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 Religioni? Il mondo di NonCredo - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 02-06-2012, 20.34.30   #1
Neologista
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 02-06-2012
Messaggi: 1
Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

Scrivo in merito a questo articolo, che ritengo fondamentale:https://www.riflessioni.it/religioni/prolificate.htm

Lo scontro tra eterosessualità ed omosessualità costituisce un topos che si perpetua nel tempo, che ha dato vita ad un insieme di atti barbarici nei confronti degli omosessuali, dall'Inquisizione con la pena del rogo per sodomia fino a confluire nei campi nazisti, con un distintivo rosa (irriverente).
L'articolo appare, però, troppo superficiale: premettendo il fatto che io sia ATEO, ma allo stesso tempo critico, in quanto aperto alla conoscenza degli aspetti più intimi delle varie religioni, non è soltanto il cattolicesimo, o il cristianesimo in genere a condannare l'omosessualità, o comunque a ridurre come fatto "naturale" soltanto l'atto di procreazione tra uomo e donna (per esempio, nell'ottica buddhista, dalle parole del Dalai Lama, abbracciando in questo senso la Bibbia che condanna qualsiasi atto come "non naturale" che non consista nella penetrazione, indipendentemente dal sesso).
Prima di tutto, ritengo che gran parte delle condanne religiose in merito all'omosessualità derivino da errate o perlomeno non neutrali interpretazione, date da umani, che nell'ottica religiosa, non sono capaci di apprendere fino in fondo il significato della "parola rivelata". Basti pensare alla tradizione induista in India che dinanzi ad una secolare iconografia omosessuale, condanna apertamente, come rubrica degli articoli del nuovo codice penale indiano; o ancora lo stesso Cristianesimo, che nella Bibbia vede soltanto Paolo scagliarsi contro i "sodomiti", mentre risalendo verso la Genesi, la vicenda di Sodoma e Gomorra appare più come una condanna dell'incesto, nonostante studi recenti parlano di una condanna dell' "inospitalità".
Ancor più ridicolo lo stesso Paolo in 1 Corinzi 6,9-10, che individua tra coloro i quali saranno esclusi dal Regno dei Cieli gli "effeminati", che attualmente appare semplicemente come un comportamento o un carattere, che appartiene non soltanto all'omosessualità, ma anche all'eterosessualità indifferentemente.
Non riesco a comprendere perché le religioni, che radicano le proprie parole, idee, conoscenze in un passato remoto, in cui vigono i principi di virilità dell'uomo, di santità della famiglia, di diffidenza nei confronti del "nuovo", non riescano a rapportarsi con l'evoluzione del tempo. L'immutabilità delle religioni può costituire una situazione di "comodo" per ostracizzare gli omosessuali, pur incorporandosi alla società moderna?
Neologista is offline  
Vecchio 10-08-2012, 16.15.00   #2
Luca1988
Ospite
 
Data registrazione: 07-08-2012
Messaggi: 9
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

La religione non accetta la libertà in nessun senso,sessuale in testa,nè eterosessuale nè omosessuale(è nella natura umana volersi accoppiare con tanti altri esamplari della nostra specie,la monogamia,il matrimonio e la famiglia sono trappole culturali).
Il motivo è molto ma molto semplice(ed ora sarò tremendamente cinico)l'obbiettivo delle religioni è di controllare e chi ne è a capo cerca in ogni modo di detenere più potere possibile,se l'uomo fosse felice dell'esperienza dei propri sensi sarebbe senza dubbio meno propenso a credere in un dio che a quel punto avrebbe molto meno da offrirgli(la vita ultraterrena è tanto più allettante quanto la vita terrena è misera per come la vedo io),dato che fra le esperienze dei sensi quella della sessualià è senza dubbio la più forte la conseguenza è una repressione feroce(le religioni sono infinitamente più attente nel condannare il sesso rispetto alla violenza,guerre e altri atti realmente dannosi per l'umanità)
In secondo luogo la chiesa condanna il sesso da millenni,ritrattare sarebbe una perdita di credibilità(e potere ),una vera disfatta.

Troppo cattivo?
Luca1988 is offline  
Vecchio 06-11-2012, 20.54.10   #3
oroboros
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 175
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

Io penso che se da un lato il problema dell'omosessualità sia ristretto all'ambito del diritto individuale di poter scegliere in libertà con che relazionarsi anche sessualmente, e qui intendo che debbano essere, per loro, rispettati anche legalmente tutti i diritti e i doveri riservati alle coppie eterosessuali, da un altro lato non va ignorato che dev'essere rispettata la analoga libertà di giudicare i limiti impliciti che l'omosessualità si porta appresso, e di limiti si tratta dalla visuale ristretta all'aspetto procreativo e anche a deviazioni ridicole della personalità alle quali l'omossessualità a volte può condurre. In tutti i casi la libertà di decidere per sé è sacra, ma non lo sono le conseguenze che da quel decidere nasceranno.

