Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Scienze
Scienze - Ciò che è, e ciò che non è spiegato dalla scienza.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Scienza e Tecnologia


Vecchio 25-08-2005, 03.19.03   #21
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Molto interessante.
Sulla posizione di questa famosa palude Tritonide(dov'era situata Chersoneso,la cui descrizione assomiglia discretamente alla citta' di Atlantide secondo il racconto di Platone)vi sono diverse teorie.
Era ben nota agli antichi Greci e viene ricordata anche dal poeta Apollonio Rodio come il luogo del naufragio degli Argonauti.
L' Africa del nord,negli ultimi millenni,ha subito radicali mutamenti di clima,andando verso una progressiva desertificazione.Che pero',in passato,quest'immensa estensione,sia stata una prateria abitabile anche dall'uomo,ce lo dicono i numerosi dipinti parietali che costellano le grotte degli altopiani libici e algerini.Da queste pitture emerge l'immagine di una terra ricca d'acqua,talvolta coperta da foreste e da acquitrini,abitata da animali di ogni taglia e dimensione,e percora da tribu' di uomini del Paleolitico.Insomma,ci rivelano com'era la regione sahariana 12.000 anni fa.All'epoca dei dinosauri(65 milioni di anni or sono) era stata un grande mare,che poi si ritiro'.Dodicimila anni fa(al termine dell'ultima Glaciazione),i monsoni dell'Atlantico portarono la pioggia sull'antico deserto,che nel millennio successivo riprese a fiorire e si popolo' di animali e cacciatori.La zona era ricca di laghi e in particolare,verso il golfo della Sirte,esisteva un grande bacino di acqua dolce.Una nuova fase di clima arido investi' il Nordafrica e il Vicino Oriente verso il 6000 a.c.,seguita da un'altra che inizio' nel 3000 a.c.(circa).Piano piano, il verdeggiante paese di allora si trasformo' nel gran deserto dei giorni nostri.
http://web.genie.it/utenti/a/abc.pho...i/incision.htm
Una cartina del Nordafrica:
http://www.viaggiavventurenelmondo.i...africatrek.JPG
Si noti quella zona del Sahara che,partendo dalla Tunisia,a ridosso della catena montuosa dell'Atlante,termina nella regione africana di fronte a cui si trovano le isole Canarie.
Diverse prospezioni geologiche hanno rilevato come,anticamente,questa regione(che a sud arriva fino alle montagne dell'Hoggar in Algeria;vedi cartina)fosse occupata,in parte,da un mare,grande piu' o meno come l'Egeo.
Gia' il fatto che si trovi vicino a delle montagne chiamate,fin dai tempi piu' remoti,"dell'Atlante",puo' indurre qualche sospetto.
http://www.sapere.it/tc/img/Geografi...co/Atlante.jpg
Secondo cio' che scrive Platone,Atlantide era una terra ricca di metalli e di elefanti,la cui capitale(chiamata con lo stesso nome)era ubicata in una fertile pianura quadrilatera,circondata e protetta da alte montagne.Potrebbero essere i monti dell'Atlante?
Scrivono gli storici Erodoto e Diodoro Siculo,che nell'Africa nord/occidentale abitavano popolazioni africane dal nome assai significativo:gli Atlanti.
La zona che ho indicato e' ancor oggi notevolmente ricca di metalli,e gli elefanti in Africa non e' un problema trovarne.
Magari quando c'era il mare vi erano anche isole e pianure fertili.Forse la catena montuosa dell'Atlante faceva proprio parte di un'isola,oggi scomparsa,visto che quello specchio d'acqua non c'e' piu'...
Comunque sia,ad un certo punto le cose mutarono:il mare si trasformo' in una grande palude,che,piano piano,si restrinse di grandezza.
