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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 17-11-2007, 19.02.56   #11
andre2
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Non vi sto chiedendo cosa fate voi della vostra vita sessuale ( ci mancherebbe... )... vorrei solo che mi diceste ( se volete ), secondo voi come dovrebbe manifestarsi la sessualità per una persona che coltiva lo "spirito"...
Come si comportano gli "spirituali" ( come definisce Maxim ) di fronte ad eventi importanti della vita quali ad esempio l'incontro sessuale con l'altro, il tradimento, etc? ...da quanto ho percepito nell'altra sezione, mi è parso di capire che quasi tutti hanno anche delle "fantasie" sessuali particolari ( statisticamente parlando )... che questo tipo di "cose" sono naturali per gli esseri umani... da lì mi sono sorte tante domande, soprattutto perché io avevo sempre dato per scontato che magari coloro che fanno un cammino spirituale "automaticamente" ( = conseguentemente ) vivessero anche una sessualità... "spirituale", che tali persone non avessero "fantasie" o desideri "carnali"...

più che di spirituali, parlerei di religiosi.
poi, non essendoci lo spirito ma solo quell'aggregato rappresentato dall'io, che arbitrariamente per praticità viene diviso in fisico e psichico, non esistono divesi modi di vivere la sessualità.
cambia tuttalpiù il modo di viverla. armoniosa, forte, tiepida, conflittuale, frustrata, ecc....


che esprimessero la loro realizzazzione ( se posso usare questo termine ) spirituale anche nella manifestazione fisico-sessuale... non so se mi sto esprimendo bene, spero che qualcuno capisca cosa voglio intendere...

ma quali realizzazioni particolari, spirituali....

Per cercare di essere più concisa vi pongo dei quesiti diretti:

Per favore c'è qualcuno qui che pensa che l'Unione "vera", tra due persone che si scelgono come compagni nel viaggio della vita, avvenga quando, oltre al corpo, anche lo spirito si incontra e si unisce?

massì, se per spirito intendiamo lo psichico, i conti tornano. ci deve essere coinvolgimento psicofisico.

C'è qualcuno che pensa che quando si realizza questa Unione tutte le "fantasie si annullino e si sperimenta solo l'essenza?

non so cosa intendi per essenza, ma quando stai bene con una persona, non cerchi fantasie.

C'è qualcuno che pensa che se scelgo spiritualmente un compagno per la vita... non ho motivazione spirituale per "desiderare" altre persone ( o surrogati di persone ) sotto il punto di vista sessuale?

e dalli col spirituale....se scegli per il presunto spirito, che non c'è, prendi delle gran cantonate. si fiuta l'affinità psicofisica, e se il contorno è propizio si procede. poi non bisogna pretendere che sia per la vita, perchè nella vita si cambia.

C'è qualcuno che pensa che in un rapporto dove si concretizza questa profonda Unione il "tradimento" non esiste per conseguenza spontanea alla natura intrinseca del rapporto stesso?

fin che l'affinità, il feeling è molto buono e rasenta la perfezione, il tradimento è cosa remota.

E per finire: c'è qualcuno che pensa che si possa anche Amare il proprio compagno, senza manifestarlo fisicamente attraverso il sesso?

anche il feeling ha le sue evoluzioni, può essere.

Scusate se sono stata ripetitiva, ma al momento non riesco a dire meglio di così

meno male....

Spero sia lecito porre questo tipo di domande e cercare "chiarezza" qui...

Vi prego ... aiutate questa povera creatura scombussolata... basterebbero anche delle risposte si-o-no alle mie estenuanti domande!



Confido nella lungimiranza che mi avete sempre dimostrato... e nella vostra onestà!
E poi lo sapete che vi voglio bene ... quindi, per cortesia, non siate restii!

