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Vecchio 13-03-2008, 13.11.17   #1
nuages
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Le equazioni di Maxwell viste da S. S.

L'amico Ing. S. S. dopo aver visionato il film su come si presenta un elettrone girato in un Unioversità Svedese mi ha inviato questa sua interessante tesi che vi sottopongo come tema di discussione
Nelle equazioni di maxwell variazioni di campo elettrico producono variazioni di campo magnetico e viceversa.
Le oscillazioni del campo elettrico sono ortogonali a quelle del campo magnetico.
Le mie equazioni riprendono quelle di Maxwell notando che "manca un pezzo" e ipotizzano che il pezzo che manca per renderle armoniose e simmetriche sia la gravità.
In pratica a quanto detto da Maxwell sopra si trasforma come segue:
Nelle mie equazioni variazioni di campo elettrico producono variazioni di campo magnetico, quelle di campo magnetico variazioni di campo gravitazionale, quelle di campo gravitazionale variazioni di campo elettrico e viceversa.
Le oscillazioni del campo elettrico sono ortogonali a quelle del campo magnetico ed entrambe sono ortogonali a quelle del campo gravitazionale.
In ptratica detti E, B, G i campi elettrico, magnetico e gravitazionale, i tre vettori di propagazione si dispongono su una terna di assi cartesiani.
Che vuol dire?
a) le onde elettromagnetiche hanno anche effetti gravitazionali, ovvero meccanici.
b) se ho una sorgente puntiforme o una antenna lineare, la propagazione delle onde elettromagnetiche non é più in cerchi concentrici, ma, essendo presente un "campo" trasversale a quello E e B, ovvero il campo G, esso genera con una "forza" relativa, lungo la tangente dei cerchi concentrici, ovvero una componente rotativa o torsionale Tutto ciò tende a far ruotare i cerchi di propagazione intorno alla sorgente mentre avanzano. Abbiamo, quindi, un avanzamento a spirale (le mie equazioni non dicono, in realtà, che é logaritmica ma per la verità devo ancora sviluppare le equazioni dell'onda...sono un pò arruginito con la matematica e aspetto un'anima pia che lo faccia per me come a suo tempo fece il caro prof. Umberto Bartocci).
Ma da questo che si deduce?
Prima di tutto che non c'è bisogno di massa perchè la luce basta a produrre tutti gli effetti (fiat lux).
Se la propagazione é a spirale le onde che interferiscono, nello spazio, non si "elidono a vicenda" come accade in generale, ma formano delle "figure di interferenza" tridimenzionali, di vario tipo che dipendono da:
- numero di sorgenti
- verso di rotazione delle spirali (o spin)
[INCISO: Per una analisi delle possibilità di questo tipo di propagazione si veda anche gli efeftti previsti dal fisico ed amico Renato Palmieri nella sua "fisica unigravitazionale", a aprtire, però, non dalle mie equazioni ma da un ragionamento meramente geometrico. Palmieri spiega anche come questo tipo di propagazione dimostra che cosa é la vita e quale differente tipo di energia la compone]
Ma questo che significa?
Che possono determinarsi nello spazio, figure di interferenza tridimenzionali, ovvero "forme armoniche chiuse" in tre dimensioni che hanno comportamenti elettrici, magnetici o gravitazionali.
Che significa? La materia non serve perchè basta la "forma di interferenza" tra due sorgenti luminose (fotoni) per generare una zona dello spazio che attrae a se altre e che si comporta proprio come una "massa".
[INCISO: la foto dell'elettrone ottenuta le scorse settimane mostra proprio che esso é una forma di interferenza come previsto dalle mie equazioni e da Renato Palmieri]
Queste forme di interferenza, se vuoi, le puoi anche chiamare "forme pensiero" che si "addensano" nell'etere (ebbene si: ritorna il fantomatico etere) e che hanno due comportamenti opposti entropico - entalpico (ovvero passivo e disorganizzante, ovvero materia inerte) se interferiscono con lo stesso verso di rotazione, o antientropico-antientalpico (ovvero organizzante, ovvero materia vivente) se hanno verso di rotazione opposto
Ma qual'é l'unico difetto delle mie equazioni? Che le onde sono piane ovvero che in apparenza, se incontrano la gravità non deviano.
