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Vecchio 29-11-2007, 16.26.15   #191
SIMMETRIA
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Riferimento: Sportello della relativita'

Citazione:
Originalmente inviato da SIMMETRIA
Hai centrato il problema.
In sintesi se un sistema inerziale A rispetto ad un altro B rallenta il suo tempo per farlo occorre che il suo tempo "decelleri" prima di stabilizzarsi e riprendere il ritmo di prima.
In questo frangente vedra' l'altro sistema di riferimento accelerare il "battito"
ma in questa fase se B era in movimento rispetto ad A anche la distanza spaziale non sara' quella calcolabile ma nettamente superiore.
E questo come ricordava Marius implica una contrazione di ipotetiche distanze galattiche rispetto ad A. (Omessi i particolari).

Per The All
Le tue considerazioni sono molto interessanti e francamente non saprei da che parte cominciare.
Se sei daccordo partiamo dalle considerazioni che io e Marius
abbiamo portato in questo post e vediamo di trovare una risposta alla domanda:
Quando si verifica una dilatazione temporale e' coinvolto anche lo spazio?
Ciao.
E' partito tutto da questa domanda.

Visto che ho qualche minuto di tempo volevo esprimere meglio il significato dell'onda.
Si potrebbe sintetizzare Tempo=Massa.
Cioe' io penso che l'ultimo quanto presente in natura sia il quanto temporale.
L'aggregazione di questi quanti a scala immensa ha dato origine al quanto di materia.
Non puo' esserci "particella" piu' piccola del quanto temporale perche' altrimenti sarebbe confinata nel primo istante di vita dell'universo priva di tempo e "congelata".Non potrebbe appartenerci.
Per comodita' ho chiamato questo quanto Lit (Little Time).
La proprieta' fondamentale del Lit e' quella di replicarsi come se avesse un gene che ne programmi la funzione che noi riconosciamo come il fluire del tempo.
Quindi cio' che noi conosciamo come tempo rimane una caratteristica unica della materia.Al di fuori ,la' dove non sono ipotizzabili particelle di massa o energia non esiste questa funzione.In natura il superfluo non c'e', in fondo e' una brava economa.
In un sistema cosi' fatto i Lit non possono stazionare nello stesso spazio dove vengono prodotti altrimenti quello che noi chiamiamo passato creerebbe una massa infinita.Quindi devono avere una velocita' di fuga.
Mettendo insieme le due considerazioni
1) Frequenza dell'evento
2) velocita' di fuga
Si puo' ragionevolmente pensare ad un andamento ondulatorio.
Fermiamoci qui.
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 30-11-2007, 11.05.10   #192
The_ALL
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Riferimento: Sportello della relativita'

Citazione:
Originalmente inviato da SIMMETRIA
Si potrebbe sintetizzare Tempo=Massa.
Cioe' io penso che l'ultimo quanto presente in natura sia il quanto temporale.
L'aggregazione di questi quanti a scala immensa ha dato origine al quanto di materia.
Non puo' esserci "particella" piu' piccola del quanto temporale perche' altrimenti sarebbe confinata nel primo istante di vita dell'universo priva di tempo e "congelata".Non potrebbe appartenerci.............Quind i cio' che noi conosciamo come tempo rimane una caratteristica unica della materia.Al di fuori ,la' dove non sono ipotizzabili particelle di massa o energia non esiste questa funzione.In natura il superfluo non c'e', in fondo e' una brava economa.

Che sia una caratteristica della materia sono daccordo
Che sia la particella piu' piccola motivando "che non puo' esserci particella piu' piccola in quanto priva di tempo" non mi suona bene.
Siamo sempre li,con sto fatto della creazione spontanea.Secondo me e' qua che sta l'errore

Alla domanda
"Quando si verifica una dilatazione temporale e' coinvolto anche lo spazio?"

