Copio dal sito
http://www.corriere.it/scienze_e_tec...ba99c667.shtml


Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo si tratta di due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero). A sostenerlo è uno studio dell’Università di Leeds che, stando al professor Jens Krause, ….

Questo atteggiamento che è oggi oggetto di studio riconferma gli studi di Le Bon che ricavò la psicologia delle folle secondo la quale in un gruppo l’uomo tende ad annullare la sua capacità critica.
L’individuo è in grado di usare il suo senso critico e prevedere le conseguenze delle sue azioni accollandosene la responsabilità, quando è invece insieme ad altre persone la sua capacità di ragionare si annulla.
Nel corso della storia si è assistito troppo spesso a comportamenti di questo genere con epiloghi affatto edificanti per il genere umano.
Sembrerebbe che quel minimo potenziamento della specie umana rispetto a quella delle scimmie lasciasse il posto alla bestialità più primitiva quando gli stessi esseri raziocinanti si uniscono in un gruppo.