Tra i miei sogni fantapolitici ci sarebbe quello di uno stato che fra le sue istituzioni comprenda anche l’importantissimo, fondamentale, essenziale “Ministero della coscienza sociale e della spiritualità” ovverosia, se vogliamo, uno stato che non contempli una netta separazione tra laicità e “religiosità” affinché il governo, nelle sue decisioni, tenga conto sia della materia che dello spirito. …siete contenti amici miei?

A qualcuno, leggendomi, gli si sarà rizzato il pelo però vi prego di seguirmi fino alla fine e vi chiarirò di cosa dovrebbe occuparsi questo nuovo Ministero.

Gli stati laici democratici eleggono governi la cui funzione è, o perlomeno dovrebbe essere, quella di valorizzare il benessere, inteso nel senso più ampio del termine ma attualmente tutto proteso alla situazione economica del paese. Il lavoro governativo di uno stato è orientato al benessere della società in senso economico ovverosia atto a soddisfare pienamente quel “principio di realtà” tanto caro a Freud. Meglio non va agli stati a regime religioso le cui leggi sono viziate spesse volte da una morale imposta oltre cielo ed i cui risultati sono deleteri per la popolazione.

In uno stato laico le religioni non dovrebbero influire sulle decisioni del paese anche se a volte non capita proprio così. Comunque sia, la spiritualità e/o tutto ciò che fa parte della coscienza dell’uomo, non rientra nei piani istituzionali. La nostra società vive nel benessere economico ma non gode del benessere interiore. L’uomo viene lasciato solo nelle decisioni che lo riguardano più direttamente e come una barca in mezzo al mare, è libero di approdare in porti sereni dopo lunghe e travagliate navigazioni interiori. Tutto ciò però non è valorizzato da questa società in quanto essa è orientata verso un solo tipo di benessere cioè quello economico. Il governo ha la funzione educativa della società ma fintantochè si occuperà solo del lato finanziario, svilupperà società la cui fiacca ma “fondamentalista” morale religiosa non potrà mai avere la meglio sullo scopo principale cui è attualmente protesa…il denaro inteso quale principale fonte di benessere del cittadino.
Eppure in cuor nostro sappiamo non essere così! L’uomo non pone mai il denaro sopra ogni cosa e nei travagliati suoi viaggi interiori è costretto a ricercarsi le motivazioni della sua esistenza, quasi agisse fuori dallo schema della società cui è inserito. Vanno istruite le coscienze perché solo in questo modo l’uomo può essere veramente felice!
A chi l’onere di seguire il cittadino nelle sue domande esistenziali se non al governo di un paese che avrebbe tutte le potenzialità per farlo? Un Ministero a-politico e a-religioso le cui funzioni siano quelle di aiutare i cittadini nella loro ricerca interiore a prescindere dalle religioni ufficiali ed ufficiose del paese. Nessun simbolo e nessuna fede ma che aiuti e valorizzi la ricerca interiore di ognuno di noi attraverso l’insegnamento di tutte le religioni e dalle quali sappia trarre da ognuna, quella corretta morale che spinga l’uomo a dare un senso alla propria esistenza, al proprio lavoro, alle azioni cui è “costretto” nell’arco delle 24 ore. Un ministero che si attiverà per valorizzare tutte quelle attività, pratiche, religioni che facciano emergere la coscienza di ogni cittadino orientandolo verso la ricerca di una felicità che prescinda dal possesso, dal potere e dal denaro ovverosia a tutte quelle cose cui è attualmente improntata questa nostra ricca ma poverissima società dalle mille risorse esteriore e dalle scarne aspettative interiori.

Che ne pensate miei prodi spirituali?...Immaginatevi un dicastero del genere, con pieni poteri legislativi ed esecutivi, ove ad esempio il primo ministro è Yam, sottosegretario Atisha e capo di gabinetto Turaz.

