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 Riflessioni sulle Scienze - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 22-01-2010, 09.17.42   #1
albert
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Ci sarà la catastrofe?

Articolo: La futura catastrofe climatica

Anche ieri su “Repubblica” un articolo su previsioni “esagerate” http://www.repubblica.it/ambiente/20...no_pi-2029357/. I ghiacciai himalayani non si sciolgono più nel 2035. Sembra ci sia stato un errore di stampa nel citare uno studio russo del 1996 sulla "scomparsa dei ghiacciai himalayani entro il 2350".

Credo però che nessuno di noi sia in grado di fare previsioni sul futuro del clima. Ma, per quanto riguarda il clima attuale, che impressione avete? Secondo molti ricercatori negli ultimi anni la temperatura si è alzata notevolmente. Ma voi avete questa impressione? A me sembra che non sia cambiato granchè, ma ovviamente potrei sbagliarmi.

albert is offline  
Vecchio 22-01-2010, 10.44.44   #2
Giorgiosan
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

L'informazione scientifica divulgata dai quotidiani e dai settimanali risponde anch'essa ad una logica di mercato, domanda e offerta, in genere.
Le notizie che più si vendono e quindi le più richieste sono quelle a tinte forti; piacciono i complotti, i segreti tremendi della natura; ci sono gli amanti del genere horror ai quali piace "aver paura", ci sono i pessimisti inguaribili che gioiscono delle catastrofi annunciate e delle previsioni più fosche perchè tutto ciò si accorda con le loro "profezie"....appunto i "profeti di sventure" (ma non tutte le profezie di sventura sono fallaci).

Se a questi inevitabili parametri di mercato s'aggiungono i "rendering", le manipolazioni che ad ogni notizia scientifica e non, applicano ideologi, politici, lobbies economiche, ecc. , sapere approssimativamente come stiano le cose del mondo, e quale sia lo "stato della nazione" è operazione che richiede pazienza e qualche scaltrezza.

La cinematografia ancor più della stampa deve "cavalcare" le catastrofi futuribili. Oggi con lo sviluppo della tecnologia degli effetti speciali ogni narrazione cinematografica sconfina spesso e volentieri nella esagerazione più smaccata.

Tutto questo è ovvio e non ha molto senso storico strapparsi i capelli e gridare o tempora o mores!

Rimane l'osservazione che ognuno può fare nel territorio nel quale è vissuto, se è vissuto abbastanza da poter rilevare un mutamento climatico che possa essere un indizio non del tutto trascurabile.
Vivo in Romagna e da tempo abito sulle colline preappeniniche che sono situate a non molta distanza dal mare Adriatico.
Questa "immersione" nella natura può avermi reso più sensibile ai mutamenti, di chi viva in città ed anche miglior osservatore.

Ebbene il rilievo che potrei fare è che il tempo meteorologico sia tornato ad avere quello stesso "carattere" che aveva nella mia infanzia e primissima giovinezza.
Le stagioni sono tornate ad esserci, se mai, come vuole una considerazione banale e diffusa, ci siano stati alcuni lustri in cui si poteva dire: " non ci sono più le stagioni" .

Sarebbe irrazionale, tuttavia, ritenere che nulla cambi, che il tempo meteriologico, a differenza di ogni altro parametro, sia immutabile.
Le mutazioni vere e significative sono rilevabili, tuttavia, nell'arco di secoli.

Voglio ammetttere un mio pre-giudizio, il "rendering" biblico con cui elaboro le previsioni catastrofiche:

Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con i vostri discendenti dopo di voi; con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra».( Gn 9,8)

Per "diluvio" leggi: ogni catastrofe che possa far scomparire da questo pianeta gli esseri umani.

Ultima modifica di Giorgiosan : 22-01-2010 alle ore 14.40.59.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 23-01-2010, 15.43.25   #3
albert
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Vivo in Romagna e da tempo abito sulle colline preappeniniche che sono situate a non molta distanza dal mare Adriatico.
Questa "immersione" nella natura può avermi reso più sensibile ai mutamenti, di chi viva in città ed anche miglior osservatore.

