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Vecchio 19-10-2007, 21.45.15   #1
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
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Da che dipende?

Dipende, da che dipende..
tutto dipende a secondo di come lo guardi
... video

E' così.. già.. tutto dipende sempre e solo dal nostro psichismo, dal differente contesto o situazione in cui lo viviamo.. da come guardiamo una prospettiva, dal conflitto tra conscio ed inconscio...
ed il risultato è ciò che vediamo nel processo istantaneo temporale.. ed è il documentario che ne produciamo ed istalliamo nel nostro inconscio..

Ecco che più persone, pur guardando lo stesso quadro, la stessa fotografia del circostante, ognuno di loro la integra ad un'energia diversa.. e ne crea immediatamente il suo personalissimo film nel campo del proprio conosciuto e del proprio relativo..

Eppoi si vorrebbe andar sempre daccordo!.. si vorrebbe creare un mondo migliore.. e si vorrebbe anche vivere il corpo come uno strumento idoneo.. mentre la mente segue i propri impulsi.. i propri flash, i propri bagliori..
Credo sia impossibile.
Accettare questo riconoscimento è certamente anche comprendere che sussistono troppe sensibilità psichiche, pur tutte essenziali.. ma che senza una vera estrinsecazione del nostro personale contenuto psichico, non credo si possa vivere in modo integrato ed intelligente!

Pensavo inoltre, proseguendo questo discorso, che un uomo vede anche l'universo come è in grado di veder se stesso..
infatti alcuni vedono l'universo come una meravigliosa macchina autoprodotta
altri come Creazione di Dio..
Siamo abili ad immaginarlo, a farci mille elucubrazioni.. estrapolando dati, emettendo giudizi, varcando dubbi.. studi.. piccole soglie.. ridicole soglie, se solo si pensa quanto è grande ed infinito l'universo..
ma anzichè pensare troppo alla macchina meravigliosa, pochi si chiedono se esistiamo come individuo.. e non come semplice fantasma..
Non sarebbe opportuno verificare prima di tutto se stessi, prima di qualsivoglia divina supposizione.. ?

atisha is offline  
Vecchio 20-10-2007, 01.36.15   #2
Flow
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E' il fantasma che deve verificare ?
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Vecchio 20-10-2007, 07.17.31   #3
atisha
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Originalmente inviato da Flow
E' il fantasma che deve verificare ?

certo.. è il proprio "fantasma".. che dovrebbe rendersi conto di essere tale .. osservandosi..
specie se in tutta la vita si è sforzato di avere o non avere "pensieri di amore", ma quell'amore è causa acora di conflitti interiori, che successivamente scarica in guerre e crimini o desideri di vendetta..
ebbene quel "fantasma" (che non si può certo chiamare uomo).. ogni fantasma è responsabile dei propri impulsi..
come sei responsabile del tuo impulso provocatorio, che si sente stimolato a sottovalutare la sostanza di ciò che ho scritto e cercare appiglio nella "lettera"..
atisha is offline  
Vecchio 20-10-2007, 08.05.38   #4
paperapersa
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Riferimento: Da che dipende?

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Originalmente inviato da atisha
Dipende, da che dipende..
tutto dipende a secondo di come lo guardi
... video

E' così.. già.. tutto dipende sempre e solo dal nostro psichismo, dal differente contesto o situazione in cui lo viviamo.. da come guardiamo una prospettiva, dal conflitto tra conscio ed inconscio...
ed il risultato è ciò che vediamo nel processo istantaneo temporale.. ed è il documentario che ne produciamo ed istalliamo nel nostro inconscio..

Ecco che più persone, pur guardando lo stesso quadro, la stessa fotografia del circostante, ognuno di loro la integra ad un'energia diversa.. e ne crea immediatamente il suo personalissimo film nel campo del proprio conosciuto e del proprio relativo..