Ecco tutto cio' che ne rimane oggi:il Chott El Jerid,a sud della Tunisia:
http://www.vanderbilt.edu/AnS/Classi...ia/image40.htm
http://www.nachoua.com/Novembre2001/Chott-El-Jerid.jpg
Si tratta di un'immensa palude salata,che in passato era senz'altro molto piu' estesa di oggi.Come si vede nella cartina,riesce ad arrivare quasi fino al mare.E' questo,probabilmente,cio' che rimane della palude Tritonide.
Oggi e' tutto insabbiato,ma una volta esisteva senz'altro un passaggio che,dal canale di Sicilia,immetteva in quell'antico mare di cui parlavamo prima,posto di fronte alla catena montuosa dell'Atlante,e che arrivava fino all'Hoggar a sud,e alle Canarie ad ovest.
Quel mare si trasformo' in palude:la palude Tritonide,che,restringendosi,h a formato l'attuale Chott el Jerid.
Scrive Platone:"Questo mare(dov'era situata l'isola di Atlantide)era allora navigabile...ma nel tempo successivo,accaduti grandi terremoti e inondazioni....scomparve l'isola Atlantide assorbita dal mare...percio' ancora quel mare e' impraticabile e inesplorabile,essendo d'impedimento i grandi bassifondi di fango che formo' l'isola nell'inabissarsi".In un altro passo:"...ora(l'isola di Atlantide),sommersa dai terremoti,E' FANGO IMPRATICABILE,che impedisce alle nostre navi d'avanzarsi per quel mare".Cioe' il mare dov'era situata Atlantide,dopo lo sprofondamento dell'isola,si era mutato in una ...palude.
Naturalmente,le colonne d'Ercole di cui parla il filosofo greco,non stavano a Gibilterra,ma sul canale di Sicilia(posizione che sarebbe confermata anche da certi passi dello storico greco Erodoto).
Ma e' una delle tante ipotesi che si possono fare...
Titor John is offline  
Vecchio 25-08-2005, 10.29.34   #22
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Qui si vede ancor meglio.
Foto da satellite dell'Africa(Landsat):

http://www.geog.umd.edu/LGRSS/Projec...we/index4.html

Individuata la Tunisia,appaiono subito due macchioline azzurre:e' il famoso Chott El Jerid,la grande palude di sale.
Andando a sinistra delle macchioline azzurre,verso l'Oceano Atlantico,si distingue nettamente una riga scura sul fondo bianco che,passando vicino alla catena dell'Atlante,sbocca nell'Oceano di fronte alle Canarie.
E' la traccia di un'antico,enorme,corso d'acqua,oggi disseccato.
Come si puo' notare,la riga separa(facendola diventare un'isola)quella parte di Africa nord/occidentale dove si trovano le montagna dell'Atlante:a ovest l'Atlantico,ad est il corso d'acqua(riga scura),a nord il Mediterraneo.
Andando verso sud(rispetto alla solita riga scura)s'intravede una specie di depressione:e' il fondo di quell'antico mare(diventato poi la grande palude Tritonide che si e' ristretta fino al Chott El Jerid)di cui si parlava precedentemente.
Un mare dove,un tempo,si affacciava l'isola dei monti Atlanti.
Se guardate bene,si nota,fra questa catena di montagne(in verde)e la riga,che arriva fino al Chott El Jerid,una bella pianura(oggi sabbiosa,ma un tempo...).
Ripeto...e' solo un'ipotesi.

Ultima modifica di Titor John : 25-08-2005 alle ore 10.34.43.
Titor John is offline  
Vecchio 29-08-2005, 09.21.05   #23
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Platone e' il primo in assoluto a parlare di Atlantide(almeno per quel che ne sappiamo oggi).Egli,nella seconda parte della sua vita,scrisse una serie di Dialoghi nei quali Socrate,suo maestro,faceva da moderatore.Timeo e Crizia(opera non terminata)sono due di questi Dialoghi.Entrambi fanno esplicito riferimento alla leggenda di Atlantide,ma il racconto contenuto nel Crizia e' piu' particolareggiato.La storia dell'isola perduta,secondo cio' che si ricava dalle affermazioni del filosofo greco,venne conosciuta per la prima volta dal grande legislatore ateniese Solone,durante un suo viaggio in Egitto nel 590 a.C.(un viaggio che l'uomo politico greco fece realmente,come sappiamo in base ad altre documentazioni).In seguito,avrebbe composto un manoscritto che,di mano in mano,sarebbe giunto fino a Platone.
