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Vecchio 24-05-2007, 18.57.14   #81
atisha
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Ma è mai possibile che non si provi un minimo di imbarazzo quando si usano affermazioni del tipo…
- Io Conosco, la Sapienza del Tutto, la Luce Divina, Connessione con Dio, La Verità Pura, Il Vero Amore……io sono Felice grazie all’Art de Vivre?
No Atisha, nemmeno tu sei felice…stai solo sfruttando con tutte le tue forze una condizione che non dipende, per la parte esterna, da te…ma dagli eventi in cui sei immersa e sei costretta a vivere. Il tuo lavoro interiore (che non ha mai nulla di divino) ha permesso di metabolizzare la percezione dell’indiscutibile ed inconfutabile sofferenza umana. Spingila un po’ più in basso e sarai in grado di anestetizzarti ed immunizzarti tanto quanto qualsiasi altro guru della domenica (…e pensare che quell'ottimista di Visechi pensa pure ce ne sia stato qualcuno dei giorni feriali). Il gioco è facile e permette di Conoscere Come Stanno Le Cose!...
…pure di insegnarle!

Nessun imbarazzo.. anzi... più volgi lo sguardo al Sole.. e più ne ricevi il calore!!
Atisha mai ha detto di vivere felice.. perchè sa che la felicità è anch'essa uno stato alterato della coscienza...
può accadere di essere felice.. come essere infelice.. essere in sofferenza.. da lì.. da quell'equilibrio, nasce l'Arte di Vivere..

Essere Pace è tutt'altro.. ma non sto di nuovo a dilungarmi a cercare di far comprendere ciò che E' Vivere interiormente in Connessione Luminosa.. o esenti da stati emozionali creati dall'ego.. e dimorare in uno stato atipico ed incomprensibile per coloro che adombrano il tutto frettolosamente con il solo fatto che avremo semplicemente metabolizzato alcune percezioni..
Niente affatto caro maxim.. pensa ciò che ..riesci che più ti rilassa e ti è congeniale.. amici come prima.. io mangio la polenta e tu la beccaccina.. e mi permetto di brindare con te alla Vita....

Il gioco congeniale, cioè comprendere come stanno le Cose, sarebbe comprendere innanzitutto cosa sono i pensieri meccanici, togliere le condizioni indesiderabili.. capire profondamente cos'è l'immaginazione.. a cosa serve e dove va a parare oltre la superficie dell'ego, e che ci sta dietro a tutto questo film..
Potresti scoprire che non c'è Niente da scoprire.. o che non c'è neppure uno scopo..
o potresti pure Servirti di questo Gioco che pur tu negandolo.. resta sempre Divino.. perchè TUTTO è Divino.. anche Tu.. anche il tuo fucile puntato.. ma non per questo poi, sapendolo riconoscere, troveresti necessario usarlo..

Ultima modifica di atisha : 24-05-2007 alle ore 20.19.52.
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Vecchio 24-05-2007, 19.28.01   #82
Yam
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da maxim

Pensate...per rimanere in tema con la discussione...la beccaccia è l'unico animale alato (almeno così mi risulta) che non muovendo gli occhi riesce a trarre l'essenza (cioè l'oggetto...cioè a vedere) con un angolo quasi pari a 360°...manca solo un piccolo angolino sopra la sua testa...ed il falco, non si sa come nè il perchè, ma lo sa

Infatti, il falco lo sa, quindi stai all'erta.
FalcoYam

Che nedici di aprire un 3d in cui parliamo della natura? Del nostro rapporto con essa?
La natura e' stata ingiustamente considerata profana per troppo tempo, li invece e' molto evidente il sacro.
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Vecchio 27-05-2007, 15.50.10   #83
gyta
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..gocce d'energia..

Citazione:
Originalmente inviato da maxim

godiamoci tranquillamente gli istanti della vita e cerchiamo di trarne il massimo giovamento…
voi dalle tanto vostre meditazioni, io dalle mie albe. Sforziamoci di sviluppare un pensiero[...]
che sappia sempre cogliere la visione ottimale della vita per infondere pace ai nostri cuori
..tanto mica cambia nulla..

Già Maxim! E' proprio così: non cambia mica nulla di differente da ciò che
già muta in continuazione: il nostro pensiero! Nulla "cambia".

"Muta" unicamente "tutto"(!) ovvero la visione e la realtà interiore e sulla pelle della vita.
Ciò che muta è la lettura delle cose, degli eventi; e da questo, sì(!),
trarne il giovamento dal <essere in vita>.

Cos'altro sennò? Ma proprio dalla nostra interpretazione degli eventi, dal nostro sentire sottile
si scatena persino quel "cambiamento" che può portare ad un reale giovamento sempre più collettivo.
Perché anche se spesso ce ne scordiamo.. Noi siamo ciò che pensiamo.
[il resto al cervello ben poco occorre ed interessa].