Eppoi si vorrebbe andar sempre daccordo!.. si vorrebbe creare un mondo migliore.. e si vorrebbe anche vivere il corpo come uno strumento idoneo.. mentre la mente segue i propri impulsi.. i propri flash, i propri bagliori..
Credo sia impossibile.
Accettare questo riconoscimento è certamente anche comprendere che sussistono troppe sensibilità psichiche, pur tutte essenziali.. ma che senza una vera estrinsecazione del nostro personale contenuto psichico, non credo si possa vivere in modo integrato ed intelligente!

Pensavo inoltre, proseguendo questo discorso, che un uomo vede anche l'universo come è in grado di veder se stesso..
infatti alcuni vedono l'universo come una meravigliosa macchina autoprodotta
altri come Creazione di Dio..
Siamo abili ad immaginarlo, a farci mille elucubrazioni.. estrapolando dati, emettendo giudizi, varcando dubbi.. studi.. piccole soglie.. ridicole soglie, se solo si pensa quanto è grande ed infinito l'universo..
ma anzichè pensare troppo alla macchina meravigliosa, pochi si chiedono se esistiamo come individuo.. e non come semplice fantasma..
Non sarebbe opportuno verificare prima di tutto se stessi, prima di qualsivoglia divina supposizione.. ?

Benissimo, ciò che dici è vero per quanto riguarda la percezione della realtà
(a proposito di video ma tu l'hai mai visto What the bleep we know?.......)
Ma tutto ciò ci porta a delle conclusioni diverse e cioè a come se riusciamo
a percepire il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto cambia il nostro
modo di stare al mondo e che quindi siamo in grado di cambiare e gestire
e creare la nostra vita agendo sulle emozioni e sui pensieri.
E tutto ciò ha delle spiegazioni scientifiche che purtroppo la scienza non riconosce. Se tutto è il prodotto della mente, anche la malattia o la non malattia può esserlo, anche l'armonia e la pace possono essere realizzati.
Se gli esperimenti fatti con l'acqua inviandole amore producono acqua pura
e cristallina se dirigiamo questo potentissimo raggio laser su noi o su ciò che ci circonda possiamo trasformare il mondo,Se tutto è mente utilizziamola
per il Blanco e Blanco può essere!!!!!
paperapersa is offline  
Vecchio 20-10-2007, 14.15.19   #5
atisha
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l'impulso...

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
Benissimo, ciò che dici è vero per quanto riguarda la percezione della realtà
(a proposito di video ma tu l'hai mai visto What the bleep we know?.......)
Ma tutto ciò ci porta a delle conclusioni diverse e cioè a come se riusciamo
a percepire il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto cambia il nostro
modo di stare al mondo e che quindi siamo in grado di cambiare e gestire
e creare la nostra vita agendo sulle emozioni e sui pensieri.
E tutto ciò ha delle spiegazioni scientifiche che purtroppo la scienza non riconosce. Se tutto è il prodotto della mente, anche la malattia o la non malattia può esserlo, anche l'armonia e la pace possono essere realizzati.Se gli esperimenti fatti con l'acqua inviandole amore producono acqua pura
e cristallina se dirigiamo questo potentissimo raggio laser su noi o su ciò che ci circonda possiamo trasformare il mondo,Se tutto è mente utilizziamola
per il Blanco e Blanco può essere!!!!!

ciao...
(ho visto il filmato.. un'ora e passa se non erro, molto interessante e condivisibile.. l'intervista a Ramtha, che sottovalutavo, mi ha anch'essa riconfermato troppe cose.. troppe!)