Pace pace pace!

ma che ti è successo?
andre2 is offline  
Vecchio 17-11-2007, 19.57.02   #12
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Ciao Veraluce.
Siamo qui per scambiarci idee e mi permetto di dirti la mia : io trovo onesta e anche simpatica la tua domanda, che farei volentieri anche mia se solo sostituissimo il termine "spiritualità" con il diverso "religiosità", cosicchè la domanda pillolizzata (se l'ho ben intesa, e sarai gentilissima se vorrai confermare o contraddire) diverrebbe (per me) questa: "acclarato che la sessualità vive anche di impulsi e fantasie < del buio e della negatività > ... come li vive , se li vive, chi ha scelto di informare la propria esistenza ad un principio di Luce e Positività Religiosa?"

La differenza profonda tra Fede Religiosa e Spiritualità, infatti, su questo argomento mi sembra assumere proporzioni vistosissime.

Possiamo essere ragionevolmente certi che solo alcuni abbraccino una Fede Religiosa.
Ma... chi ha detto che la Spiritualità non alberghi indistintamente dentro ognuno di noi? Sicchè la risposta universale sarebbe : "no problem : ciascuno la vive, appunto, secondo la propria Spiritualità."

Esempio flash : qualche anno fa, campagna fuori Roma, seconda casa di una simpaticissima famiglia romana, pranzo estivo all'aperto sotto il pergolato, tre famiglie riunite. Al tramonto si era - molto piacevolmente davvero - seduti in serenissima allegria e con il piacere condiviso di essere dove si era e nel modo in vi si era. Il padrone di casa, uomo semplicissimo e vitale, sguardo a ricomprendere il tramonto e poi quei commensali e poi quella tavola, stringendo a sè la moglie con cui aveva simpacitissimamente schermagliato fino a qualche attimo prima con divertimento autentico di tutti, tornò a guardarci negli occhi quasi commosso, solo per dire "ma non è questa la Pace?". Ecco: quest'uomo , sono più che certa, ha semplicemente chiamato "Pace" (dimostrando con la luce negli occhi di viverla)... quello che un uomo di maggior cultura e maggior complessità avrebbe chiamato "Senso dell'Assoluto" dopo averlo cercato magari in Altro. Quell'uomo non s'è mai posto scientemente il problema dello Spirito e (da barman di Roma Centro) avrebbe senz'altro prontissima qualche battutaccia per chi glielo nominasse... ma non per questo non vive una sua dimensione di Spiritualità.

Ora, tornando al tema : la Spiritualità, di qualunque "ordine e grado", non vedo onestamente come possa entrare in rotta di collisione anche con gli aspetti più oscuri della sessualità. E se Spiritualità è "connessione e sintonia" con l'Assoluto... astrattamente non c'è alcuna ...ragione (guarda caso).... di piegare alcun Essere ad alcun Dover Essere. Qualunque cosa tu sia, in quanto infinitesimo dell'Essere, sei già, qui e ora, comunque tu sia, e proprio perchè così "fatto", anche ciò che "dovevi essere". E non a caso, credo, forme oltremodo buie e negative della sessualità sono più che convintamente ritenute addirittura "via elettiva " in alcuni percorsi spiritual-esoterici affatto marginali!

All'opposto la Fede Religiosa, o meglio la Spiritualità che ha "sentito" di appartenere ad un Credo Religioso. In quel Credo (e quale che sia) troverà norme e precetti che delimitano una particolare via per adempiere al Disegno tracciato da quella particolare Divinità. E poichè non v'è Religione che non veda nella sessualità uno dei primissimi oggetti di disciplina, e che non imponga il confinamento della sessualità in un ambito ristrettissimo e precisamente finalizzato.... lì, certo! Me lo chiedo anch'io quale sia il rapporto, ad esempio del Cattolico, con il lato buio e negativo della propria sessualità.
O meglio: esclusi dal campo d'osservazione i quesiti già notoriamente risolti (del fedele che accumula sensi di colpa non riuscendo nè a far vivere nè a far morire il "lato buio"; oppure del ministro che - con o senza sensi di colpa - se li vive barando verso tutto e tutti), quello che davvero chiederei con curiosità autentica è : un Cattolico intelligente-colto-equilibrato-sereno e sincero con sè stesso... riesce SEMPRE grazie alla Fede a portare Luce e Positività nel lato buio e negativo della propria sessualità? E come risolve, spiritualmente e non, SE non ci riesce?

