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Vecchio 19-01-2006, 14.55.23   #1
odissea
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Aids

buon giorno a tutti, scrivo in questo "settore" per avere qualche informazione e discutere un po' circa questo argomento, proprio da un punto di vista medico-scientifico.

In particolare mi piacerebbe sapere come e quanto un'infezione da HIV si evolve nell'individuo, soprattutto una volta che diventa AIDS conclamata.

Insomma, una volta che una persona entra in AIDS conclamata, dal momento che i valori dei suoi CD4 passano sotto al 200....cosa ci si deve aspettare?
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Vecchio 19-01-2006, 17.36.37   #2
Step
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Inizialmente dopo 3-6 settimane dal contagio, si riscontra la fase di infezione primaria, è spesso asintomatica nel 25-50% dei soggetti altrimenti può dare scarsa sintomatologia con esantema e linfoadenopatia ed in qualche raro caso è interessato anche il sistema nervoso centrale.

Durante le varie analisi i soggetti che presentano nel sangue anticorpi anti-HIV vengono detti sieropositivi ed in essi si assiste a una progressiva riduzione dei linfociti CD4+ con un forte deterioramento del sistema immunitario (infatti le morti da Aids sono anche a volte febbre e polmonite a cui l'organismo non può rispondere con un immunità valida). Grazie a nuove terapie (HAART), il periodo di latenza può arrivare fino a 16 anni e i 2/3 dei soggetti, se non vengono trattati, evolvono in AIDS dopo il periodo di latenza.

Riguado invece il contagio avviene per rapporti sessuali, scambio di siringhe, punture accidentali, trasfusioni e trapianti di organi e contatti con liquidi biologici...

Per l'altra domanda provo a ricercare, ti faccio sapere...intanto spero che questo sia esauriente...

Step
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Vecchio 20-01-2006, 00.21.05   #3
Elijah
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Curioso è notare come alcuni soggetti non hanno l'HIV, ma hanno l'Aids, mentre altre hanno l'HIV, ma non l'Aids...

Con questo voglio solo indicarti che non si sa bene che nesso ci sia tra le due cose... Hiv e Aids... e che si discute ancora al giorno d'oggi...

Se dai una spiegazione a queste sigle (Aids, Hiv, ecc), sarebbe più comprensibile la discussione per tutti...
Potrei farlo anch'io, ma... Ma? Non ho voglia... Scusa...


Elia
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Vecchio 20-01-2006, 00.53.52   #4
Step
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Forse sbaglio ma secondo la definizione l'Aids è la sindrome di immunodeficienza acquisita..

Riguardo invece l'Hiv è il virus dell'immunodeficienza umana (acronimo dall'inglese Human Immunodeficiency Virus), che attualmente viene generalmente considerato il responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita, ovvero dell'Aids

Per entrare nello specifico l'Hiv un Retrovirus del genere Lentivirus; In base alle conoscenze attuali, Hiv è suddiviso in due ceppi: Hiv-1 ed Hiv-2. Il primo dei due è prevalentemente localizzato in Europa, America ed Africa centrale. Hiv-2, invece, si trova per lo più in Africa occidentale ed Asia e determina una sindrome clinicamente più moderata rispetto al ceppo precedente.

Credo che queste sono le diffirenze che chiedevi Elia

Se mi sono perso qualcosa sarò felice di leggere qualche tua correzione o aggiunta a riguardo

Step
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Vecchio 20-01-2006, 01.42.10   #5
Elijah
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Chiaramente ciò che dici è vero da quanto sappiamo dalle teorie ufficiali...
Io stavo parlando di scienziati che mettevano in dubbio questa stretta relazione tra il virus Hiv e la malattia Aids...
Solo che non ho sottomano il libro di biologia che parla di questo... e non posso nemmeno procurarmelo entro poco tempo perché sono lontano da casa...
Non so se in internet si trova qualcosa del genere, dovrei andare a vedere...


