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 Riflessioni sulle Scienze - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 25-09-2012, 10.08.08   #61
Eretiko
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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Originalmente inviato da ulysse
...Non credo siano le banche italiane e nemmeno i gruppi europei, ma si tratta di gente che sta ben più in alto: i banchieri di Wall Street ed i consigli di aministrazione delle grandi finaziarie internazionali...quegli stessi che, nel contempo, influenzano le classi di fiducia ed il calcolo dello spread.

Io temo che la situazione sia più complessa, e non si possa semplicemente e genericamente parlare di banche, wall-street e consigli di amministrazione. Anzi, ho l'impressione che certe manovre sfuggano a qualsiasi CDA.
Secondo me stanno bastonando i famosi PIGS (con gli interessi sui bonds) per colpire indirettamente la Germania, e ha tutta l'aria di essere un'operazione pianificata (altro che volatilità e nervosismo dei mercati...).
Allo stesso modo hanno già dato uno schiaffone a Obama (con la lunga mano delle agenzie di rating), giusto per far capire chi è che comanda veramente. Ora lo stanno facendo capire anche a fraulein Merkel, peccato che lo stiano facendo colpendo (a morte) la parte "debole" dell'Europa, cioè noi del club PIGS. Insomma: parlare alla nuora perchè suocera intenda. Semprechè la nuora nel frattempo non ci lasci le penne.
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Vecchio 25-09-2012, 20.41.48   #62
ulysse
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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Originalmente inviato da Eretiko
Io temo che la situazione sia più complessa, e non si possa semplicemente e genericamente parlare di banche, wall-street e consigli di amministrazione. Anzi, ho l'impressione che certe manovre sfuggano a qualsiasi CDA.
Ma veramente la tua è una estrapolazione che consegue da quanto ho detto nel post perecedente...che poi è tratto dall'articolo citato.

Non ho parlato genericamnte delle piccole (se pure grandi) banche europee ed italiane o di tutti quelli che frequentano il mercato azionario di Wall street.

Mi sono riferito ai grandi banchieri di Wall Street, ai grandi finanzieri a capo delle grandi imprese internazionali che agiscono in tutti i maggiori paesi del mondo, che possono smuovere masse di quattrini superiori ai bilanci degli stati nazionali o della stessa BCE..magari del FMI.

Credo che si possono estrapolare da un grande giornale americano che ne riporta ogni anno l’elenco.

Sono forse una ventina in tutto il mondo. Si riuniscono ogni tanto a Wall street... a Shanghai o a Dubai, ecc…o in teleconferenza...e decidono i cambi, i tassi di interesse, il prezzo del petrolio, la classifica, ecc...

Muovendo i loro enormi capitali fanno inflazionare uno stato o gruppi di stati...e deflazionare altri...
Certo che colpiscono di preferenza chi già è debole (i famosi PIGS) e fanno salire chi già è forte.
Quando i deboli saranno falliti colpiranno i forti…tanto loro mica appartengono ad una stato o federazione di stati…ne sono al di sopra!

Ma la cosa non và a caso come sarebbe se dipendesse dagli interessi di tanti.
Punta invece a scopi precisi e selezionati perchè sono pochi... i veramnte grandi.. e possono decidere.

Il Club, infatti, deve essere abbastanza esclusivo...solo quelli che possono muovere masse enormi di quattrini partecipano!

Il basso commercio globale i vari tantissimi singoli interessi dispersi si muovono poi in conseguenza sotto le grandi spinte.
Basta dire, ad esempio…e diffondere sui media… che il mercato immobiliare in Europa va male… e gli immobili diminuiranno di prezzo e il mercato andrà veramente male...per chi deve costruire e vendere.

Piu' in generale, basta diffondere l’idea che l’Italia è sull’orlo del precipizio economico che lo spread và alle stelle….e tutti noi a discutere poi di quanto siamo disastrati...così andrà anche peggio.

Dovremmo invece reagire come fu nel dopoguerra...fino al cosiddetto miracolo economico!

Certo io non saprei come…imprimere svolte ..e neppure potrei…. come non possono i piccoli consigli di amministrazione delle imprese relativamente piccole…delle piccole banche d’affari…non sovranazionali..

Solo le grandi imprese internazionali lo fanno...poichè sono sovranazionali e possono prendere a schiaffi Obama e la Merkel.