(Chiarissimo che ognuno è sè stesso e basta, ma, come detto da Veraluce... proprio per questo tre "sè stessi" aprono più finestre di uno, e ciascuno ne apre una in più di "nessuna").
Grazie a chi vorrà rispondere, e a Veraluce se mi conferma se ho capito oppure no.

donella is offline  
Vecchio 17-11-2007, 20.43.28   #13
m.85
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Messaggi: 26
Wink Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Una persona che "coltiva lo spirito" è una persona che si interroga profondamente, che riflette su tutto, e soprattutto sul proprio IO, sulle proprie esperienze, sui propri sentimenti, sui propri pensieri, e questo lo fa alla ricerca della pace interiore, lo fa per essere soddisfatto di sè, della sua vita, dei suoi atteggiamenti. Se vediamo la sfera sessuale della nostra vita come il giusto e necessario apice dell'amore coniugale, fecondo ed aperto alla vita, dono completo di sè all'altro, fusione perfetta, vero atto d'amore, e nulla più (come se questo fosse poco...), tutto il resto deve svanire... Non è facile, l'istinto animalesco ci attrae verso una misera considerazione del sesso, come solo ed esclusiovo godimento fisico, tutto egoisticamente nostro, da perseguire con o senza l'altro, ricordandoci o meno dell'altro, ma questo ... E noi ci lasciamo attrarre e sedurre... Ma l'uomo di spirito può tentare di elevarsi al di sopra dell'istinto, per purificarsi, per perfezionarsi.
Io come cristiano so cosa il mio Dio mi chiede, so che altri sono riusciti ad essere migliori di me, voglio purificarmi, voglio cambiare, tuttavia provo le difficoltà che si incontrano, e di tempo in tempo cado... L'importante è ricominciare sempre, con umiltà il nostro cammino di perfezione...
Coraggio! Non stancarti mai di cercare di migliorare, e non smettere mai di porti domande....
m.85 is offline  
Vecchio 17-11-2007, 22.16.01   #14
veraluce
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Da Mirror:
Diciamo che queste domande fatte alla sessualità sono fatte ancora dalla mente e non dallo Spirito.

Si certo, caro Mirror, sono fatte dalla mente... ma riguardano lo Spirito...

Citazione:
Da Mirror:
Poi, non esistono i cosiddetti "spiritualisti" come categoria... e ti risponderanno, casomai, solo uomini e donne che danno più o meno importanza alla dimensione interiore essenziale, chiamato spirito.

Infatti non era mia intenzione "categorizzare"... era soltanto un termine "indicativo" per riferirmi alle persone che frequentano questa sezione del forum...

Comunque grazie anche a te per non aver avuto nessuna preclusione!

Citazione:
Da Rising Star:
Cara amica Veraluce, ti sei mai chiesta perchè, quando due persone si vogliono molto bene, esse si abbracciano? Io credo che l'atto fisico dell'abbraccio nasca proprio dal desiderio di accogliere, di abbracciare e di avvicinare, il più possibile, le due anime che albergano nei rispettivi corpi: è un sentirsi più vicini all'altra persona, anche spiritualmente, secondo me. Io credo che nell'ambito sessuale tale desiderio, di sentire l'altra anima più vicina a noi, sia ancora più intimo. Un aspetto, simile all'abbraccio, è dato dal bacio; questi atteggiamenti come l'abbraccio ed il bacio, sono comportamenti che esprimono il desiderio del contatto tra persone (ovviamente contatto benevolo); quando un uomo ama una donna, credo che sia naturale avere questo contatto, proprio per esprimere l'amore che ognuno prova per l'altro. Io credo che il rapporto sessuale sia una manifestazione di questo amore, come può esserlo il bacio o un abbraccio.
Questa, secondo me, dovrebbe essere la "sessualità".

