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Vecchio 07-10-2007, 23.25.06   #11
veraluce
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Data registrazione: 16-08-2007
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Talking Riferimento: ama gli altri come ami te stesso

Citazione:
Originalmente inviato da Roberto471981:
nella vita tutto ha un senso e quel senso ha senso in noi e negli altri, come se tutti fossimo collegati; in realtà la nostra è una rete fitta di relazioni, una rete di cui noi facciamo parte anche se qualche volta lo siamo incosciamente. per questo anche se un piccolo passo di una piccola persona è stato fatto, quel gesto fa girare gli ingranaggi di tutta la fitta rete di relazione di cui facciamo parte e ci rende partecipi del vivere comune di tutti condividendo dolore e passione.
amare significa anche dare anche se talvolta non si è ricambiati o si è trattati male, alla fine è più difficle dare amore, senza chiedere nulla in cambio, che semplicemente ricevere oggetti e affetti interessati.
non sempre si ha la forza di dare senza interesse, certe volte noi pretendiamo sempre di più, e, questo, è sbagliato perchè nella vita si riceve quello che si da, la vita stessa ti da quello che tu hai dato.



Condivido il tuo pensiero... è soltanto la "pratica" per quanto mi riguarda che lascia un pò a desiderare. Anche se non amare il prossimo risulta essere più faticoso perché richiede molte "energie" ( negative ) alla fine sembra sempre
essere la strada più facile da percorrere.
Voler bene è bello ma più arduo da scegliere ... tuttavia non impossibile!!

"La gentilezza della gente
non è che una vuota conchiglia
che non contiene gemma
né perla preziosa.
La gente vive con due cuori:
uno piccolo
animato da profonda dolcezza,
l'altro d'acciaio.
E la gentilezza
è troppo spesso uno scudo,
e la generosità
è troppo spesso una spada"
Kahlil Gibran


Pace & Amore!
veraluce is offline  
Vecchio 08-10-2007, 19.25.11   #12
roberto471981
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Data registrazione: 03-10-2007
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Riferimento: ama gli altri come ami te stesso

vuoto è il mio cuore ora che più non ci sei, tante sono state le prove sostenute, arduo è il cammino e l'ermo colle è lontano, ma adesso più che non mai una consapevolezza mi sfiora il cuore, adesso più solo non sono e il traguardo è vicino, il tempo e lo spazio sono un tutt'uno e adesso sono luce.
l'amore è fonte di vita, quella vita che con amore il Dio Padre ci ha dato, e con il suo soffio, lo spirito formato fu, in quel regno, chiamato Eden.
lì un giorno ritorneremo e sarà il giorno dove l'amore incotrastato sarà, e mai più male dentro il nostro cuore sentiremo, perchè la sofferenza, dal Padre, alleviata sarà.
alla fine vivere questa vita ne è valsa la candela, perchè ogni vita di ciascuno di noi è unica e ci mette alla prova, per arrivare pian piano alla conoscenza del proprio io, e della propria ubicazione nel piano divino che è e che verrà.
siamo noi che decidiamo ciò che vogliamo fare nella nostra vita e possiamo scegliere di cambiare percorso più e più volte, certe volte sarà dura, ma non si può pensare di poter amare senza soffrire.
se tu che scegli il tuo destino, non siamo predestinati.
vivi in armonia e tutto ti sarà più chiaro.
roberto471981 is offline  
Vecchio 16-10-2007, 23.35.02   #13
roberto471981
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Data registrazione: 03-10-2007
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Riferimento: ama gli altri come ami te stesso