Solone si era fermato nella citta' di Sais:"Vi e' in Egitto,nel Delta,presso il cui vertice si divide il corso del Nilo,un distretto denominato Saitico,e Sais e' la citta' piu' importante di questo distretto-citta' da cui proveniva anche il re Amasi.Per gli abitanti una dea fu la fondatrice della citta',e il suo nome in Egiziano e' Neith,mentre in Greco,come dicono loro,Atena:sono molto amici degli Ateniesi.....Solone disse che,giunto in quel luogo,venne accolto con grandi onori presso di loro,e che avendo una volta domandato sui fatti antichi ai sacerdoti piu' preparati intorno a tali questioni,scopri' che ne' lui stesso,ne' nessun altro greco era per cosi' dire al corrente di tali fatti"(Platone).
L'ateniese aveva cercato di impressionare i sacerdoti del tempio di Sais illustrando loro le antiche tradizioni greche:".....allora uno dei sacerdoti,assai vecchio,disse:-Solone,Solone,voi Greci siete sempre bambini,e non esiste un Greco vecchio-.E Solone,dopo aver ascoltato,chiese:-Come?Che cos'e' questa cosa che dici?-.
-Siete tutti giovani-rispose il sacerdote-nelle anime:infatti in esse non avete alcuna antica opinione che provenga da una primitiva tradizione e neppure alcun insegnamento che sia canuto per l'eta"(Platone).In altre parole,i Greci erano un popolo fanciullo nei confronti degli Egizi,la cui civilta' era molto piu' antica.Inoltre,le genti del Nilo possedevano una maggior quantita' di documentazione scritta(in geroglifico)sulle eta' piu' remote.Anzi,conoscevano,addiri ttura,storie e tradizioni che riguardavano l'Atene piu' antica,della quale gli stessi ateniesi moderni avevevano perduto memoria:"In quel tempo,Solone,prima dell'immane rovina causata dalle acque(n.b.una specie di Diluvio?),la citta' degli Ateniesi era la migliore in guerra e,soprattutto,sotto ogni punto di vista,era governata da ottime leggi:ad essa si attribuiscono le imprese piu' belle e le costituzioni migliori fra quelle di cui noi abbiamo accolto la tradizione sotto il cielo"(Platone).Meravigliato,S olone prego' con fervore il sacerdote di raccontargli,con esattezza,la storia di questa vecchia Atene,di cui ignorava l'esistenza.L'egiziano gli descrisse l'ordinamento e le leggi di questi suoi concittadini vissuti 9000 anni prima,concludendo alla fine:"...dunque vivevate facendo uso di tali leggi,e ancor meglio eravate governati....molte e grandi,pertanto,sono le imprese della vostra citta' che noi ammiriamo e che sono scritte qui,ma fra tutte,ve n'e' una che le supera per grandezza e valore:dicono infatti le scritture quanto grande fu quella potenza che la vostra citta' sconfisse,la quale invadeva tutta l'Europa e l'Asia nel contempo,procedendo al di fuori del mare Atlantico...."(Platone)
Sacerdote del tempio di Sais:
http://www.edicolaweb.net/oc04f04g.jpg
Solone e Platone:
http://www.edicolaweb.net/oc04f03g.jpg

Ultima modifica di Titor John : 29-08-2005 alle ore 09.24.46.