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror

..Da questa diversa visione è ovvio che si possano vedere altre 'soluzioni' a vari livelli,
casomai fosse possibile.


" E se fosse che la mia anima, quando sono presente a me stesso, e non quando sono assorbito dagli eventi, facesse secernere al cervello “gocce di un’energia” capace di tramutare il mio essere? E se questa fosse un’energia più potente di qualsiasi farmaco? "

(da http://www.riza.it/interna.asp?ln=3&sez=5&info=67 8 )



Gyta

Ultima modifica di gyta : 27-05-2007 alle ore 18.44.56.
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Vecchio 28-05-2007, 10.27.27   #84
maxim
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Riferimento: ..gocce d'energia..

Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Già Maxim! E' proprio così: non cambia mica nulla di differente da ciò che
già muta in continuazione: il nostro pensiero! Nulla "cambia".

"Muta" unicamente "tutto"(!) ovvero la visione e la realtà interiore e sulla pelle della vita.
Ciò che muta è la lettura delle cose, degli eventi; e da questo, sì(!),
trarne il giovamento dal <essere in vita>.

Cos'altro sennò? Ma proprio dalla nostra interpretazione degli eventi, dal nostro sentire sottile
si scatena persino quel "cambiamento" che può portare ad un reale giovamento sempre più collettivo.
Perché anche se spesso ce ne scordiamo.. Noi siamo ciò che pensiamo.
[il resto al cervello ben poco occorre ed interessa].


E ti pare che io non sia d’accordo con quanto hai scritto?

Hai perfettamente ragione…ma non riesco ancora a comprendere alcune cose.

Abbandonati i fulmini sulla via di Damasco e perfettamente consci che la visione e la realtà interiore è frutto del nostro pensare e che il prodotto finale di questo pensare, cioè una nuova visione, una nuova interpretazione e quindi un nuovo modo d’agire, dipende indubbiamente anche dagli eventi cui siamo sottoposti nel tempo che c’è concesso, e’ possibile arrivare a comprendere che non v’è nulla di assoluto ma v'è solo un pensiero in mutazione o è d’obbligo, affinché quel pensiero diventi “puro”, credere che qualcosa di assoluto e non mutevole ci sia?
Il percorso spirituale è semplicemente, e quando gli eventi della vita ce lo permettono, un percorso di pensiero che, abbiamo visto, non porta sempre alla stessa meta…
..e se fosse veramente un percorso di pensiero…mutevole, relativo, bonariamente ingannevole, è possibile arrivare alla stessa meta, diversa per ognuno di noi anche a causa degli eventi diversi che ci colpiscono, senza dover trasformare le nostre fantasie, cioè i prodotti della nostra mente, in Realtà Assolute?
Giuro…nessuna provocazione!
- Sarebbe possibile sentire Yam, Atisha, Turaz emanare la stessa energia vitale, la stessa voglia di vivere, lo stesso modo d’agire senza che essi si contorcano a descrivere Realtà, Connessioni Divine e quant’altre Cianfrusaglie Spirituali ma semplicemente affermando che il loro modo d’essere è frutto del loro mutevole pensiero dalle cause fortunose e che non c’è nulla da scoprire di Vero che possa andar bene per gli altri?

maxim is offline  
Vecchio 28-05-2007, 10.45.07   #85
Mirror
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Riferimento: ..gocce d'energia..

maxim:
Citazione:
... e’ possibile arrivare a comprendere che non v’è nulla di assoluto ma v'è solo un pensiero in mutazione o è d’obbligo, affinché quel pensiero diventi “puro”, credere che qualcosa di assoluto e non mutevole ci sia?

Non ha importanza il pensiero che sia "puro" o meno. Quello è sempre relativo. E l'aspetto superficiale dell'essere. E' il substrato invece che è comune, che è assoluto. E' proprio quello che non hai ancora conosciuto, "realizzato".

Citazione:
Il percorso spirituale è semplicemente, e quando gli eventi della vita ce lo permettono, un percorso di pensiero che, abbiamo visto, non porta sempre alla stessa meta…
..e se fosse veramente un percorso di pensiero…mutevole, relativo, bonariamente ingannevole, è possibile arrivare alla stessa meta, diversa per ognuno di noi anche a causa degli eventi diversi che ci colpiscono, senza dover trasformare le nostre fantasie, cioè i prodotti della nostra mente, in Realtà Assolute?

La stessa meta non dovrebbe essere necessariamente il pensiero condiviso, ma la condizione di "non pensiero" che ci riconosciamo come essenza comune.