Se non ci fosse l’apertura mondiale alla trasmissione di capitali intervenuta con la caduta degli accordi di Breton Woods a partire dal 1971 con Nixon (conseguenze del Vietnam) e poi agli inizi degli anni ’80 con Reagan e Thatcher..ecc……i governi potrebbero ancora intervenire…e invece non possono...e devono subire l’iniziativa dei grandi finanzieri…che controllano anche le agenzie di rating!

Vale l’esempio di Google che Obama non può fermare…e deve piuttosto chiudere le ambasciate…dopo che un suo ambasciatore è stato ucciso!
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Secondo me stanno bastonando i famosi PIGS (con gli interessi sui bonds) per colpire indirettamente la Germania, e ha tutta l'aria di essere un'operazione pianificata (altro che volatilità e nervosismo dei mercati...).
E’ pianificata nella sede che ho detto…ma mica lo diffondono sui media…sui media che essi stessi influenzano dicono che è così e basta…accade perché accade...cade dal cielo!.
Citazione:
Allo stesso modo hanno già dato uno schiaffone a Obama (con la lunga mano delle agenzie di rating), giusto per far capire chi è che comanda veramente. Ora lo stanno facendo capire anche a fraulein Merkel, peccato che lo stiano facendo colpendo (a morte) la parte "debole" dell'Europa, cioè noi del club PIGS. Insomma: parlare alla nuora perchè suocera intenda. Semprechè la nuora nel frattempo non ci lasci le penne.
Come ho detto i paesi deboli dovrebbero cercare di reagire e non buttarsi delocalizzare quattrini e imprese, ecc...

Comunque sono le conseguenze a lungo termine di una economia che i singoli governi non sono in grado di controllare: il capitalismo economico/finanziario… che oggi sembra superare e affogare il vecchio capitalismo industriale e delle merci.

Occorre che i governi europei , ma anche extraeuropei, concorrano ad instaurare una politica finanziaria che sia in grado di imporre regole a quello che oggi è un mercato finanziario abbandonato a se stesso…cioè nelle mani di pochi finanzieri internazionali…che agiscono a prescindere dalla volontà dei popoli.

Occorre fare qualcosa di analogo a quanto fecero i rappresentanti di circa 45 stati del mondo libero quando, nel 1944, in piena guerra mondiale, si riunirono a Bretton Woods (USA) per impiantare il nuovo assetto economico del mondo post bellico.

Anche allora si usciva, oltre che da un lungo periodo di depressione anche da una terribile guerra mondiale…che la stessa depressione aveva provocato..
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Vecchio 26-09-2012, 07.43.41   #63
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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...Muovendo i loro enormi capitali fanno inflazionare uno stato o gruppi di stati...e deflazionare altri...
Certo che colpiscono di preferenza chi già è debole (i famosi PIGS) e fanno salire chi già è forte.
Quando i deboli saranno falliti colpiranno i forti…tanto loro mica appartengono ad una stato o federazione di stati…ne sono al di sopra!

Ovviamente il problema è soprattutto politico: credo sia difficile anche per il presidente USA (anzi, forse più per lui che per altri...) prendere decisioni che possano causare mal di pancia ai veri "grandi" elettori (sarebbe il caso di sfatare finalmente questo falso mito della democrazia e della presunta "volontà popolare": gli elettori sono manipolabili, e vengono manipolati con i mezzi più svariati). In fin dei conti uno stato potrebbe anche decidere il "default"; forse qualcuno ha fatto guerra all'Argentina ?

Riguardo alle strategie degli anni 40 sulla divisione geopolitica del mondo, ricorderei che nel frattempo è successo un fatto imprevisto (e che ha colto impreparati tutti): il crollo dell'unione sovietica e la riunificazione della germania. E i tedeschi fanno ovviamente la parte dei "tedeschi": una volta la facevano con le armi, ora con il loro potere economico.

Riguardo ai PIGS, non vedo molte vie di fuga: se si esce dall'euro occorre essere preparati ad una fortissima inflazione e una forte svalutazione della valuta nazionale (ovvero: lacrime e sangue). Accettando il "fiscal compact" per rimanere nell'euro sarà lo stesso (ovvero: lacrime e sangue; non oso nemmeno immaginare cosa possa significare per gli italiani recuperare 65/70 mld/anno per i prossimi 20 anni). Come la giriamo, sempre a bastonate finisce.
E non soltanto per colpe nostre.
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Vecchio 28-09-2012, 21.07.06   #64
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Ovviamente il problema è soprattutto politico: credo sia difficile anche per il presidente USA (anzi, forse più per lui che per altri...) prendere decisioni che possano causare mal di pancia ai veri "grandi" elettori (sarebbe il caso di sfatare finalmente questo falso mito della democrazia e della presunta "volontà popolare": gli elettori sono manipolabili, e vengono manipolati con i mezzi più svariati). In fin dei conti uno stato potrebbe anche decidere il "default"; forse qualcuno ha fatto guerra all'Argentina ?