Titor John is offline  
Vecchio 29-08-2005, 12.11.46   #24
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Il sacerdote prosegui' il racconto:"Allora,infatti,quel mare(n.b.l'Atlantico)era navigabile,e davanti A QUELL'IMBOCCATURA che,come dite,voi chiamate COLONNE D'ERCOLE,c'era un'isola e quest'isola era piu' grande della Libia e dell'Asia messe insieme. Da quella era possibile raggiungere LE ALTRE ISOLE per coloro che allora compivano le traversate e,dalle isole, si raggiungeva tutto il CONTINENTE OPPOSTO che si trovava INTORNO a quel VERO mare(n.b.cioe' la terraferma che circondava il mare in cui si trovavano le isole menzionate dal sacerdote).
Infatti,tutto quanto e' compreso nei limiti dell'imboccatura di cui ho parlato(n.b.le colonne d'Ercole)appare come un porto caratterizzato da una stretta entrata:quell'altro mare,invece,puoi effettivamente chiamarlo mare e quella terra che interamente lo circonda puoi veramente e assai giustamente chiamarla continente(n.b.da UNA PARTE dello stretto,o imboccatura,chiamato dai greci colonne d'Ercole,c'e' un mare che,paragonato al MARE VERO,di cui parlavamo poc'anzi,e' decisamente piu' piccolo,tanto da apparire come un porto a cui si accede tramite un'angusto passaggio).
In quest'isola Atlantide vi era una grande e meravigliosa dinastia regale che dominava tutta l'isola e molte altre isole e parti del continente(n.b.probabilmente si riferisce al continente opposto che circonda il mare vero);inoltre governavano le regioni della Libia(n.b. cioe' del Nordafrica)che sono al di qua dello stretto fino all'Egitto,e l'Europa sino alla Tirrenia(n.b.l'antica Etruria,o,piu' estensivamente,il centro-Italia e le isole del Tirreno).
Tutta questa potenza,radunatasi insieme,tento' allora di colonizzare con un solo assalto la vostra regione(n.b.la Grecia e Atene),la nostra(n.b.l'Egitto),e ogni luogo che si trovasse al di qua' dell'imboccatura.Fu in quell'occasione,Solone,che la potenza della vostra citta' si distinse nettamente per virtu' e forza dinanzi a tutti gli uomini.....ora guidando le truppe dei Greci,ora rimanendo di necessita' sola per l'abbandono da parte degli altri,sottoposta a rischi estremi,vinti gli invasori,innalzo' il trofeo della vittoria,e impedi' a coloro che non erano schiavi di diventarlo,mentre libero' generosamente tutti gli altri,quanti siamo che abitiamo entro i confini delle colonne d'Ercole.Dopo che,in seguito,avvennero terribili terremoti e diluvi,trascorsi un solo giorno e una notte tremendi,tutto il vostro esercito sprofondo' insieme nella terra e allo stesso modo l'isola di Atlantide scomparve sprofondando nel mare:anche adesso quel mare(n.b.in cui si trovava l'isola,cioe' il mare Atlantico)e' impraticabile ed inesplorabile,poiche' lo impedisce l'enorme deposito di fango che vi e' sul fondo,formato dall'isola quando si adagio' sul fondale"(Platone).
Fin qui la storia e' ripresa dal Timeo.Nel Crizia,Platone approfondisce i dettagli relativi ad Atlantide:
http://www.misteromania.it/atlantide/Crizia.htm
Dalle descrizioni del sacerdote,appare come un'isola caratterizzata da una grande pianura centrale,all'inlcirca quadrilatera("la piu' bella e la piu' fertile di tutte le pianure"),circondata per intero da montagne imponenti,tranne che a sud,dov'era aperta sul mare.I monti sui tre lati la proteggevano dai freddi venti del nord,ed era irrigata artificialmente da un complesso sistema di canali,perpendicolari fra di loro,che la dividevano in 600 quadrati di terra e permettevano floridi insediamenti agricoli.L'intero perimetro della piana era percorso da un 'enorme canale,ma non e' chiaro,dalla descrizione che viene fatta,se,oltre le grandi montagne e la pianura centrale,vi erano altri territori,oppure se Atlantide si riduceva solo a questo.
