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Vecchio 06-06-2007, 23.30.38   #1
ozner
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Ortodossia e Gnosticismo

L'argomento è ampio e complesso,quindi pregherei di non andare fuori tema.
Per iniziare evidenzio una differenza:

ortodossia:
Il Vangelo secondo Matteo ripete come un ritornello: " perchè si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta ".

gnosticismo:
Nel Vangelo di Tommaso Gesù respinge come irrilevanti le predizioni dei profeti: " I discepoli gli dissero, - Ventiquattro profeti hanno parlato in Israele, ed essi tutti hanno parlato di te - Ed egli disse, - Voi avete dimenticato colui che è vivo davanti a voi e avete parlato di morti -.
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Vecchio 07-06-2007, 02.39.30   #2
Elijah
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

Citazione:
Originalmente inviato da ozner
Ventiquattro profeti hanno parlato in Israele
Mi stavo chiedendo chi sono questi 24.

Facendo svelto un conto:
Abbiamo i 3 grandi profeti, cioè Isaia, Geremia ed Ezechiele, poi abbiamo i 12 piccoli Profeti e infine in più c'è anche Daniele.
Prima di tutti questi, c'erano Eliseo, io il Tisbita, Natan (al tempo del Re Davide), eventualmente si può considerare anche Samuele (anche se lo si considera in genere come l'ultimo giudice - più che profeta -, prima dell'avvento dei re).

E siamo a...?
20.

Quattro ne mancano.
Potrebbe intendere inoltre i tre Patriarchi Abraamo, Isacco e Giacobbe, più ovviamente Mosè.

24.

Intendeva questi?

Citazione:
Avete parlato di morti.
Se sì... Io non sono morto.

2 sono infatti le persone a non morire nella Bibbia:
Enoch ed io. (Cfr. Genesi 5:24 e 2 Re 2:11).

Ah... Jee!

אוּלַי מִשְׁגֶּה, הוּא

P.S.:
Vabbè, buona continuazione.
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Vecchio 07-06-2007, 08.36.57   #3
paperapersa
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

Citazione:
Originalmente inviato da ozner
L'argomento è ampio e complesso,quindi pregherei di non andare fuori tema.
Per iniziare evidenzio una differenza:

ortodossia:
Il Vangelo secondo Matteo ripete come un ritornello: " perchè si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta ".

gnosticismo:
Nel Vangelo di Tommaso Gesù respinge come irrilevanti le predizioni dei profeti: " I discepoli gli dissero, - Ventiquattro profeti hanno parlato in Israele, ed essi tutti hanno parlato di te - Ed egli disse, - Voi avete dimenticato colui che è vivo davanti a voi e avete parlato di morti -.

Cosa vuoi? che si commentino queste parole? che si interpretino? che se ne veda la differenza o la somiglianza? Esprimiti grazie!
paperapersa is offline  
Vecchio 07-06-2007, 08.58.52   #4
La_viandante
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

Secondo me dovresti aggiungere qualcosa in più, un commento alle due frasi, perché l’interpretazione può spaziare in tanti e tali modi che per forza si rischia di andare fuori tema.
È da un po’ che cerco di capire se il cristianesimo primitivo fosse più vicino allo gnosticismo o al cattolicesimo.
L’idea che mi sono fatta ora è che in origine Gesù fosse solo un ebreo perfettamente inquadrato nell’ambiente messianico ebraico.
Solo dopo la sua morte, decenni dopo, comunità lontane all’ebraismo lo adattarono alle loro esigenze teologiche, mentre gli ebrei, avendo fallito nel compito messianico di liberazione d’Israele se ne disinteressarono.
Ogni vangelo, anche i canonici sono in polemica uno con l’altro, le comunità riadattavano la predicazione per contrapporla a quella delle altre.
Certamente il verso che hai riportato sottolinea una differenza dottrinale tra Gnosticismo e Grande Chiesa.
Il Vivente è detto il risvegliato, il risorto a nuova vita, la vita pneumatica, nello spirito.
I profeti che parlavano erano per gli gnostici tutti morti perché non ancora a contatto con colui che vivifica, che cioè porta l’umanità a riconoscere in se’ la parte pneumatica, quella in comune cioè col dio superiore, e non il demiurgo che fino ad allora era stata dio dei profeti.
Se sono andata fuori dal tema che volevi trattare chiedi pure che venga rimosso il post per non dar adito ad eventuali ulteriori risposte fuori tema.
La_viandante is offline  
Vecchio 07-06-2007, 15.39.09   #5
ozner
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
Mi stavo chiedendo chi sono questi 24.