Il problema è politico ed il guaio è che la soluzione politica non c'è ed ogni intervento sovranazionale speculativo da parte delle sovranzionali è rivolto ai grandi guadagni: non ha controllo politico, passa sopra le nostre teste...ed anche sulle teste dei governi.

Sono sempre le finanziarie multinazionali che tengono banco…e sempre più!
Sono loro i “mercati”…che determinano l’andamento di ogni mercato e della speculazione…non le banche dei singoli paesi...o le piccole banche di paese!

Occorre costituire sistemI bancari integrati sotto il controllo delle rispettive banche centrali e così in Europa attribuendo poteri veri alla BCE.

Credo, infatti, che le democrazie non debbano abbandonare il campo...anche se non tutto riesce democraticamnte: non si trata di ipocrisia quando si dice di fare le cose democraticamnte...forse è tentativo fallito di perseguire veramnte la democrazia: la gente, infatti, dovrebbe impegnarsi sempre più nel votare persone di valore e impegnarsi a mettere al governo statisti veri e costituire sistemi economici sempre più vasti e integrati nelle direttive strategiche...piuttosto che ritirarsi nel proprio particolare autarchico di ciascuno…soprattutto non abbandonarsi al populismo e qulunquismo.

Il guaio è ancora che di statisti veri, come erano quelli del dopoguerra, sembra non ce ne siano più...sono finiti!
Tanto che già si comincia a dire che l'unica soluzione nostra di governo sia un Monti bis.

In effetti non ho soluzioni particolari da dare o direttive come sarebbe il nazionalizzare certi servizi bancari o affidarsi, piuttosto, al privato ed alla concorrenza...per quanto, senza attivare la gara e la concorrenza, i migliori ed i capaci non emergono...non si formano...sia come individuei checome organizzazioni: lo stato è la tomba delle inziative e del'intrapresa.

Comunque credo che a tali decisioni debbano pensare gli specialisti...gli esperti della materia.

Noi per ciascuno, piuttosto, dovremmo pensare all'impegno, alla formazione allo studio...per pensare e fare sempre meglio...per saper almeno giudicare il meglio...diffondere una cultura della speranza e non sempre del pessimismo facendo d'ogni erba un fascio.

Ad es., l'ostracismo pubblico per i corrotti e corruttori dovrebbe essere sempre più forte e non limitarsi a chiamarli i furbetti!
Però si dovrebbe anche saper distinguere...come sarà avvenuto che è stato votato un consiglio regionale come quello del Lazio?...o della Lombardia?

Anche per il defoult:forse conviene che ci scaviamo dal debito...nessuno ci bombarderebbe certo...però se faccio il semplice confronto fra Argentina e Brasile...mi pare che negli ultimi 10 anni l'Argentina sia rimasta indietro parecchio ed il Brasile sia in piena espansione....uno dei primi stati emergenti.

Forse, anche, le conseguenze del dafoult potrebbero essere terribili...come lo sono, del resto, anche quelle del perseguire il pagamento del debito...o di uscire dall'euro...come ben dici di seguito.
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Riguardo alle strategie degli anni '40 sulla divisione geopolitica del mondo, ricorderei che nel frattempo è successo un fatto imprevisto (e che ha colto impreparati tutti): il crollo dell'unione sovietica e la riunificazione della germania. E i tedeschi fanno ovviamente la parte dei "tedeschi": una volta la facevano con le armi, ora con il loro potere economico.
Ma non credo che siano da demonizzare i tedeschi: lavorano bene, con buona preparazione e strategie avanzate e non sono litigiosi e corrotti come i nostri politici eletti e quindi noi stessi.

Rifiutando di aiutare e mettere euro per i PIGS, (che poi già ne hanno messi) cercano semplicemente di fare il loro interesse…forse sbagliano anche, ma noi faremmo altrettanto al posto loro.
Prova ne sia che l’Italia del Nord ha sempre cercato di fare qualcosa del genere nei confronti dell’Italia del Sud.

