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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 16-10-2007, 22.47.48   #1
berenger11
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 10-08-2007
Messaggi: 222
Il giorno é vicino?

Fin dai primi tempi del cristianesimo, i cristiani aspettano l'avvento del regno di Dio, Gesù diceva che non sarebbe passata una generazione prima che si manifestasse, e, sempre a mio personalissimo parere, si aspettava un aiuto dall'alto anche mentre stava sulla croce, da qui l'invocazione "MIO DIO PERCHE MI HAI ABBANDONATO". Oggi si guarda al libro dell'apocalisse come all'annuncio del giorno del giudizio e da più parti si sente dire che i segni si stanno manifestando e la fine e vicina. Voi che ne pensate?
berenger11 is offline  
Vecchio 17-10-2007, 09.27.37   #2
Eretiko
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
Riferimento: Il giorno é vicino?

L'Apocalisse è solo un'allegoria, a posteriori, della distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani. Poi ognuno, interpretando, può leggerci quel che vuole.
Quel che è certo è che invece della seconda venuta del Signore, è venuta la Chiesa. E c'è una bella differenza.
Eretiko is offline  
Vecchio 18-10-2007, 23.21.14   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Il giorno é vicino?

Partendo dal presupposto che non sappiamo quanto sia rimasto di quel che realmente Gesù ha detto, non c'è bisogno di un mago per renderci conto che ci stiamo scavando la fossa e tra poco saremo pronti ad entrarci.

Leggere o non leggere il libro dell'apocalisse non fa molta differenza. E' stato scritto che comprenderemo quel che avverrà dai segni, se in cielo ci sono grandi nuvole nere è molto probabile che piova.

Ora credo che una persona dotata di una normale e comune intelligenza che si tiene aggiornata sugli eventi globali del Pianeta non abbia bisogno di leggere in nessun libro che manca poco all'ora X.

Nessun catastrofismo, pura costatazione dei fatti, della realtà.

La sola cosa che ancora non ho capito è fino a che punto possa giungere ottusità e stupidità degli uomini.
I ghiacci si sciolgono, il mare si riscalda, gli sconvolgimenti climatici sono all'ordine del giorno e qualcuno si azzarda ancora a dire che non c'è da preoccuparsi che sono fenomeni naturali e che la natura ci metterà una pezza sopra.

Vi ricordate quella scena dove Totò viene preso a pugni da un tale che lo scambia per un certo Pasquale? E Totò non reagisce, si lascia prendere a *****tti sul cranio, a schiaffi e pugni ma non reagisce tanto risponde alla fine : "è che mi importa! mica son Pasquale!"

Ci stanno distruggendo e non reagiamo: tanto mica ce l'hanno con noi!"

Saranno in pochi a salvarsi, se ce la faranno, ma torneranno all'età della pietra se non peggio.

Da incallita utopista e sciocca in via genetica, penso che pur sulla soglia della fase di non ritorno, se riuscissimo a diventare capaci di amare qualche speranza potremmo ancora averla.
Mary is offline  
Vecchio 19-10-2007, 10.45.21   #4
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
Riferimento: Il giorno é vicino?

Non ho idea del motivo per cui certe credenze nascano e trovino anche sostenitori, certo è che non è appannaggio l’apocalittica della sola letteratura cristiana ma le idee della fine del mondo sembrano essere trasversali in ogni religione.
Pensiamo ai Maya, è dalla loro letteratura che apprendiamo che la data della fine del mondo è fissata al 2012, (dicembre mi pare sia il mese ma il giorno proprio non me lo ricordo, avrei dovuto segnarmelo), oppure alle tante sette che nascono quasi dal nulla e procedono al suicidio di massa convinti che la fine sia prossima, oppure agli avventisti del settimo giorno, che cambiano la data ogni volta che questa arriva e non succede nulla.
Nel libro di Hitchens, Dio non è grande, il giornalista fa una rassegna di tante delle odierne religioni che in alcune diramazioni più fondamentaliste hanno questa verità come rivelata, l’apocalisse, e fa paura davvero andare a scoprire che questi sono fortemente esortati a credere da capi che, convinti essi stessi, hanno un ruolo nella politica internazionale non di poco conto.