La citta' principale(chiamata anch'essa Atlantide)sorgeva sulla costa meridionale,vicino alla pianura,ed era circondata da cerchia di mura la cui circonferenza misurava 71 Km.All'interno era formata da cerchi alterni di acqua e di terra,che racchiudevano il nucleo centrale dove si ergeva il grande tempio di Poseidone.
http://remacle.org/bloodwolf/textes/Atlantide1.jpg
http://www.webtre.it/Principale/quad...Atlantide2.jpg
http://www.skeptic.com/atlantis/08-map%20Atlantis.jpg
http://www.edicolaweb.net/oc09f01g.htm
Nel Crizia vengono descritte la fertilita' della terra,le grandi foreste,che producevano legname in abbondanza,e il sottosuolo ricco di metalli.L'isola era,inoltre,"alta e a picco sul mare"(cioe' caratterizzata da scogliere) e popolata da varie specie vegetali ed animali,fra cui spicca l'elefante,giacche' anche per lui,la piu' grossa e la piu' vorace di tutte le bestie,c'era abbondante pastura.
Il possente impero atlantideo(che si estendeva sulle isole vicine,oltre che fino all'Egitto e alla Tirrenia da una parte e al continente opposto dall'altra)era suddiviso in 10 stati confederati,ognuno dei quali era retto da un re;lo stato sovrano,quello comprendente la citta' di Atlantide,e' diviso a sua volta in 60.000 distretti.
Col trascorrere dei secoli gli Atlantidei si corruppero:"Quando l'elemento divino,mescolato con la natura mortale,si estinse in loro,il carattere umano prevalse,allora degenerarono...".Provarono a sottomettere Atene ed altre popolazioni,ma furono respinti,grazie soprattutto al valore mostrato dagli Ateniesi.A questo punto Zeus decise di punirli.Arrivarono cataclismi straordinari,terremoti e inondazioni. Atlantide scomparve fra le onde.
Il problema dell'esistenza o meno di quest'isola,scateno' subito polemiche,fin dall'antichita'.A parte vari accenni a terre al di la' delle colonne d'Ercole(per esempio la Cimmeria citata da Omero nell'Odissea,e il popolo degli Atlanti in Africa,nelle Storie di Erodoto),il tema del Timeo e del Crizia costituiva un'assoluta novita'(almeno per quanto ne sappiamo noi).Aristotele,discepolo di Platone,non diede molta importanza alla narrazione del Maestro,liquidandola come fantasia.
Ben diverse furono le affermazioni di un'altro seguace di Platone:Crantore.
Questi affermo' di essersi recato personalmente in Egitto,a Sais,e di aver visto con i propri occhi,accompagnato dai sacerdoti, le colonne del tempio in cui era riportata la storia di Atlantide.
Putroppo dal punto di vista archeologico,in quei luoghi, non e' rimasto piu' nulla....
Le polemiche,in compenso,sono arrivate fino ai giorni nostri.Mito oppure realta'?
Per secoli si e' pensato che le colonne d'Ercole,a cui faceva riferimento il sacerdote egiziano,fossero lo stretto di Gibilterra,e il mare Atlantico l'attuale Oceano Atlantico,per cui l'isola perduta la si e' cercata,prevalentemente,da quelle parti(specie dopo la scoperta dei ruderi sommersi a Bimini,nelle Bahamas).
http://www.sullacrestadellonda.it/mi...a/strgibil.htm
Ma veramente,nella storia della Grecia antica,le colonne sono sempre state a Gibilterra?
Dai tempi di Eratostene ed Alessandro Magno in poi, sicuramente....prima....beh... c'e' da dubitarne.
Le colonne rappresentavano,com'e' noto,il limite del mondo conosciuto dai Greci;ma questo limite,com'e' intuitivo,dev'essere pur mutato nel corso dei tempi.Le conoscenze geografiche degli Achei,che parteciparono alla guerra di Troia,non erano certo quelle dei Greci di eta' classica o ellenistica.Con il limite,PROBABILMENTE,si devono esser spostate anche le colonne,fino alla definitiva collocazione a Gibilterra.
