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Vecchio 21-11-2006, 21.33.57   #1
djsolidsnake86
Ospite
 
Data registrazione: 21-11-2006
Messaggi: 4
Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=2812

oltre a questa notizia di nn so quanti anni fa, poco tempo fa si parlava della scoperta del gene che fa invecchiare i vermi..

vorrei avere qualke vostro parere riguardo a questo argomento, e non venitemi a dire ke nn vorreste vivere in eterno, altrimenti come li popoliamo gli altri pianeti?
djsolidsnake86 is offline  
Vecchio 29-11-2006, 19.53.57   #2
nexus6
like nonsoche in rain...
 
L'avatar di nexus6
 
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Messaggi: 1,770
Post Solo un parere (il mio).

Secondo me, i genetisti farebbero meglio a ricavare i fondi per le loro fondamentali ricerche non facendo leva sulla sensibilità acuta della gente alle notizie sensazionali. E' pericoloso indurre a pensare che un "semplice" gene possa, da solo, determinare l'invecchiamento ("scoperto il gene dell'invecchiamento!!"), o ancora, la timidezza, la violenza, la sfortuna e chissà cos'altro ancora; pericoloso, in quanto, si pensa, inventeranno sicuramente un farmaco, qualche pillola, una tecnica per impedire l'invecchiamento, così come la timidezza, la violenza... la sfortuna... ed allora perchè preoccuparsi? Tutto potrà sistemarsi con una pillola!

Nulla può escludersi, ma allo stato attuale delle conoscenze si tratta di fantascienza, anche se la maggior parte della gente non è in grado di comprenderlo appieno...


Un saluto.


ps. gli altri pianeti, li si potrebbe popolare facendo una gran quantità di cuccioli... no...?
nexus6 is offline  
Vecchio 30-11-2006, 19.44.55   #3
pascal
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Messaggi: 41
Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

Citazione:
Originalmente inviato da djsolidsnake86
http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=2812

oltre a questa notizia di nn so quanti anni fa, poco tempo fa si parlava della scoperta del gene che fa invecchiare i vermi..

vorrei avere qualke vostro parere riguardo a questo argomento, e non venitemi a dire ke nn vorreste vivere in eterno, altrimenti come li popoliamo gli altri pianeti?

io ce l'aveva già in mente questa cosa
la scienza corre e si scorpono cure per malattie
la vita media si è allungata anche grazie all'invenzione di cure di malattie,e questo processo non si fermerà mai:tra 30anni magari la vita media sarà di 110anni.soprattuto in questo periodo con l'apertura della porta della genetica...
la scoperta della cura per la vecchiaia era inevitabile,anche se io me l'ero immaginato che scoprivano un modo per rafforzare la membrana e il nucleo delle cellule...
pascal is offline  
Vecchio 03-12-2006, 02.43.04   #4
Weyl
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Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

Citazione:
Originalmente inviato da pascal
io ce l'aveva già in mente questa cosa
la scienza corre e si scorpono cure per malattie
la vita media si è allungata anche grazie all'invenzione di cure di malattie,e questo processo non si fermerà mai:tra 30anni magari la vita media sarà di 110anni.soprattuto in questo periodo con l'apertura della porta della genetica...
la scoperta della cura per la vecchiaia era inevitabile,anche se io me l'ero immaginato che scoprivano un modo per rafforzare la membrana e il nucleo delle cellule...