Ultima modifica di oroboros : 07-11-2012 alle ore 08.05.08.
oroboros is offline  
Vecchio 23-01-2013, 15.37.47   #4
femmefatale
Cioraniana Incrollabile
 
L'avatar di femmefatale
 
Data registrazione: 04-07-2010
Messaggi: 154
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

Citazione:
Originalmente inviato da Luca1988
La religione non accetta la libertà in nessun senso,sessuale in testa,nè eterosessuale nè omosessuale(è nella natura umana volersi accoppiare con tanti altri esamplari della nostra specie,la monogamia,il matrimonio e la famiglia sono trappole culturali).
Il motivo è molto ma molto semplice(ed ora sarò tremendamente cinico)l'obbiettivo delle religioni è di controllare e chi ne è a capo cerca in ogni modo di detenere più potere possibile,se l'uomo fosse felice dell'esperienza dei propri sensi sarebbe senza dubbio meno propenso a credere in un dio che a quel punto avrebbe molto meno da offrirgli(la vita ultraterrena è tanto più allettante quanto la vita terrena è misera per come la vedo io),dato che fra le esperienze dei sensi quella della sessualià è senza dubbio la più forte la conseguenza è una repressione feroce(le religioni sono infinitamente più attente nel condannare il sesso rispetto alla violenza,guerre e altri atti realmente dannosi per l'umanità)
In secondo luogo la chiesa condanna il sesso da millenni,ritrattare sarebbe una perdita di credibilità(e potere ),una vera disfatta.

Troppo cattivo?

No assolutamente. Direi, spietatamente realista. Ti condivido in pieno. Riguardo al ritrattare da parte della chiesa, aggiungerei che ci sono voci contro (Hans Kung, Michela Murgia, Luce Irigary...) che cercano di liberare il cristianesimo da tutto questo fango di intolleranza che si perde nei secoli dei secoli...il problema è che nelle gerarchie vaticane non possono neanche mettere piede, e che, gli stessi cristiani aperti di mente (per intenderci, anche il cattolico medio) NON conoscono queste voci della cristianità. Credo che la soluzione debba partire dal popolo, che i cristiani intesi come persone escluse dalla crazia vescovile, si uniscano e combattano, ideologicamente, per far trionfare lo spirito di amore e rispetto che tanto proclamano sia caratteristica del Cristo.

Io sono più a favore dell'omosessualità, che non dell'eterosessualità, tra parentesi.
femmefatale is offline  
Vecchio 05-08-2013, 20.05.52   #5
Duc in altum!
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

La religione non tenta di escludere gli omosessuali dalla società moderna, primo perchè ci sono sempre stati (anche e specialmente tra gli stessi religiosi, purtroppo!!) e secondo perchè condanna il peccato e non il peccatore, solo un eventuale Dio potrebbe infliggergli una pena, e la recente affermazione di Papa Francesco lo conferma:- "Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla"?

L'omosessualità, intesa come atto sessuale con una persona dello stesso sesso, per la religione, non è altro che un peccato, una pietra d'intralcio sul cammino di perfezione, a cui l'essere umano è chiamato per dare un senso vero alla propria esistenza, discernere la propria e reale essenza ed elevarsi spiritualmente. Nient'altro.
L'attenzione alla persona gay/lesbo ed il recupero della sua dignità, dall'altro, sono sempre stati presenti nel magistero recente.
Così come un tossicodipendente non riesce a controllare la somministrazione di stupefacenti, diventandone schiavo, accade anche ad una persona maschio/femmina omosessuale, che non è in grado di regolare, di contenere un piacere momentaneo e, a lungo andare, menzognero, causando la dipendenza e la subordinazione all'immoralità.
Duc in altum! is offline  
Vecchio 12-08-2013, 18.49.27   #6
Parva
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Data registrazione: 12-08-2013
Messaggi: 33
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

Citazione:
Originalmente inviato da Neologista
Scrivo in merito a questo articolo, che ritengo fondamentale:https://www.riflessioni.it/religioni/prolificate.htm