La risposta per me e' si
Ma tra tutti i reply che sono stati fatti e' gia' stato detto che lo spazio non rimane nel suo stato normale

Credo che l'esempio piu' pratico sia la luna e la terra. o punto e cerchio.
Poniamo un osservatore luna/punto/A che guarda un uomo/punto/B sulla superficie della terra/cerchio. tanto piu' velocemente l'uomo/punto percorrera' la circonferenza per tornare alla sua posizione iniziale, tanto piu' il tempo rallenterà per B la circonferenza si dilata per A. per poi tornare alla sua dimensione normale.
Poniamo B all'interno della sfera/circonferenza e riguardiamo il processo,e abbiamo ora un esempio molto vicino alla nostra realta'.
Tanto piu' la circonferenza percorsa e' piccola tanto piu' vedremo la circonferenza ingrandirsi tanto piu' e grande,tanto meno la vedremo ingrandirsi.
Abbiamo quindi un orizzonte degli eventi.
The_ALL is offline  
Vecchio 30-11-2007, 14.27.38   #193
SIMMETRIA
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Riferimento: Sportello della relativita'

Citazione:
Originalmente inviato da The_ALL
Che sia una caratteristica della materia sono daccordo
Che sia la particella piu' piccola motivando "che non puo' esserci particella piu' piccola in quanto priva di tempo" non mi suona bene.
Siamo sempre li,con sto fatto della creazione spontanea.Secondo me e' qua che sta l'errore

Secondo me il problema e' semplice.
Se il tempo e' una caratteristica solo della materia/energia non penso che chi ha creato il mondo abbia usato la bacchetta magica dicendo qui il tempo va bene la' no.
La materia deve essere in qualche modo "autonoma" e deve aver trovato il sistema per "sopravvivere".
La relazione che conosciamo spazio/tempo e' applicabile anche alla relazione
tempo/massa.
La differenza e' nel considerare la prima rappresentabile con un quadrivettore che conosciamo la seconda con un bivettore.
Es: Se la frequenza del Lit come descritto nei post precedenti rallentasse e cosi' anche la velocita' di fuga avremmo un incremento di massa per sovrapposizione dei Lit stessi o parte
di essi in quanto comincierebbero ad "insistere" nello stesso spazio.(Ricordiamo che la componente temporale e' legata sia alla frequenza che alla velocita' di fuga).
Ma un rallentamento della componenete temporale implicherebbe un rallentamento del tempo come lo conosciamo e quindi vale la relazione:rallentamento temporale(frequenza e velocita') = incremento di massa ed e' quello che anche la relativita' ci dice.
Ci sono molti punti in comune tra la teoria del Lit e La relativita' ma la differenza sostanziale a mio parere e' quella che il Lit tempo/massa
cioe' presente e passato e' una presenza oggettiva e tangibile.
Per cui potrebbe essere raggiunto e poter fare quindi un salto nel passato.
In condizioni di assenza di "supporti" frequenza e velocita' sono i parametri di un'onda elettromagnetica e quindi i Lit hanno una velocita' di fuga =c.
Anche la frequenza in relazione con il tempo Einsteniano avra' velocita' c.
Ricordiamo che una massa con velocita' v=0 rispetto ad un sistema di riferimento ha la velocita' del suo tempo=c (Relativita').
Una massa vista con la teoria dei Lit nelle stesse condizioni ha velocita'=c.
La stessa massa con velocita' =c avra' il suo tempo con velocita'=0.(Relativita')
Se una massa considerando i Lit ha velocita' =c i Lit stessi rimarrebbero ad "insistere" nello stesso spazio che non potrebbero lasciare creando quindi una massa infinita ma di egual volume.
Per ora fermiamoci qui.
Marius il tuo contributo e' prezioso fatti sentire.
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 30-11-2007, 17.44.33   #194
Marius
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Riferimento: Sportello della relativita'

Eccomi.....

In realtà vi "leggevo" perchè mi interessava capire come evolveva la discussione.

Forse sarebbe necessario che Simmetria specificasse meglio il concetto di "Lit".
Mi pare, infatti, che così come definito, esso si configuri come un tempo senza massa.....O meglio senza materia......Insomma, quasi un "ente" a se.

Personalmente, tornando al concetto di "nulla" ritengo che il tempo possa essere considerato solamente come un modo per descrivere una successione (in realtà, come Simmetria ben sa, io penso a un "fluire" continuo) di eventi ovvero di "stati" della materia.
Ragionando quantisticamente si dovrebbe dire "autostati" della materia ma, come ha già detto qualcuno, la natura non fa salti, anche perchè tra un autostato e l'altro dovrebbe esserci, appunto, il nulla.....
Marius is offline  
Vecchio 30-11-2007, 21.33.05   #195
The_ALL
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Riferimento: Sportello della relativita'