Era nato ed adesso poteva compiere il cambiamento, ma ancora non lo sapeva, era troppo giovane e come una rosa doveva sbocciare a primavera.
Come fare, come essere parte dell’assoluto ed anche del relativo. Scegliere era difficile. Ma lui era entrambi e quindi aveva la facoltà di essere sia l’uno che l’altro.
Nato in un paese dove la guerra incombeva e la libertà celata sotto una bandiera tricolore con un aquila che portava nel suo becco un ulivo, questo ragazzo presto sarebbe andato incontro al suo destino.
Adottato dalla nascita trascorreva la sua tenera età a disegnare, dipingere, scrivere, ma era incompreso dai suoi compagni di scuola.
Ad Artic la città dei ghiacci intanto che la politica faceva del paese la prima potenza mondiale del regno di Shivan ci si chiedeva cosa si avrebbe potuto fare contro l’invasore straniero del regno di Fenice che con le sue truppe avanzavano e contrastavano con i loro mezzi la resistenza formata dagli artici e dalle truppe regolari degli shivani.
Artic era la capitale di Shivan e qui da lungo tempo ormai la guerra era nell’aria, provocata dagli atti di folli estremisti del regno di Fenice. Artic di pronta risposta aveva fatto rapire dai servizi segreti gli eredi al trono del regno di Fenice. Di tutta risposta Fenice aveva attaccato le varie città del regno di Shivan senza preavviso e di conseguenza aveva fatto molte vittime tra i civili.
Intanto Lui cresceva in una famiglia dove il padre aveva un importante posizione all’interno del congresso mondiale in cui facevano parte il regno di Shivan, il regno di Baldass, e il regno di Tran.
Il padre aveva da sempre cercato di immettere anche il regno di Fenice tra le tre potenze mondiali, ed era quasi riuscito nel suo intento, finché gli attentati fatti dai fenici avevano portato al fermo della mozione.
Ma erano stati veramente i fenici a mandare degli uomini a compiere attentati nel regno di Shivan ? E per quale motivo?
Il padre di Lui aveva sempre sostenuto che questi attentati erano delle macchinazioni del congresso affinché Fenice non entrasse nell’alleanza. E il padre di Lui aveva sempre sostenuto che il congresso aveva mandato dei terroristi pagati profumatamente affinché compiessero degli attentati nel regno di Shivan. Ed altro dato di fatto molto importante in cui credeva Tomas il padre di Lui era che i membri del congresso non volevano che Fenice entrasse nell’alleanza per motivi di religione.
Nel congresso la religione che si praticava era Eon. Questa religione crede in un Dio creatore del cielo e della terra, che ama il suo popolo, che ha creato lui stesso con il suo soffio vitale e che considera proprio figlio.
Invece Fenice credeva in molti dei e non aveva delle proprie regole, tuttavia il regno viveva armoniosamente, e per questo non sopportava che altri regni gli imponessero una religione che non si sentiva propria. Ma molti pensatori di quel regno pensava che l’assenza di regole avrebbe portato alla disfatta del proprio popolo e per questo incontrando Tomas in gran segreto avevano stipulato un trattato in cui anche Fenice avrebbe potuto fare parte del congresso. Successivamente Tomas aveva presentato il trattato al congresso, che avrebbe dovuto decidere se accettare o no nell’arco di una settimana. Sfortunatamente gli attentati avevano fermato la mozione del trattato e quasi annullato lo stesso, finché con l’inizio della guerra ogni tentativo di riconciliazione era svanito e per questo Tomas era stato arrestato perché cercava di riconciliare le parti. Il congresso non voleva la pace. I guadagni che la guerra da non ha eguali e per questo la pace era in dubbio.
Lui decise di aprire le sue ali e mostrarsi al mondo. Era ormai cresciuto ed aveva trent’anni. Intanto suo padre da parecchi anni in arresto aveva optato per il suicidio. Il processo era stato una falsa. E lui non sapeva come poter aiutare la propria famiglia. Sabrina la madre di Lui stava morendo di cancro ed anche se le medicine erano molte avanzate il tumore stava mangiando il corpo di Sabrina. Era allo stremo.
Lui deciso a cambiare il mondo prese una decisione e si presentò dentro la cella del padre e gli disse : “togliersi il dono più bello che sia mai esistito, quello della vita, è uno dei peccati più gravi che un uomo può fare contro il Dio creatore”.
Poi scomparì e si presentò davanti al letto di ospedale di sua madre e gli disse “la morte è solo l’inizio di un percorso, se hai fede, se chiedi che il Dio creatore ti dia un’opportunità, se credi in lui, se credi nella Parola, se credi nel pregare, allora l’opportunità ti si presenterà”.
Poi scomparì di nuovo e si materializzò sulla stele dell’obelisco della piazza di Artic e disse: “ voi che avete usato la fede come capro espiatorio per i vostri profitti avrete ciò che meritate nel giudizio del Dio creatore e soltanto chi pregherà e avrà fede sarà ben accetto nel regno degli Eon”.
Poi il cielo si oscurò e diventò rosso come il sangue, l’aria bruciava e si faceva fatica a respirare, il cielo era in fiamme, la terra tremava, i mari inondavano i piccoli villaggi.
Adesso c’era veramente per cosa pregare, non stupidaggini del tipo: “fammi prendere dieci al compito di matematica”. Adesso si pregava affinché il Dio creatore Eon risparmiasse le vite.
Ma non ci sarebbero stati sconti, la vita sarebbe continuata per chi meritevole era e chi non era stato nel giusto sarebbe stato giudicato e se colpevole relegato dove più luce non c’era.
Il pianeta era inondato da maree che spazzavano le città, dal cielo con i il fuoco purificatore distruggeva ciò che realmente non era stata distrutto dal mare. Anche la terra contribuiva assieme al vento che con la sua potenza spazzava via le impurità dei quattro regni.
Adesso Lui nascosto nel cuore del pianeta aspettava il momento in cui la rinascita della società sarebbe ricominciata, ma diversamente.
Era l’inizio di una nuova era.
roberto471981 is offline  
Vecchio 17-10-2007, 23.22.58   #14
roberto471981
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Data registrazione: 03-10-2007
Messaggi: 0
Riferimento: ama gli altri come ami te stesso

sono le nostre azioni quello che fanno di noi ciò che siamo e se queste azioni tenderanno al giusto potremo nella candida rosa stare e non il destino giudice di noi sarà ma ciò che noi crediamo nel profondo del nostro cuore e con amorevole saggezza facciamo. il nostro agire anche se minimesimale è influente sull'agire di tutti sarà. tutti siamo interconnessi anche se non lo sappiamo oggettivamente, ma lo siamo soggettivamente e in cuor nostro sappiamo tutti soffrire e amare, anche se talvolta non prendiamo atto delle conseguenze delle nostre azioni, prima o poi queste si ripresenteranno a noi per mostrarci il conto che non abbiamo pagato.
siamo noi che scegliamo e non è tutto già scritto, tutto si può cambiare, basta volerlo.
la musica ci porta oltre i confini, ci porta verso ciò che tendiamo, noi ci riconosciamo in essa e con essa possiamo attuare il cambiamento, e se si ama tutto sarà possibile, ciò che suoneremo saranno strofe d'amore, sarà una danza di felicità, una felicità che porteremo alle altre persone.
senza amore non c'è vita, e perderci potremmo se il sentiero seguito non sarà; il sentiero giusto è talvolta quello che dobbiamo scalare con molta fatica, ma alla fine del percorso noi diremo: " ne è valsa la pena"; perchè ciò che sembra difficile è una prova a cui noi dobbiamo sottoporci per formare il nostro carattere e diventare alle difficoltà che la vita ci pone.
siate voi stessi e diverrete, e nell'essere, avrete coscienza di voi stessi.
roberto471981 is offline  

 



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