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Vecchio 11-11-2007, 20.22.44   #11
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
stessa cosa alla fine...

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Già.
Tutto dipende dalla Forza della Chiamata..

oppure potremo anche dire.. dipende dalla forza intrinseca dell'ego
atisha is offline  
Vecchio 11-11-2007, 21.51.38   #12
faqir
Ospite abituale
 
L'avatar di faqir
 
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 48
Riferimento: Il rinunciante

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
Salve e buona domenica!

In soldoni la domanda è? Si può vivendo laicamente, quando cioè devi fare i conti in tasca per giungere a fine mese (che materialità neh! ) avere un "corretto" cammino spirituale? Fino a che punto gli "obblighi" sociali e famigliari possono interferire con il cammino o più semplicemente come mi disse Uttamo (il solito monaco theravada) ...pratica ,pratica! claudio

Genile Fallibile,

Chiedi (se ho ben capito):

si può avere un corretto 'cammino spirituale' pur vivendo nel mondo?

Si si può! anzi sarebbe il modo più "corretto" di vivere.

La cosa importante e difficile da 'praticare', come insegnano i Sufi è :

"essere 'nel' mondo ma non 'del' mondo".

saluti
faqir
faqir is offline  
Vecchio 12-11-2007, 00.39.54   #13
Rising Star
Ospite abituale
 
L'avatar di Rising Star
 
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
Riferimento: Il rinunciante

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
( ... )
In soldoni la domanda è? Si può vivendo laicamente, quando cioè devi fare i conti in tasca per giungere a fine mese (che materialità neh! ) avere un "corretto" cammino spirituale? Fino a che punto gli "obblighi" sociali e famigliari possono interferire con il cammino o più semplicemente come mi disse Uttamo (il solito monaco theravada) ...pratica ,pratica! claudio

Amico fallible, scusa se mi permetto ma, per come è strutturata la tua domanda, forse il termine "laicamente" non è il più adatto ad esprimere la frase "quando cioè devi fare i conti in tasca per giungere a fine mese" che indica, invece, un atteggiamento "terreno".
È una mia sensazione ma la domanda, così come è posta, e con l'osservazione prima indicata, esprime una maggiore valenza, consapevole, della vita "terrena", nei confronti di quella spirituale. Come ripeto è solo una mia sensazione.
Se così fosse, allora, se sono consapevole, nel profondo, che il cammino spirituale non debba essere subordinato ad altre condizioni, allora sarò anche consapevole del fatto che "tutto" sarà subordinato al cammino spirituale; in tal caso non mi preoccuperei più di tanto poiché spenderei ogni mia cellula, ogni mio atomo, per difendere ciò che considero più importante del mio stesso corpo: la mia anima!
Del resto nel titolo "il rinunciante" c'è la radice della soluzione.
"Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? ... Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." (Mt 6,25) ...

Sempre se ho ben compreso la tua domanda!
Saluti.
Rising Star is offline  

 



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