Citazione:
Originalmente inviato da simmetria
"L'aggregazione di questi LIT a scala immensa ha dato origine al quanto di materia.La proprieta' fondamentale del Lit e' quella di replicarsi come se avesse un gene che ne programmi la funzione che noi riconosciamo come il fluire del tempo.".
questo lit ha troppe proprieta', non capisco per scala immensa cosa significa.infinito o quantita' definita? se definita se ne creano piu' in contemporanea altrimenti si parte dal primo
Citazione:
Originalmente inviato da simmetria
"La materia deve essere in qualche modo "autonoma" e deve aver trovato il sistema per "sopravvivere".
a posteriori la materia come esempio una volta che ha preso esistenza dal lit in questo caso ha iniziato a sopravvivere e qualsiasi cosa tu voglia prendere come riferimento ha lo stesos comportamento.ok

"sovrapposizione di lit = +massa per insistenza sullo stesso spazio o punto"
dipende da cosa e' un lit per rispondere questo.Non e' ancora chiaro come ha detto marius

"rallentamento temporale incremento massa"
....piu' massa piu' gravita' piu' rallentamento del tempo, il che ci porta alla singolarita' del buco nero.ok

a)"La stessa massa con velocita' =c avra' il suo tempo con velocita'=0"

Abbiamo un esempio di questo

b)......
pianeti persone cose,galassie fanno parte del secondo caso,c distribuita fra tempo e velocita'.

c)"Ricordiamo che una massa con velocita' v=0 rispetto ad un sistema di riferimento ha la velocita' del suo tempo=c (Relativita')."

nell'universo non c'e' un solo esempio di questo
o meglio,il solo caso nel quale il tempo e' c e' prendendo la totalita',il tutto che non si muove in riferimento a se stesso non essendoci piu' sistemi di riferimento

T sara' sempre minore di c all'interno del nostro universo. e' una costante che da zero tende al suo massimo per poi tendere a zero. quindi frequenza, onda come si era scritto.
T diventa quindi un'altra costante e calcolabile
Questa e' la mia teoria.

Se t e' calcolabile posso ricavare la piu' piccola massa e da quella ricavare la massa massima della singolarita'.


Marius,
per il discorso del nulla, hai mai provato a usare il nulla come strumento? a mio parere e' strettamente collegato alla gravita' inversa.
The_ALL is offline  
Vecchio 01-12-2007, 09.34.27   #196
Marius
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Originalmente inviato da The_ALL
Marius,
per il discorso del nulla, hai mai provato a usare il nulla come strumento? a mio parere e' strettamente collegato alla gravita' inversa.

Capperi......Mi inviti a nozze.....
Hai parlato di gravità inversa e io mi ci sono spaccato la testa tempo fa
Se vuoi potremmo approfondire il discorso ma, penso, in questo 3d saremmo O.T.

Io ho pensato che la gravità (che è il più misterioso dei fenomeni) non sia una proprietà della massa, ma sia subita da una massa per effetto di squilibri energetici creati dalla sua esistenza nella matrice di fondo dello spazio......Ma mi fermo qui...

Il modello di Simmetria in alcune cose mi fa intravedere dei punti di incontro con la descrizione della matrice.
Solo che, continuando a ragionare in termini di "quanti", rimane il problema dello "scollegamento" che impedisce anche una reale curvatura dello spazio e implica il confinamento nell'ambito degli "effetti" relativistici...

Occorre, a mio parere, passare dall'epistemologia pura all'ontologia.....O almeno tentare di farlo......
Marius is offline  
Vecchio 01-12-2007, 15.01.43   #197
leibnicht
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Originalmente inviato da SIMMETRIA
In condizioni di assenza di "supporti" frequenza e velocita' sono i parametri di un'onda elettromagnetica e quindi i Lit hanno una velocita' di fuga =c.
Anche la frequenza in relazione con il tempo Einsteniano avra' velocita' c.
La stessa massa con velocita' =c avra' il suo tempo con velocita'=0.(Relativita')

Come può un quantum temporale avere una velocità?
Rispetto a quale parametro temporale, intendo, potrebbe essere definita tale velocità?
Mi sembra che un'ipotesi di questa natura comporti di supporre una bidimensionalità della coordinata temporale, dentro qualsivoglia struttura geometrica dello spazio.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.
Dove sta tale necessità?
leibnicht is offline  
Vecchio 01-12-2007, 15.09.53   #198
SIMMETRIA
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Originalmente inviato da Marius

Il modello di Simmetria in alcune cose mi fa intravedere dei punti di incontro con la descrizione della matrice.
Solo che, continuando a ragionare in termini di "quanti", rimane il problema dello "scollegamento" che impedisce anche una reale curvatura dello spazio e implica il confinamento nell'ambito degli "effetti" relativistici...
Occorre, a mio parere, passare dall'epistemologia pura all'ontologia.....O almeno tentare di farlo......