Accantonando per un attimo la scienza, ciò che vedo è che la maggior parte degli individui vive senza uno scopo e va sempre più spesso alla deriva.. stimolata solo dal vento delle circostanze.. dai sensi.. o meglio dire da ciò che produce uno stimolo all'ego "toccato" sia nella piacevole esperienza emozionale positiva.. che in quella negativa..
E' strano che non ci si chieda mai se oltre questi impulsi c'è altro..
se oltre questi "paradisi o inferni" stimolati dai nostri soli sensi conosciuti c'è ancora qualcosa che i soli sensi conosciuti non riescono a percepire proprio perchè si vive solo in modo circolare..
da un impulso all'altro...
sottostando a questa "legge meccanica" anche nei rapporti sociali o personali che sono "viziati" da questo stato pietoso che l'uomo stesso considera (purtroppo) il culmine della propria civiltà!!
Tutti i nostri rapporti umani sono proiezioni della mente, (sconosciuta sotto questo aspetto) attraverso la propria esteriorizzazione nel tempo e spazio, separandosi così da se stessa...

atisha is offline  
Vecchio 20-10-2007, 15.24.14   #6
fallible
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Riferimento: Da che dipende?

Salve ebuon pomeriggio!
sono al lavoro e avendo cinque minuti di pausa ho letto quanto sopra... non sono sicuro di aver compreso il tutto ma se si:
Tutti i nostri rapporti umani sono proiezioni della mente, (sconosciuta sotto questo aspetto) attraverso la propria esteriorizzazione nel tempo e spazio, separandosi così da se stessa..., nella "consapevolezza "di tale separazione la Mente diviene il testimone...o no? non si può distaccarsi dall'impermanete solo accettarlo nella sua giusta dimensione claudio
fallible is offline  
Vecchio 20-10-2007, 17.29.31   #7
Mary
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Riferimento: l'impulso...

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
ciao...
(ho visto il filmato.. un'ora e passa se non erro, molto interessante e condivisibile.. l'intervista a Ramtha, che sottovalutavo, mi ha anch'essa riconfermato troppe cose.. troppe!)

Accantonando per un attimo la scienza, ciò che vedo è che la maggior parte degli individui vive senza uno scopo e va sempre più spesso alla deriva.. stimolata solo dal vento delle circostanze.. dai sensi.. o meglio dire da ciò che produce uno stimolo all'ego "toccato" sia nella piacevole esperienza emozionale positiva.. che in quella negativa..
E' strano che non ci si chieda mai se oltre questi impulsi c'è altro..
se oltre questi "paradisi o inferni" stimolati dai nostri soli sensi conosciuti c'è ancora qualcosa che i soli sensi conosciuti non riescono a percepire proprio perchè si vive solo in modo circolare..
da un impulso all'altro...
sottostando a questa "legge meccanica" anche nei rapporti sociali o personali che sono "viziati" da questo stato pietoso che l'uomo stesso considera (purtroppo) il culmine della propria civiltà!!
Tutti i nostri rapporti umani sono proiezioni della mente, (sconosciuta sotto questo aspetto) attraverso la propria esteriorizzazione nel tempo e spazio, separandosi così da se stessa...


ottimo spunto di riflessione.

Dovremmo divenire (io ci provo ogni tanto) a divenire testimoni, solo testimoni di noi stessi.
A volte mi rendo conto di essere solo una "cosa" che "reagisce" , se uno mi osservasse attentamente potrebbe persino sapere perfettamente che "reazione" avrei davanti a X o Y. E qualcuno se ne è persino approfittato.

Ma io non voglio essere una macchina, io non sono una macchina, un programma. Io sono dentro una macchina ma non sono macchina.
Come un pilota di formula uno non è l'auto che sfreccia sull'asfalto. Vivono in simbiosi, sembrano un tutt'uno ma non lo sono.

A me è capitato di riuscire a "guardarmi" osservarmi come se fossi una spettatrice e fa uno strano effetto. Esisti e allo stesso tempo non esisti, e puoi giocare, usare, divertirti con la tua auto, puoi distruggere o costruire. Se lasci che sia l'auto ad andare avanti con il pilota automatico allora non potrà che esserci quello programmato, ma se lasci che "quel qualcosa" che è dentro di noi, e che in fondo siamo noi, viva allora anche l'Apocalisse può essere sconfitta.

Ma se fose cosa facile, non ci sarebbe più "gioco".
Mary is offline  
Vecchio 20-10-2007, 23.25.24   #8
Rising Star
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Riferimento: Da che dipende?