Citazione:
Sarebbe possibile sentire Yam, Atisha, Turaz emanare la stessa energia vitale, la stessa voglia di vivere, lo stesso modo d’agire senza che essi si contorcano a descrivere Realtà, Connessioni Divine e quant’altre Cianfrusaglie Spirituali ma semplicemente affermando che il loro modo d’essere è frutto del loro mutevole pensiero dalle cause fortunose e che non c’è nulla da scoprire di Vero che possa andar bene per gli altri?

Certo che si può, ma quello che ti stanno indicando è una dimensione che la tua mente, il tuo pensiero, non potranno mai conoscere. I pensieri sono sovrpposizioni a quella dimensione intangibile, immutabile, eterna.
Invece tu sembri ostinarti a voler conciliare i riflessi che appaiono sullo specchio, identificandoci e identificandoti in essi, quando, continuamente, ti stanno dicendo che la tua natura fondamentale è essere quello specchio- consapevolezza nella quale appaiono i riflessi-pensiero.
Ti manca, a mio parere l'esperienza meditativa profonda, lo ribadisco.
Sei totalmente identificato con i tuoi pensieri. Per cui non sospetti e non puoi nemmeno concepire che dietro ad essi ci sia una presenza che non è pensiero. Non lo hai mai sperimentato... quindi lo posso capire.


Ultima modifica di Mirror : 28-05-2007 alle ore 12.23.19.
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Vecchio 28-05-2007, 12.04.50   #86
Yam
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Scrivo ma con fatica.
C'e' un silenzio, che e' silenzio di pensiero, che a volte non posso violare, mi sembra pura follia tracciare solchi di pensiero in quella candida dimensione....anche se amo sciare in neve fresca: e' una delle emozioni piu' pure che io conosca. Oggi nevica in montagna, chissa che silenzio che c'e'.

Quando lo conosci, quel silenzio, riconosci anche il rumore che fa il pensiero, riconosci che e' una forma di follia quel continuo parlare tra se' e se'.

C'e' pensiero e pensiero, ovviamente la natura non puo' aver commesso un errore dotandoci di quella facolta'.
Ma c'e' un pensiero di troppo..quando questo diventa l'unica modalita' conoscitiva, l'unica voce che parla dentro di noi.

Quella voce sorge dal silenzio, e' chiaro che quella sorgente e' qualcosa di straordinario.
Fluisce come l'acqua il pensiero ma se io sono il pensiero vengo trascinato via con esso. Non c'e' stabilita' in quella dimensione dove tutto scorre come un fiume.
Io non sono quel continuo vorticare delle acque del pensiero, io sono colui da cui il pensiero sorge.

A volte quando osservo le persone sofferenti per il troppo pensiero vorrei dire loro che basta poco, che basterebbe chiudere l'acqua per un po', che non serve sprecare tanta acqua, ne basta molta di meno.

L'uomo e' come un bambino che ha scoperto il pensiero e ci gioca sino a quando sara' stufo di quel gioco.
Prima di allora l'uomo non sara' mai padrone del suo pensiero.
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Vecchio 28-05-2007, 13.00.55   #87
Mirror
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Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Scrivo ma con fatica.
C'e' un silenzio, che e' silenzio di pensiero, che a volte non posso violare, mi sembra pura follia tracciare solchi di pensiero in quella candida dimensione....anche se amo sciare in neve fresca: e' una delle emozioni piu' pure che io conosca. Oggi nevica in montagna, chissa che silenzio che c'e'.

Quando lo conosci, quel silenzio, riconosci anche il rumore che fa il pensiero, riconosci che e' una forma di follia quel continuo parlare tra se' e se'.

C'e' pensiero e pensiero, ovviamente la natura non puo' aver commesso un errore dotandoci di quella facolta'.
Ma c'e' un pensiero di troppo..quando questo diventa l'unica modalita' conoscitiva, l'unica voce che parla dentro di noi.

Quella voce sorge dal silenzio, e' chiaro che quella sorgente e' qualcosa di straordinario.
Fluisce come l'acqua il pensiero ma se io sono il pensiero vengo trascinato via con esso. Non c'e' stabilita' in quella dimensione dove tutto scorre come un fiume.
Io non sono quel continuo vorticare delle acque del pensiero, io sono colui da cui il pensiero sorge.

A volte quando osservo le persone sofferenti per il troppo pensiero vorrei dire loro che basta poco, che basterebbe chiudere l'acqua per un po', che non serve sprecare tanta acqua, ne basta molta di meno.

L'uomo e' come un bambino che ha scoperto il pensiero e ci gioca sino a quando sara' stufo di quel gioco.
Prima di allora l'uomo non sara' mai padrone del suo pensiero.



Condivido queste belle parole che alludono, indicano... quello stato silenzioso, quella pace profonda che è la nostra più intima natura.
Da quel silenzio... viva il pensiero consapevole, funzionale, creativo.