Infatti le mie equazioni escludono la relatività generale e la curvatura dello "spazio tempo" prevista da Einseint...e allora? Sono sbagliate?
No perchè le mie equazioni spiegano la deviazione della luce di fronte alla gravità in maniera assai più semplice e senza necessità di uno spazio che si incurva: vediamo.
Se esiste una componente gravitazionale nella propagazione dell'onda, e se questa componente é ortogonale al moto é assolutamente naturale che questa componente interferisca con qualsiasi componente gravitazionale (es.: un pianeta) , tanto più quanto tale componente s presentasse ortogonale al moto dell'Onda elettromagnetica ovvero alla luce.
Orbene, se un raggio di luce entra tangenzialmente al campo di gravità di un pianeta, la componente oscillante di gravità opera in questo modo:
a) quando é diretta verso il pianeta, si somma alla componente di attrazione gravitazionale e "attrae il raggio di luce verso il pianeta"
b) quando é nulla non interferisce con la gravità ma nel frattempo il raggio di luce, prima attratto é passato in una zona più vicina al pianeta su un orbita più interna
c) quando la componete G diviene negativa il raggio tenderebbe ad allontanarsi, ma essendosi portato più avanti rispetto alla posizione precedente, non troverà più un vettore gravitazionale di attrazione del pianeta, perfettamente allineato sulla direzione della gravità elettromagnetica, ma inclinato rispetto ad essa. Che significa? Che la somma vettoriale delle due componenti, fornisce una risultante repulsiva minore di quella che aveva agito attrattivamente in precedenza.
Il raggio si allontana, però non torna ad sull'orgita iniziale ma su un orbita lievemente più interna.
Ecco spiegata l'attrazione gravitazionale senza curvatura dello spazio-tempo e con un onda piana.
Ecco spiegato l'elettrone come onda-particella ovvero come campo forma E-B-G.
Ma gli effetti nello spazio tempo previsti da Einstein?
Non si perdono, anzi trovano una espressione più comprensibile e semplice.
Le trasformazioni di Lorentz restano valide e con esse gli effetti temporali.
Ma allora perchè la velocità luce é ancora un limite invalicabile?
Se la materia é frutto di interferenze di onde di luce é chiaro che quando un fotone viaggia alla velocità di propagazione della luce da lui stesso emessa, la massa si schiaccia in direzione della velocità (trasformazioni di Lorentz)...perchè?
Semplicissimo se la energia elettromagnetica contiene anche la gravità, le onde si comprimono nelal direzione di propagazione (effetto Doppler)e si dilatano nella parte posteriore.
Su fronte d'onda la massa si addensa e si schiaccia in direzione della propagazione, l'energia (antimateria o antimassa) si dilata nella direzione opposta.
Quando il fotone supera la barriera della luce ovvero giunge alla stessa velocità della radiazione da lui emessa, avanti non c'è più fronte d'onda e quindi massa.
La scomparsa della massa provoca, nella parte posteriore del fronte, una serie di cerchi (sono in realtà spirali ma per semplificare supponiamole cerchi) che partono dal fotone collocato sulla circonferenza esterna e si propagano all'indietro lungo il diametro avendo sempre come sorgente il fotone collocato su questa circonferenza.
Riuscite ad imamginare cerchi (o meglio spirali) più ampi di questo? Ecco che la scomparsa della massa scompone l'essenza stessa della materia, ovvero fa scoppiare le forme d'onda consendate ovvero le interferenze formanti di onde E-G-B in questo universo.
Il fotone passa in una "dimensione" diversa continuando ad emettere onde elettromagnetiche che non lo vedono più come centro (é come se la sorgente fosse arretrata), che non addensano massa (non sono più spirali logaritmiche ma spirali deformate implosive che si manifestano come energia nel nostro universo.
Insomma l'effetto del fotone non compare direttamente nel nostro universo ma interferisce in questo in maniera a-casuale ovvero a-cronologica ed a-temporale.
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Vecchio 13-03-2008, 16.43.28   #2
Il_Dubbio
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.