Da che dipende?
Io credo che tutto dipenda dalle nostre priorità; priorità non intese come necessità fisiche, ma come importanza di valori che poniamo nella nostra esistenza.
Sono daccordo con te quando dici:
Citazione:
Originalmente inviato da atisha
Ecco che più persone, pur guardando lo stesso quadro, la stessa fotografia del circostante, ognuno di loro la integra ad un'energia diversa.. e ne crea immediatamente il suo personalissimo film nel campo del proprio conosciuto e del proprio relativo..
Tutto dipende proprio dal punto di vista. Siamo qui sulla Terra; viviamo costantemente su questa "superficie" terrestre e non abbiamo mai la possibilità di "elevarci", almeno fisicamente. Eppure, che dimensione assumono i problemi quotidiani di questa "superficie", se riuscissimo ad osservare questa superficie dall'alto? Da molto alto? Per esempio, siamo rimasti vittima del traffico cittadino e siamo momentaneamente bloccati: stress, insofferenza, ecc.; ora, se operando un gioco di immaginazione, riusciamo ad immaginarci sospesi nello spazio, in modo da vedere davanti a noi l'intero pianeta Terra, con il marrone delle terre emerse, il bianco dei banchi di nuvole e con il blu degli oceani, il nostro problema "terreno" verrebbe ridimensionato enormemente poiché la nostra nuova visione abbraccerebbe una realtà molto più ampia. Forse, in realtà, quello che ci manca è proprio una visione più ampia della nostra vera realtà; anche di quella terrena.
Forse con questa "visione" più ampia, si potrebbero risolvere gli importanti problemi che affliggono l'uomo, in primis, ed il nostro pianeta, in conseguenza.

Pace a tutti.
Rising Star is offline  
Vecchio 21-10-2007, 08.32.43   #9
Mary
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Riferimento: Da che dipende?

Avete visto ieri sera su rai 3 "Ulisse, il piacere della scoperta" di e con Alberto Angela? (il mio idolo )

Si parlava della autodistruzione degli abitanti dell'isola di Pasqua. E del fatto che dovremmo imparare e non lo facciamo. Ma lui, l'Alberto, sempre positivo diceva che abbiamo la possibilità di imparare.

Ecco che TUTTO dipende dalla capacità del singolo di imparare e cambiare rotta.

Ma se sono in pochi a rendersi conto della distruzione del Pianeta da cosa dipende?

Diceva che c'è bisogno di vedere subito l'effetto procurato dalla causa, ma noi l'effetto già ce lo abbiamo sotto gli occhi.

Perchè ce ne stiamo imprigionati nell'ottusità?

A questo punto non mi resta da dire che dipende dai condizionamenti ricevuti dalla società e religione (non posso fare a meno di tirarla in ballo perchè ha talmente intriso l'essere umano che non se ne può fare a meno).

L'individuo non è stato educato alla consapevolezza, alla capacità di discernimento delle proprie azioni a prescindere da leggi e regolamenti e credenze.

Tutto dipende dal fatto che non ci sono uomini liberi a sufficienza in questo mondo.
Mary is offline  
Vecchio 21-10-2007, 10.47.26   #10
atisha
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meditando..

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Originalmente inviato da fallible
Tutti i nostri rapporti umani sono proiezioni della mente, (sconosciuta sotto questo aspetto) attraverso la propria esteriorizzazione nel tempo e spazio, separandosi così da se stessa..., nella "consapevolezza "di tale separazione la Mente diviene il testimone...o no? non si può distaccarsi dall'impermanete solo accettarlo nella sua giusta dimensione claudio

esattamente, per me è cosi'.. avanzando nella consapevolezza la mente diviene innanzitutto Testimone di questa separazione... ed è ciò che avviene sviluppando l'arte dell'osservazione interiore di se stessa.. (sì la mente osserva se stessa.. si sdoppia ancora ed è "obbligata" a riconsiderare se stessa e la separazione che ne ha da Se stessa)..

atisha is offline  

 



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