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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 22-11-2006, 17.24.27   #1
Alisia
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 22-11-2006
Messaggi: 2
Non potere o nn essere in grado di aiutare un amico.

Salve a tutti...sono una nuova utentessa
Sto vivendo una situazione difficile e sento il bisogno di confrontarmi con qualcuno che sia totalmente estraneo alla situazione che vivo...
Ho 25 anni, un fidanzato che amo, e molti amici, fra cui un ragazzo di 26 anni con cui ho un rapporo particolarmente intenso, nel senso che lo voglio molto bene e che mi considero sua amica...
I problemi nel rapporto con questa persona, che per comodità chiamerò J. , sono nati negli ultimi tempi...( mamma quanto è difficile esporre le cose in modo sintetico....)
Prima che J. si lasciasse con la sua ragazza era, con gli amici, una persona come ogni altra, cioè per niente problematica e molto piacevole....da quando ha vissuto la separazione dalla sua ex ragazza (questa estate) ha cominciato a vivere quella fase di elaborazione del lutto che un pò tutti vivono in situazioni del genere e che spesso sconvolge le strutture deboli di personalità o chi conserva con sè un disaglio magari ben nascosto...
ad ogni modo è questo il momento in cui questo ragazzo comincia a vedere in me la persona con cui parlare, confidarsi, aprirsi...[con mia grande sorpresa poichè J. è sempre stato (almeno con gli amici) uno"tutto d'un pezzo"]...mi racconta di sè e io accolgo le sue angose inizialmente senza problemi...cominciano a manifestarsi sintomi ossessivo compulsivi quasi tutti concentrati sul tema del sesso, dell'orientamento sessuale (teme di essere gay) e mi rivela l'angosciante DUBBIO di aver subito violenza da parte di un uomo (imprecisato perchè dice di nn riuscire a focalizzare l'evento) appartenente alla sua famiglia...gli consiglio di vedere un medico con cui inizia una cura farmacologica anti-ossessiva e una psicoterapia....
ahimè: ai primi segni di ripresa e sollievo psichico J. decide di interrompere la cura e ricade nel baratro dei pensieri ossessivi e della coazione a ripetere...
quello che oggi vivo io è l'incapacità di sostenere la sua angosciante richiesta d'aiuto nei miei confronti che si rivela con 6-7 telefonate al giorno, le ripetititve richieste di uscire con me o con me e il mio ragazzo....Ieri mi ha addirittura fatto una improvvisata a casa che mi ha fatto andare in tilt e che mi porta a chiedere a voi cosa pensate di una situazione del genere...
Mi sento (come credo sia normale) incapace oggi di sostenere la sua sofferenza perchè questa si è trasformata in una incessante richiesta di sostegno...mi ripete sempre che ha bisogno di una figura femminile al suo fianco...temo che mi abbia preso come "ansiolitico" e io mi ritrovo a rifiutare le sue pressanti richieste, a chiedergli di vedere nuovamente il medico (ma si rifiuta sistematicamnete sostenendo di essere a buon punto nella risoluzione del suo problema)...
oggi mi sento anche oppressa dal senso di colpa per il non potere o nn essere in grado di aiutare un amico...una persona che conosco da più di 10 anni a cui va tutto il mio affetto e il rispetto per il fatto di vivere una sofferenza così straziante...

Grazie a chiunque decida di ascoltare le mie parole...
Alisia is offline  
Vecchio 22-11-2006, 22.15.44   #2
Enea
ira
 
L'avatar di Enea
 
Data registrazione: 31-07-2006
Messaggi: 12
Riferimento: Non potere o nn essere in grado di aiutare un amico.

Ciao! Guarda, ti dirò in tutta sincerità che non ho una soluzione al tuo problema però ho letto tutto ciò che hai scritto e davvero ho compreso la difficile situazioni in cui ti trovi.
Non so magari prova a parlare a J. di questo tuo problema nel non sapere come aiutarlo oppure cerca di convincerlo piano piano verso la decisione di tornare dal medico.
Ma se invece gli facessi conoscere qualche ragazza?Si potrebbe fare secondo te?
Non per sbarazzarti dei suoi problemi ma magari per aiutarlo ad avere un appoggio in più e magari ad essere più sereno..
Purtroppo è difficile giudicare da un semplice post, bisognerebbe osservare la situazione minuziosamente e conoscerla bene per poter dare un consiglio valido.
Questo è l'unico piccolo contributo che posso darti!
Enea is offline  
Vecchio 23-11-2006, 08.52.02   #3
cielosereno52
Ospite abituale
 
L'avatar di cielosereno52
 
Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
Riferimento: Non potere o nn essere in grado di aiutare un amico.