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Originalmente inviato da nuages
L'amico Ing. S. S. dopo aver visionato il film su come si presenta un elettrone girato in un Unioversità Svedese mi ha inviato questa sua interessante tesi che vi sottopongo come tema di discussione

Ciao nuages, ringrazia il tuo amico per le interessanti proposte (anche se un pò ostiche per chi non mastica la materia come me ).

Mi ha dato però spunto per incominciare un pò a leggere le tesi del suo amico Palmieri. Ho notato come quasi tutte (fin dove sono arrivato) le mie perplessità fin qui avute sui concetti di massa, forze gravità (ed anche tempo ecc. ecc.) effettivamente non sono campate in aria (non sono solo il frutto della mia ignoranza nel settore).
Quella della caduta dei gravi (per altro ne avevamo parlato con simmetria in altro 3d) mi facevano molto pensare.

Ho stralciato un paio di frasi di Palmieri significative a tal proposito:

<<La famosissima formula newtoniana F = ma (forza eguale a massa per accelerazione), fondamento delle leggi della dinamica, non spiegherà mai a nessuno quale è la natura di una forza qualsiasi: nessuno oggi sa dire che cosa veramente significhi tale concetto, oltre che misurarlo e usarlo empiricamente ed averne un'idea ancora esclusivamente "muscolare", perché la moltiplicazione di due quantità per ottenerne una terza eterogenea non ha alcun senso conoscitivo.Lo stesso vale per tutte le altre formule della fisica postnewtoniana. (Eddington osservò, per esempio, che noi parliamo di "qualche cosa che chiamiamo energia senza sapere minimamente che cosa essa sia".) Ma proprio questo assurdo limite alle capacità intellettive dell'homo sapiens viene imposto come divieto metodologico dalla cosiddetta "scienza" contemporanea.

Così, la legge galileiana dei gravi (eguale accelerazione per masse diverse) è stata smentita nel 1986 dalla revisione degli esperimenti di Eötvös (un'analisi accurata dimostra che masse minori subiscono dalla gravità accelerazioni maggiori): il che significa che è radicalmente infondata la relatività di Einstein, basata su quel presunto "principio" (equivalenza tra massa gravitazionale e massa inerziale). Per evitare il disastro, si inventò una "supercarica", o "quinta forza", in funzione antigravitazionale: una sorta di "forza di levitazione" degna dei santi più miracolosi. Su quel prodigio è poi calato il silenzio...>>.


Ricordo di aver già letto la storia della diversa caduta dei gravi leggendo (e proponendo qui)la lettura del fisico M. Corbucci e la sua teoria del vuoto quantomeccanico. Infatti non mi spiegavo perché due gravi diversi dovevano cadere con la stessa accelerazione. Mha
Oggi ho scoperto che esistono anche delle "revisioni sperimentali" che ciò non "risulta" essere vero.
(vedi SIMMETRIA quante cose si imparano )

ciao
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 13-03-2008, 19.47.24   #3
nuages
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.

il mio amico Ingegnere informatico di Napoli Sab. Sca. mi ha dato il suo permesso per pubblicare queste sue riflessioni ed è ben contento che venga aperta una discussione a tal proposito, quindi buona discussione a tutti.
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Vecchio 14-03-2008, 09.23.02   #4
SIMMETRIA
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Riferimento: Le equazioni di Maxwell viste da S. S.

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Originalmente inviato da Il_Dubbio
Ciao nuages, ringrazia il tuo amico per le interessanti proposte (anche se un pò ostiche per chi non mastica la materia come me ).

Mi ha dato però spunto per incominciare un pò a leggere le tesi del suo amico Palmieri. Ho notato come quasi tutte (fin dove sono arrivato) le mie perplessità fin qui avute sui concetti di massa, forze gravità (ed anche tempo ecc. ecc.) effettivamente non sono campate in aria (non sono solo il frutto della mia ignoranza nel settore).
Quella della caduta dei gravi (per altro ne avevamo parlato con simmetria in altro 3d) mi facevano molto pensare.

Ho stralciato un paio di frasi di Palmieri significative a tal proposito:

<<La famosissima formula newtoniana F = ma (forza eguale a massa per accelerazione), fondamento delle leggi della dinamica, non spiegherà mai a nessuno quale è la natura di una forza qualsiasi: nessuno oggi sa dire che cosa veramente significhi tale concetto, oltre che misurarlo e usarlo empiricamente ed averne un'idea ancora esclusivamente "muscolare", perché la moltiplicazione di due quantità per ottenerne una terza eterogenea non ha alcun senso conoscitivo.Lo stesso vale per tutte le altre formule della fisica postnewtoniana. (Eddington osservò, per esempio, che noi parliamo di "qualche cosa che chiamiamo energia senza sapere minimamente che cosa essa sia".) Ma proprio questo assurdo limite alle capacità intellettive dell'homo sapiens viene imposto come divieto metodologico dalla cosiddetta "scienza" contemporanea.