Elia

P.S.:
nel frattempo sono andato a cercare... ed ecco cosa ho trovato...

Kary B. Mullis afferma non ci sono affatto delle prove scientifiche che possono collegare in un qualche modo l'HIV con l'Aids...
Su questo link, potete trovare i particolari su queste teorie alternative... (dal punto 4 in poi...)
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:HIV

Quale sia la verità, lo lascio scegliere a voi...


Ultima modifica di Elijah : 20-01-2006 alle ore 01.51.55.
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Vecchio 20-01-2006, 10.50.53   #6
odissea
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da quanto ne so io, il virus dell'hiv si contrare per via ematica o sessuale, come appunto diceva Step; il virus dell'hiv attacca il nostro sistema immunitario, in particolare i famosi anticorpi CD4+, indispensabili per la nostra sopravvivenza. Una persona sana ha un valore di circa 1000 CD4+ per mm cubo di sangue; il virus dell'hiv lavora, lavora, lavora, fino a che i CD4+ scendono sotto la soglia dei 200/ml e da quel momento si parla di AIDS conclamata. Da quanto ho capito il passaggio da hiv ad aids è una "convenzione medica", si riferisce ai valori di CD4+ e alla soglia di 200, ritenuta "fatidica" dal momento che da lì in poi l'organismo diventa assai vulnerabile ad infenzioni, virus, tumori specifici(su questi ultimi ne sapete qualcosa? ). In genere questo passaggio è caratterizzato da un calo di peso debilitante.

Comunque è tecnicamente sbagliato pensare che il virus da hiv rimanga in latenza, dal momento che esso non smette mai di lavorare, va avanti progressivamente. la durata di questo periodo di "latenza" varia a seconda del soggetto, della carica virale del virus, dei trattamenti.
Una terapia può consistere in 2 pastiglie di combivir e una di viread al giorno: sono farmaci che costano sopra i 500 euro il primo e sopra i 400 euro il secondo; per fortuna se si rientra nelle fasce svantaggiate non si paga nulla. Supponiamo ci sia una persona che è passata in aids circa quest'estate, è calata drasticamente di peso, ha fatto un leggero ictus a inizio novembre: cosa bisognerebbe aspettarsi in futuro?
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Vecchio 20-01-2006, 14.48.08   #7
Elijah
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Cara odissea...

Ecco qua un pezzo tratto dal link che ho passato nel mio messaggio precedente:

Non esistono studi che dimostrino che l'AIDS è causato dall'HIV: Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l'HIV provochi l'AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.

La definizione della malattia (Aids): Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha "soltanto la tubercolosi"...

Non so se è ben chiaro il discorso,
ma io conosco persone sieropositive (al test dell'HIV), che però sono sanissime e lo sono da anni e anni... e non mostrano nessuna immunodeficienza...
Un esempio famoso in tal senso è il giocatore di basket Magic Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, ed è tuttora vivo e vegeto...

Citazione:
Supponiamo ci sia una persona che è passata in aids circa quest'estate, è calata drasticamente di peso, ha fatto un leggero ictus a inizio novembre: cosa bisognerebbe aspettarsi in futuro?
Fare previsioni è molto difficile... a mio padre davano massimo massimo due anni di vita... e ne è sopravvissuti 5 (questo poi negli anni '90, quando non c'erano nemmeno cure degne di nota).

Il tuo esempio mi sembra un po' tanto preciso... come se una persona a te cara si fosse ammalata... spero che non sia così, mi dispiacerebbe...
Sappi comunque che è assurdo voler dare delle previsioni... Il futuro è e resta un'enigma...


Elia
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Vecchio 20-01-2006, 19.39.29   #8
Step
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Spero che non sia quello il motivo di tanto interessamento e mi dispiace se magari sono stati tirati in ballo argomenti abbastanza vicini a scrive..

Kmq in nome della scienza ho notato che Elijah è sempre pronto ad aggiungere tesi a ciò che dico..bravo Eli

Step
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Vecchio 21-01-2006, 10.45.49   #9
odissea
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Messaggio originale inviato da Elijah
Cara odissea...