Citazione:
Originalmente inviato da Alisia
Salve a tutti...sono una nuova utentessa
Sto vivendo una situazione difficile e sento il bisogno di confrontarmi con qualcuno che sia totalmente estraneo alla situazione che vivo...
Ho 25 anni, un fidanzato che amo, e molti amici, fra cui un ragazzo di 26 anni con cui ho un rapporo particolarmente intenso, nel senso che lo voglio molto bene e che mi considero sua amica...
I problemi nel rapporto con questa persona, che per comodità chiamerò J. , sono nati negli ultimi tempi...( mamma quanto è difficile esporre le cose in modo sintetico....)
Prima che J. si lasciasse con la sua ragazza era, con gli amici, una persona come ogni altra, cioè per niente problematica e molto piacevole....da quando ha vissuto la separazione dalla sua ex ragazza (questa estate) ha cominciato a vivere quella fase di elaborazione del lutto che un pò tutti vivono in situazioni del genere e che spesso sconvolge le strutture deboli di personalità o chi conserva con sè un disaglio magari ben nascosto...
ad ogni modo è questo il momento in cui questo ragazzo comincia a vedere in me la persona con cui parlare, confidarsi, aprirsi...[con mia grande sorpresa poichè J. è sempre stato (almeno con gli amici) uno"tutto d'un pezzo"]...mi racconta di sè e io accolgo le sue angose inizialmente senza problemi...cominciano a manifestarsi sintomi ossessivo compulsivi quasi tutti concentrati sul tema del sesso, dell'orientamento sessuale (teme di essere gay) e mi rivela l'angosciante DUBBIO di aver subito violenza da parte di un uomo (imprecisato perchè dice di nn riuscire a focalizzare l'evento) appartenente alla sua famiglia...gli consiglio di vedere un medico con cui inizia una cura farmacologica anti-ossessiva e una psicoterapia....
ahimè: ai primi segni di ripresa e sollievo psichico J. decide di interrompere la cura e ricade nel baratro dei pensieri ossessivi e della coazione a ripetere...
quello che oggi vivo io è l'incapacità di sostenere la sua angosciante richiesta d'aiuto nei miei confronti che si rivela con 6-7 telefonate al giorno, le ripetititve richieste di uscire con me o con me e il mio ragazzo....Ieri mi ha addirittura fatto una improvvisata a casa che mi ha fatto andare in tilt e che mi porta a chiedere a voi cosa pensate di una situazione del genere...
Mi sento (come credo sia normale) incapace oggi di sostenere la sua sofferenza perchè questa si è trasformata in una incessante richiesta di sostegno...mi ripete sempre che ha bisogno di una figura femminile al suo fianco...temo che mi abbia preso come "ansiolitico" e io mi ritrovo a rifiutare le sue pressanti richieste, a chiedergli di vedere nuovamente il medico (ma si rifiuta sistematicamnete sostenendo di essere a buon punto nella risoluzione del suo problema)...
oggi mi sento anche oppressa dal senso di colpa per il non potere o nn essere in grado di aiutare un amico...una persona che conosco da più di 10 anni a cui va tutto il mio affetto e il rispetto per il fatto di vivere una sofferenza così straziante...

Grazie a chiunque decida di ascoltare le mie parole...

Bhe... succede di peggio .. c'è chi per esempio si innamora di una ragaza tossicodipendente...cercando di darle aiuto...
Cmq... sono esperienze negative... solo se le viviamo dalla parte
del senso di colpa.
Insomma, se pensi di poter fare i miracoli...e non ci riesci...chiaro che lo vivi con un senso di impotenza...
Invece, se pensi che ti viene chiesto aiuto perchè sei una persona
valida e empatica..e non entri nei sentimenti... puoi fare veramente del bene.
cielosereno52 is offline  
Vecchio 23-11-2006, 20.17.00   #4
Alisia
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 22-11-2006
Messaggi: 2
Riferimento: Non potere o nn essere in grado di aiutare un amico.

Citazione:
Originalmente inviato da Enea
Ma se invece gli facessi conoscere qualche ragazza?Si potrebbe fare secondo te?
Non per sbarazzarti dei suoi problemi ma magari per aiutarlo ad avere un appoggio in più e magari ad essere più sereno..

Ciao Enea e grazie per la tua risposta...
purtroppo J. non vuole saperne di stare con qualcuno poichè il rapporto con l'altro sesso è uno dei suoi problemi più grandi al momento....è come se avesse ancora bisogno di capire, di elaborare aspetti di sè che riguardano i rapporti intimi e intensi, le relazioni importanti insomma...se fosse disposto a stare cn un'altra persona, secondo me sarebbe già a buon punto...
Sullla possibilità di parlare con lui di quello che vivo io...non so...la vedo un pò come una minaccia alla fiducia reciproca che ci lega...perchè se gli dicessi che mi sento oppressa dal suo problema potrebbe sentirsi umiliato, prendere questa confessione come un rifiuto e decidere di non parlare più con me... questo mi dispiacerebbe moltissimo e non credo neanche possa essere buona cosa per lui...
per il momento cerco di essere paziente e di fargli capire, con scherzosa delicatezza, che deve rispettare le mie umane capacità di contenimento e consentirmi di vivere serenamente...

Citazione:
Originalmente inviato da cielosereno52
Bhe... succede di peggio .. c'è chi per esempio si innamora di una ragaza tossicodipendente...cercando di darle aiuto...
Cmq... sono esperienze negative... solo se le viviamo dalla parte
del senso di colpa.
Insomma, se pensi di poter fare i miracoli...e non ci riesci...chiaro che lo vivi con un senso di impotenza...
Invece, se pensi che ti viene chiesto aiuto perchè sei una persona
valida e empatica..e non entri nei sentimenti... puoi fare veramente del bene.

Sono d'accordo con te sul fatto che cambiare prospettiva mi può aiutare a prendere la cosa diversamente e magari ad affrontarla con maggiore serenità...in effetti è questo il motivo per cui credo sia fondamentale ritagliarmi uno spazio entro cui non farmi trascinare dentro il problema...sto cercando ancora di capire qual è il modo giusto...
Grazie tante per il tuo illuminante intervento
Alisia is offline  

 



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