A dir la verità, quando il muro è caduto e la Germania fu riunificata (fine anni ottanta?) gli effetti degli accordi di Yalta (politici) e di Bretton Woods (economici) erano di già superati sia per la debolezza dell'URSS negli ultimi anni ottanta, che per l'avvento della circolazione dei capitali e quindi avvento della globalizzazione dopo le decisioni di Nixon (1971] e poi di Reagan/Thatcher (primi anni ottanta)…decisioni che, praticamente, smantellarono il grande compromesso di Bretton Woods ed i capitali poterono essere spostati da un paese all'altro senza controllo, insieme con le delocalizzazioni produttive.

Ritengo che quegli accordi (già prima della fine del conflitto) siano stati preveggenti nel bene: senza la divisione del mondo in zone d’influenza fin dalla fine della guerra, e senza il divieto di circolazione dei capitali, pur lasciando libere le merci, la guerra fredda si sarebbe presto trasformata in terza guerra mondiale...che, probabilmente, è poi quella che stiamo combattendo adesso...fortunatamente ancora solo sul piano economico.
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Riguardo ai PIGS, non vedo molte vie di fuga: se si esce dall'euro occorre essere preparati ad una fortissima inflazione e una forte svalutazione della valuta nazionale (ovvero: lacrime e sangue). Accettando il "fiscal compact" per rimanere nell'euro sarà lo stesso (ovvero: lacrime e sangue; non oso nemmeno immaginare cosa possa significare per gli italiani recuperare 65/70 mld/anno per i prossimi 20 anni). Come la giriamo, sempre a bastonate finisce.
E non soltanto per colpe nostre.
Forse non tutto per colpa nostra, ma abbiamo sempre votato per chi “prometteva” ogni possibile elargizione e vantaggio immediato...magari anche senza mantenere: per lo meno abbiamo mancato nel saper giudicare e valutare cosa fosse il meglio, non solo per il presente, ma anche per il futuro...in sostanza ci siamo sempre lasciati tentare dal minor impegno o dall'ipotetico vantagio immediato.
Anche ora sembra si diffondano sempre più i populismi e le demagogie...cui un popolo poco avvertito e alla fame aderisce facilmente.

Per dirla con una vecchia espressione...abbiamo sempre preferito non ciò che noi potevamo fare per il paese, ma ciò che il paese poteva e doveva fare per noi!
Anche ora e tanto più coi politici corrotti, pensiamo così...di modo che anche noi siamo corrotti.

Lo abbiamo voluto a suon di scioperi, manifestazioni e di voti mal dati...incuranti del debito che si accumulava.
E ovviamente lo hanno voluto quelli che hanno rubato e approfittato...e ancora approfittano.

A questo avrebbero dovuto e devono pensare i governanti...ma i governanti volevano e vogliono essere rieletti e l’incremento del debito pubblico è il prezzo.

Per lo meno io la interpreto così...trascurando ciò che è stato, ed è, rubato e sprecato.

Comunque se non ci abbandoniamo ai demagoghi, alla continua deprecazione ed al rotolare rassegnandoci al sempre peggio, forse ancora qualcosa salviamo.






.

Ultima modifica di ulysse : 29-09-2012 alle ore 10.59.46.
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Vecchio 29-09-2012, 11.02.04   #65
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Anche per il defoult:forse conviene che ci scaviamo dal debito...nessuno ci bombarderebbe certo...però se faccio il semplice confronto fra Argentina e Brasile...mi pare che negli ultimi 10 anni l'Argentina sia rimasta indietro parecchio ed il Brasile sia in piena espansione....uno dei primi stati emergenti

