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Vecchio 10-05-2006, 22.07.45   #1
cincin
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La mia alimentazione

Come suggerito da Yam nel Topic "Corsa salute", apro questo argomento a disposizione di chiunque voglia esporre la propria esperienza in fatto di alimentazione.

Seguo la Dieta a Zona da quasi 6 anni, e i benefici che ne ho ricavato sono numerosi.
Con essa ho curato: mastopatia fibrocistica, gastrite, cistiti, candida, anemia sideropenica, depressione, stanchezza cronica, stipsi, cellulite, sindrome delle gambe senza riposo, difficoltà ad addormentarmi, e a svegliarmi al mattino, mal di testa, eccessiva caduta di capelli, dermatite a una caviglia

e migliorato: umore, relazioni interpersonali, livello di energia, lucidità mentale, resitenza alle malattie da raffreddamento, prestazioni atletiche, massa grassa, passando dal 30% al 17%, massa magra, robustezza delle unghie, salute dei capelli, seborrea, chinetosi, borsite dell'achilleo
-allergia ai pollini, resistenza al caldo e al freddo asciutto (peggiorata la resistenza al freddo umido)

La Dieta a Zona che il suo autore, il Dott. Barry Sears, un biologo americano, chiama Stile di Vita a Zona si compone di 5 pilastri:

-Alimentazione (carboidrati 40%, proteine 30%, grassi 30%)
-Cambiamento nella composizione dei grassi alimentari
-Aggiunta di olio di pesce (Omega 3)
-Esercizio fisico
-Tecniche di rilassamento

Dopo aver stabilito la % di massa grassa e i kg di massa magra, grazie a delle tabelle presenti nei libri sulla Zona, si stabilisce l'introito proteico giornaliero in funzione dell'attività fisica svolta.
Dopo aver stabilito quanti grammi di proteine si devono assumere quotidianamente si associano le giuste quantità di carboidrati e di grassi in base alle percentuali sù menzionate.
Se l'individuo deve perdere massa grassa il suo introito di grassi sarà del 30%, e quando avrà raggiunto la % di massa grassa ideale aumenterà i grassi fino allo stabilizzarsi del peso.
Chi non deve perdere peso, ovviamente li aumenterà da subito, tenendo presente che questi grassi devono provenire prevalentemente da quelli monoinsaturi.
I pasti minimi della giornata sono 5, tre pasti principali e 2 spuntini; chi consuma molto cibo come gli atleti di grande livello, fanno più di 5 pasti.

Quali sono le basi biochimiche della Zona.

Essa agisce prevalentemente sull'equilibrio eicosanoidale favorendo la produzione degli eicosanoidi buoni e abbassando i livelli di quelli cattivi.
Tra i primi ritroviamo quelli che inibiscono l'aggregazione piastrinica, quelli vasodilatatori, quelli che inibiscono la proliferazione cellulare, quelli che stimolano la risposta immunitaria e quelli che combattono le infiammazioni.
Tra i secondi quelli che hanno effetto contrario ai primi.
Un'alimentazione ricca di carboidrati stimola eccessivamente la sintesi degli eicosanoidi cattivi e inibisce quella degli eicosanoidi buoni, instaurando un precoce processo di invecchiamento cellulare, di infiammazione e di malattie cronico-degenerative.
La dieta a Zona stimola le giuste quantità di insulina , ormone dell'immagazzinamento dei nutrienti, e del suo antagonista glucagone, l'ormone della smobilitazione dei nutrienti.
Unica indispensabile integrazione prevista dal Dott. Sears è l'olio di pesce per assicurarsi la giusta quota di acidi grassi essenziali omega a catena lunga, che sono carenti nei nostri cibi di allevamento, nei quali è invertito il rapporto omega3/omega6 a favore di questi ultimi, responsabili a loro volta dell'aumento di eicosanoidi cattivi. Gli acidi grassi essenziali vengono così chiamati perchè l'organismo umano non può sintetizzarli, per tanto devono essere forniti attraverso l'alimentazione.

Tutto quanto scritto, l'ho estrapolato da:

"Come raggiungere la Zona", Barry Sears, Sperling & Kupfer Editori e da "La Nuova Zona Facile", Paolo Perucci, Sonzogno editore.

Ciao a tutti
cincin is offline  
Vecchio 11-05-2006, 10.00.41   #2
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Grazie Cincin, splendido intervento....