Penso che ci sia un punto di incontro anche sulla questione dei quanti.
In effetti in base a cio' che abbiamo scritto nei post precedenti se analizziamo il comportamento temporale in toto esiste perfetta continuita'.
La fase negativa dell'onda come descritta e' "occupata" dall'antimateria
non esiste quindi fra un quanto e l'altro il nulla ma perfetta continuita' anche se esiste uno sfasamento temporale che ci impedisce la visualizzazione nel nostro presente dell'antimateria stessa.
Il fatto che poi come ricordavi la stessa puo' essere prodotta in laboratorio
non toglie nulla al concetto in quanto per fare questo occorre il consumo di una certa quantita' di energia che potrebbe essere proprio quella necessaria
per mettere in contatto le due fasi dell'onda temporale.

Per cio' che riguarda il Lit dobbiamo pensare per visualizzarlo come la piu' piccola particella di materia/energia esistente in natura.
Puo' essere considerato il confine tra il nulla e il non nulla.
La massa non sarebbe altro che una aggregazione a diversi stadi di questa entita'.
La sua unica caratteristica e' quella di potersi replicare dando origine da uno stato primordiale congelato nel primo istante di vita dell'universo al passato presente futuro.
Qual'e' il suo comportamento? E' stato detto nei post precedenti.
Riassumiamo comunque queste caratteristiche.

1) Capacita' di autoreplicarsi.
2) Comportamento simile ad un onda elettromagnetica.
Abbiamo parlato di frequenza e di velocita' di fuga.
3) Presenza di un anti Lit nella fase negativa dell' onda temporale che da' origine ad una "continuita'" dell'onda stessa anche se abbiamo ipotizzato una quantizzazione.
4) Dall'osservazione del Lit da un opportuno sistema di riferimento verso il quale ha velocita'=0 se ne deduce:
a) frequenza = c (in relazione a considerazioni relativistiche)
b) velocita' di fuga =c (Altrimenti se non fosse cosi' dovremmo vedere una natura "sovrapposta" e cosi' non e')
c) Il parametro dell'onda che puo' mutare e' la velocita' in quanto la frequenza e' una caratteristica intrinseca del Lit.
Non puo' comunque superare c per le limitazioni relativistiche e quindi quello che puo' fare e' diminuire, in questa situazione con velocita' inferiore a c il tempo/Lit rallenta ed e' quello che vediamo in rapporto al nostro tempo.
Gli stessi Lit o parte di essi si sovrapporrebbero nello stesso spazio in quanto
la loro velocita' di allontanamento e' diminuita rimanendo inalterata la frequenza.L'effetto e' quello di incremento di massa legato ad un tempo piu' lento.Ed e' quello che anche la relativita' ci dice.
Al limite se la velocita' di fuga e' 0 tutti i Lit prodotti insisteranno nello stesso spazio creando una massa infinita.
Se consideriamo l'energia del Lit questa e' racchiusa nel Lit stesso come potenziale "cinetico".Cioe' il Lit ha una energia cinetica che in valore assoluto e' come potenziale all'interno del Lit.
Questa vale 1/2 massa del Lit per c al quadrato.
Ma l'onda completa e' formata anche dall'anti Lit come ricordato per cui dobbiamo considerare anche l'energia cinetica di questo per completare una fase completa ondulatoria.La risultante e' che l'energia totale potenziale all'interno e' 2 per 1/2 mc quadro e quindi E= MC2. Notissima relazione.
Quando la differenza di velocita' tra il Lit e il sistema di riferimento non e' piu =0 ma ad esempio c (impossibile)succede che tutti i Lit prodotti muovendosi alla stessa velocita' del Lit primordiale occuperanno sempre lo stesso spazio dando origine ad una massa infinita ad un annullamento del tempo/Lit
e una riduzione fino a zero delle distanze tra Lit e Lit.
(Considerazioni coincidenti con quelle relativistiche)
Ultimo concetto sintetico: Se ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria ci dovremmo aspettare una forza anche diretta in senso contrario che potrei identificare come forza di gravita'.
Esisterebbe quindi un legame strettissimo fra tempo e gravita' e la prima considerazione e' che anche la gravita' come il Lit ha un comportamento ondulatorio.
Ho voluto fare una sintesi semplice e rapida sperando comunque di essermi chiarito.
Ben vengano altre teorie personali come quelle che i miei interlocutori hanno e che spero di conoscere al piu' presto.
Ciao.
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 01-12-2007, 16.41.15   #199
Marius
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Originalmente inviato da SIMMETRIA
Penso che ci sia un punto di incontro anche sulla questione dei quanti.
In effetti in base a cio' che abbiamo scritto nei post precedenti se analizziamo il comportamento temporale in toto esiste perfetta continuita'.
La fase negativa dell'onda come descritta e' "occupata" dall'antimateria
non esiste quindi fra un quanto e l'altro il nulla ma perfetta continuita' anche se esiste uno sfasamento temporale che ci impedisce la visualizzazione nel nostro presente dell'antimateria stessa.
Il fatto che poi come ricordavi la stessa puo' essere prodotta in laboratorio
non toglie nulla al concetto in quanto per fare questo occorre il consumo di una certa quantita' di energia che potrebbe essere proprio quella necessaria
per mettere in contatto le due fasi dell'onda temporale................

