Sono perfettamente d'accordo con l'ultimo messaggio di paperapersa.
Io mi sono convertita solo tre anni fa al cristianesimo, e l'ho fatto dopo aver passato una settimana in un monastero di benedettini.
durante l'adolescenza sono sempre stata anticlericale ecc ma ho sempre avuto un forte bisogno di spiritualità, spiritualità che però non trovavo nelle messe a cui mi avevano portato.
Ora, nonostante i frequenti ripensamenti dovuti alla chiesa -che francamente sembra allontanarsi da quello che è lo spirito del concilio vaticano II, l'unico che poteva e può farla portatrice di messaggi che "parlano" ancora- capisco il perchè di un rito, di un sacramento, almeno per ciò che significa per me.
E' un farsi materia, un farsi gesto, di qualcosa che un credente reputa importante.
E' anche vero che la religione di stato ha portato alla fine a più fraintendimenti e imposizioni che altro.
Però insomma...dirsi appartenenti a qualcosa, pregare con qualcuno, cantare un canto in cui tu sei UNO dei tanti..a me ha aiutato a capire che al mondo non ci sono io sola, che sono una persona perfettamente comune, uguale agli altri, che non sembra ma anche un prete giovane ed entusiasta ha molto da insegnarmi. In poche parole, quando la spiritualità individuale ha deciso di darsi una forma, per me è stato l'incontro con l'altro da me, non solo con me stessa.
Però è ovvio che non si può essere d'accordo su tutto ciò che dice la chiesa. Ha un'eredità di errori su errori e ora mi pare ne stia facendo di nuovi..per esempio, se la chiesa è ecumenica davvero, perchè non mette bocca sulla politica di tutta l'europa, tanto per cominciare?! E non soltanto sulle questioni italiane?
E poi diciamocela tutta, i dico mica stanno abolendo il matrimonio!!

Canzone di Luigi Tenco intitolata "Cara maestra", ad un cero punto dice:
...mio buon curato dicevi che la chiesa è la casa dei poveri, della povera gente, però hai rivestito la tua chiesa di tende d'oro e marmi colorati, come può adesso un povero che entra sentirsi come fosse a casa sua.

Peregrina stai forse dicendo che ti sentivi talmente sola che anche una riunione in qualsiasi circolo culturale o di parapsicologia o sportivo, insomma qualunque riunione a patto che stavi con qualcuno ti avrebbe fatto star bene? Allora rispondimi: tu che ti senti così sola come fai quando sei veramente sola.
Ciao

Questa è una cosa che non sono riuscito mai a capire: come si può dichiarare di essere dentro alla Chiesa Cattolica pur essendo in disaccordo con le sue direttive, o d'accordo con una parte e in disaccordo con l'altra.

Mi spiego meglio. La chiesa cattolica ha una struttura molto precisa: al di sopra di tutto c'è ovviamente Dio, il papa è il suo interlocutore privilegiato in quanto rappresentante sulla terra di Gesù, quindi il clero, infine il fedele. Non esiste nel cattolicesimo la possibilità per il fedele di scavalcare il clero e avere un rapporto diretto con Dio: o si entra a far parte del clero o ci si affida ad esso incondizionatamente.
Come si può un fedele dirsi in disaccordo con quello che dice colui che per lui è il rappresentante terreno di Gesù, e pure rimanere un fedele?

Che mi dici allora quando il Papa faceva torturare, quando mandava al rogo, rappresentava sempre quel Pietro che viveva con Gesù?

Secondo me no, ma io non sono (più) cattolico.

Mi chiedevo come un cattolico possa continuare a proclamarsi tale pur essendo in disaccordo col papa, non come un non cattolico giustifichi il papa.

A me di quello che dice oggi il papa non me ne frega niente, ma, ripeto, non sono cattolico.
Un cattolico in disaccordo col papa, ma magari d'accordo con qualche prete, o affascinato da qualche singola cerimonia, farebbe molto meglio a smettere di dirsi cattolico e dirsi semplicemente cristiano.

e' quello che con grande sincerità mi dichiaro io.
infatti mi sento coerentemente cristiana, ma non accettando nè i dogmi
nè l'autorità e la gerarchia non mi ritengo cattolica. anche se devo molto
al cattolicesimo quale iniziazione verso un cammino di spiritualità.

Rispondo ad Ozner.
Non ho parlato di solitudine, ho parlato di spiritualità.
Non è stato ll'allontanare la solitudine che mi ha portato alla religione, ma esattamente il contrario.
La spiritualità per me è un'altra cosa. La spiritualità si può vivere in molti modi, stando su un monte dell'himalaya come asceti, su una spiaggia la notte, osservando la natura, guardandosi dentro, pregando in una stanza o ritrovandosi in una chiesa o molto altro ancora, tutti quelli che volete,e nessuno è giusto o sbagliato in assoluto(v. l'ultimo mess di paperapersa).
Solo che per me una chiesa significa condivisione, a differenza di uno da solo sull'himalaya. Le due sfere non sono opposte, penso che si compenetrino.
Poi rsponderei alla questone chiesa non chiesa ecc: uno può credere che esista un dio, l'atman o come vuoi chiamarlo, o ciò che dà forma alla natura o quel che ti pare, leggersi il vangelo, crederci, ma non essere d'accordo su ciò che la chiesa fa?? Può esserlo?
Io credo di sì. Non sto dicendo che ho la risp pronta, non è facle dirsi cristiano per uno che pensa che i fasti e gli ori siano il contrario del messaggio da mandare...ma è così!!non siamo fatti di pietra, nessuno è l'incarnazione di un'ideologia o di un dogma, fortunatamente!!!E facendo qst affermazioni non mi sento per nulla incoerente: la chiesa è fatta di uomini, è ovvio che sbagliano!Ma io potrò credere alle idee e non a tutto ciò che dicono gli uomini come un automa?Posso pensare che per me un vangelo è valido al di là di come è stato usato?
Insomma, portatemi l'esempio di una religione, di un'ideologia CHE NON HA FATTO 1 VITTIMA SU QST TERRA: me la trovate? Le idee su cui si basavano erano sbagliate del tutto o sono state corrotte?attenzione non sto difendendo religioni o ideologie:il contrario.
riguardo alla canzone di Tenco: "è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco possa entrare nel regno dei cieli".qst è vangelo.

scusate l'intromissione, convenga leggere la Lumen Gentium per capire la struttura della chiesa che secondo questo documento non sembra collimare con quanto scrivete.
effettivamente ll documento sembra essere un controsenso con quello che è oggi la chiesa, ma da qualche decennio la chiesa e sopratutto con l'aiuto dei laici sta cambiano direzione dove si fa più insistenza su questo aspetto, dove ognuno attraverso i propri ministeri sia quello sacerdotale comune dei fedeli, sia quello ministeriale o gerarchico sono sullo stesso piano e ordinati l'uno all'altro quindi non più secondo una immagine a piramide.
secondo me il problema non è tanto nella gerarchia ma risiede nei cristiani i quali non sono a conoscenza dell'importanza del ministero comune dei fedeli i quali con compiti diversi compongono il popolo di dio.
ciao

Hai ragione, mi sono sbagliato, adesso che ho riletto quello che dicevi mi scuso per essere stato così superficiale.