Ebbene il rilievo che potrei fare è che il tempo meteorologico sia tornato ad avere quello stesso "carattere" che aveva nella mia infanzia e primissima giovinezza.
Le stagioni sono tornate ad esserci, se mai, come vuole una considerazione banale e diffusa, ci siano stati alcuni lustri in cui si poteva dire: " non ci sono più le stagioni"

E' esattamente l'impressione che ho io, e mi piacerebbe sentire anche il parere di altri. O le variazioni del clima fino ad oggi sono percepibili solo con gli strumenti (per carità, potrebbero essere ugualmente disastrose), o in realtà nulla di significativo è cambiato.

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Voglio ammetttere un mio pre-giudizio, il "rendering" biblico con cui elaboro le previsioni catastrofiche:

Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con i vostri discendenti dopo di voi; con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra».( Gn 9,8)

Per "diluvio" leggi: ogni catastrofe che possa far scomparire da questo pianeta gli esseri umani.

Molto bello e poetico, ma temo anche molto inattendibile
albert is offline  
Vecchio 05-05-2010, 17.22.18   #4
Il_Dubbio
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Articolo: La futura catastrofe climatica

Anche ieri su “Repubblica” un articolo su previsioni “esagerate” http://www.repubblica.it/ambiente/20...no_pi-2029357/. I ghiacciai himalayani non si sciolgono più nel 2035. Sembra ci sia stato un errore di stampa nel citare uno studio russo del 1996 sulla "scomparsa dei ghiacciai himalayani entro il 2350".

Credo però che nessuno di noi sia in grado di fare previsioni sul futuro del clima. Ma, per quanto riguarda il clima attuale, che impressione avete? Secondo molti ricercatori negli ultimi anni la temperatura si è alzata notevolmente. Ma voi avete questa impressione? A me sembra che non sia cambiato granchè, ma ovviamente potrei sbagliarmi.


Ciao.
Chiaramente le mie parole non sono un granché sofisticate, per cui i maggiori chiarimenti li troverai su un articolo di "Le scienze" (di Aprile): "Le vere lacune dei modelli climatici"

Da quello che ho potuto comprendere la questione si dovrebbe porre in questi termini: la gente (come me e te) vorrebbe sapere se a livello regionale è possibile fare delle previsioni climatiche.
E' implicito (e questa è la questione che poni tu) che ognuno di noi dovrebbe avvertire un cambiamento regionale per concordare con chi crede in un alzamento globale della temperatura. Il problema è che questa strada, ad oggi, è impraticabile. Sempre secondo l'articolo, i ricercatori non hanno ancora sviluppato un modello in grado di prevedere con precisione quali cambiamenti avverranno (nel XXI sec.) su scala locale e regionale. A noi interesserebbe per esempio sapere se al sud di Italia ci sarà deserto. Se però dai modelli usati dai climatologi risulta che a livello globale c'è un aumento (o ci sarà) di temperatura non è direttamente dimostrabile da ipotetici cambiamenti locali.

Per maggiore chiarezza ti scrivo il paragrafo che credo sia essenziale così com'è riportato:
"Gli strumenti usati per simulare il clima terrestre sono modelli a circolazione generale (GCM) che rappresentano i processi fisici in atto in atmosfera, negli oceani, sui ghiacciai continentali e sulla terraferma. Questi modelli hanno in genere una risoluzione di circa 1-3 gradi sia in latitudine che in longitudine: troppo poco per fornire informazioni utili a livello locale.
I climatologi simulano quindi i cambiamenti regionali <<zoomando>> sui modelli globali. Usano cioè le stesse equazioni, ma le risolvono per un numero molto piu grande di punti della griglia su una particolare area. Aumentando la risoluzione in questo modo, però, può dare dei problemi. Zoomando su un modello GCM si rischia infatti di ingigantire anche le debolezze intrinseche del modello di partenza. Se il modello (e questo mi sembra il punto fondamentale del problema) simula in modo non corretto certe variazioni atmosferiche, quello stesso errore verrà amplificato a livello regionale..."

