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Vecchio 21-11-2005, 19.42.13   #21
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
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C'è sicuaramente una predisposizione ereditaria. Poi l'ambiente in cui si vive (appunto popolato da familiari con esternazioni caratteriali anomale fenotipiche dovute ai geni bislacchi...) da il colpo di grazia!
sisrahtac is offline  
Vecchio 21-11-2005, 22.57.07   #22
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
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UNO scrive:

<<Volevo dire ci sono statistiche (per rimanere nello scientifico, ma potrei vederla da un altro punto di vista) che indicano che un buon umore (per fare un esempio generale) favorisce la salute fisica, e quindi dovrà per forza influire sugli iter biochimici delle nostre cellule comprese quelle assimilate....
Quindi dove voglio arrivare? Il sistema migliore, se non si entra in possibilità non facilmente descrivibili e reperibili, è comunque agire sui due fronti altrimenti la cura si sbilancia su un lato e poi ricade indietro.>>
Risposta:
<<Certamente un bel sorriso esteriore conferisce per forza di cose sorrisi a chi ti vede o a chi ti risponde e, questi LORO sorrisi (ambientali) conferiscono una TUA carica interiore positiva.
Quindi come dici, di conseguenza logica, l'influenza cadrà sugli ormoni, sulle molte sostanze bio-elettriche che ci faranno essere diversi da come eravamo prima.
Saluti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 21-11-2005, 23.19.25   #23
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Citazione:
Messaggio originale inviato da iudichetta
La depressione può essere causata anche da una malattia. dal comportamento delle persone, dalla famiglia, manca il dialogo, ognuno pensa solo a se stesso.
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Certamente Maria,
le cause sono da attribuire anche ad una famiglia deleteria. Genitori che fanno sentire i figli soli.
I capi uffici che discriminano.
Gli innamorati che se la prendono troppo.
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Queste realtà (+ o- ) passionali portano a modificare le sintesi biologiche e quindi i nostri comportamenti.
In certe condizioni consiglio di andare a mirare e rimirare la natura . Lei non tradisce. Almeno sino ad ora credo.

Saluti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 23-11-2005, 09.39.11   #24
Chimera
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@Catharsis
Non ho mai sentito di "famiglie di depressi per generazioni"
mentre che 1 sul intera familia sia depresso è piuttosto comune. Mi pare che siano casi slegati.

Se la depressione prende un intero nucleo familaire credo sia dovuta al a fattori come condzione sociale problemi in comune, poblemi tra di loro o educazione... ma non ereditarietà.

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Comuque credo che sia una questione anche di crescita spirituale, passare per la depressione è quasi una tappa obbligata per raggiungere una maggior consapevolezza.

Depressione è anche mettere in discussione se stessi ed il mondo. E mettere in discussione è l'unica via per arrivare ad un certo livello di consapevolezza.
Essere convinti di qualcosa senza averla mai messa in discussione è fede non conoscenza.

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@Alimentazione:
Per quanto riguada il pesce e la depressione... molti alimenti hanno comprovato effetto sul umore.

Personalmente sono contento quando magnio pesce ma perché è buono ed a me piace mangiare

Che abbia effetti chimici come la cioccolata o le endorfine del formaggio può essere, qui lascio la parola agli esperti... con il beneficio del dubbio sapendo bene come lavorano i ricercatori.