Ecco cio' che ne pensa Sergio Frau(per lui Atlantide e' la Sardegna):
http://www.repubblica.it/online/cult...entazione.html

Ultima modifica di Titor John : 29-08-2005 alle ore 12.19.51.
Titor John is offline  
Vecchio 22-11-2005, 02.38.07   #25
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Dunque,Platone sosteneva che Atlantide stava di fronte alle colonne d'Ercole.Gia',ma dove stavano queste colonne?A partire dai tempi di Eratostene,e di Alessandro Magno,sicuramente possono esser localizzate a Gibilterra.Ma prima?Al tempo di Platone,Aristotele,Omero,Solon e e dei greci piu' vecchi?Beh!I resoconti degli scrittori,vissuti in quelle epoche,sono esatti solo finche' ci si muove all'interno del Mediterraneo orientale,quello che i Greci piu' antichi ben conoscevano,dato che lo percorrevano piu' frequentemente con le loro navi.Al di la' delle loro rotte abituali,verso Occidente,tutto diventa piu' vago,e l'unico riferimento sono le colonne d'Ercole dove terminava il mondo conosciuto(dai Greci).Omero non parla delle colonne d'Ercole;il primo a' farlo e' il poeta Pindaro.Secondo lui,in quella zona, erano presenti bassifondi fangosi:"Lieve non e' tragittare nel mare inviolabile delle colonne d'Ercole,che l'eroe dio pianto' testimoni dell'ultimo varco.E domava le fiere enormi del mare,i defluvi esplorava delle lagune egli solo,dove la meta d'illeso ritorno e rivelo' la terra".
Cosi' ne parla Aristotele,allievo di Platone:"L'Atlantico(il mare al di la' delle colonne d'Ercole n.b.),a differenza del Mediterraneo,che e' profondissimo,e' invece poco profondo e soggetto ad una morta calma,tanto che le navi non riescono a navigarlo".
E cosa aveva scritto Platone,a proposito delle colonne e del mare che si trovava al di la'(Atlantico)?
"....Atlantico.Questo mare era allora navigabile(prima della distruzione di Atlantide n.b.),e aveva un'isola innanzi a quello stretto che voi chiamate colonne d'Ercole....ma nel tempo successivo,accaduti grandi terremoti ed inondazioni,nello spazio di un giorno e di una notte tremenda,e similmente scomparve l'isola Atlantide assorbita dal mare;percio' ancora quel mare(l'Atlantico cioe') e' impraticabile ed inesplorabile,essendo d'impedimento i grandi bassifondi di fango,che formo' l'isola nell'inabissarsi".
In un altro passo:"...mentre ora,sommersa dai terremoti(Atlantide n.b.),e' fango impraticabile".
Le descrizioni sembrano concordare:l'Atlantico,oltre le colonne d'Ercole,e' pieno di fango e bassifondi,;un mare,insomma, decisamente poco profondo,soggetto ad una morta calma,tanto che le navi non riescono a navigarlo.Ma che razza di Atlantico e' mai questo?
Oggi,basta andare a Gibilterra e guardare l'Oceano Atlantico che si trova al di la':nello stretto vi sono correnti forti e il mare non e' affatto poco profondo.
L'Atlantico poi....una distesa d'acqua enorme,con grandi correnti e autentici abissi sotto la superficie.