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Vecchio 29-05-2007, 09.55.05   #88
visechi
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All'ultima Dea

Da nebbie e vapori di sogni, emergi da antiche paure incise nel fondo dell’anima oscura, sospinta da brame impetuose, nutrita da false promesse mai spente, confusa fra antichi ideogrammi, sortita dai misteri del mondo, strappata con forza all’ignoto, solcando i mari ed i tempi sei giunta a infestare le menti, confondendo dell’uomo i pensieri.
Eterna, bugiarda speranza, muti ognora il tuo nome, a tutti celi il tuo volto, indossi maschere alate che spingono in alto nel cielo ogni cuore, che arde d’amore inventato, illumini un sole di vetro che accende una luce bugiarda che inganna le menti, dischiudendo orizzonti irreali, fai splendere falsi colori, ricusando quelli più veri, dipingi la morte di rosa, tramuti la vita in un passo di danza.
Sei falsa, bugiarda e meschina. Indossi miseri cenci di panno che sciacqui ogni dì negli umori di genti che inganni con sempre nuove promesse. Ma il sole ti macera il corpo, il vento ti sferza la pelle, la pioggia del mondo t’inzuppa le ossa. Il tuo volto è menzogna che narra da sempre la storia di un Dio che ci ama, che vive nel profondo di noi, lo vesti di mille colori, lo invochi intonandogli canti di lode.
Non racconti che vieni dal nulla, che il vuoto ti fece da culla, che i sogni che induci hanno lo stridulo suono di risa sguaiate per averci da sempre ingannati. Le tue vesti son corte, la tua maschera è cera che si disfa ogni giorno di più. Se c’è un Dio nell’alto dei cieli, che t’ingiunga di non irriderci più. Se egli ha un figlio che è vite, delle sue rosse inebrianti spume noi abbiamo abusato e l’ebbrezza ora muove ogni passo.
Ritorniamo coi piedi per terra,
Chiedo venia a Vossia se son stato un po’ troppo irridente.
Ciao
visechi is offline  
Vecchio 29-05-2007, 11.39.36   #89
Noor
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Visechi:<<Chiedo venia a Vossia se son stato un po’ troppo irridente>>


Ben venga l'irridere che uccide ogni falsa speranza, Visechi..
Altrove pero' c'è anche la Fiducia...
Ma prima ..lasciamo morire quelle false maschere...
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Vecchio 29-05-2007, 12.52.47   #90
Yam
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Riferimento: All'ultima Dea

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Originalmente inviato da visechi
Da nebbie e vapori di sogni, emergi da antiche paure incise nel fondo dell’anima oscura, sospinta da brame impetuose, nutrita da false promesse mai spente, confusa fra antichi ideogrammi, sortita dai misteri del mondo, strappata con forza all’ignoto, solcando i mari ed i tempi sei giunta a infestare le menti, confondendo dell’uomo i pensieri.
Eterna, bugiarda speranza, muti ognora il tuo nome, a tutti celi il tuo volto, indossi maschere alate che spingono in alto nel cielo ogni cuore, che arde d’amore inventato, illumini un sole di vetro che accende una luce bugiarda che inganna le menti, dischiudendo orizzonti irreali, fai splendere falsi colori, ricusando quelli più veri, dipingi la morte di rosa, tramuti la vita in un passo di danza.
Sei falsa, bugiarda e meschina. Indossi miseri cenci di panno che sciacqui ogni dì negli umori di genti che inganni con sempre nuove promesse. Ma il sole ti macera il corpo, il vento ti sferza la pelle, la pioggia del mondo t’inzuppa le ossa. Il tuo volto è menzogna che narra da sempre la storia di un Dio che ci ama, che vive nel profondo di noi, lo vesti di mille colori, lo invochi intonandogli canti di lode.
Non racconti che vieni dal nulla, che il vuoto ti fece da culla, che i sogni che induci hanno lo stridulo suono di risa sguaiate per averci da sempre ingannati. Le tue vesti son corte, la tua maschera è cera che si disfa ogni giorno di più. Se c’è un Dio nell’alto dei cieli, che t’ingiunga di non irriderci più. Se egli ha un figlio che è vite, delle sue rosse inebrianti spume noi abbiamo abusato e l’ebbrezza ora muove ogni passo.
Ritorniamo coi piedi per terra,
Chiedo venia a Vossia se son stato un po’ troppo irridente.
Ciao



Bellissima ode alla Dea....

...Se c’è un Dio nell’alto dei cieli, che t’ingiunga di non irriderci più..... ...lassu' c'e' sol/o/a la tua mente ingannata dalla Dea.....

Ultima modifica di Yam : 29-05-2007 alle ore 14.22.57.
Yam is offline  

 



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