La vita media si allunga soprattutto per effetto del minor numero di morti "giovani", in parte dovute ai progressi della medicina, ma in parte anche alle più favorevoli condizioni sociopolitiche dell'Europa.
Altrimenti... dovremmo ritenere che all'età del ferro, quando l'aspettativa media di vita era di circa vent'anni, gli anziani dei villaggi, i vecchi "saggi", dovessero essere dei diciottenni...
Detto ciò, è chiaro che alcuni meccanismi propri dell'"invecchiamento" ormai siano ben noti, ed altrettanto ben avviate siano le ricerche genetiche in materia.
Il modello che pare più convincente, allo stato dell'arte, è il seguente (in realtà io sono persuaso della sua realisticità!).
Come è noto, la stragrande maggioranza delle funzioni articolate dal codice genetico è, in effetti, "modulata" nella sua espressione.
Ciò significa: il nostro DNA non è un software applicato all'hardware cellulare.
Ogni unità informativa contenuta nel nostro codice è "regolata" nella sua capacità di espressione, ossia nell'intensità e nella frequenza con cui viene tradotta in un'azione cellulare.
Come avviene questa "regolazione"?
In parte, ma molto in parte, essa risponde ad un meccanismo semplice: gli eventi stessi che accadono nell'ambiente intra- ed extra-cellulare si accompagnano alla produzione di "fattori" che, oltre ad esplicare azioni proprie, agiscono retroattivamente sulle unità genetiche "codificanti" l'azione di cui sono l'effetto.
Ma in parte, e probabilmente "assai più", tali funzioni obbediscono alla soppressione, regolazione e incentivazione di "altre" unità geniche, le quali sovraintendono all'"efficienza" e all'"efficacia" delle precedenti attraverso dinamiche assai più complesse che "tengono insieme" molteplici funzioni, attraverso circuiti "brevi" (ossia intragenomici) di feed-back.
Non si può escludere, ed è, anzi, assai probabile, che tali circuiti brevi si determinino operativamente a livelli diversi, secondo signorie tuttora inimmaginabili.
L'invecchiamento sarebbe dovuto al venir meno, "prestabilito", dei secondi complessi sistemi, secondo modalità che sono meglio espresse dalle teorie caotiche che non da modelli deterministici "classici".
Per render conto del modello, immaginate il seguente scenario.
Avete un sacchetto che contiene mille palline, ciascuna delle palline rappresenta uno dei colori dell'arcobaleno.
(Notoriamente i colori dell'arcobaleno sono sette, ma è meglio specificare...!)
Dunque, ora il sacchetto viene completamente ed improvvisamente svuotato dentro una ciottola basculante con una certa agitazione.
Ogni volta che tre colori identici si affiancano le palline che li rappresentano si elidono.
Supponiamo, ora, che l'esistenza fisica sia possibile solo fino a quando almeno trenta o quaranta palline continuino a muoversi, agitate, nella ciottola.
E' chiaro che, presto o tardi, le palline saranno ridotte a quel numero: che tutto ciò dipenderà in gran misura da casualità, ma anche da come era prestabilito il rapporto tra i diversi colori.
Se, per esempio, due o tre o quattro colori fossero stati rappresentati da pochissime palline all'inizio, il sistema si sarebbe conservato molto a lungo.
Inoltre, la stessa regola del "tre" (tre colori uguali = elisione),deve dipendere da qualche ulteriore fattore.
Ecco, dunque, l'impronta che ispira la ricerca: da un lato, individuare le migliori combinazioni ereditarie le quali, empiricamente, comportano il miglior tasso di sopravvivenza.
Ma dall'altro, scandagliare le ragioni per cui le "regolazioni" si suicidano, cessando di operare per la vita, ma iniziando un percorso mortifero che pare "prescritto".

Alla suggestione di chi abbia fantasia, con la speranza che la sappia coniugare con intelligenza e buon senso, un dato sperimentale che, 25 anni fa, mi sconvolse: le cellule tumorali non posseggono questi meccanismi di regolazione, ma tendono all'immortalità.
Il mio distratto professore di Patologia Generale mi indicò una piastra, ove era conservata la linea cellulare di un cancro asportato da un'ignota paziente negli anni '30.
Tali cellule continuavano a vivere, a decenni dalla morte della donna da cui erano germinate.
Non ci dormii per due notti.
Weyl is offline  
Vecchio 03-12-2006, 03.07.59   #5
djsolidsnake86
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Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

si pure io la pensavo questa cosa da tempo.. ma il problema è.. tra 30 anni come hai detto tu, facciamo questo esempio, si potranno eliminare alcuni geni che causano l'invecchiamento di tessuti o organi?
djsolidsnake86 is offline  
Vecchio 05-12-2006, 13.36.33   #6
cielosereno52
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Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