Personalmente seguo un regime di alimentazione naturale, con cibi biologici e integrali, non uso grassi di origine animale. Mangio il Pesce una volta la settimana ma non pesci grassi e d'allevamento.
Carboidrati integrali, soprattutto Riso, farro, kamut, orzo e poco pane di Segale. Muesli o biscotti integrali senza oli vegetali di dubbia provenienza (deve essere indicato il tipo d'olio contenuto, perche' anche i produttori di alimenti bio a volte usano oli mescolati e di dubbia provenienza).
Proteine di origine vegetale; Seitan (ora lo fanno anche di altri cereali oltre il grano), Tofu, Soia e qualche legume. Latte di Soia e di Riso (per la colazione).
Frutta e verdura di stagione e succhi di frutta e verdura bilogici (spuntini con aggiunta di carboidrati secchi e integrali) , succo di carota, alghe e semi di zucca, noci, mandorle, semi di sesamo (per il calcio). Olio d'oliva e di girasole spremuto a freddo (L'olio di semi di girasole contiene una percentuale molto elevata di grassi polinsaturi, in particolare l'acido linoleico (fino al 75%), e una notevole quantità di vitamina E)
Succo di limone al mattino o durante il giorno, succo di olivello spinoso per la Vitamina C, Omega 3, Alga Kemp (Kombu) come integratori. Almeno due litri d'acqua al giorno. Te' verde e Yogi Tea.

La distribuzione dei pasti non e' purtroppo il mio forte, e qui voglio migliorare, nel senso che a volte salto il pranzo (per non mangiare cibo spazzatura) e faccio uno due spuntini nella mattinata con succhi di frutta e carboidrati integrali. Mangio poco, anche perche' a causa di un incidente sugli sci ho dovuto interrompere l'attivita' fisica (ho una lussazione recidivante ad una spalla che mi esce anche con movimenti minimi e sono in attesa dell'intervento).

La distribuzione ideale e' quella che ha profilato cincin, e nel mio caso a pranzo dovrei mangiare proteine e vegetali, la sera cereali e vegetali.

Sono comunque seguito da un medico, naturopata e praticante dello Yoga che lavora in un centro di medicina olistica molto serio e con prezzi popolari (50 euro a seduta, ma se c'e' qualcuno che non puo' pagare e' a offerta libera).

Questo tipo di alimentazione pero' senza l'attivita' fisica non garantisce livelli di colesterolo HDL sufficienti, infatti l'HDL tende ad essere molto basso con questo tipo di alimentazione, l'attivita' fisica e' fondamentale.

Se sono invitato da qualche parte mangio qualsiasi cosa mi offrono, compresa la carne.
Yam is offline  
Vecchio 11-05-2006, 10.23.10   #3
turaz
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molte cose interessanti in questo 3d ma vediamo di capire meglio.
personalmente mi nutro così:
blanda colazione solitamente a base di frullati di carota, mela e sedano (magari un caffè a metà mattina)
2 pasti giornalieri
carboidrati (pasta) , proteine e grassi in dosaggio blando
riso, farro, verdura fresca, frutta,pesce (1-2 volte la settimana), uova 1 volta la settimana, condimenti limitati, aglio e scalogno.
solitamente bevo acqua, vino ogni tanto in misura limitata

il mio peso standard è di 74kg per un'altezza di 1,85 cm.

Sai dirmi qualcosa in più?
turaz is offline  
Vecchio 11-05-2006, 12.52.06   #4
sisrahtac
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Io invidio chi riesce a controllare la propria alimentazione. Io sono vorace e goloso. Pur avendo dato di recente l'esame di biochimica, ed avendo studiato vari eicosanoidi ed omega 3, che tra l'altro sto già progressivamente rimuovendo dalla memoria, ciò non mi ha cmq spronato ad un miglioramento dell'alimentazione. Questa è accidia, il non adoperarsi per migliorare!
Andiamo avanti per piccoli passi.
Quello che va sconfitto prima di tutto è la fame nervosa e la voracità. Quindi tutte le menrendine ed il cioccolato. Poi l'alcool, che io non bevo spesso ma quando bevo mi faccio prendere la mano (e qui mi verrebbe voglia di scaricare barili sui miei amici).
Poi devo fare movimento, la vita sedentaria non aiuta.
Un giorno, ne sono sicuro, ce la farò!
sisrahtac is offline  
Vecchio 11-05-2006, 12.55.33   #5
turaz
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fuori pasto non tocco nulla.
non sono goloso (da sempre)
devo ritenermi "fortunato"?
dimenticavo adoro il pesce, amo la carne, apprezzo la verdura e la frutta.
l'unica cosa che non reggo è il fegato
turaz is offline  
Vecchio 11-05-2006, 13.05.05   #6
sisrahtac
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Mai mangiato il fegato grasso d'oca? Le foie (o fois?) gras

Mammamia! E' forse il mio piatto preferito...

Cmq anche il fegato di maiale o di mucca, non lo so, mi gusta..
sisrahtac is offline  
Vecchio 11-05-2006, 13.43.23   #7
cincin
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Premessa.