Quindi non so se posso fidarmi della mia impressione (locale). Anche a me sembra che non sia cambiato un granché localmente (cioè nella mia zona di abitazione) e i modelli che usano i climatologi, per misurare la temperatura globale, hanno difficoltà intrinseche nel prevedere o misurare situazioni locali.
Il punto però fondamentale, per me che sono scettico, è questo: se i modelli non possono fornire delle previsioni osservative particolari (come la desertificazione di un'area) a breve termine, a che servirebbero?
Io credo siano, per il momento, soltanto "orientative" (possono orientare qualche piccola scelta a livello regionale) ma di scientifico credo abbiano ancora poco...
Spero di essere stato utile
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 12-05-2010, 13.09.02   #5
albert
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

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Originalmente inviato da Il_Dubbio
Quindi non so se posso fidarmi della mia impressione (locale). Anche a me sembra che non sia cambiato un granché localmente (cioè nella mia zona di abitazione) e i modelli che usano i climatologi, per misurare la temperatura globale, hanno difficoltà intrinseche nel prevedere o misurare situazioni locali.
Il punto però fondamentale, per me che sono scettico, è questo: se i modelli non possono fornire delle previsioni osservative particolari (come la desertificazione di un'area) a breve termine, a che servirebbero?
Io credo siano, per il momento, soltanto "orientative" (possono orientare qualche piccola scelta a livello regionale) ma di scientifico credo abbiano ancora poco...

Sì, sono d'accordo. Le previsioni climatiche a lungo termine sono estremamente inaffidabili, sia a livello globale che, ancora di più, a livello locale. Ed il piccolo referendum sulle esperienze locali di ciascuno conferma che l'impressione è che non sia cambiato granchè. Ma non per questo si deve stare meno attenti alle conseguenze dei nostri comportamenti sull'ambiente ...

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Vecchio 12-05-2010, 19.19.35   #6
ulysse
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

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Originalmente inviato da albert
Sì, sono d'accordo. Le previsioni climatiche a lungo termine sono estremamente inaffidabili, sia a livello globale che, ancora di più, a livello locale. Ed il piccolo referendum sulle esperienze locali di ciascuno conferma che l'impressione è che non sia cambiato granchè. Ma non per questo si deve stare meno attenti alle conseguenze dei nostri comportamenti sull'ambiente ...

La catastrofe ci sarà!

Infatti trovo strana e inaspettata questa concordanza nel ritenere che nulla o poco sia cambiato.
Qui, nella bassa bolognese, per quanto possa ricordare degli ultimi 10 o 15 anni, mi pare che solo quest’ultimo inverno abbia fatto (e stia ancora facendo!) il suo dovere con neve e gelo in abbondanza tanto che in giardino è seccato un bellissimo oleandro che vegetava rigoglioso da oltre 15 anni appunto.
Infatti l’oleandro è piu’ caratteristico del centro e sud d’Italia e la sua resistenza per oltre 15 anni significa che i precedenti inverni non sono stati poi così freddi…ad eccezione di quello terribile (1995 o 96) in cui restai bloccato la notte sull’autostrada Modena-Bologna...E L'ITALIA FU SPACCATA IN DUE...come s'usa dire dai media.....
Insomma ho l’impressione che se prima degli anni “90 l’inverno senza neve era una eccezione…ora un anno con neve è eccezionale …tanto che quest’anno l’inverno ci pare non finire mai con freddo e pioggia fino ai nostri giorni.

Vedremo se sarà così anche l’anno prossimo: la mia previsione, pur supportata dal lume di naso... è negativa!

Tuttavia, visto lo scetticismo sulle capacità predittive della scienza, vorrei ricorrere ad un vecchio proverbio emiliano relativo alla pioggia: “in aprile tutti i giorni un barile, in maggio tutti i giorni un tino”….che, detto in dialetto, fà pure rima.
Ma anche l'attuale primavera mi pare una eccezione.
Infatti le precedenti primavere furono in genere piu’calde e piu’ stabili..

Ho notato anche un'altro fenomeno che mi pare strano: mentre negli inverni del passato qui nevicava ed al centro-sud era relativamente bello, ora (sempre a partire da questi 10-15 anni) accade l'inverso: in prevalenza è al sud che nevica o diluvia, si scatenano tornado, mentre qui tutto resta tranquillo... a meno che non sia la TV che appena a Milano c’è uno schizzo di neve, subito mostra le nevicate della Sila, le strade intasate delle Marche, gente che monta le catene e le fiumane di Calabria con relative frane e fango ovunque.