Citazione:
Alla suggestione di chi abbia fantasia, con la speranza che la sappia coniugare con intelligenza e buon senso, un dato sperimentale che, 25 anni fa, mi sconvolse: le cellule tumorali non posseggono questi meccanismi di regolazione, ma tendono all'immortalità.
Il mio distratto professore di Patologia Generale mi indicò una piastra, ove era conservata la linea cellulare di un cancro asportato da un'ignota paziente negli anni '30.
Tali cellule continuavano a vivere, a decenni dalla morte della donna da cui erano germinate.
Non ci dormii per due notti.


Dunque... moriamo x amore...

Forse.. chi non possiede l'anima non muore...Come Faust...che vendette l'anima al diavolo...
cielosereno52 is offline  
Vecchio 05-12-2006, 17.59.59   #7
djsolidsnake86
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Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

http://www.ecplanet.com/canale/salut.../ecplanet.rxdf

http://www.ecplanet.com/canale/salut.../ecplanet.rxdf

ho trovato queste notizie recentissime..
se avete altre info a riguardo postate pure
djsolidsnake86 is offline  
Vecchio 05-12-2006, 19.16.34   #8
Fausto Intilla
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Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

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Originalmente inviato da Weyl
Alla suggestione di chi abbia fantasia, con la speranza che la sappia coniugare con intelligenza e buon senso, un dato sperimentale che, 25 anni fa, mi sconvolse: le cellule tumorali non posseggono questi meccanismi di regolazione, ma tendono all'immortalità.
Il mio distratto professore di Patologia Generale mi indicò una piastra, ove era conservata la linea cellulare di un cancro asportato da un'ignota paziente negli anni '30.
Tali cellule continuavano a vivere, a decenni dalla morte della donna da cui erano germinate.
Non ci dormii per due notti.

Fonte:http://www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=524

Molti pensano che qualcosa di spaventoso come il cancro potrebbe alla fine offrire un regalo all'umanità: la chiave di una vita più lunga, se non proprio l'immortalità. Le cellule tumorali, infatti, attraversano in molti casi un processo che rende la loro vita letteralmente senza fine.

Per il momento nessuno pensa alla fontana della giovinezza, ma una nuova relazione tra invecchiamento e cancro, appena scoperta, potrebbe offrire nuove strategie per le terapie antitumorali.

Sulla rivista Genes & Development, Carla Grandori, del Fred Huthinson Cancer Research Center, ed i suoi colleghi hanno riportano una correlazione tra una particolare proteina cancerosa, chiamata Myc, ed una terribile malattia rara a base genetica: la sindrome di Werner.

Questa sindrome è caratterizzata da un invecchiamento precoce delle persone colpite, che praticamente raggiungono l'aspetto di anziani già a 30-40 anni. La sua causa è in una mancanza o un difetto del gene WRN.

La Myc, dal canto suo, è implicata in diversi tipi di tumore. Precedenti studi avevano già dimostrato che, quando è presente in grandi quantità, riesce a rendere immortali le cellule cancerose intervenendo sull'enzima telomerasi, considerato cruciale proprio per l'estensione della vita cellulare. Ma non si limita a questo.

"Anche se la telomerasi è importante per l'immortalizzazione delle cellule - dice Grandori - non è sufficiente in tutti i tipi cellulari. Così ci siamo chieste quale altro gene potesse essere coinvolto, e quello della sindrome di Werner era uno dei candidati più evidenti".

Effettivamente i pazienti colpiti da sindrome di Werner non sviluppano mai quel tipo di tumori in cui è implicata la proteina Myc. Studiando in laboratorio delle cellule umane, si è trovata una risposta a questo fenomeno: quando le cellule contengono molta proteina Myc, il gene WRN viene attivato notevolmente, causando l'immortalità cellulare. Se però il gene è difettoso o mancante, come avviene nei malati di quella rara sindrome, allora la Myc non ha nulla su cui intervenire.