Non sono medico nè nutrizionista, per tanto tutto ciò che ho scritto e che scriverò, in materia di alimentazione, non vuole essere un consiglio nè una prescrizione di "terapia", ma semplicemente un portare a conoscenza di chi ne fosse interessato di una "nuova" strategia alimentare che seguo da anni come detto sopra.
Non fate cambiamenti nella vostra alimentazione senza parlarne col vostro medico e senza esservi informati in prima persona attraverso la lettura dei libri consigliati.

Citazione:
...è l'olio di pesce per assicurarsi la giusta quota di acidi grassi essenziali omega a catena lunga...

Per distrazione non ho specificato "omega3" nel post di apertura di questo topic; lo faccio ora.

Citazione:
L'olio di semi di girasole contiene una percentuale molto elevata di grassi polinsaturi, in particolare l'acido linoleico (fino al 75%)
Gli olii di semi forniscono prevalentemente acido linoleico, acido grasso della serie omega 6, da cui parte la produzione di tutti gli eicosanoidi.
In Zona, essi devono essere limitati, preferendo l'olio extra vergine d'oliva per il suo contenuto in grassi monoinsaturi, che invece ha un effetto neutro nei riguardi di questi ormoni.
Un eccesso di acidi grassi omega 6 porta a un'elevata produzione di eicosanoidi cattivi.

Citazione:
Questo tipo di alimentazione pero' senza l'attivita' fisica non garantisce livelli di colesterolo HDL sufficienti, infatti l'HDL tende ad essere molto basso con questo tipo di alimentazione, l'attivita' fisica e' fondamentale.
Esatto.
Ma anche la dieta a Zona è potenziata dall'attività fisica come detto nel post d'apertura. Chi "abbraccia" la Dieta a Zona accetta il cambiamento del proprio stile di vita.

Citazione:
Sai dirmi qualcosa in più?
Posso dirti questo, turaz, in aggiunta a quanto ho spiegato e che forse non si evince.
In Zona ogni pasto e spuntino deve essere bilanciato nei tre macronutrienti : proteine, carboidrati, grassi. Questo vuol dire che essi devono sempre essere presenti nello stesso pasto o spuntino, per permettere la giusta modulazione ormonale, nella fattispecie dell'insulina e del glucagone.
Comporre un pasto di soli carboidrati stimolerà eccessivamente l'insulina responsabile di elevati livelli di eicosanoidi cattivi; comporre un pasto di sole proteine stimolerà eccessivamente il glucagone responsabile di elevati livelli di eicosanoidi buoni. L'equilibrio sta nel mezzo, come sempre
Il Dott Sears ha stabilito in 0,5-1 (optimum 0.75), il range del rapporto proteine/carboidrati.

Citazione:
Quello che va sconfitto prima di tutto è la fame nervosa e la voracità
Come in meditazione non ci deve essere sforzo, così nell'alimentazione non possiamo controllare la fame nervosa e la voracità, a meno di grande sforzo di volontà; ma questo nuoce al corpo, ovviamente, perchè se manda dei segnali un motivo ci deve essere.
Il motivo è che quando si assumono gli alimenti "sbagliati", la risposta dell'organismo si traduce in fame incontrollabile. Non per tutti è così, ovviamente.
Gli alimenti sbagliati, e cioè quelli non adatti all'alimentazione umana sono principalmente i cereali (tranne l'avena e l'orzo) e i suoi derivati, perchè essi danno una risposta insulinica molto veloce. Questi cibi vengono denominati a elevato indice glicemico (I.G.).
Quando mangiamo carboidrati a elevato IG, viene stimolata troppa insulina che ha tra le altre funzioni quella di impedire l'accesso alle scorte di riserva dei grassi. E quando avviene questo, non è possibile inviare al cervello il glucosio di cui si nutre costantemente. Quando il cervello non riceve più glucosio manda il segnale di fame, sopratutto di carboidrati, ovviamente, e ricomincia il circolo vizioso.
Per spezzare questo circolo è necessario limitare se non addiruttura abolire, i carboidrati a IG elevato.

Citazione:
l'unica cosa che non reggo è il fegato
E fai bene, turaz, poichè esso, come tutte le frattaglie, contiene grandi quantità di acido arachidonico (AA), che è il precursore di tutti gli eicosanoidi cattivi.
E sei fortunato a non essere goloso

Ciao a tutti cincin
cincin is offline  
Vecchio 11-05-2006, 13.49.06   #8
cincin
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Mai mangiato il fegato grasso d'oca? Le foie (o fois?) gras

Mammamia! E' forse il mio piatto preferito...