La "cosa" si fa molto interessante.......

Cerco di adattare la mia idea alla tua.

Immagino che tu abbia pensato a un'oscillazione con lunghezza d'onda pari a 2h.
In questa maniera l'esistenza "visibile" (anche se il campo di osservazione strumentale di una radiazione elettromagnetica ha un grado di "risoluzione" max pari alla lunghezza d'onda dei raggi gamma), sarebbe confinata nel campo di h (circa 10^-37 mt). Nel successivo "h" ci sarebbe il campo di esistenza dell'antimateria, ma in realtà il tutto sarebbe continuo.
Quello che non mi torna è il motivo per cui i cui campi di esistenza tu li consideri separati.
Io ho pensato a una matrice "vibrante" con oscillazioni nello stesso campo di esistenza.
Potresti spiegarmi perchè tu pensi che l'antimateria faccia parte di una campo di esistenza separato dal nostro ?
Marius is offline  
Vecchio 01-12-2007, 18.33.24   #200
SIMMETRIA
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Originalmente inviato da Marius
La "cosa" si fa molto interessante.......

Cerco di adattare la mia idea alla tua.

Immagino che tu abbia pensato a un'oscillazione con lunghezza d'onda pari a 2h.
In questa maniera l'esistenza "visibile" (anche se il campo di osservazione strumentale di una radiazione elettromagnetica ha un grado di "risoluzione" max pari alla lunghezza d'onda dei raggi gamma), sarebbe confinata nel campo di h (circa 10^-37 mt). Nel successivo "h" ci sarebbe il campo di esistenza dell'antimateria, ma in realtà il tutto sarebbe continuo.
Quello che non mi torna è il motivo per cui i cui campi di esistenza tu li consideri separati.
Io ho pensato a una matrice "vibrante" con oscillazioni nello stesso campo di esistenza.
Potresti spiegarmi perchè tu pensi che l'antimateria faccia parte di una campo di esistenza separato dal nostro ?

Dovremo intenderci su cosa sia relamente il campo di esistenza.
Se avessimo a disposizione una dimensione tale da poter "guardare" tutte e due le due fasi dell'onda avremo lo stesso campo di esistenza.
Ma la natura ha voluto (giustamente ) fare in modo che le due fasi non appartenessero allo stesso "tempo" altrimenti l'universo non esisterebbe.
Dove collocare l'anti Lit allora se non in "mezzo" a due quanti temporali come li vediamo, direi che la scelta che ha fatto ha qualche cosa di artistico.
A questo punto come direbbe Lubrano mi viene spontanea una domanda:
Ma era proprio necessario creare l'antimateria?
Io penso di si. Sarebbe l'unico punto di riferimento per individuare la materia stessa.Se parliamo di massa dobbiamo dare un riferimento cioe' rispetto a che cosa?Materia e antimateria si "guardano" come farebbero due sistemi inerziali.
Entrambe si vedono allo stesso modo.
A proposito di calcoli potremmo fare questa osservazione:
L'energia potenziale all'interno del Lit e' 1/2mc2 che risulterebbe uguale ad
E=h per "ni" costante di Plank. Eguagliando le due energie si ottiene.
1/2mc2=h(ni). La frequenza e'= a c.
Quindi la massa del Lit dovrebbe essere dopo le opportune semplificazioni:
M= 2 per costante di Plank /c.
Accidenti mi sono spinto un po' troppo in la'.....
Ciao.
SIMMETRIA is offline  

 



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