la difficoltà con cui chi soffre di forme deliranti comunica a chi lo ha in cura il contenuto dei suoi deliri, risulta abbastanza evidente che c'è una parte della persona che è abbatsanza consapevole che "quella verità" (perchè per lui, durante il delirio, è davvero una verità) non è condivisa dagli altri.

Comunque non lo sappiamo nemmeno noi, e non lo sanno nemmeno gli psichiatri, cosa sia, alla fine, "questa patologia". Credimi, se parli con ricercatori onesti, ti diranno che non c'è nessuna certezza in quello che oggi si crede di sapere sulle psicosi e tantomeno sul funzionamento dei farmaci antipsicotici. Abbiamo a disposizione una griglia diagnostica che, molto ingenuamente, mette in correlazione gruppi di sintomi con il nome della patologia, ma non mi pare uno strumento di conoscienza molto raffinato.


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Vecchio 21-05-2006, 16.03.01   #13
fuoriditesta
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[B Quanta esperienza clinica hai?
[/b]

non è una questione di "quantità", comunque ho esperienza clinica. E vedo che la realtà corrisponde esattamente a ciò che sta scritto nei testi...

Citazione:
[i]
risulta abbastanza evidente che c'è una parte della persona che è abbatsanza consapevole che "quella verità" (perchè per lui, durante il delirio, è davvero una verità) non è condivisa dagli altri.
[/b]

come tu stessa dici, un delirio è valutato reale da chi ce l'ha; quindi vedo cmq che sei d'accordo con me....


nell'ultima parte del tuo post ci sono alcuni errori epistemilogici;
e comunque "delirio" non corrisponde a "psicosi", forse è x quello ke ti confondi
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Vecchio 21-05-2006, 16.28.55   #14
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nell'ultima parte del tuo post ci sono alcuni errori epistemilogici;
e comunque "delirio" non corrisponde a "psicosi", forse è x quello ke ti confondi

Io ci rinuncio. Ma proprio ci rinuncio. Non si può parlare se lo scopo del discorso è comunque e sempre dimostrare di avere ragione e che l'altro ha torto. Per me lo scopo di una discussione può essere solo quello di apportare nuova conoscienza o di far sorgere nuovi punti di vista, ma è chiaro che per te non è così. Per te è un'interrogazione scolastica, in cui si mette alla prova quanto sai a memoria il manuale. Sai, quei manuali li studio anche io, solo che, dopo averli studiati io cerco di dimenticarli il più in fretta possibile. A me interessa la comprensione, non il nozionismo. Quindi non ho nessuna intenzione di lasciarmi coinvolgere in un'altro "scontro" di argomentazioni sterili tipo quello sulla definizione di transfert. O di accettare strane accuse! Errori epistemologici? Cioè errori riguardano il discorso sul vero? Di grazia, quali?
Ho già scritto anche io che delirio e psicosi non sono la stessa cosa!! E ho sempre chiaramente espresso il soggetto delle mie frasi per definire di cosa stavo parlando. E proprio non riesco a capire quale "errore epistemologico! (sic!) ci sia nell'affermare che la psichiatria non ha nessuna conoscenza precisa su cosa in realtà siano le psicosi. Mi dispiace, la scienza non ha questa conoscienza. L'errore epistemologico semmai è quello di confondere le teorie con la verità. Ma non sono io a farlo, mi pare.
A questo proprosito, passo e chiudo.



ps. comunque, ke si scrive che. x si scirve per. Sarebbe certo un gesto di cortesia verso chi legge usare un italiano condiviso anche dalla gente della mia generazione e non un gergo adolescenziale da da sms.

Ultima modifica di Fragola : 21-05-2006 alle ore 16.31.56.
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Vecchio 22-05-2006, 11.42.05   #15
odissea
torna catalessi...
 
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in lienea generale concordo con Fragola; innanzi tutto complimenti per i testi su cui studia fuoriditesta, completamente rispondenti a qualsiasi caso, wow, mozzafiato.

le terminologie cliniche, le classificazioni e le varie diagnosi, in base alla mia esperienza, sono attendibili nel senso che colgono molti aspetti della malattia del paziente, dei sintomi e dei disturbi.