Cmq anche il fegato di maiale o di mucca, non lo so, mi gusta..
Mentre postavo non avevo ancora letto il tuo intervento, Catharsis, quindi non era assolutamente una risposta indiretta nei tuoi riguardi, quanto ho affermato circa il fegato.
Prima della Zona il fegato era uno dei miei cibi preferiti.

Ciao
cincin is offline  
Vecchio 11-05-2006, 13.52.23   #9
turaz
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aggiungo che
quanto ho scritto sopra
si bilancia in ogni pasto (nel senso che i 2 pasti principali sono "completi")
ossia carboidrati (pasta) proteine (carne ma non solo) e grassi (uso olio extra vergine di oliva) verdura fresca, frutta.
non mangio pane ai pasti (salvo che non mangio la pasta)
1-2 volte la settimana pesce (lo amo)
1 volta la settimana uova (massimo due)

senza saperlo e basandomi sulla conoscenza del mio corpo (non so se approssimativa o meno) mi "auto-regolo"
non amo gli eccessi ma mi privo di poco.
Ah dimenticavo.
non mangio mai cereali
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Vecchio 11-05-2006, 14.14.38   #10
Yam
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E' difficile non cadere in quella che il mio primo maestro, un vecchio lama tibetano, chiamava fissazione sostanzialista.
Ci sono diverse scuole di pensiero sull'alimentazione, diversi metodi.

Devi considerare che in una dieta senza grassi animali, di grassi se ne assumono ben pochi, per esempio l'olio di girasole si usa in quantita' minime e soprattutto per la Vitamina E.

Altra faccenda e' che se assumiamo proteine di origine animale provenienti da allevamenti industrailizzati, quella carne per esempio, e' piena di antibiotici....e della sofferenza di una vita triste vissuta dall'animale....

Se assumo alimenti da supermercato che contengono glutammato, sto assumendo un demineralizzante.
Se assumo alimenti che contengono grassi idrogenati (processo per impedire l'ossidazione e irrancidimento) vado incontro a:

Abbassano il colesterolo HDL e alzano quello LDL
- Aumentano il rischio cardiovascolare più dei grassi saturi
- Abbassano il valore biologico del latte materno
- Causano un basso peso dei bambini alla nascita
- Aumentano i livelli di insulina in risposta a un carico glicemico
- Interferiscono con la risposta immunitaria diminuendo l'efficienza della risposta delle cellule B e aumentando la proliferazione delle cellule T
- Diminuiscono il livello di testosterone
- Inibiscono alcune reazioni enzimatiche fondamentali
- Alterano la permeabilità e la fluidità delle membrane cellulari
- Alterano la costituzione e il numero degli adipociti (cellule di deposito del grasso)
- Interferiscono con il metabolismo degli acidi grassi essenziali omega-3
- Incrementano la produzione di radicali liberi

Non parliamo neanche dello zucchero bianco privato di vitamine e minerali...

Il fegato. Sapete a cosa serve il fegato? E cosa contiene il fegato di un animale di allevamento?

E l'olocausto degli animali?

Qui

Dal sito linkato:

Il foie gras e' il fegato malato di oche ed anatre sovralimentate, costrette al "gavage", termine francese con il quale si indica la pratica utilizzata per "ingozzare" le oche e le anatre con circa 500 grammi di mais cotto e salato fino ad 8 volte al giorno, per un periodo che va dalle due alle quattro settimane, l'equivalente di 20 kilogrammi di spaghetti per un uomo del peso di circa 80 chili!
Per ingozzare questi animali viene utilizzato un tubo metallico lungo circa 28 centimetri che viene infilato nella gola delle oche: una pratica che provoca lesioni e fratture del collo, lesioni del gozzo, con conseguente rischio di infezioni o soffocamento. La vita di questi animali e' aggravata dalla costrizione in gabbie di batteria strettissime, di 25 centimetri per 15, che le rende incapaci di smaltire i grassi assunti in eccesso.
Il foie gras non e' altro, quindi, che il fegato malato, contenente un'eccessiva quantita' di grassi, di un animale torturato. Steatosi epatica e' il termine che definisce questa malattia che aumenta il volume e il peso del fegato delle oche dalle 7 alle 10 volte provocando problemi di asfissia, convulsioni, attacchi cardiaci, cirrosi e morte dell'animale.
125.000 oche ed anatre ogni anno vengono sottoposte a queste torture ed uccise all'estero per produrre foie gras destinato al mercato italiano ed altre 125.000 subiscono la stessa sorte negli allevamenti italiani.


Per l'aspetto etico delle multinazionali consiglio la lettura della Guida la Consumo Critico"

Ultima modifica di Yam : 11-05-2006 alle ore 14.17.21.
Yam is offline  

 



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