La mia era solo una provocazione rivolta a coloro che auspicano (e lavorano per) l'uscita dall'euro. Nessuno sano di mente (o che non sia un imbroglione) può desiderare di finire come l'Argentina.
Dico semplicemente che forse si poteva evitare il "fiscal compact" così come è stato elaborato: anche se la BCE stampa moneta, il fiscal compact rimane un cappio al collo.
Riguardo alla Germania non ho sicuramente espresso disappunto: è il maggior azionista della BCE (quindi colei che mette mano al portafoglio), quella che spinge l'euro in alto (mentre altri paesi lo vorrebbero in ribasso), e in definitiva quella che i famosi "mercati" vogliono veramente colpire (e lo fanno colpendo noi).
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Vecchio 29-09-2012, 14.29.47   #66
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Originalmente inviato da Eretiko
La mia era solo una provocazione rivolta a coloro che auspicano (e lavorano per) l'uscita dall'euro. Nessuno sano di mente (o che non sia un imbroglione) può desiderare di finire come l'Argentina.
E' vero!
Purtropo invece mi paiono sempre più coloro che auspicano una soluzione del genere..con i vari populismi che prendono piede e lo stesso Berlusconi che, purtroppo, non vede altra strada per rientrare che cavalcare anche lui il poopulismo: disfare tutto...e noi che abbocchiamo!...cioè loro!
Purtroppo la nostra storia ci ha fatti prevalentemente in un certo modo.

Ho qui il libricino ultimo di Corrado Augias edito da Rizzoli: IL DISAGIO DELLA LIBERTA' - perche agli italini piace avere un padrone.

Qualcosa in proposito dice....
...........e forse una certa soddisfazione ce la potrebbe trovare anche il nik Eretiko.

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Dico semplicemente che forse si poteva evitare il "fiscal compact" così come è stato elaborato: anche se la BCE stampa moneta, il fiscal compact rimane un cappio al collo.
Non è che sono l'esperto: d'altra parte si può sempre fare meglio...ottenere di più o di meno è dipeso dalla forza contrattule che l'Italia aveva al monento della definizione.
Resta tuttavia che in 20 anni occorre rientrare del debito almeno al 40%... mi pare di capire) con un -0,5% di pareggio del bilancio annuale: l'unica soluzione è la crescità...aumentare il PIL!...eliminare gli sprechi della funzione pubblica. Sprechi degli eccessivi frazionamenti e burocrazie dei centri di poteri: ci sono consiglieri ovunque oltre che nelo stato: nelle regioni, nelle province, nei comuni, nelle ASL, ecc...
Persino nella istruzione...ai livelli altri...per qunto molti insegnanti lavorino gratis oltre l'orario.

Ma i personali stipendi ed emolumenti sarebbeo ancora bazzecola se non fosse per gli investimenti inutili e dispendiosi che ogni centro di potere e gestione compie nell'esercizio della sua funzione...senza un controllo ed una copertura finanziaria.

Sembra, infatti, che ogni consiglio di ente pubblico possa investire senza alcuna valutazione della resa dell'investimento...senza controllo se quello sia l'investimento efficace: basta spendere...se spendi sei importante!...hai fatto più cose!
L'unica spinta e direttiva è il dar lavoro e commesse agli amici..agli amici degli amici...ecc.,.. e averne un ritorno in termini di voti.
Forse è in questo il difetto e la debolezza della democrazia ...che con la rincorsa dei voti si autodistrugge!

Su questa linea almeno ci conforta il fatto che, con una gestione rigorosa, ci sarebbe effettivamente molto da recuperare...altro che inglobare i C/C bancari che comporterebbero comunque una spesa per lo stato.

Comunque ciò che veramente è importante per il PIL è l'innovazione, l'intrapresa, l'impegno...riuscire a vendere all'estero piuttosto che comprare cinese...richiamare investitori esteri, ecc...cosa ovviamente impedita dalla stessa nostra burocrazia e struttura giuridica antiquata... ecc...

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Riguardo alla Germania non ho sicuramente espresso disappunto: è il maggior azionista della BCE (quindi colei che mette mano al portafoglio), quella che spinge l'euro in alto (mentre altri paesi lo vorrebbero in ribasso), e in definitiva quella che i famosi "mercati" vogliono veramente colpire (e lo fanno colpendo noi).
Non saperei dire se il goal finale della speculazione sia costituito proprio i tedeschi...può essere!
Ma è normale che la speculazione colpisca prima chi è piu' debole ed offre il fianco...ovre sfondare è piu' facile...poi, se funziona, passa ai piu' forti.
Non credo ci sia una strategia ideologica...la sola strategia è quella delle strada migliore per far quattrini.

E' questione di quanti quattrini dspongono gli speculatori...che se sono veramente le grandi finanziarie internazionali sono veramnte molti...magari più della BCE...e non hanno regole.

Ma se noi investiamo e lavoriamo al meglio con impegno, uso di pensiero laterale, intolleranza alla corruttele... ce la caviamo!
Saremmo tutti in grado?