Così, la legge galileiana dei gravi (eguale accelerazione per masse diverse) è stata smentita nel 1986 dalla revisione degli esperimenti di Eötvös (un'analisi accurata dimostra che masse minori subiscono dalla gravità accelerazioni maggiori): il che significa che è radicalmente infondata la relatività di Einstein, basata su quel presunto "principio" (equivalenza tra massa gravitazionale e massa inerziale). Per evitare il disastro, si inventò una "supercarica", o "quinta forza", in funzione antigravitazionale: una sorta di "forza di levitazione" degna dei santi più miracolosi. Su quel prodigio è poi calato il silenzio...>>.


Ricordo di aver già letto la storia della diversa caduta dei gravi leggendo (e proponendo qui)la lettura del fisico M. Corbucci e la sua teoria del vuoto quantomeccanico. Infatti non mi spiegavo perché due gravi diversi dovevano cadere con la stessa accelerazione. Mha
Oggi ho scoperto che esistono anche delle "revisioni sperimentali" che ciò non "risulta" essere vero.
(vedi SIMMETRIA quante cose si imparano )

ciao

Che ci siano ancora tante cose da imparare sono perfettamente daccordo.
Resta comunque in sospeso da chi dobbiamo impararle.
Mi spiego.
Io ho cercato di "spiegare" cio' che la scienza ufficiale riconosce attendibile.
E cioe' la relazione tra massa inerziale e gravitazionale e le forze che sono interessate in quanto l'argomento non mi sembra molto intuibile dai libri di testo (ricordi poco piacevoli di scuola).
Ti sei mai chiesto perche' i riferimenti che hai portato sono finiti nel buio della scienza?
Se effettivamente ci fossero dei riferimenti negativi ultra attendibili sulla
Relativita' generale, con la fame che la scienza ha di argomentazioni forti,
ci sarebbe stato uno tsunami sulla scienza stessa da travolgere tutto visto l'importanza che riveste la R.G.
Ma la vera scienza non si basa su presunti esperimenti e sul "forse".
P.S. Quando mi sono iscritto a questo forum non ero molto pratico di compiuter e la scritta maiuscola del mio nome lo dimostra.
Per cui se devi scrivere simmetria scrivilo pure minuscolo.
Ciao
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 14-03-2008, 12.08.37   #5
nuages
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aggiungo a questa interessante discussione il riferimento seguente del Prof Meyl che ha elaborato teorie molto vicine a quella qui presentata, che non vuol essere la Bibbia per nessuno, vuol solo umilmente aprire altre discussioni, la scienza potrà avanzare solo con il beneficio del dubbio e del sereno confronto.

http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=...1&s ublevel=0
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Vecchio 14-03-2008, 16.13.46   #6
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Citazione:
Originalmente inviato da nuages
la scienza potrà avanzare solo con il beneficio del dubbio e del sereno confronto.



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Originalmente inviato da SIMMETRIA
Resta comunque in sospeso da chi dobbiamo impararle.
Mi spiego.
Io ho cercato di "spiegare" cio' che la scienza ufficiale riconosce attendibile.

carissimi nuages e simmetria

io capisco il beneficio del dubbio (in effetti qualcosa da me si beneficia sempre ) e del sereno confronto. Capisco anche che la scienza ufficiale è quella che fa testo, ed infatti noi cerchiamo di ripercorrere quella (per comprenderla) e cerchiamo anche di trovare i punti piu oscuri per discuterli e trovare nella letteratura scientifica strade "alternative".

Ma... la caduta dei gravi o è come ce la racconta la scienza ufficiale oppure la scienza ufficiale non ce la racconta giusta.

