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Vecchio 11-04-2007, 13.34.21   #1
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
L'inferno è già qui...

E' inutile pensare l'inferno altrove.
Esso è già qui. E' nella coscienza dell'ego ottenebrato.
E' nella crudeltà, nella miseria, nell'odio, nella cattiveria, nella falsità, nella stupidità, nell'avidità...
Per cui pensarlo nel divenire è senza senso. Noi quando siamo persi nei labirinti della follia vendicativa, nella competizione idiota, nella violenza gratuita siamo già dimorando in esso. Quando siamo posseduti dall'avidità, dalla calunnia, dalla perversione stiamo sguazzando nelle piazze del suo impero.
L'inferno è una condizione della Coscienza che poi si traduce nella realtà fisica ed emozionale.
Ci sono gironi infernali all'interno di noi stessi che percorriamo ogni qualvolta percorriamo adirati, gelosi o invidiosi...
Con queste condizioni psicologiche siamo destinati ad incontrare altri dannati temporanei nello stesso stato.
Le fiamme di queste negatività quando interagiscono non possono che divampare.
Dunque il castigo non è ipotetico, in un divenire post mortem, ma è il terreno stesso nel quale ci muoviamo nel momento stesso in cui abbiamo smarrito noi stessi,in cui siamo profondamente squilibrati nel senso essenziale.
Lo spauracchio sventolato come deterrente di un inferno in cui si dovranno espiare colpe e peccati per me è metaforico. Quel tempo è soltanto una proiezione delle nostre paure e senso di colpa che domina la nostra mente.
Le colpe ed i 'peccati' si scontano già qui ed ora nella coscienza sempre più lontana dalla pace, dalla gioia e serenità che sarebbero possibili, solo che noi avessimo scelto la strada opposta a quella che, invece, ci ha condotto o può condurci negli stati infernali del tormento e angoscia mentale.
Quella che, a mio avviso, è la notizia consolatoria e di estremo aiuto è che niente è irreversibile. Che è possibile pure un cammino a ritroso che può ricondurci alla Casa lasciata e poi perduta, sede eterna di ogni beatitudine.
Si tratta di fare un viaggio di risalita alla Sorgente dell'Essere, della nostra autentica natura. Perchè tanto più ci allontaniamo da essa tanto più ci caliamo nel nostro inferno personale e contribuiamo all'espansione dell'inferno collettivo.

Mirror is offline  
Vecchio 11-04-2007, 16.24.26   #2
turaz
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Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
Riferimento: L'inferno è già qui...

esattamente.
un saluto
turaz is offline  
Vecchio 11-04-2007, 16.39.24   #3
Noor
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Messaggi: 2,064
Smile Riferimento: L'inferno è già qui...

Sì..in tutte le distorsioni dovute ad ignoranza ed inconsapevolezza..
Noor is offline  
Vecchio 11-04-2007, 18.01.02   #4
gyta
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Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
..nella coscienza dell'ego ottenebrato.

..è una condizione della Coscienza che poi si traduce nella realtà fisica ed emozionale.

Ci sono gironi infernali all'interno di noi stessi che percorriamo...



Dimmi: c'è un segno chiaro dietro l'orizzonte?
spesso scompari prima che il mio sguardo possa sfiorarti
anche un solo attimo con la dolcezza lieve del mio sentire..
Si avvicina la primavera trillo tenue di colori
come se dalla tua bocca ancora informe posata sulla mia fronte
in un bacio eternamente bramato
colasse sui miei occhi la bruma della vita..
Dietro, dentro e più in là piccoli sentori d'un pulsare perpetuo
che invisibile riesuma del marcio grano la foschia come rimosso del latente potere
e l'essere dibattendosi dal suo involucro d'incoscienza
premesse una volta ancora, la fatale, entro quelle pareti inconsistenti del nulla
forando il guscio dell'eterna ascesa


(<<Percorsi dall' "inferno">>)
gyta is offline  
Vecchio 11-04-2007, 19.05.32   #5
gyta
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Messaggi: 2,614
Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
..Si tratta di fare un viaggio di risalita alla Sorgente dell'Essere, della nostra autentica natura.