Facendo svelto un conto:
Abbiamo i 3 grandi profeti, cioè Isaia, Geremia ed Ezechiele, poi abbiamo i 12 piccoli Profeti e infine in più c'è anche Daniele.
Prima di tutti questi, c'erano Eliseo, io il Tisbita, Natan (al tempo del Re Davide), eventualmente si può considerare anche Samuele (anche se lo si considera in genere come l'ultimo giudice - più che profeta -, prima dell'avvento dei re).

E siamo a...?
20.

Quattro ne mancano.
Potrebbe intendere inoltre i tre Patriarchi Abraamo, Isacco e Giacobbe, più ovviamente Mosè.

24.

Intendeva questi?


Se sì... Io non sono morto.

2 sono infatti le persone a non morire nella Bibbia:
Enoch ed io. (Cfr. Genesi 5:24 e 2 Re 2:11).

Ah... Jee!

אוּלַי מִשְׁגֶּה, הוּא

P.S.:
Vabbè, buona continuazione.

Probabilmente il 24 è un numero simbolico come i 24 vegliardi citati nell'apocalisse di Giovanni; può a mio avviso rappresentare le ore del giorno oppure essere scomposto in 2x12, dove dodici sono le tribù d'Israele, gli apostoli, i segni dello zodiaco;oppure 2x3x4 con evidenti significati.
Quindi cara Eljiah il riscontro al numero 24 va cercato secondo me nella numerologia antica, considera inoltre che ogni nome era contrassegnato da un numero e spesso chi scriveva questi testi si serviva di codici segreti.
A parte ciò, quello che io consiglio per una buona lettura è di considerare sempre il messaggio dal lato spirituale che è quello intrinseco: gli apostoli indagavano per evere prove concrete ma così facendo perdevano il piacere dell'attimo presente: Gesù che stava dinnanzi a loro.
Con affetto oznerenzo
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Vecchio 07-06-2007, 16.00.05   #6
ozner
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

Cercherò di essere più chiaro, mi piacerebbe che chiunque ne sa sull'argomento si esprimesse, non soltanto su quello che io ho citato ,ma anche in generale; per facilitare il compito dirò alcune cose prese qua e là.

PARTE I
Così l'ortodosso Ignazio, vescovo di Antiochia, definisce la chiesa con terminologia da vescovo rappresentante del sistema:
"Nessuno faccia nulla di attinente alla chiesa senza il vescovo. Sia considerata l'eucarestia valida quella celebrata dal vescovo, o dalla persona da lui nominata Ovunque il vescovo offre l'eucarestia, la congregazione sia presente,proprio come, ovunque è Gesù Cristo, c'è la chiesa cattolica."
Per paura che qualche eretico avanzi l'ipotesi che Cristo può essere presente anche quando il vescovo è assente, Ignazio scrive a chiare lettere:
" non è lecito battezzare ne tenere un àgape ( cena cultuale) senza il vescovo. Unirsi al vescovo è unirsi alla chiesa, separarsi dal vescovo è non solo separasi dalla chiesa, ma da Dio stesso".
Fuori dalla gerarchia della chiesa, insiste," non c'è nulla che possa essere detto chiesa".
continua
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Vecchio 07-06-2007, 16.33.32   #7
ozner
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

