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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 28-08-2007, 09.20.14   #41
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Direi che quella che tu giudichi come stampella sia semplicemente un modo linguistico per sistemare le cose..essendo pur sempre quello sguardo senz'occhio e senza sguardo che indichi tu..
Come vedi c'e' sempre il rischio di impantanarci con le nostre stesse parole..

non si scappa da quel rischio...

necessita rilassarsi anche lì, renderle (le parole) semplicemente coscienti stampelle...
atisha is offline  
Vecchio 28-08-2007, 13.24.39   #42
renzananda
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
non si scappa da quel rischio...

necessita rilassarsi anche lì, renderle (le parole) semplicemente coscienti stampelle...

Non si scappa davvero perchè non "noi" padroneggiamo e parliamo le parole ma il Linguaggio d'altro e d'altrove s-padroneggia ogni "noi", niente più che handicap e pratiche linguistiche, buchi neri del/dal Linguaggio. Un Altro "ci" (stra)parla dentro ad ogni presuntuosa-mente "nostro" dire che altro non è che un perenne dis-dirsi ad ogni dire....
renzananda is offline  
Vecchio 28-08-2007, 14.24.52   #43
atisha
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

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Originalmente inviato da renzananda
Non si scappa davvero perchè non "noi" padroneggiamo e parliamo le parole ma il Linguaggio d'altro e d'altrove s-padroneggia ogni "noi", niente più che handicap e pratiche linguistiche, buchi neri del/dal Linguaggio. Un Altro "ci" (stra)parla dentro ad ogni presuntuosa-mente "nostro" dire che altro non è che un perenne dis-dirsi ad ogni dire....

azz!! hai reso il senso però..
atisha is offline  
Vecchio 28-08-2007, 14.42.33   #44
Flow
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Non c'e' nessun rischio,
se non c'e' alcuna verita' da comunicare,
nessun merito da conquistare,
nesun male da rimediare..
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Vecchio 28-08-2007, 16.27.17   #45
renzananda
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

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Originalmente inviato da atisha
azz!! hai reso il senso però..

Purchè sia un significante e mai un significato...
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Vecchio 28-08-2007, 18.02.39   #46
VanLag
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Citazione:
Originalmente inviato da renzananda
Grande VanLag, leggendo attentamente gli interventi di ris-post-a alla tua domanda sulla sofferenza ci si imbatte in una buffa constatazione. Le risposte le hai già, coraggio, necessiti solamente dell'eco di qualche ignaro utente per risponderti "attraverso" di lui, per ri-sentirti convincendoti della giustezza di quanto già sai. Non male come escamotage, ma così evidente...Ciaociao
Perché invece di pensare che io cerchi conferme non pensi, invece, che sono un maestro travestito da discepolo che vuole attrarre sulla via della conoscenza di se stessi quanta più gente riesce?
Perché invece di partecipare fattivamente alla discussione sulla conoscenza di se stessi, ti fermi a cercare di capire cosa mi muova?
Non potrai mai sapere cosa mi muove neppure se leggessi i 2642, (2643 con questo), interventi che ho scritto in riflessioni, così come non potrai mai vedere nulla di me. Tutto quello che potrai vedere e scoprire, finché ti limiti ad un’analisi logica, saranno sempre e solo le tue proiezioni.
E questo lo dico, non perché io sia qualche cosa di speciale, ma perché ogni essere umano non è racchiudibile in nessuno schema mentale e se lo facciamo, lo avviliamo e lo danneggiamo.

Ti chiedo quindi la cortesia, se hai piacere ad interagire con me, di fermarti alle mie parole, lasciando perdere il caso umano che c’è dietro ad esse perché non è quello l’oggetto del contendere.
VanLag is offline  
Vecchio 28-08-2007, 19.59.31   #47
renzananda
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Perché invece di pensare che io cerchi conferme non pensi, invece, che sono un maestro travestito da discepolo che vuole attrarre sulla via della conoscenza di se stessi quanta più gente riesce?
Perché invece di partecipare fattivamente alla discussione sulla conoscenza di se stessi, ti fermi a cercare di capire cosa mi muova?
Non potrai mai sapere cosa mi muove neppure se leggessi i 2642, (2643 con questo), interventi che ho scritto in riflessioni, così come non potrai mai vedere nulla di me. Tutto quello che potrai vedere e scoprire, finché ti limiti ad un’analisi logica, saranno sempre e solo le tue proiezioni.
E questo lo dico, non perché io sia qualche cosa di speciale, ma perché ogni essere umano non è racchiudibile in nessuno schema mentale e se lo facciamo, lo avviliamo e lo danneggiamo.