La scienza ufficiale (va bhe... ho preso la definizione da Wikipedia, mi perdonerete ) afferma:
<<i corpi materiali cadono, nel vuoto (in questo modo si esclude qualunque effetto di attrito), tutti con la stessa velocità, indipendentemente dal loro peso.>>

Le ipotesi quindi sono due o la proposizione è vera o la proposizione è falsa.
O il Dott. Palmieri e il Proff. Corbucci (da i quali ho tratto questa informazione sulla diversa caduta gravi) dicono il falso e sono dei ciarlatani, oppure a essere ciarlatano è la scienza ufficiale.

Esiste anche una terza possibilità, che le due proposizioni siano in
"sovrapposizione quantica" e che dipende da chi osserva
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Vecchio 17-03-2008, 12.20.59   #7
nuages
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Nella mia infinita ignoranza posso solo aggiungere che in estrema sintesi la teoria della simmetrizzazione delle equazioni di Maxwell si può vedere come:

Un campo elettrico variabile nel tempo (ad esempio prodotto da un filo elettrico percorso da corrente alternata o variabile) produce un campo magnetico che si avvolge intorno ad esso.
Questo é il principio secondo cui si realizzano, come é noto, gli elettromagneti creando degli avvolgimenti elettrici (in pratica impilando uno nell'altro i campi magnetici prodotti).
Viceversa un campo magnetico variabile produce un campo elettrico variabile che ruota intorno alla direzione del primo.
Questo é il principio su cui si basano i trasformatori: il primo avvolgimento percorso da corrente alternata produce un campo magnetico e questo induce nel secondo una corrente senza che vi sia una alimentazione vera e propria.
A questo viene aggiunto che il campo magnetico variabile e quello elettrico variabile producono un campo gravitazionale variabile.
La conseguenza risulta essere che un trasformatore non solo produce una corrente indotta da primario al secondario ma produce una campo gravitazionale oscillante: questo é il motivo che lo fa vibrare e produce il caratteristico rumore più che l'effetto piezoelettrico a cui é imputata la rumorosità dei trasformatori e la loro vibrazione.
Da questo si deduce che alimentando opportunamente un circuito elettrico si può produrre un campo gravitazionale opposto a quello terrestre.
Ma le conseguenze sono infinite, ad esempio, una variazione di massa (rottura di un cristallo) può produrre un campo elettrico, ma anche il viceversa un campo elettrico può produrre la rottura di un cristallo o ancora un campo, ecc...
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Vecchio 17-03-2008, 14.10.48   #8
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Citazione:
Originalmente inviato da nuages
Nella mia infinita ignoranza posso solo aggiungere che in estrema sintesi la teoria della simmetrizzazione delle equazioni di Maxwell si può vedere come:

Un campo elettrico variabile nel tempo (ad esempio prodotto da un filo elettrico percorso da corrente alternata o variabile) produce un campo magnetico che si avvolge intorno ad esso.
Questo é il principio secondo cui si realizzano, come é noto, gli elettromagneti creando degli avvolgimenti elettrici (in pratica impilando uno nell'altro i campi magnetici prodotti).
Viceversa un campo magnetico variabile produce un campo elettrico variabile che ruota intorno alla direzione del primo.
Questo é il principio su cui si basano i trasformatori: il primo avvolgimento percorso da corrente alternata produce un campo magnetico e questo induce nel secondo una corrente senza che vi sia una alimentazione vera e propria.
A questo viene aggiunto che il campo magnetico variabile e quello elettrico variabile producono un campo gravitazionale variabile.
La conseguenza risulta essere che un trasformatore non solo produce una corrente indotta da primario al secondario ma produce una campo gravitazionale oscillante: questo é il motivo che lo fa vibrare e produce il caratteristico rumore più che l'effetto piezoelettrico a cui é imputata la rumorosità dei trasformatori e la loro vibrazione.
Da questo si deduce che alimentando opportunamente un circuito elettrico si può produrre un campo gravitazionale opposto a quello terrestre.
Ma le conseguenze sono infinite, ad esempio, una variazione di massa (rottura di un cristallo) può produrre un campo elettrico, ma anche il viceversa un campo elettrico può produrre la rottura di un cristallo o ancora un campo, ecc...