Analogamente per il caldo: non ricordo che le estati del secolo scorso fossero così calde e siccitose…la estate del 2003 poi fu terribile!
Certo che bisognerebbe disporre di tabelle di confronto…magari per vedere il trend degli ultimi 100 anni da estrapolare per i prossimi 100….tenendo anche conto che lo spostamento del clima verso la tropicalizzazione a latitudini sempre piu’ alte non è certo lineare, ma, in qualche modo esponenziale.
Ma certo una tale tabulazione esiste: forse si deve cercare su internet!

Per quanto... non è detto che questo clima sia solo conseguenza dell’inquinamento umano (effetto serra), ma derivante anche da altre cause…come per esempio le ricorrenze cicliche delle ere piu’ o meno glaciali…ma questo dovrebbe avere un andamento secolare se non millenario…per cui mi soffermerei di più sull’effetto serra..se vogliamo trovare un qualche rimedio!

Infatti passando a considerazioni planetarie e non solo personali e locali, mi pare che i segni del riscaldamento siano oggettivi: lo segnalano i satelliti!
I ghiacciai, ovunque, inesorabilmente si restringono compresi quelli delle calotte polari e del Tibet. e….per quanto scientificamente non si sappia ancora prevedere il range di precisione relativo al tempo,… il tempo che resta al "D-DAY" sembra comunque essere più questione di decenni piuttosto che di secoli.

Ma non per questo c’è da stupirsi o incolpare la scarsa predittività della scienza dedicata.
Anche se qualche scienziato azzarda previsioni poi ci pensano la politica o i giornalisti a stravolgere.

Le conseguenze, come tutti sappiamo, eccetto i governanti, saranno comunque disastrose, anche se non precisamente prevedibili oggi...per quanto Obama abbia messo la tassa sul petrolio dei petroliri: un centesimo al barile...che pagheremo noi, ovviamente! .....sarà sufficiente?...ma almeno è un inizio!
Sommariamente…oltre alla perdita degli enormi serbatoi di acqua costituiti dai ghiacciai…si avrà una crescita del livello del mare a inondare le città costiere…le correnti marine scompariranno o cambieranno strada o senso…compresa la tanto decantata, e benefica per noi, corrente del golfo, ecc…

In definitiva del contratto di alleanza di Dio con Noè scampato al diluvio..una specie di porta a porta antelitteram..., non mi fiderei tanto: già altri contratti dichiarati urbi et orbe non hanno avuto un buon fine...o solamente fine!
Inoltre, anche se ci sembra di vivere sempre nello stesso mondo... in realtà già il mondo successivo è alle porte e se non ci sbrighiamo…..non la vedo bene!
Anche se abbiamo salvato la Grecia, per ora…non saremo sempre così fortunati! …e il d’esso non ci sarà più a consigliare la Merkel.

A meno che il calendario Maya non risolva tutto a breve termine: Amen!.

Ultima modifica di ulysse : 13-05-2010 alle ore 13.44.32.
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Vecchio 20-05-2010, 11.11.43   #7
ancient
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

Per chi ha dimestichezza con l'inglese, segnalo quest'ottimo sito che fornisce risposte a dubbi e domande sul Global Warming:

http://www.skepticalscience.com/

Proprio poche settimane fa, il gestore del sito, John Cook, è stato invitato all'Università del Queensland per discutere dell'attribuzione antropica del GW; mi permetto di consigliare la lettura delle slide - con annotazioni - utilizzate per il suo intervento, reperibili a questa pagina:

http://www.skepticalscience.com/Univ...k-wrap-up.html

P.S.: mi scuso se questo intervento viola in qualche modo il regolamento (in particolare il divieto di proporre link in lingua non italiana): faccio presente però che alcuni articoli del sito sono stati tradotti in italiano (e altri seguiranno), e, soprattutto, che non esistono in lingua italiana siti altrettanto completi e divulgativi sull'argomento.
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Vecchio 10-06-2010, 09.59.15   #8
Il_Dubbio
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

...magari la catastrofe ci sarà e bruceremo tutti, ma non per colpa dell'uomo. Per esempio questa notizia, se fosse vera, sarebbe davvero una catastrofe e sarebbe anche abbastanza imminente:


Fra 200 anni, ma forse già fra 100, il sistema solare entrerà nella cosiddetta ''Bolla locale", una zona della Via Lattea che è una 'fornace'. Si tratta di un'area ad alto rischio per la pioggia di radiazioni cosmiche. Il sistema solare si troverebbe quindi sull'orlo di una gigantesca regione interstellare larga centinaia di anni luce, composta di gas rarefatto, turbolento e incandescente, dove le temperature raggiungono milioni di gradi.