Per quanto riguarda la "cura" della dislessia ho forti dubbi.
Non mi risulta che la dislessia si pssa curare ne che sia una "malattia".
E' una diversita mentale che provoca alcuni svantaggi nella vita pratica. Svantaggi che possono essere attenuati e combattuti. Ma la dislessia non si cura.
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Vecchio 23-11-2005, 11.30.23   #25
Ricerca
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Salve... mi sono iscritta da poco nel forum...
L'argomento della depressione mi ha toccato da vicino e ne sono uscita vincente.
Ho riletto tutti i vostri inteventi e c'è molto da dire, credo che ci sia un po' di verità in ognuno di voi. Di una cosa sono fermamente convinta... l'aspetto biochimico della depressione è un sintomo, una conseguenza di un malessere interiore (animico, psicologico) e come tale va considerato.
I fattori esterni possono essere i più svariati, ma la cosa fondamentale è la nostra capacità di reagire a quei fattori esterni, di elaborare l'evento. Perchè infatto due persone reagirebbero in modo così diverso ad un evento?
La nostra storia personale ed i nodi irrisolti sono la spiegazione, un evento normalissimo ed apparentemente insignificante può toccare corde delicate e dolorose in una persona e non in un altra.
Anche la persona che ha raggiunto il successo e che inspiegabilmente è depressa può semplicemente scoprire di aver dedicato la gran parte della sua vita facendo ciò che comunemente si ritiene importante, ciò che la società, amici e parenti gli hanno indicato come meta esistenziale, ma che per lui tale non era...
La famiglia influenza, ma non biologicamente, influenza come atmosfera, come trasmissione di una visione di vita.
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Vecchio 26-11-2005, 23.56.38   #26
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Gentili amici,
poichè stiamo trattando il tema della depressione da un punto di vista strettamente scientifico, non psicologico, è interessante conoscere che alcuni scienziati hanno rivelato che l’insonnia, ben lungi da essere un semplice sintomo o effetto collaterale della depressione, può invece precederla e rendere alcuni pazienti più suscettibili di ammalarsi di depressione.
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Recentemente alcuni ricercatori hanno determinato che l’insonnia e la depressione sono collegate, ma non avevano ancora capito quale fosse la "Causa Prima" che avrebbe generato uno dei due stati d'essere.
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Alcuni esperti ritenevano che la depressione fosse causata dall'insonnia, fino a quando non sono stati sviluppati farmaci che migliorano i casi di depressione, ma non l’insonnia. Dopo è sorta l’ipotesi, trovata veritiera, che quest’ultima potesse contribuire ad una forma di buona depressione.
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Lo studio ha mostrato che l’insonnia prolunga i periodi di tristezza, disperazione e perdita di interesse nelle attività quotidiane che caratterizzano la depressione, rendendo più difficile la guarigione ai pazienti.
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In particolare, lo studio ha rivelato che i depressi che soffrivano di insonnia avevano 11 volte più probabilità di essere ancora depressi dopo sei mesi rispetto ai pazienti che invece dormivano regolarmente, e 17 volte più probabilità di essere ancora malati dopo un anno, rischio elevato soprattutto nelle le donne più anziane.
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Fonte: Le Scienze (29/06/2005)

Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 27-11-2005, 00.57.10   #27
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
Conosco un depresso (che poi, come dice qualcuno, sono etichette che trovano il tempo che trovano) o presunto tale, a me molto vicino (Chimera, ritieniti fortunato. Tu non hai idea. ) che soffre da tempo immemorabile di insonnia. Ultimamente prende la melatonina, che come si sa è la sostanza alla base dei jet-lag, che agisce sul terzocch...hem, sull'ipofisi, regolando i ritmi sonno veglia, luce buio. Da quando la assume dice che dorme meglio, e che se anche dorme poco quel poco sonno quando si sveglia lo fa sentire rilassato e riposato.
sisrahtac is offline  
Vecchio 27-11-2005, 19.00.54   #28
Chimera
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Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
Bhe... dipende anche da cosa sia causata l'insonnia.

Il problema delle statistiche e che non possono isolare le singole cause. Sono una constatazione, una registrazione di casistiche.

Il dato "la maggiranza di chi soffre d'insonnia soffre anche di depressione" dice solo che c'è una correlazione.

Questo dato può essere strumentalizzato in quanto la risposta potrebbe essere:

1)L'insonnia causa la depressione.
2)La depressione causa l'insonnia.
3)Depressione ed insonnia hanno una causa in comune.

Tre risposte tutte e tre avvalorate dalla statistica ma quale scegliere?
Dipende chi commissiona la ricerca.
Una ditta di sonniferi scegliera la soluzione 1.
Una ditta di traquillanti scegliera la 2
Un associazione di psicoanalisti la 3.