Ciao

L'idea e' alquanto suggestiva.
Pero' non mi convince. Cio' e' in relazione con il comportamento di masse in un campo gravitazionale che non puo' essere paragonato al comportamento di cariche diverse in un campo elettrico.
Le prime hanno come caratteristica di avere la stessa accelerazione (prerogativa unica che si trova solo nel campo gravitazionale) le seconde hanno l'accelerazione in relazione alla loro carica.
E' questo distinguo che mi fa dubitare sull'attendibilita' dell'ipotesi iniziale.
Sembrerebbe proprio che i due fenomeni appartengano a sistemi che nulla hanno in comune.
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Vecchio 17-03-2008, 22.51.52   #9
nuages
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L'amico S.S. che lavora a tale tesi dopo aver letto il sito allegato del Prof. Meyl
http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=...1&s ublevel=0
afferma:
non conoscevo questi studi relativi alle onde trasversali scalari, che mi hanno consentito, finalmente, di impegnarmi per ricavare l'equazione dell'onda prevista dal mio sistema di equazioni.
riassumo quanto ho ricavato nelle ipotesi di propagazione nel vuoto.
Oltre il termine collegato alla derivata seconda rispetto al tempo del campo elettrico moltiplicato per l'inverso del quadrato della velocità della luce, che si conosceva già (equazione di D'Alambert), mi si aggiungono 3 termini ulteriori di cui due (legati alla derivata campo elettrico e magnetico che, ma devo verificare, credo siano trascurabli perchè moltiplicati per un fatore dell'ordine di 10 alla -19)
Differente é, invece, quanto avviene per la componente torsionale di gravità che, spero di non sbagliare i contri, si propaga ad una velocità dell'ordine di 10 alla 21 rispetto a quella della luce che invece si propaga con velocità dell'ordine di 10 alla 8).
Questa componente torsionale gravitazionale vibrante trasversale, sembra rispondere proprio alle caratteristiche previste da Tesla e dall'articolo sopra citato dove c'è una propagazione, direi, istantanea, non schermabile con gabbie di faraday, e che può essere agganciata in frequenza da una sfera identica come quella dell'articolo, perchè di pari massa e può entrare in risonanza con essa.
Credo che non si può escludere che, non subbendo effetti di dissipazione (si tratta di gravità), la risonanza tra le due sfere possa permanere indefinitamente e finire per produrre a sua volta una induzione elettromagnetica più forte di quella ricevuta se il sistema diventasse instabile.
La verifica da fare sarebbe controllare il peso degli apparati o, comunque, posizionare una bilancia di precisione nei paraggi che dovrebbe mostrare un peso oscillante ad una frequenza pari a quella di risonanza.
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Vecchio 18-03-2008, 08.58.11   #10
SIMMETRIA
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Citazione:
Originalmente inviato da nuages
...Questa componente torsionale gravitazionale vibrante trasversale, sembra rispondere proprio alle caratteristiche previste da Tesla e dall'articolo sopra citato dove c'è una propagazione, direi, istantanea, non schermabile con gabbie di faraday, e che può essere agganciata in frequenza da una sfera identica come quella dell'articolo, perchè di pari massa e può entrare in risonanza con essa.

L'istantaneita' presuppone una velocita' infinita e questo purtroppo non va daccordo con cio' che la fisica ci insegna.
Probabilmente fu proprio una considerazione di questo tipo che indusse Einstein a pensare che se non esiste una interazione istantanea deve esserci una velocita' limite che identifico' nell'onda elettromagnetica.
Che la gravita' possa essere identificata come effetto di risonanza tra onde elettromagnetiche (e quindi in presenza di velocita' pari a c ) mi fa ripensare ad una mia considerazione sul Lit.(Ipotesi teorica sulle cause della gravita').
"Stranamente" gli effetti gravitazionali sono in entrambe le teorie riconducibili
alla presenza di onde elettromagnetiche cio' invece che le separa sono le cause di tali effetti.
Nel tuo post riportato sono in relazione con variazioni di campo elettromagnetico nella mia ipotesi sono in stretta relazione con una dimensione diversa del tempo cioe' tempo e gravita' sarebbero le due facce della stessa medaglia in un comportamento di azione e reazione.
Nell'ipotesi che hai riportato e' ancora valida l'obiezione del diverso comportamento delle masse in un campo gravitazionale rispetto alle cariche elettriche in un campo elettromagnetico oggetto del mio post precedente.
Ciao.
SIMMETRIA is offline  

 



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