La terribile previsione arriva dalla rivista Astrophysical Journal Letters. "Forse le generazioni future dovranno imparare a difendere le tecnologie spaziali dal flusso più forte di radiazioni", osservano gli autori. "Una prospettiva inquietante", l’ha definita il direttore dell’osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Francesco Palla.

"Sapevamo già che il Sole, con il sistema planetario, si trova immerso in una nube di passaggio, prodotta nell’esplosione di supernovae, chiamata Nube Interstellare Locale, grande decine di anni luce e composta essenzialmente da idrogeno a bassa densità, circa un atomo ogni centimetro cubo, e dove le temperature raggiungono qualche migliaio di gradi. Questa nube transitoria si trova dentro la Bolla Locale, dove la densità di particelle è ancora più bassa e le temperature sono mille volte superiori" aggiunge il direttore dell'Inaf, specificando che il sistema solare sta per uscire dalla Nube Locale per immergersi nella Bolla. Ma se i calcoli fatti finora indicavano una permanenza nella nube interstellare di decine di migliaia di anni ora pare che il tempo di permanenza si sia notevolmente ristretto: appena un secolo o due e la Terra entrerà nel forno.


http://notizie.virgilio.it/tecnologi...galattica.html
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Vecchio 10-06-2010, 13.49.29   #9
ancient
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Riferimento: Ci sarà la catastrofe?

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
...magari la catastrofe ci sarà e bruceremo tutti, ma non per colpa dell'uomo. Per esempio questa notizia, se fosse vera, sarebbe davvero una catastrofe e sarebbe anche abbastanza imminente:


Fra 200 anni, ma forse già fra 100, il sistema solare entrerà nella cosiddetta ''Bolla locale", una zona della Via Lattea che è una 'fornace'. Si tratta di un'area ad alto rischio per la pioggia di radiazioni cosmiche. Il sistema solare si troverebbe quindi sull'orlo di una gigantesca regione interstellare larga centinaia di anni luce, composta di gas rarefatto, turbolento e incandescente, dove le temperature raggiungono milioni di gradi.

La terribile previsione arriva dalla rivista Astrophysical Journal Letters. "Forse le generazioni future dovranno imparare a difendere le tecnologie spaziali dal flusso più forte di radiazioni", osservano gli autori. "Una prospettiva inquietante", l’ha definita il direttore dell’osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Francesco Palla.

"Sapevamo già che il Sole, con il sistema planetario, si trova immerso in una nube di passaggio, prodotta nell’esplosione di supernovae, chiamata Nube Interstellare Locale, grande decine di anni luce e composta essenzialmente da idrogeno a bassa densità, circa un atomo ogni centimetro cubo, e dove le temperature raggiungono qualche migliaio di gradi. Questa nube transitoria si trova dentro la Bolla Locale, dove la densità di particelle è ancora più bassa e le temperature sono mille volte superiori" aggiunge il direttore dell'Inaf, specificando che il sistema solare sta per uscire dalla Nube Locale per immergersi nella Bolla. Ma se i calcoli fatti finora indicavano una permanenza nella nube interstellare di decine di migliaia di anni ora pare che il tempo di permanenza si sia notevolmente ristretto: appena un secolo o due e la Terra entrerà nel forno.


http://notizie.virgilio.it/tecnologi...galattica.html


Sono andato a cercarmi un articolo serio che ne parlasse: niente in italiano, ma in inglese ho trovato un accenno sul sito di Science. Come diceva anche lo stesso Palla nell'articolo da te linkato, il pericolo ci sarebbe eventualmente solo per i futuri astronauti e per la tecnologia spaziale in generale, non per la Terra, che probabilmente per allora avrà ben altri problemi di cui occuparsi. Un estratto dall'articolo di Science:

A new analysis suggests that in about 100 years the sun could plunge into a hot cloud of interstellar gas. The change should have no impact on our planet, but it could boost the amount of deadly radiation in space, making missions more challenging for future astronauts.

http://news.sciencemag.org/scienceno...o-hot-clo.html
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