Ti chiedo quindi la cortesia, se hai piacere ad interagire con me, di fermarti alle mie parole, lasciando perdere il caso umano che c’è dietro ad esse perché non è quello l’oggetto del contendere.


Cavoli Van, non intendevo offenderti, men che mai de-finendoti "caso umano", basta il caso, l'umano è già di troppo. Ma è altresì possibile tu sia non un maestro travestito da discepolo quanto un discepolo travestito da maestro, il che non cambierebbe molto, sempre di travesti-menti si tratta, di maschere senza alcun volto "sotto" (ma sotto sotto).Ma è bella la contraddizione nella quale cadi affermando che il se stesso è inconoscibile, irriducibile a parole pensieri e proiezioni e poi chiedendo di attenersi alle "tue" parole. Che ovviamente, per essere coerenti con quanto affermi, non sono certo "te"...
renzananda is offline  
Vecchio 28-08-2007, 20.01.11   #48
Uno
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Unicamente friggendo l'inconsistente aria, odoriamo, adoriamo il fumoso Untuoso potere della presunta Unicità, ci corroboriamo con l'inUtilità del nostro Univoco non vedere, esaltiamo l'Urgenza indisponente dell'esaltazione Umettante pregna di bieca Ugiolante antisublimazione. Convengo che l'astensione forzosa, serafica, ascetica dell'Uovo cosmico autoreferenziato, impermeabile, a volte innopportUna memnonica nemesi cardioepistolare possa essere di dubbia o certa Ungente inUtilità, altresì l'alternanza di un principio sollecitante, Urticante, anatemizzante, dispone il fato a servire mescolando meschino Un'altro Uterinico giro. Ecco che per terminar il tedio, teniato, Ugnante, oculato ed occultato che questa missiva racchiude, sigilla, sobilla, insinua, dovendo provvedere più Urgenti accadimenti, intendimenti, frangenti o inconsistenti volubili, Utopiche, volte di pensiero, prima di divenire Urotico, cianotico, asfittico nonchè asfissiante, mi congedo, non prima di avervi augurato Urolitica sottile Utriaca sorte, con il mio Ulcerante, Ulemante, nome di battaglia : Uno.


P.s. Van... ho risposto utilizzando il modo/moda del momento, comunque dicendo la verità, scusami.
Uno is offline  
Vecchio 28-08-2007, 20.24.22   #49
VanLag
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"

Citazione:
Originalmente inviato da maxemil
L'unico modo per tentare di far progredire le nostre società e ogni nostro rapporto con ciò che ci circonda non può prescindere dalla seppur minima consapevolezza di quelle che sono le componenti del nostro "essere".
Io però separerei il problema sociale da quello personale. Il problema sociale richiede un cambio culturale, che si può attuare lavorando sulle filosofie e sulle religioni che guidano le società. Un’indagine di se stessi come quella auspicata qui, a livello sociale fa un po’ a pugni, a meno che, come ho spesso scritto si pensi di fare con l’intera cultura umana, un processo di critica, di verifica e di rielaborazione, simile a quello che fa la psicoanalisi col singolo. Potremmo farlo se fossimo capaci di rivedere la storia ed accettare la nostra bestialità e la nostra ferocia analizzandole. Ma non lo faremo. Feroce chi? Bestiale chi? Qui siamo tutti fatti ad immagine e somiglianza di Dio, piccoli dei in erba, belli e nobili nel nostro animo. I cattivi, le bestie, i macellai, sono sempre altri. Non lo faremo mai perché non vogliamo accettare di vedere quanto cattivi siamo.

Ok…. Ma l’indagine dentro se stessi, come ci è stata tramandata dai grandi maestri è un lavoro di introspezione strettamente individuale. E’ un auto osservarsi e scavarsi dentro che riguarda noi ed il nostro intimo, dimenticando, per un momento, la società e tutti i suoi mali. Anche perché, mano a mano, procede quella conoscenza, mano a mano, cambia anche la nostra visione della società.

Non so se ti ho convinto, in ogni caso sono qui, con meno disponibilità di una volta ma sono qui.

VanLag is offline  
Vecchio 28-08-2007, 20.26.28   #50
VanLag
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Originalmente inviato da renzananda
poi chiedendo di attenersi alle "tue" parole.
Non sto chiedendo di attenerti alle mie parole, stò solo dicendo che se parli di me, non parli con me, perché non è per parlare di me che ho aperto il 3d.
VanLag is offline  

 



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