parteII
Ireneo, vescovo di Lione,concorda con Ignazio che l'unica vera chiesa è quella che "mantiene la stessa forma di costituzione eclesiastica":
" la vera gnosis (conoscenza) è quella che consiste nella dottrina degli apostoli, e nell'antica costituzione (systema) della chiesa nel mondo intero, e nel carattere del corpo di Cristo secondo la successione dei vescovi, cui quelli hanno tramandato la chiesa che esiste ovunque".
Solo questo sistema, dice Ireneo, è fedele al "pilastro e fondamenta" di quegli scritti apostolici cui attribuisce autorità assoluta, soprattutto, i vangeli del nuovo testamento. Tutti gli altri sono falsi e inattendibili, non apostolici, e probabilmente scritti da eretici. Solo la chiesa cattolica offre un " sistema di dottrina davvero compiuto", proclamando un solo Dio, creatore e padre di Cristo, il quale s'incarnò, soffri, morì, e risorse corporeamente. Al di fuori di questa chiesa non c'è salvezza. " Essa è l'ingresso alla vita; tutte le altre rubano e predano". Parlando a nome della chiesa di Dio, Ireneo afferma che coloro che chiama eretici sono fuori dalla chiesa. Tutti quelli che rifiutano la sua versione della fede cristiana sono " persone false, malvagi seduttori, e ipocriti" che "parlano alla moltitudine riguardo a coloro che appartengono alla chiesa, che chiamano cattolici, o ecclesiastici". Ireneo afferma di desiderare ardentemente di " convertirli alla chiesa di Dio" poichè li considera apostati, peggio che pagani.
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Vecchio 07-06-2007, 16.41.50   #8
ozner
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

PARTE III ( Gnostici)
I cristiani gnostici, al contrario, sostengono che ciò che distingue la falsa chiesa dalla vera non è il rapporto col clero, ma il livello di comprensione dei suoi aderenti, e la qualità dei loro rapporti reciproci. L'Apocalisse di Pietro dichiara che " coloro che appartengono alla vita, essendo stati illuminati", distinguono da sé il vero dal falso. Facendo parte dei rimanenti chiamati alla conoscenza (gnosi), non cercano di dominare gli altri né si sottomettono a vescovi e diaconi, "canali senz'acqua". Partecipano invece della "sapienza della fratellanza che realmente esiste....il sodalizio spirituale con quelli uniti in comunione"
continua
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Vecchio 07-06-2007, 16.53.17   #9
ozner
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PARTE IV
Analogamente , il Secondo Trattato del Grande Set dichiara che ciò che caratterizza la vera chiesa è l'unione di cui i suoi membri godono con Dio e l'un l'altro, " uniti nell'amicizia di amici per sempre, che mai conoscono ostilità, ma sono uniti nella gnosis in amicizia l'un con l'altro. La loro è l'intimità del matrimonio, uno " sposalizio spirituale", poichè vivono " in paternità e maternità e ragionevole fraternità e sapienza", come coloro che si amano da " spiriti compagni".
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Vecchio 11-06-2007, 07.18.46   #10
paperapersa
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Riferimento: Ortodossia e Gnosticismo

io credo che tu voglia dimostrare un "migliore" rispetto ad un"peggiore".
Ora tutto questo serve solo a separare.
Nessun maestro incita i suoi discepoli ad abbandonare la propria fede
religiosa. Se vai da Sai Baba egli ti dice continua ad essere cattolico o musulmano o induista. L'importante è che la tua ricerca sia vera e profonda
e troverai le risposte dentro di te. La differenza fra un realizzato e chi non lo è
non sta nella devozione o nella ritualità ma nel sapere chi sei.
Quando il ricercatore sa, conosce il suo Io sono, il suo Sè e sa che esiste
un Unico Sè non tende più a separare, a vedere differenze, ad insegnare il suo sentiero come migliore ma sa anche che ognuno ha il suo proprio
ritmo di apprendimento e il suo passo.....
Gnosi in fondo vuol dire proprio Conoscenza....
Certo conoscere con il Maestro che ti è davanti e ti guida come faceva Gesù
con chi lo seguiva sarebbe meraviglioso, ma dopo duemila anni credo che Gesù
stesso sceglierebbe altri mezzi per risvegliare l'umanità ed arrivare al cuore
di ognuno....
paperapersa is offline  

 



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