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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 07-06-2006, 17.08.27   #1
Kleine
Ospite
 
Data registrazione: 17-11-2005
Messaggi: 19
Xanax

Mi hanno diagnosticato a ottobre 2005 una depressione post parto a cui è anche seguito il ricovero in ospedale a marzo 2006.

Dopo avermi dimessa mi hanno dato da prendere lo xanax, prima 1,5 al giorno e poi scalando 0,5. Dopo un periodo di relativo benessere, sto avendo nuovamente una fase acuta e devo prendere in aggiunta un sonnifero la notte, altrimenti non dormo.

Sono stata del medico di base che mi ha detto che lo xanax non è indicato per lunghi periodi e che dovrò prendere altri antidepressivi e fare una terapia.


Perché all'ospedale non mi hanno detto nulla? Qualcuno sa quali farmaci si prescrivono in circostanze come queste? Non voglio imbottirmi di medicinali!
Kleine is offline  
Vecchio 07-06-2006, 17.26.15   #2
odissea
torna catalessi...
 
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
ciao Kleine, ben venuta!
Non sono nè medico, nè psichiatra, non posso aiutarti gran che. Magari con qualche informazione in più sarai più chiara per chi di dovere.

Che genere di terapia dovresti fare in base a ciò che ti ha detto il tuo medico di base?
Intende solo farmacologica?

Non ho capito se quel 1,5 e O,5 si riferisce al numero di pastiglie o altro.
Non sei imbottita, sta tranquilla!
odissea is offline  
Vecchio 07-06-2006, 17.57.56   #3
klee
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
Tanto tempo fa..

Ho preso per un pò di tempo xanax..non era adatto a me.Mi addormentava una parte della mia guancia destra.

Ho smesso subito.

I sonniferi mi hanno sempre "buttato" sempre più giù...la mattina non riuscivo a svegliarmi.Pensavo che era la depressione,mentre era il sonnifero.

Ho cambiato diversi psichiatri.Mi hanno trovato lentamente ma sicuramente i medicinali adatti a me.

Siamo tutti diversi.Ogni medicinale reagisce diversamente sulle persone.

Ti consiglio di andare da uno bravo dottore.Non sotto valutare
questa depressione postpartum.

Adesso sto bene..e spero che anche tu lo sarai..ciao
klee is offline  
Vecchio 07-06-2006, 18.42.10   #4
Lucy
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Messaggi: 212
Ciao,

lo xanax esiste da vero????

Ho letto nel libro di Michel Houellebecq "Le particole elementari": Il avala trois xanax. (Lui mangiò tre xanax.)

Ho anche letto la primera parte del libro di Gianfranco Carofiglio.
L´avvocato protagonista soffre di una dipressione, va dal psichiatra e poi ha vergogna di comprare gli antidepressivi. Cerca una farmacia lontana dal centro, paga e scappa come un ladro.

Penso che si deve trovare un amico chi comprerebbe gli antidepressivi.

Io farei un tel servicio volentieri.
Lucy is offline  
Vecchio 07-06-2006, 20.17.48   #5
Vaniglia
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Messaggi: 752
Ciao Kleine, forse dovresti essere piu' chiara nell'esposizione dei tuoi problemi...se c'e' soltanto una depressione post partum o qualcosa di piu'...comunque lo xanax e' una benzodiazepina, un ansiolitico come tanti altri, non e' un dosaggio forte,...in america la chiamavano "la pillola della felicita"...ma se fossi in te mi farei visitare da un medico piu' competente, uno psichiatra, e non un medico di base che tende a prescrivere medicinali senza specializzazioni in merito...parlo da ignorante in materia!



Vaniglia
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Vecchio 07-06-2006, 23.45.36   #6
Spaceboy
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Scusa, se posso chiedere, ma sei stata ricoverata per cosa?

Perchè un ricovero per depressione post- partum è indicato per le depressioni maggiori o peggio per le psicosi puerperali e in questo quadro clinico essere seguito da un medico di base mi sembra alquanto insufficiente oltre che pericoloso.

Lo Xanax è una normale benzodiazepina, un ansiolitico usato ad intermittenza per le depressioni post-partum minori e sempre comunque è consigliabile associarlo ad una terapia piscologica che coinvolga anche il tuo compagno.
Ricordati inoltre che le benzodiazepine usate per periodi medio-lunghi sono sconsigliabili durante l'allattamento perchè il bambino ne assorbe con il latte diventando sonnolento e poco reattivo.
Inoltre portano a dipendenza ed assuefazione.

Se il tuo problema è pù grave, non indugiare, coinvolgi il tuo compagno e rivolgetevi ad un ambulatorio psichiatrico dell'Ulss sicuramente presente nel tuo territorio, con patologie così serie non puoi certo indugiare o peggio pensare di poterle gestire in modo autonomo.

In bocca al lupo...


Ultima modifica di Spaceboy : 07-06-2006 alle ore 23.46.51.
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Vecchio 08-06-2006, 00.57.12   #7
Fragola
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Scusa, se posso chiedere, ma sei stata ricoverata per cosa?

Perchè un ricovero per depressione post- partum è indicato per le depressioni maggiori o peggio per le psicosi puerperali e in questo quadro clinico essere seguito da un medico di base mi sembra alquanto insufficiente oltre che pericoloso.

Lo Xanax è una normale benzodiazepina, un ansiolitico usato ad intermittenza per le depressioni post-partum minori e sempre comunque è consigliabile associarlo ad una terapia piscologica che coinvolga anche il tuo compagno.
Ricordati inoltre che le benzodiazepine usate per periodi medio-lunghi sono sconsigliabili durante l'allattamento perchè il bambino ne assorbe con il latte diventando sonnolento e poco reattivo.
Inoltre portano a dipendenza ed assuefazione.