Ecco qua un pezzo tratto dal link che ho passato nel mio messaggio precedente:

Non esistono studi che dimostrino che l'AIDS è causato dall'HIV: Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l'HIV provochi l'AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.

La definizione della malattia (Aids): Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha "soltanto la tubercolosi"...

Non so se è ben chiaro il discorso,
ma io conosco persone sieropositive (al test dell'HIV), che però sono sanissime e lo sono da anni e anni... e non mostrano nessuna immunodeficienza...
Un esempio famoso in tal senso è il giocatore di basket Magic Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, ed è tuttora vivo e vegeto...


Fare previsioni è molto difficile... a mio padre davano massimo massimo due anni di vita... e ne è sopravvissuti 5 (questo poi negli anni '90, quando non c'erano nemmeno cure degne di nota).

Il tuo esempio mi sembra un po' tanto preciso... come se una persona a te cara si fosse ammalata... spero che non sia così, mi dispiacerebbe...
Sappi comunque che è assurdo voler dare delle previsioni... Il futuro è e resta un'enigma...



Elia

ciao eli, avevo letto il tuo link sai, ma mi sono dimenticata di segnalartelo.
Non so che pensare circa le cose che hai riportato; non ne avevo idea. Penso che comunque sia riconducibile a ciò che sapevo pure io: esiste la sieropositività, l'aids è una specie di "convenzione" che si riferisce al fatto di essere coi valori di CD4+ sotto ai 200, condizione che implica il fatto che prima o poi ci si ammalerà di qualche malattia che, nell'impossibilità di combattere, risulterà mortale. Per cui viene definito "malato di aids" chi, ad esempio, ha preso la polmonite in seguito ad un'immunodeficienza acquisita (sieropositività).
L'unica conclusione che mi sento di trarre dopo aver letto queste cose è che fare previsioni è impossibilile, come dite voi, e forse è la cosa migliore di questa faccenda. La speranza è il motore delle persone che si trovano nei guai, ma ovviamente essa è per definizione indefinita e nebulosa.

Tranquilli, siete molto carini per l'interessamento, per fortuna la persona di cui parlo non è un mio "caro"......è una persona che però vedo tutti i giorni. Confesso che sono terrorizzata all'idea di prendere un'influenza o un qualsiasi virus e di poterglielo passare. e poi mi fa tanta pena a dire la verità; non so se sia più frustrante non sapere cosa riserva il futuro, o saperlo e rassegnarsi (ma magari no, sarà un bel futuro).

grazie mille, se avete altre informazioni, su qualsiasi aspetto di questa patologia, vi prego di mettermi al corrente.

ps: eli, mi spiace per tuo papà
odissea is offline  
Vecchio 21-01-2006, 15.16.44   #10
Elijah
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Messaggio originale inviato da odissea
Confesso che sono terrorizzata all'idea di prendere un'influenza o un qualsiasi virus e di poterglielo passare. E poi mi fa tanta pena a dire la verità

Posso chiederti una cosa...? Ha a che fare con la paura, e con la discriminazione...
Dimmi, mangeresti uno yogurt utilizzando il suo cucchiaio... quello che ha appena finito di utilizzare lui?

Sii onesta con te stessa... io non necessito di risposte, è più per te...
Hai più timore di farlo morire, o di ammalarti te di quella malattia?
Sappi che comunque, io mi facevo curare anche le ferite che mi procuravo da mio padre... e questo quando non si sapeva ancora come si trasmetteva la malattia...
Incoscienza? Mah... diciamo che mi comportavo da umano... senza voler discriminare chi avevo di fronte... e se ciò avesse implicato prendere la malattia e morire... l'avrei preferita prendere e morire con dignità, che sopravvivere lasciando nell'angolino mio padre come se fosse un mostro...


Elia

Ultima modifica di Elijah : 21-01-2006 alle ore 15.17.58.
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