Lo scontro tra eterosessualità ed omosessualità costituisce un topos che si perpetua nel tempo, che ha dato vita ad un insieme di atti barbarici nei confronti degli omosessuali, dall'Inquisizione con la pena del rogo per sodomia fino a confluire nei campi nazisti, con un distintivo rosa (irriverente).
L'articolo appare, però, troppo superficiale: premettendo il fatto che io sia ATEO, ma allo stesso tempo critico, in quanto aperto alla conoscenza degli aspetti più intimi delle varie religioni, non è soltanto il cattolicesimo, o il cristianesimo in genere a condannare l'omosessualità, o comunque a ridurre come fatto "naturale" soltanto l'atto di procreazione tra uomo e donna (per esempio, nell'ottica buddhista, dalle parole del Dalai Lama, abbracciando in questo senso la Bibbia che condanna qualsiasi atto come "non naturale" che non consista nella penetrazione, indipendentemente dal sesso).
Prima di tutto, ritengo che gran parte delle condanne religiose in merito all'omosessualità derivino da errate o perlomeno non neutrali interpretazione, date da umani, che nell'ottica religiosa, non sono capaci di apprendere fino in fondo il significato della "parola rivelata". Basti pensare alla tradizione induista in India che dinanzi ad una secolare iconografia omosessuale, condanna apertamente, come rubrica degli articoli del nuovo codice penale indiano; o ancora lo stesso Cristianesimo, che nella Bibbia vede soltanto Paolo scagliarsi contro i "sodomiti", mentre risalendo verso la Genesi, la vicenda di Sodoma e Gomorra appare più come una condanna dell'incesto, nonostante studi recenti parlano di una condanna dell' "inospitalità".
Ancor più ridicolo lo stesso Paolo in 1 Corinzi 6,9-10, che individua tra coloro i quali saranno esclusi dal Regno dei Cieli gli "effeminati", che attualmente appare semplicemente come un comportamento o un carattere, che appartiene non soltanto all'omosessualità, ma anche all'eterosessualità indifferentemente.
Non riesco a comprendere perché le religioni, che radicano le proprie parole, idee, conoscenze in un passato remoto, in cui vigono i principi di virilità dell'uomo, di santità della famiglia, di diffidenza nei confronti del "nuovo", non riescano a rapportarsi con l'evoluzione del tempo. L'immutabilità delle religioni può costituire una situazione di "comodo" per ostracizzare gli omosessuali, pur incorporandosi alla società moderna?

La mente è la grande ingannatrice, aderisce agli schemi che le vengono impartiti ingoiandoli con l'imbuto. L'ha detto Dio, il Papa, il duce, la mamma, il professore ecc. ecc.
Ora si vuole assimilare gli omosessuali, da un lato, ma senza turbare troppo la mente.
Ora stiamo scoprendo che esistono tanti ma tanti omosessuali e che nell'antica Grecia erano ammessi purchè uno dei due facesse la parte dell'uomo e il ragazzino la parte della donna. Insomma una pedofilia di stato.
A Roma Giulio Cesare che va indifferentemente con donne e con uomini della sua età viene insultato da Catullo che lo definisce pervertito.
Si sta scoprendo per giunta che siamo un po' tutti bisessuali, che schifo! Andavano meglio gay ed etero, così invece non si distingue più nulla!
In una società evoluta questa distinzione non dovrebbe nemmeno esistere, ognuno dovrebbe poter fare sesso, o fare l'amore, a seconda del soggetto che lo aggrada, sia esso dello stesso o di diverso sesso o trans gender. Purchè avvenga tra persone adulte, consenzienti e rispettose. Il valore di una persona è data dal suo animo non dalle sue predisposizioni sessuali, perchè questo non è religione, è schema mentale e poco rispetto per l'altro.
Parva is offline  
Vecchio 14-08-2013, 15.32.52   #7
jador
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

per Parva

A me sembra, correggimi se sbaglio, che ci sia una contraddizione tra queste tue due frasi.

Si sta scoprendo per giunta che siamo un po' tutti bisessuali, che schifo! Andavano meglio gay ed etero, così invece non si distingue più nulla!

"In una società evoluta questa distinzione non dovrebbe nemmeno esistere, ognuno dovrebbe poter fare sesso, o fare l'amore, a seconda del soggetto che lo aggrada, sia esso dello stesso o di diverso sesso o trans gender. Purchè avvenga tra persone adulte, consenzienti e rispettose. Il valore di una persona è data dal suo animo non dalle sue predisposizioni sessuali, perchè questo non è religione, è schema mentale e poco rispetto per l'altro."

Cosa c'e' da distinguere tra un gay, un etero e un bisessuale?

Forse hai assimilato l'omosessualità, ma non ancora la bisessualità?
jador is offline  
Vecchio 03-12-2013, 03.19.45   #8
giovi123
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 02-12-2013
Messaggi: 6
Riferimento: Omosessualità come tentativo religioso di esclusione perpetua

le religioni devono necessariamente garantire dei punti fermi, delle credenze del mondo rigide, stabili che non diano spazio a dubbi o ripensamenti.

l omossesualita' mette in dubbio un sacco di capisaldi! il sesso solo per la riproduzione, il sesso "contro natura", il matrimonio, la coppia di sessi opposti etc etc su cui si basa tutta la religione.

come immaginare che possano rinunciarvi..sarebbe come sovvertire un sistema ...non credo che cambieranno mai
giovi123 is offline  

 



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