" So per certo che nel silenzio e nella solitudine in cima a un monte o nel folto bosco o in un'aperta pianura o anche nel fitto d'un nebbione, se per un istante cesso di far seguire la trafila dei pensieri e delle immagini nella mente, giunge la liberazione. Mi basta trattenerla dolcemente, e tutto in me si rimuta, è come l'acquietassi un illimitato potere, perché null'altro desidero. Mi trovo alla radice del cosmo, immobile perché ogni cosa è come fosse mia, padrone perché tutto mi circonda mitemente, felice perché nulla di più potrei desiderare, e tutti questi aggettivi stonano, perché in realtà semplicemente sono.Sono l'essere. "

(Elémire Zolla)


"Entrare nell'ignoto è l'avventura suprema, l'estasi più grande, ma ci ispira paura, ci dà la sensazione di perdere qualcosa. Puoi perdere solo ciò che non hai. Lascia che lo ripeta: puoi perdere solo ciò che non hai. E' assolutamente impossibile perdere ciò che hai. Se il tuo sapere scompare, significa che non era una vera conoscenza.
Adesso viene il principio ora inizia la ricerca all'interno di Dio.
L'arrendersi è il balzo quantico che porta dalla mente alla non-mente, dall'ego all'assenza di ego. E in quel singolo passo si riassume l'intero viaggio. Non è un lungo viaggio che porta da te a Dio: si tratta di un unico passo. Non è un fenomeno graduale; non arriverai al divino passo dopo passo, per gradi. E' un salto di qualità! L'istante prima eri immerso nelle tenebre e l'istante successivo tutto è luce. Devi solo mettere da parte l'ego. "


(Osho Rajneesh)
gyta is offline  
Vecchio 11-04-2007, 19.10.06   #6
gyta
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Messaggi: 2,614
Riferimento: L'inferno è già qui...

"Inferno" come modalità d'ascesa [tappa obbligatoria di percorso alla discesa all'abbraccio in noi]
o meglio di comprensione profonda reale.
"Inferno" come taglio del cordone ombelicale;
"inferno" come solitudine obbligata ed ancora non compresa:
dall'unione indistinta all'unione <cosciente> come comprensione profonda, accettazione.
L'ombra necessaria alla visione della <luce>. Il discernimento, che distingue ed unisce.

Esemplificativo (di tale percorso) lo scritto "Il Padre Traditore":
http://www.zoebenesserecultura.org/e...raditore. htm


Gyta
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Vecchio 11-04-2007, 23.32.07   #7
Elijah
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Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
E' inutile pensare l'inferno altrove.
Esso è già qui.

Come il Regno di Dio...

Peccato che solo pochi ne sono consapevoli... e lo notano. Ma dove sarà mai?

|
v
Elijah is offline  
Vecchio 12-04-2007, 10.26.44   #8
visechi
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Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
E' inutile pensare l'inferno altrove.
Esso è già qui. E' nella coscienza dell'ego ottenebrato.


L’inferno non è nella coscienza, ma è la coscienza stessa. Non val dunque la pena ed assume poco senso la ricerca di cause esterne che rappresentino il virus della coscienza, quando è essa stessa in primissimo luogo il vero virus che ammorba l’essere. L’ego, l’avidità, l’odio, il rancore, l’ira, la falsità sono suoi elementi costitutivi imprescindibili. Il tradimento, come racconta E. Zola, è peculiarità della coscienza, e non esiste ego ottenebrato, ma soltanto ego che si afferma attingendo a queste sue caratteristiche. L’uomo è coscienza, è così anche avidità, odio, rancore e tradimento, lo stesso che patì Cristo sulla croce, il tradimento peggiore che si possa patire, posto in essere dal proprio Padre.
La croce si trascina appresso anche un altro insegnamento, assai più profondo. Su quei legni Cristo è abbandonato dal Padre e soffre di quest’abbandono. Ma Cristo è anche il Padre che abbandona, ed il Padre è colui che abbandona e al tempo stesso il Figlio che soffre inchiodato ai legni le peggiori pene che un uomo possa sopportare, sia morali, per l’abbandono, che fisiche, a causa delle trafitture. Sulla croce si materializza l’originaria lotta intradivina. Dio che disputa con se stesso: l’inferno di Dio. L’uomo riflette in sé, nel proprio intimo, quest’originario dissidio interiore. Come l’amore umano, per quanto dolce ed eccelso, è pur sempre pallida immagine dell’amore che Dio prova per la Creazione, così anche il nostro inferno, inscritto nella coscienza di ciascuno di noi, è fioca immagine dell’inferno di Dio. Ciascuno di noi, nel proprio profondo, ripropone l’eterna contesa del Creatore fra Bene e Male. L’uomo lotta con se stesso perpetuando l’originaria eterna inesausta contesa presente in Dio. La creazione stessa è il tentativo divino di relegare sulla terra il Suo male costitutivo. In tal senso è corretto affermare che Dio non operi il Male, lascia solo che sia.Ciao
visechi is offline  
Vecchio 12-04-2007, 12.00.16   #9
Elijah
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Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da visechi
Sulla croce si materializza l'originaria lotta intradivina. Dio che disputa con se stesso: l’inferno di Dio.