Se il tuo problema è pù grave, non indugiare, coinvolgi il tuo compagno e rivolgetevi ad un ambulatorio psichiatrico dell'Ulss sicuramente presente nel tuo territorio, con patologie così serie non puoi certo indugiare o peggio pensare di poterle gestire in modo autonomo.

In bocca al lupo...


Per quanto ne so io, una depressione post partum "normale" non dura sei mesi. Se si protrae così a lungo probabilmente si è innestata su una sofferenza preesistente. Ma la depressione non è sempre una patologia psichiatrica. Oggi troppo spesso i medici tendono ad etichettare come depressioni anche infelicità esistenziali o contingenti. (scusa spaceboy, ma è vero, purtroppo! Ho visto somministrare il prozac a delle ragazzine in seguito a banali delusioni amorose!!!! Che fanno certamente piangere, ma non sono ovviamente patologie psichiatriche. ) Ed tendono a volte a somministrare psicofarmaci anche quando non sono realmente utili. La sofferenza può avere, e molto spesso le ha, cause non organiche o non patologiche, ma origine proprio nella storia della persona. Ma una sofferenza così, che dura da così tanto tempo e soprattutto in un momento così delicato della vita, va sicuramente presa sul serio e affrontata in modo serio. Non sono medico e quindi non entrerei in merito alla precrizione dei farmaci nemmeno se avessi a disposizione un quadro clinico completo, che ovviamente in questo caso non ho. I farmaci possono anche essere utili, in alcuni casi, ma raramente sono sufficienti. Personalmente, al tuo posto, prima di rivolgermi ad un ambulatorio psichiatrico, mi rivolgerei ad un bravo psicoterapeuta.

Fragola is offline  
Vecchio 08-06-2006, 07.24.03   #8
Spaceboy
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Per quanto ne so io, una depressione post partum "normale" non dura sei mesi. Se si protrae così a lungo probabilmente si è innestata su una sofferenza preesistente....

Esatto, ma se una depressione post-partum richiede un ricovero ospedaliero e vi è una ricaduta, come il caso della nostra amica, non credo siamo nel quadro clinico di baby blues, molto frequente, o di una depressione minore.
Prima di ricoverare queste persone la diagnosi è seria, anche perchè un ricovero ospedaliero interrompe il normale ciclo familiare e può anche perggiorare la situazione, basti pensare l'oggettiva difficoltà di gestione del bambino in ospedale.

Se la cosa è più seria, come suppongo che sia, probabilmente si insedia in un quadro clinico presistente e latente.
In questo senso mi sembra che una psicoterapia non sia sufficiente.

Naturalmente la mia è un'analisi frettolosa e forse sbagliata.



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Vecchio 08-06-2006, 09.52.08   #9
Fragola
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Esatto, ma se una depressione post-partum richiede un ricovero ospedaliero e vi è una ricaduta, come il caso della nostra amica, non credo siamo nel quadro clinico di baby blues, molto frequente, o di una depressione minore.
Prima di ricoverare queste persone la diagnosi è seria, anche perchè un ricovero ospedaliero interrompe il normale ciclo familiare e può anche perggiorare la situazione, basti pensare l'oggettiva difficoltà di gestione del bambino in ospedale.

Se la cosa è più seria, come suppongo che sia, probabilmente si insedia in un quadro clinico presistente e latente.
In questo senso mi sembra che una psicoterapia non sia sufficiente.

Naturalmente la mia è un'analisi frettolosa e forse sbagliata.


Con il quadro a disposizione non si possono che fare analisi frettolose. Quindi credo sia proprio meglio parlare in generale.
Quindi, io sto parlando in generale.

Quello che si tende a dimenticare è che la maternità, oltre a provocare tempeste ormonali e squilibri organici, cambia radicalmente e definitivamente la vita di una persona. Quindi può accadere con facilità che la maternità attivi sofferenze psicologiche anche non psichiatriche!!
Abbiamo tutti la tendenza a leggere ciò che accade secondo ciò che conosciamo. Tu, che sei medico, leggi in termini psicopatologici. Io che ho una formazione psicoanalitica, non amo le categorie psicopatologiche e non amo la psichiatrizzazione delle persone a meno che non sia effettivamente necessaria. Perchè la diagnosi psichiatrica è un macigno con cui ci si identifica, è diventa spesso un fortissimo ostacolo alla guarigione.
La psichiatrizzazione diventa troppo spesso un tunnel senza uscita in cui troppo spessso vengono incanalate persone sane!
Per questo io, per una forma depressiva, non mi rivolgerei mai in prima battuta ad un ambulatorio psichiatrico ma ad un bravo psicoterapeuta. Uno psicoterapeuta è (lo impone la legge!) anche o medico o psicologio, quindi è in grado di capire se è necessario anche un supporto psichiatrico e, nel caso, di indirizzare la persona. Però non ha l'approccio psichiatrizzante che in un ambulatorio psichiatrico trovi "a priori".

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Vecchio 08-06-2006, 10.45.31   #10
klee
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La psichiatrizzazione diventa troppo spesso un tunnel senza uscita in cui troppo spessso vengono incanalate persone sane!
Per questo io, per una forma depressiva, non mi rivolgerei mai in prima battuta ad un ambulatorio psichiatrico ma ad un bravo psicoterapeuta. Uno psicoterapeuta è (lo impone la legge!) anche o medico o psicologio, quindi è in grado di capire se è necessario anche un supporto psichiatrico e, nel caso, di indirizzare la persona. Però non ha l'approccio psichiatrizzante che in un ambulatorio psichiatrico trovi "a priori".


Sono d'accordo con te ...
klee is offline  

 



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