Non colgono il paziente; ho già detto molte volte, ma lo ripeto, che a parità di diagnosi trovi pazienti diversissimi per carattere e gusti; puoi avere due borderline ma ti devi porre in modo completamente diverso col primo rispetto al secondo.

Puoi avere psichiatri che litigano per attribuire una diagnosi invece che l'altra: terapia, la stessa. Robe da fuori di testa per davvero!
Anche le stesse diagnosi delle volte sono difficili da fare per una somiglianza di sintomatologia e disturbi. Per dirti a un ragazzo gli hanno diagnosticato un disturbo di personalità; è andato avanti e indietro da spdc e comunità per 10 anni; nell'ultimo ricovero cambiano diagnosi, è bipolare, cambio drastico di terapia: purtroppo l'esperienza dimostra che la psichiatria (un po' come la medicina, ma in misura maggiore) va spesso per tentativi ed errori: e non ti parlo di psichiatri incompetenti, anzi. la manualistica non sempre è applicabile alla lettera. Soprattutto è la realtà che non si presta a facil classificazioni.

Tornando brevemente al delirio.

Il delirio è una convinzione errata che si ha sulla realtà (per cui uno può pensare che se si concentra fa piovere, che il lattaio sotto casa faccia parte dell'FBI,che le persone con la pelle scura vengano da marte)
Spesso chi ne soffre, non ha un delirio solo: ha tante convinzioni erronee. su alcune di queste può avere una certa consapevolezza mentre su altre no, ne è assloutamente convinto e magari ha reazioni violente se si cerca di contraddirlo.

Il pazzo completamente pazzo che non ha nessun potere e coscenza su nessuno dei suoi deliri, non l'ho ancora conosciuto.
Lo psicotico e, azzardo, schizofrenico, che non ha nessuna coscenza di se e nessun potere di controllo e consapevolezza su qualcuno dei suoi deliri, non l'ho ancora conosciuto.
Forse si; ma si era in presenza di una psicosi gravissima associata a un deficit cognitivo altrettanto grave: per cui c'era una scissione veramente profonda: ma chi può dire se era totale?
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Vecchio 22-05-2006, 15.43.46   #16
Fragola
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Proprio così.

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Vecchio 22-05-2006, 19.00.21   #17
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O.T.

un forum è un luogo in cui dialogare, confrontarsi, scambiarsi idee;
se non sono d'accordo con un utente su qualcosa, ho tutto il diritto di dire le mie ragioni.
Non si può e non si deve essere sempre d'accordo, se no la dsicussione non procede.

Dopotutto non parlo a vanvera, e prima di scrivere mi documento bene sui libri di psichiatria che parlano dell'argomento del post, cercando di dare un apporto scientifico alla discussione, visto ke la discussione non parla di fagioli ma di "malattie mentali" e "disturbi mentali"; siccome nel post si parla di argomenti scientifici, cercavo di dare apporti scientifici, x fare più chiarezza; e la scienza non è un opinione, se è così è così, c'è poco da fare.


Da qui a accusarmi di "voler avere sempre ragione", parlare con lo scopo di dimostrare che io ho ragione e l'altro ha torto", ce n'è di strada!!!!

Io non ho mai fatto ciò, è Fragola che l'ha interpretato in quel modo, che è ben diverso!
E da studente di psicologia che "studia su libri mozzafiato che parlano di tutto", credo che Fragola debba essere consapevole che forse è lei che ha quelle intenzioni, e le proietta su di me. (Non sto qui ad agromentare questa considerazione, perchè non ne vale la pena, non l'apprezzereste e mi direste che accuso ecc....)


ah.,..Fragola, quando discuti con qualcuno e per caso non è d'accordo con te perchè ha idee diverse dalle tue (dopotutto gli altri non sono degli specchi, ma persone differenziate), non farne una questione personale. I problemi ce l' hanno tutti, non credere di essere l'unica al mondo.


Detto questo , chiudo . Me ne vado deluso e amareggiato.

Ultima modifica di fuoriditesta : 22-05-2006 alle ore 19.03.22.
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Vecchio 28-05-2006, 19.45.26   #18
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e questo è tutto
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