Mi trovo d'accordo quasi su tutto Mary e soprattutto sul finale, ma quanto
a religiosità insita in ogni uomo........tolleranza, rispetto, amore sono concetti
che troppo spesso vengono superati da: egoismo, competizione, invidia, rabbia, passioni sfrenate, qualunquismo, deresponsabilizzazione, avidità,
orgoglio etc..etc....
Nell'uomo c'è tutto, la coscienza contiene tutto, è proprio un abisso
in cui puoi sprofondare o una vetta elevatissima e purissima da conquistare.
Questa coscienza non nasce educata all'amore, al rispetto, alla tolleranza.
Non ci viene naturale condividere in una società in cui continuiamo a
erigere muri, circondarci di alti steccati, chiuderci in dimore piene di allarmi.
Le società "organizzate" tendono sempre di più ad allargare il divario
fra ricchi e poveri, a fare risplendere l'oro e a lottare per possedere
e rubare l'energia (l'oro nero o altre forme di energia) e tutto ciò
non aiuta a far nascere "buoni sentimenti". Questo è uno dei prinicipali motivi per cui si continua a vedere il fratello che uccide il fratello, famiglie che maledicono un congiunto, popoli che lottano l'un contro l'altro per difendere
pozzi di petrolio etc.
Già il bambino che ha un giocattolo grida "è mio" e piange se qualcuno lo tocca
o glielo ruba.
Allora dov'è l'amore, la tolleranza, il rispetto innati?
Tutto è in embrione, sia il "bene" che il "male" e tutto va osservato,
usato e indirizzato.
Questa forse è la funzione prinicipale della cosiddetta religione.....che può
anche forse essere sostituita da un sano laicismo ricco di valori umani
ma quale società laica ha prodotto uomini tolleranti, compassionevoli,
amorevoli, gentili, distaccati dai possessi, pronti a dare sè stessi
per gli altri? e se qualche società c'è riuscita siamo certi che non
ha influito qualche insegnamento di qualche maestro "spirituale" o "religioso"
nell'educare al rispetto e all'amore?
Se "maestri" spirituali hanno predicato questi principi è stato proprio perchè
ci allontaniamo sempre più da quest'insieme di piccole regole comportamentali
che aiutano tutti a vivere meglio e in armonia.
Il fatto poi che oggi sempre più si tenda all'autoconoscenza e a scoprire
come ci sia un solo SE' spirituale in miliardi di noi e che nascono vie
di "illuminazione" è proprio un segno di come questa via di luce si smarrisca
continuamente se qualcuno non viene a "rammentarlo"

[quote=paperapersaAllora dov'è l'amore, la tolleranza, il rispetto innati?
Tutto è in embrione, sia il "bene" che il "male" e tutto va osservato,
usato e indirizzato.
Questa forse è la funzione prinicipale della cosiddetta religione.....che può
anche forse essere sostituita da un sano laicismo ricco di valori umani
ma quale società laica ha prodotto uomini tolleranti, compassionevoli,
amorevoli, gentili, distaccati dai possessi, pronti a dare sè stessi
per gli altri? e se qualche società c'è riuscita siamo certi che non
ha influito qualche insegnamento di qualche maestro "spirituale" o "religioso"
nell'educare al rispetto e all'amore?
Se "maestri" spirituali hanno predicato questi principi è stato proprio perchè
ci allontaniamo sempre più da quest'insieme di piccole regole comportamentali
che aiutano tutti a vivere meglio e in armonia.
Il fatto poi che oggi sempre più si tenda all'autoconoscenza e a scoprire
come ci sia un solo SE' spirituale in miliardi di noi e che nascono vie
di "illuminazione" è proprio un segno di come questa via di luce si smarrisca
continuamente se qualcuno non viene a "rammentarlo"[/QUOTE]

I veri maestri spirituali non hanno offerto principi o regole..
Non confondiamo la religioni con la religiosità che riscopre solo ciò che siamo nell'Essenza.Forse che il Bene,l'Amore,la Compassione siano dei principi, o forse invece solo Energia Divina?Forse che le regole non facciano comodo solo all'ego,e quindi alle religioni e alla società civile? (E con ciò non affermo che non siano utili..)

[quote=Noor]I veri maestri spirituali non hanno offerto principi o regole..
citami dei "veri maestri" e vediamo se anche solo con la loro stessa vita
non abbiano dato esempi di auto disciplina e valori etici........

[quote=paperapersa]

Se proprio insisti..i primi che mi vengono in mente..osho,Nisargadatta,Raman a Maharshi,E. Tolle,J Krishnamurti,UG Krishnamurti..
Possono bastare?

Sì, credo anch'io che tutto sia in embrione. Allo stato potenziale noi abbiamo tutto, ma proprio tutto.

Io non affermo che il bambino appena nato è un essere perfetto. Non sarebbe un essere umano.
Lungo il cammino della vita umana non può mancare niente di ciò che è umano. Ed il bene ed il male ne fanno parte integrante, dobbiamo tutti esserne consapevoli.

Penso che educare un bambino voglia dire aiutarlo a gestire le sue potenzialità. Quel che fanno le religioni è altro.

Il bambino non deve subire alcun lavaggio di cervello, deve imparare attraverso il comportamento, la vita dei genitori.
Da adulto potrà decidere se seguire o meno un cammino religioso se credere o meno nella trinità o in in qualcosa d'altro.

Sarà la sua presa di coscienza che società e genitori hanno contribuito a formare a permettergli di seguire un suo cammino.

A volte un ateo può essere più religioso di un cristiano o di un islamico.

La religiosità naturale credo sia quell'istinto verso il bene, il ben-essere che è in ogni essere come spinta verso la vita per rifuggire dalla pulsione verso la morte.

A volte penso che la trinità possa rappresentare il corpo e lo spirito che insieme diventano un essere umano.

Ciao Mary,

da qualche parte ho letto che la trinità sono il cuore, la mente e l'anima di ogni uomo.

In "Simbologia dello Spirito", Jung dimostra che il simbolo dell'uno e trino è presente in diverse religioni ed è un archetipo.

In fin dei conti anche Hegel non parlava di tesi, antitesi, sintesi?

Bellissimo, vuol dire che Dio si è fatto in tre per noi, solo per noi.

Perchè Dio è ovunque, nulla può essere scisso da Lui o Lei, come il pesciolino non può sfuggire all'oceano, può ignorarlo, criticarlo, rifiutarlo, cercarlo.....ma l'acqua è dentro e fuori di lui.