Come si suol dire... Nemo contra Deum, nisi Deus ipse. (Goethe?)

-> Nessuno è contro Dio, se non Dio stesso.
Elijah is offline  
Vecchio 12-04-2007, 12.04.14   #10
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Riferimento: L'inferno è già qui...

Citazione:
Originalmente inviato da visechi
L’inferno non è nella coscienza, ma è la coscienza stessa. Non val dunque la pena ed assume poco senso la ricerca di cause esterne che rappresentino il virus della coscienza, quando è essa stessa in primissimo luogo il vero virus che ammorba l’essere. L’ego, l’avidità, l’odio, il rancore, l’ira, la falsità sono suoi elementi costitutivi imprescindibili. Il tradimento, come racconta E. Zola, è peculiarità della coscienza, e non esiste ego ottenebrato, ma soltanto ego che si afferma attingendo a queste sue caratteristiche. L’uomo è coscienza, è così anche avidità, odio, rancore e tradimento, lo stesso che patì Cristo sulla croce, il tradimento peggiore che si possa patire, posto in essere dal proprio Padre.

Visechi, di quale Coscienza stai parlando
Esistono diverse forme di Coscienza anche se la coscienza e' Una ed Una sola, esistono infiniti gradi di Coscienza. La Coscienza Pura e' il LOGOS o Ishvara o Brahman Saguna, ossia il punto piu' alto della manifestazione (questo anche per l'Advaita) e', in tibetano Rig-pa'i Ye Shes, Spirito Consapevole. Il Diamante e' il punto piu' alto dell'evoluzione minerale e segna l'uscita dal vero Inferno dove fortissime pressioni lo hanno stimolato a sviluppare quelle qualita'. Li sei stato forgiato da un'emozione:l'avversione. Hai imparato a resistere.

Citazione:
La croce si trascina appresso anche un altro insegnamento, assai più profondo. Su quei legni Cristo è abbandonato dal Padre e soffre di quest’abbandono. Ma Cristo è anche il Padre che abbandona, ed il Padre è colui che abbandona e al tempo stesso il Figlio che soffre inchiodato ai legni le peggiori pene che un uomo possa sopportare, sia morali, per l’abbandono, che fisiche, a causa delle trafitture.

Si sta forgiando un Dio, sta per nascere un Dio, e' il Figlio che scopre di non essere mai nato e mai morto e che mai nessuna sofferenza lo ha toccato.

Citazione:
La creazione stessa è il tentativo divino di relegare sulla terra il Suo male costitutivo. In tal senso è corretto affermare che Dio non operi il Male, lascia solo che sia.Ciao

Almeno tu...potresti fare lo sforzo di uscire da quegli schemi. La creazione, cosi come e' ora, e' accaduta 15.000.000.000 di anni or sono, chiamala pure Big Bang, e' corretto.
Dal Padre, l'Assoluto Immanifesto, il Parabrahman o Sunyata o WU CHI, che non e' un mero nulla e' scaturita Energia. Suoni, Luci e Raggi.
Il vento (Vayu) surriscaldandosi ha generato il Fuoco da cui e' scaturito l'elemento fluido (il Sole e' ancora in quella dimensione) e per ultima la Terra. Con la Terra appare la Coscienza individuale.
Alla fine del Viaggio si scopre che tutto avviene in ogni istante di percezione (la Chiarezza percettiva e' Pura Coscienza) e che il tempo non e' mai esistito.

Ultima modifica di Yam : 12-04-2007 alle ore 15.22.55.
Yam is offline  

 



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