Testimonianza dell'ateniese Euctemone(V secolo a.c.),riportata da un'autore successivo:"L'ateniese Euctemone dice pure che(le colonne n.b.) non sono rupi o vette che si innalzano da entrambi i lati;fra la terra libica(l'Africa n.b.) e la sponda di Europa stanno due isole;dice CHE QUESTE SI CHIAMANO COLONNE D'ERCOLE;riporta che esse sono separate da 30 stadi(Stadio=unita' di misura per le lunghezze in uso nell'antica Grecia);che sono,dappertutto,irte di selve e che sono sempre inospitali per i naviganti.Egli dice,infatti,che ci sono templi ed altari di Ercole:i forestieri arrivano in barca,fanno sacrifici al dio e si allontanano in fretta,perche' e' ritenuto sacrilego fermarsi sulle isole.Riferisce,anche,che intorno ad esse,e per un largo tratto,IL MARE RISTAGNA A POCA PROFONDITA',e che le navi cariche non possono avvicinarsi PER IL FONDALE BASSO E LA GRASSA MELMA DELLA SPIAGGIA.Ma se,per caso,qualcuno fosse preso dal desiderio di avvicinarsi al santuario(di Ercole,sull'isola appunto di Ercole n.b.),porti la nave alla vicina isola di Luna,tolga il carico,e cosi',con lo scafo leggero,superera' il mare".
Testimonianza di Dicearco,uno dei padri dell'antica geografia greca,allievo di Aristotele:"Le colonne d'Ercole distano dal Peloponneso 10.000 stadi.E,ancora maggiore,e' la distanza fino all'estremita' dell'Adriatico".
In altre parole:il Peloponneso,in Grecia,dista di piu' dalla fine del mare Adriatico che dalle colonne d'Ercole.Se le colonne,a quell'epoca,fossero state nello stretto di Gibilterra,come si pensa comunemente,cio' non sarebbe stato possibile(basta guardare una cartina).E lo diceva un geografo allievo di Aristotele,che,a sua volta,era un'ex-allievo di Platone.
Insomma,le colonne d'Ercole e l'Atlantico,di cui parlano questi autori antichi,vissuti prima dell'epoca di Eratostene ed Alessandro Magno,sembra proprio che non corrispondano ne' a Gibilterra ne' all'Oceano Atlantico attuale.E neppure,sinceramente,al Tirreno o a qualsiasi altro mare del Mediterraneo.
Bassi fondali,navi che si bloccano,fango...l'Atlantico di cui parlava il sacerdote egiziano a Solone,nel tempio di Sais(secondo cio' che riporta Platone),affermando,grosso modo,che:"....dopo la catastrofe,in cui Atlantide fu distrutta,quel mare non lo possiamo piu' navigare...",era forse una palude dell'Africa?
Titor John is offline  
Vecchio 22-11-2005, 11.16.05   #26
alessiob
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
Il mito di atlantide è utile per coprire quel "buco" di storia umana che si trova diecimila anni fa.

Non ho interpretazioni personali a riguardo, non so se credere o meno a questa leggenda.

Quello che posso dire è questo: E possibile che una civiltà tecnologicamente avanzata si sia sviluppata ed evoluta mentre le altre ignare rimanevano al loro stadio primitivo.
E possibile anche che questa civiltà in un momento di estrema libertà mentale e di intelligenza suprema abbia intuito cosa avrebbero potuto provocare diverse culture che si scontrano tra loro (guerre, genocidi, religioni devastanti, ecc). E dunque si sia ritirata VOLONTARIAMENTE dal mondo. Forse sono ancora la che ci osservano, forse tutti gli avvistamenti ritenuti Ufo sono loro, esseri umani. L'ultima cosa che si saremmo aspettati di trovare dentro quelle navette!

Questa è solo una interpretazione fantastica e assolutamente priva di prove, ma come si sa l'immaginazione vola, e dunque possibile che atlantide non sia mai esistita oppure che era una civiltà poco più avanzata delle atre che si è estinta a causa di catastrofi naturali.

La verità, come sempre indugia a venire alla luce, per ora si può solo sognare..
alessiob is offline  
Vecchio 23-11-2005, 16.24.29   #27
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Sul livello di civilta',raggiunto da Atlantide,ci sarebbe molto da discutere.Riguardo la precedente ipotesi:

http://www.edicolaweb.net/am13f23g.htm

Atlantide si trovava a sinistra del mare Atlantico,presso quella catena montuosa che,ancor oggi,si chiama dell'ATLANTE(forse perche' ex-catena montuosa dell'isola di Atlante?).