Teoricamente, visti questi sviluppi, sarebbe possibile pensare a farmaci capaci di bloccare l'attività del gene WRN. In questo modo anche l'immortalità delle cellule tumorali sarebbe colpita.

Certo, qualcuno potrebbe pensare che con una terapia del genere si potrebbero salvare i pazienti dal cancro, ma li si farebbe invecchiare prima proprio perché il loro gene WRN è bloccato. Diventerebbero praticamente tutti affetti da sindrome di Werner.

Ma Grandori non crede che le cose andranno così: "se le cellule cancerose hanno livelli di attivazione del gene WRN superiori al normale, saranno anche le prime ad essere colpite quando noi interferiremo con quel gene. Le cellule non malate, invece, non dovrebbero risentire allo stesso modo".

In effetti il discorso non è far sparire del tutto l'attività del WRN, come succede purtroppo per i malati di sindrome di Werner, ma farlo funzionare meno, e le cellule tumorali, che devono rimanere immortali per andare avanti, sarebbero le prime a soffrirne.

Fausto Intilla
(Inventore-divulgatore scientifico)
www.oloscience.com
Fausto Intilla is offline  
Vecchio 19-12-2006, 14.28.48   #9
weboy
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Messaggi: 20
Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

Ho letto su un libro su OSHO ( http://it.wikipedia.org/wiki/Osho_Rajneesh )
che parla di meditazione e medicina orientale che teoricamente il corpo ha capacita di rigenerazione fino a 300 anni il problema e' il modo di vivere e l'alimentazione in particolare.
Io sono convinto che non esista medicina o tecnologia che sia paragonabile alla tecnologia interiore del nostro corpo...bisogna saperla usare.
Ho letto che questo gene della vecchiaia ha una importante funzione antitumorale ,quindi andare ad agirvi ....

Secondo me sono solo studi che ci sviano dalla realta' ovvero che esistono metodi ben piu naturali e relativamente semplici per curare e mantenere in vita e salute il nostro corpo e uno dei problemi maggiori e' che viviamo in un sistema che va contronatura sotto tutti i punti di vista..
weboy is offline  
Vecchio 26-12-2006, 00.02.42   #10
pascal
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Riferimento: Il gene che fa invecchiare, in futuro sarà possibile controllarlo?

Citazione:
Originalmente inviato da weboy
Ho letto su un libro su OSHO ( http://it.wikipedia.org/wiki/Osho_Rajneesh )
che parla di meditazione e medicina orientale che teoricamente il corpo ha capacita di rigenerazione fino a 300 anni il problema e' il modo di vivere e l'alimentazione in particolare.
Io sono convinto che non esista medicina o tecnologia che sia paragonabile alla tecnologia interiore del nostro corpo...bisogna saperla usare.
Ho letto che questo gene della vecchiaia ha una importante funzione antitumorale ,quindi andare ad agirvi ....

Secondo me sono solo studi che ci sviano dalla realta' ovvero che esistono metodi ben piu naturali e relativamente semplici per curare e mantenere in vita e salute il nostro corpo e uno dei problemi maggiori e' che viviamo in un sistema che va contronatura sotto tutti i punti di vista..

tu ti faresti punzecchiare?
si sa che la medicina ha diverse strade:
-quella "naturale" con le medicine
-quella chirurgica che fa sempre base alla medicina "naturale" ma arriva dove questa non arriva.quando non si sa che fare ci si va con trapano e bisturi e si asporta.
è noto che l'uomo ha percorso la via,a volte la prima,a volte la seconda, più veloce.ora con la genetica non si sono scoperte solo le strade o le vie ma proprio tutto il mondo ed è in corso la stesura della mappa di questo mondo.
quando la medicina naturale ha iniziato a rallentare, si è passati sulla genetica che ha una risposta a tutto
questa è la realtà
la medicina orientale è avanzata su alcuni aspetti
ma non trovo come la tecnologia interiore possa superare la scienza
pascal is offline  

 



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