Io credo che le voci che ultimamente si alzano dalle aree di intellettuali atei hanno come fine quello di scongiurare profezie che si auto avverino, quel genere di profezie cioè di cui uno quando ne è persuaso è lui stesso a far si che si avverino.
Credo che certi tipi di religione andrebbero confinati a margini esclusi dai dibattiti internazionali, ma per fare questo bisognerebbe anche rivedere il diritto a professarle certe religioni, e dal momento che non sembra esistere una linea di demarcazione certa dalla quale si passi da religione ad estremismo …
Sarei dell’idea di tranciare di netto ogni possibile infiltrazione religiosa nella sfera sociale, ogni diritto dei religiosi a dettare direttive nel campo collettivo.
Questo in ogni sfera sociale, dal semplice fedele cittadino alla curia di qualsiasi religione ai capi di stato/spirituali, dal dalai lama ad Ahmadinejad al vicario di Pietro.

Direi anche che forse è il caso di includere anche quei capi di stati assolutistici e antidemocratici che dai loro scranni pretendono (come è ora il caso della Cina verso il Dalai Lama, come fu per le vignette satiriche su Maometto) di impedire la libertà di parola anche all’estero.

Ad ogni modo in questo momento, Cina, Russia ed Iran sembrano in procinto di riportare in auge una guerra fredda, e a quanto pare la religione (accanto al nucleare) in questo gioco sembra avere proprio un ruolo fondamentale.

Grazie a dio io sono atea va!
La_viandante is offline  
Vecchio 20-10-2007, 00.56.56   #5
Flow
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Messaggi: 317
Riferimento: Il giorno é vicino?

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Originalmente inviato da berenger11
Fin dai primi tempi del cristianesimo, i cristiani aspettano l'avvento del regno di Dio, Gesù diceva che non sarebbe passata una generazione prima che si manifestasse, e, sempre a mio personalissimo parere, si aspettava un aiuto dall'alto anche mentre stava sulla croce, da qui l'invocazione "MIO DIO PERCHE MI HAI ABBANDONATO". Oggi si guarda al libro dell'apocalisse come all'annuncio del giorno del giudizio e da più parti si sente dire che i segni si stanno manifestando e la fine e vicina. Voi che ne pensate?

E' stato Gesu' che HA ABBANDONATO DIO.
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Vecchio 20-10-2007, 08.06.54   #6
paperapersa
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Riferimento: Il giorno é vicino?

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
E' stato Gesu' che HA ABBANDONATO DIO.
Questa la vorrei gentilamente chiarita!!!!
paperapersa is offline  
Vecchio 20-10-2007, 10.34.53   #7
Noor
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Riferimento: Il giorno é vicino?

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
E' stato Gesu' che HA ABBANDONATO DIO.


Se consideriamo il momento "troppo umano" e di estrema debolezza in cui Gesu' grido' quest'affermazione , ,trovo giusta l'osservazione di Flow: Dio non puo' mai aver abbandonato suo Figlio,come nessun altro..
Fu Gesu' che in quel terribile momento non si senti' "sostenuto" dal Padre,vivendo un'attimo di angosciante divisione che in effetti non vi era,"abbandonando" il Padre..
Noor is offline  
Vecchio 20-10-2007, 11.12.12   #8
berenger11
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Messaggi: 222
Riferimento: Il giorno é vicino?