Ultima modifica di ulysse : 29-09-2012 alle ore 18.46.06.
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Vecchio 30-09-2012, 10.59.38   #67
albert
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Originalmente inviato da Eretiko
La mia era solo una provocazione rivolta a coloro che auspicano (e lavorano per) l'uscita dall'euro. Nessuno sano di mente (o che non sia un imbroglione) può desiderare di finire come l'Argentina.

Bah, siete sicuri che uscire dall'euro sarebbe una cosa così negativa? Certo l'euro ci ha dato molti vantaggi, ma adesso ci impedisce una svalutazione competitiva di cui avremmo tanto bisogno e paradossalmente tiene alti gli interessi reali del debito (cioè interessi nominali - inflazione)

Personalmente non sono sicuro. Basta però che non mi si dica "lasciamo decidere agli economisti" perchè evidentemente non lo sanno neppure loro.

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Vecchio 30-09-2012, 15.21.53   #68
Eretiko
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Originalmente inviato da albert
Bah, siete sicuri che uscire dall'euro sarebbe una cosa così negativa? Certo l'euro ci ha dato molti vantaggi, ma adesso ci impedisce una svalutazione competitiva di cui avremmo tanto bisogno e paradossalmente tiene alti gli interessi reali del debito (cioè interessi nominali - inflazione)

Personalmente non sono sicuro. Basta però che non mi si dica "lasciamo decidere agli economisti" perchè evidentemente non lo sanno neppure loro.


Dico semplicemente che forse non ci convene adesso, nelle condizioni attuali. Probabilmente e' stato un errore entrarvi (certo dopo siamo bravi a valutare, ma ipotizzare una moneta unica per paesi molto diversi, con economie e stati sociali diversi, si sapeva che comportava rischi).
Qui non si tratta di svalutare un po', girano percentuali a 2 cifre e chi oggi batte a grancassa sull'uscita dall'euro per meri motivi elettorali dovrebbe avere l'onesta' di avvertire gli italiani che i loro pochi risparmi rischiano di diventare carta igienica.
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Vecchio 07-10-2012, 09.06.06   #69
albert
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Dico semplicemente che forse non ci convene adesso, nelle condizioni attuali. Probabilmente e' stato un errore entrarvi (certo dopo siamo bravi a valutare, ma ipotizzare una moneta unica per paesi molto diversi, con economie e stati sociali diversi, si sapeva che comportava rischi).
Qui non si tratta di svalutare un po', girano percentuali a 2 cifre e chi oggi batte a grancassa sull'uscita dall'euro per meri motivi elettorali dovrebbe avere l'onesta' di avvertire gli italiani che i loro pochi risparmi rischiano di diventare carta igienica.

Carta igienica? Non esageriamo ... un'ipotesi ragionevole potrebbe essere il 20%, per cui chi ha investito a lungo termine si perderebbe 4 anni di interesse (siamo al 5% annuo). Spiacevole, ma si potrebbe sopravvivere.

La catastrofe economica arriva per un paese se non riesce a produrre niente da esportare con cui pagarsi i beni che importa. L'Italia non è messa malissimo, il problema è che è legata alla Germania che ha un attivo di bilancio formidabile che schiaccia gli altri paesi dell'Unione.

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Vecchio 08-10-2012, 16.27.39   #70
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Carta igienica? Non esageriamo ... un'ipotesi ragionevole potrebbe essere il 20%, per cui chi ha investito a lungo termine si perderebbe 4 anni di interesse (siamo al 5% annuo). Spiacevole, ma si potrebbe sopravvivere.

La catastrofe economica arriva per un paese se non riesce a produrre niente da esportare con cui pagarsi i beni che importa. L'Italia non è messa malissimo, il problema è che è legata alla Germania che ha un attivo di bilancio formidabile che schiaccia gli altri paesi dell'Unione.

Certo che si potrebbe sopravvivere, ma esisterebbe comunque il problema di una elevata inflazione (e ci siamo già passati) congiunto al fatto che le materie prime le paghiamo in dollari (ed oggi ci va bene, con l'euro, se non fosse per i soliti furbi). Secondo me stiamo pagando la guerra che alcuni stanno facendo alla Germania, e la battaglia degli interessi si potrebbe vincere se finalmente alla BCE fosse dato mandato di operare come la federal americana. Semprechè qualche stregone riesca a convincere i tedeschi e a fargli superare il terrore atavico nei confronti dell'inflazione.
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