Questo mare comunicava,da una parte,con il canale di Sicilia(dov'erano poste le colonne d'Ercole) e dall'altra con quello che noi oggi(ripeto oggi)chiamiamo "Oceano Atlantico".
In questo modo si creava un'isola,riparata a nord dai monti dell'Atlante.
Dopo la fine catastrofica descritta da Platone,il mare Atlantico si trasformo' in una grande palude(quella di cui parlava il sacerdote egiziano a Solone),destinata con il tempo a restringersi sempre di piu'(quello che ne rimane,attualmente,e' la palude salata del Chott-el-Jerid in Tunisia,di cui ho gia' parlato in precedenza).
Ovviamente,non essendoci piu' il mare di mezzo,l'isola di Atlante spari',visto che divenne tutt'uno con l'Africa.
Questa almeno e' una delle ipotesi.

Ultima modifica di Titor John : 23-11-2005 alle ore 16.27.06.
Titor John is offline  
Vecchio 23-11-2005, 23.33.05   #28
Titor John
Ospite abituale
 
L'avatar di Titor John
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 21
Rappresentazioni di Atlantide sulla base della descrizione di Platone.La citta' dei cerchi concentrici(terra ed acqua),in primo piano,e' la capitale omonima dell'isola:
http://www.edicolaweb.net/labif02g.jpg
http://www.anarheologija.org/clanci/...lantida-04.jpg
http://www.ndonio.it/media/atlan35002.jpg
http://remacle.org/bloodwolf/textes/atlantis.jpg
Affacciata sul mare,protetta a nord da alte montagne,circondata da una grande e fertile pianura:questa era la posizione,dice il filosofo greco,della splendida citta' capitale,al cui centro spiccava il tempio di Poseidone.
L'isola era ricca di foreste e risorse minerarie,adeguatamente sfruttate dai suoi abitanti;inoltre,"v'era in essa grandissima quantita' di elefanti;perche' per gli altri animali,quanti pascolano nelle paludi,nei laghi e nei fiumi,e quanti sui monti e sui campi,per tutti v'era pascolo abbondante,e cosi' anche per quest'animale(l'elefante n.b.),ch'e il piu' grande e il piu' vorace".In epoche remote,l'aspetto e il clima dell'Africa settentrionale erano ben diversi da quella di oggi.La regione africana,presa in esame da quest'ipotesi,risulta,tutt'ogg i,discretamente ricca di giacimenti minerari(vi si trova anche l'uranio),ed e' chiusa a nord da montagne piuttosto elevate(l'Atlante possiede cime che toccano anche i 4000-3000 metri).
http://www.andreamarangoni.it/marocc...montagne3_.jpg
http://www.vagabondando.it/fotografi...co/Atlante.jpg
Il Chott-el-Jerid(nell'ipotesi,e' cio' che resta dell'antico mare Atlantico):
http://www.viaggi1492.it/immagini/tunisia%20mappa.jpg
http://usuarios.lycos.es/egipto2003/...rid%20espe.jpg
http://www.desperado.cz/gallery/1118...e rid_011.jpg
Strane formazioni naturali nel deserto dell'Africa settentrionale:
http://www.nasa.gov/images/content/6..._jw Rfull.jpg
http://earthobservatory.nasa.gov/New...art_richat.jpg
http://www.lexicorient.com/mauritani...b_richat01.jpg
http://fototek.geol.u-psud.fr/Perso/...ie/richat.html
Alcune sono estese anche 35 Km!L'ideale,magari,per costruirci sopra....
http://mephisto.altervista.org/Domus.../Atlantide.jpg
Antichissime tombe in mezzo al Sahara:
http://www.laureano.it/images/solar.jpg
http://www.solane.org/tumuli.html
Tutte ipotesi,naturalmente....
Titor John is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it