Stiamo andando fuori tema, però ritengo che se Gesù gridò quella frase ( e non è detto visto che le sue ultime parole sono diverse in ogni vangelo!!!) fu perchè davvero si aspettava l'intervento di Dio, Gesù seguiva le scritture, ad esempio per entrare a gerusalemme manda i suoi a cercare un asino, perchè così dicevano le scritture appunto, che il messia sarebbe entrato su di un asino. Lui pensava che il regno di Dio lo avrebbe salvato, quando si rese conto che non succedeva, allora urlò di frustrazione. Insomma se uno è Dio non urla contro Dio, andiamo...
Gesù disse(o almeno così è scritto) che non sarebbe passata una generazione prima che il solito regno di Dio si manifestasse. Sono passati 2000 anni...
berenger11 is offline  
Vecchio 20-10-2007, 13.27.31   #9
paperapersa
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Riferimento: Il giorno é vicino?

Citazione:
Originalmente inviato da berenger11
Stiamo andando fuori tema, però ritengo che se Gesù gridò quella frase ( e non è detto visto che le sue ultime parole sono diverse in ogni vangelo!!!) fu perchè davvero si aspettava l'intervento di Dio, Gesù seguiva le scritture, ad esempio per entrare a gerusalemme manda i suoi a cercare un asino, perchè così dicevano le scritture appunto, che il messia sarebbe entrato su di un asino. Lui pensava che il regno di Dio lo avrebbe salvato, quando si rese conto che non succedeva, allora urlò di frustrazione. Insomma se uno è Dio non urla contro Dio, andiamo...
Gesù disse(o almeno così è scritto) che non sarebbe passata una generazione prima che il solito regno di Dio si manifestasse. Sono passati 2000 anni...
se non comprendiamo che generazione è generazione di anime e non di corpi non ne verremo mai a capo!
Se non comprendiamo che Dio può inspirare ed espirare e quindi creare
e poi ricreare non ne usciremo mai.
E se non ci intendiamo sul fatto che un respiro di Dio non ha il nostro tempo
non capiremo mai nulla delle parole di Gesù.
paperapersa is offline  
Vecchio 20-10-2007, 15.57.04   #10
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: Il giorno é vicino?

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
se non comprendiamo che generazione è generazione di anime e non di corpi non ne verremo mai a capo!
.......

questo pensiero era in me come sensazione ma non lo avevo ancora pienamente espresso in un pensiero compiuto.

Il tempo è un concetto che la scienza ha relativizzato, non credo, a mio avviso che esista TUTTO SCRITTO, tutto già programmato e bell'è impostato.

Non avrebbe alcun senso la nostra vita. Noi percorriamo una certa strada Roma-Torino e di certo incontreremo valli, monti, fiumi, laghi, boschi, covi di ladri e nidi di santi, ma E' IL NOSTRO VIAGGIO a fare la differenza è quello che noi facciamo o non facciamo lungo quel tragitto a fare la differenza.

Non ho dimenticato una frase che ho letto in un posto di spiritualità o psicologia non ricordo in cui si parlava delle profezie di un monaco: se non impariamo ad amare....

C'è sempre un "se..." in ogni profezia. E quel "se..." siamo noi.

Non è detto che sia così, questo è quello che credo. Credo che se gli uomini, l'umanità intera prendesse coscienza di se stessa, riusciremmo a evitare o rendere meno disastrosto il giorno dell'apocalisse.

Se saliamo su di una canoa che scende il fiume, possiamo lasciarci trascinare dalla corrente ma non è detto che sia inevitabile precipitare giù per una cascata!

La strada che ha preso l'umanità da duemila anni a questa parte è tutta protesa verso l'apocalisse, se smettessimo di credere agli altri ma cominciassimo ad interrogare noi stessi potremmo evitare le cascate e riprendere il viaggio con l'esperienza non distruttiva delle cascate.

Guardate bene che un buddista vero non avrebbe mai contribuito alla distruzione del Pianeta senza la spinta occidentale. Un abitante di igloo avrebbe avuto il massimo rispetto per la natura tutta.
E' la cultura occidentale che ha innescato la miccia sulla dinamite che sta sotto i nostri piedi.

Che il giorno sia vicino o lontano a troppa gente non importa niente.
Mary is offline  

 



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