L'importante e che sia chiaro che le statistica fornisce solo indizi mai risposte.

Personalmente ho disturbi del sonno. Periodici. Correlati con periodi di stress o morale molto basso.
Non riesco a dormire perché non riesco a spegnere il cervello. Non riesco a smettere di pensare.
Potrebbe essere perché qualcosa mi angoscia mi preoccupa. Eccitazioni positive non im causano maiq eusti distrurbi.
Quando ho un di questi momenti di insonnia rimango anche 3-4 giorni senza dormire con notevoli disagi per quanto riguarda la mia "produttività" diurna.

PS: in alcuni momenti sono anche stato anche io etichettabile come depresso... può capitare.
Chimera is offline  
Vecchio 28-11-2005, 00.39.53   #29
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Messaggi: 386
Ciao, io avevo lo stesso problema riguardo all'insonnia... iniziavo a pensare, anche alle cose più banali, ma il cervello non rallentava e quindi non dormivo o comunque ci mettevo moltissimo ad addormentarmi.
Ho quasi risolto del tutto la cosa facendo meditazione a letto invece che stare lì a cercare di addormentarmi senza riuscirci. Se il problema "contingente" sono i pensieri, trova un modo per spegnerli e questo può essere ottimo. Niente di trascendentale quando parlo di meditazione in questo senso... è una specia di training autogeno. Ti metti in posizione supina, braccia lungo i fianchi e ti concentri sul respiro e sul tuo corpo. All'inizio può essere faticoso, poi ti riuscirà sempre più facile. Puoi anche cercare di visualizzare qualcosa.
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Vecchio 02-12-2005, 16.52.50   #30
Alessandro D'Angelo
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Ghiaccio su Marte

Gentili amici,

spedisco questa ricerca da Le Scienze:

01.12.2005
Un lago di ghiaccio sotto la superficie di Marte; lo strumento è gestito da ricercatori italiani


I risultati della prima scansione al di sotto della superficie di Marte, effettuata in luglio mediante lo strumento italiano MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), a bordo della sonda Mars Express dell'ESA in orbita attorno al pianeta, hanno mostrato quello che gli scienziati ritengono essere un cratere d'impatto, largo fino a 250 chilometri e sepolto circa 2 chilometri al di sotto della superficie.
Il bacino sarebbe, almeno in parte, riempito da un materiale ricco di ghiaccio. Si tratta di una scoperta sorprendente, perché il lago si trova in una regione relativamente temperata, chiamata Chryse Planitia, a latitudini medie. In questa regione non è mai stato osservato ghiaccio in superficie. La scoperta di altri crateri sepolti di questo tipo potrebbe consentire di rivelare qual era l'aspetto di Marte miliardi di anni fa, prima che essi venissero ricoperti dalla polvere o dalla lava.
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"Le frequenze osservate - spiega Giovanni Picardi dell'Università di Roma "La Sapienza", principale investigatore di MARSIS - sono compatibili con quelle del ghiaccio".
Potrebbe anche trattarsi di un altro materiale, ancora sconosciuto, ma i dati strumentali sono tali da rendere poco probabile questa eventualità.
MARSIS ha anche analizzato i depositi di ghiaccio nei pressi del polo nord del pianeta, scoprendo che sono spessi circa 1,8 chilometri. Secondo Jeff Plaut, membro del team di MARSIS presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California, alla base di questo strato c'è qualche probabilità di trovare acqua allo stato liquido. Il radar, però, finora non ne ha individuata.
Lo strumento agisce inviando onde radio che penetrano la superficie di Marte e vengono riflesse da strati di materiali differenti. La forza e il ritardo degli echi possono consentire agli scienziati di localizzare i depositi di ghiaccio ed eventualmente di acqua. I risultati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a Parigi e in un articolo pubblicato il primo novembre sulla rivista "Science".


© 1999 - 2005 Le Scienze S.p.A.

Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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