Caro Maxim questa purtroppo è semplice quanto meravigliosa UtopiA.
Uno stato così da te immagginato, seppur sul piano fisico possibile, è quanto di meno probabile l'uomo sia disposto a realizzare almeno dal presente a qualche centinaio di anni più avanti.Ciò richiede come tu ben sai una lunga e rinnovata evoluzione.Evoluzione culturale, morale, etica, sociale e RELIGIOSA.Da premettere che l'ultima è quasi il riassunto delle precedenti, ovvero la religiosità come la intendiamo noi è ormai la sintesi di tutti i piani "interiori" dell'essere umano.Essa promulga una morale ed un etica che se velatamente atta ad organizzare un equilibrio pseudo-esistenziale qui sulla terra, promuove a gran voce una realizzazione metafisica e spirituale di una prossima "esistenza" in chissà dove e chissà quando.Fino a che nella cultura umana, l'aspetto religioso con le sue ramificazioni nell'etica, nella morale di ogni singolo individuo che vittima del clima e del contesto in cui è nato, è inconsciamente spinto a reputare la propria religione la sola e vera,(colpa anche dell'ignoranza o ad elementi psicologici propri)sarà difficile sintetizzare uno stato in un futuro prossimo dove le religioni saranno intese tutte come veicolo per una crescita spirituale individuale.La religione è lo strumento politico per eccellenza, che poi grazie all'innata capacità astrattiva dell'uomo, si è trasformata nel più bel sogno e utopia che si può GRATUITAMENTE (ma forse non tanto) condividere.Finchè non si scinderà la religione (quale cammino intimo e personale senza obblighi e forzature) dalla vita politica, non credo che potremo ottenere un pluralismo religioso come sarebbe meraviglioso.
Sarebbe inutile puntare il dito contro la chiesa perchè non vorrei nè offendere nessuno in particolare, nè sparare sulla croce rossa.Vorrei però chiarire che secondo me il problema sostanziale è la necessità religiosa a trasformare la religione stessa in "oppio per il popolo" con una consequenziale speculazione da parte degli organi governativi sia d'oriente che d'occidente.
Nell'attesa di un nuovo rinascimento...rimando la palla ai nostri amici spiritualisti

Sotto la soglia della conoscenza,
non e' neccessario alcuno aiuto.

Se è vero che tutti questi spirituali sono felici, realizzati interiormente, soddisfatti di ciò che possiedono ed hanno trasceso la paura della morte, io penso che questa funzione sociale debba essere considerata la più importante…non vi sono dubbi!

Potrà sembrare una provocazione ma in realtà io credo sia proprio così! Chi non concorda sul fatto che lavorare interiormente affinché si raggiunga una visione diversa, più positiva e serena, renda la qualità della vita migliore?

Continuando nelle elucubrazioni fantapolitiche questo dicastero, alla quale guida ci sarebbe l’Onorevole Yam , dovrebbe perseguire una linea “politica” sincretista, atta quindi a raggruppare i contenuti religiosi, ma anche filosofici, tendenti ad una immagine positiva della vita, dalla quale sia possibile godere non solo di un cospicuo conto in banca ma valorizzi gli aspetti umani interiori. Un Ministero il cui ufficio sostituisca ad esempio la foto del presidente della repubblica italiana con quella di Gandhi. Ogni religione dev’essere valorizzata da quest’ufficio in quanto metodo per raggiungere lo scopo prefissato di una “felicità” comune attraverso l’insegnamento fin dalla scuola materna della vita e delle opere dei grandi maestri che hanno storicamente operato per il bene, mossi da quella forza che solo una realizzazione interiore è in grado di scatenare.

Flow…che vuol dire che sotto la soglia della conoscenza non servono aiuti?

ti avevo letto questa mattina.. e risposto..
dialogando con te come fossi al tavolino di un bar davanti un caffè.. tra amici..
poi rileggendomi mi sono messa a ridere.. ed ho chiuso senza inviare..

indovina perchè?
volevo solo fartelo sapere.. che non fuggo mai...

Ciao max ben trovato interessante questo Ministero...un posticino come portaborse non me lo puoi trovare...please!! : tendenti ad una immagine positiva della vita, piccolo appunto ..."costruire" un immagine... è frutto della mente cognitiva...il suddetto Ministero dovrebbe andare oltre...la materialità la lasciamo alla Pollastrini o alla Bindi ciao claudio