Poiché viviamo in questo nostro corpo, necessariamante dobbiamo manifestare l'amore che è in noi con ciò che di fisico ci è dato. Con le nostre opere rivolte al prossimo ed anche, a mio avviso, con l'amore che proviamo per la nostra compagna; mi sto riferendo ad un amore serio, maturo e responsabile: in tal caso, ponendo sempre come guida gli insegnamenti di Gesù, le risposte ai tuoi quesiti saranno conseguenziali

Ciao Rising,
che belle le espressioni che hai usato per descrivere il tuo pensiero...
...mi piacciono molto le parole: accogliere, abbracciare, avvicinare le anime...
...quello che non molti forse riescono a fare... con questa risposta tu hai fatto un opera d'amore verso il prossimo... e questo prossimo ti ringrazia di cuore!
veraluce is offline  
Vecchio 17-11-2007, 23.37.26   #15
veraluce
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Da Donella:
Ciao Veraluce.
Siamo qui per scambiarci idee e mi permetto di dirti la mia : io trovo onesta e anche simpatica la tua domanda, che farei volentieri anche mia se solo sostituissimo il termine "spiritualità" con il diverso "religiosità", cosicchè la domanda pillolizzata (se l'ho ben intesa, e sarai gentilissima se vorrai confermare o contraddire) diverrebbe (per me) questa: "acclarato che la sessualità vive anche di impulsi e fantasie < del buio e della negatività > ... come li vive , se li vive, chi ha scelto di informare la propria esistenza ad un principio di Luce e Positività Religiosa?"

La differenza profonda tra Fede Religiosa e Spiritualità, infatti, su questo argomento mi sembra assumere proporzioni vistosissime.

Possiamo essere ragionevolmente certi che solo alcuni abbraccino una Fede Religiosa.
Ma... chi ha detto che la Spiritualità non alberghi indistintamente dentro ognuno di noi? Sicchè la risposta universale sarebbe : "no problem : ciascuno la vive, appunto, secondo la propria Spiritualità."

Esempio flash : qualche anno fa, campagna fuori Roma, seconda casa di una simpaticissima famiglia romana, pranzo estivo all'aperto sotto il pergolato, tre famiglie riunite. Al tramonto si era - molto piacevolmente davvero - seduti in serenissima allegria e con il piacere condiviso di essere dove si era e nel modo in vi si era. Il padrone di casa, uomo semplicissimo e vitale, sguardo a ricomprendere il tramonto e poi quei commensali e poi quella tavola, stringendo a sè la moglie con cui aveva simpacitissimamente schermagliato fino a qualche attimo prima con divertimento autentico di tutti, tornò a guardarci negli occhi quasi commosso, solo per dire "ma non è questa la Pace?". Ecco: quest'uomo , sono più che certa, ha semplicemente chiamato "Pace" (dimostrando con la luce negli occhi di viverla)... quello che un uomo di maggior cultura e maggior complessità avrebbe chiamato "Senso dell'Assoluto" dopo averlo cercato magari in Altro. Quell'uomo non s'è mai posto scientemente il problema dello Spirito e (da barman di Roma Centro) avrebbe senz'altro prontissima qualche battutaccia per chi glielo nominasse... ma non per questo non vive una sua dimensione di Spiritualità.

Ora, tornando al tema : la Spiritualità, di qualunque "ordine e grado", non vedo onestamente come possa entrare in rotta di collisione anche con gli aspetti più oscuri della sessualità. E se Spiritualità è "connessione e sintonia" con l'Assoluto... astrattamente non c'è alcuna ...ragione (guarda caso).... di piegare alcun Essere ad alcun Dover Essere. Qualunque cosa tu sia, in quanto infinitesimo dell'Essere, sei già, qui e ora, comunque tu sia, e proprio perchè così "fatto", anche ciò che "dovevi essere". E non a caso, credo, forme oltremodo buie e negative della sessualità sono più che convintamente ritenute addirittura "via elettiva " in alcuni percorsi spiritual-esoterici affatto marginali!

All'opposto la Fede Religiosa, o meglio la Spiritualità che ha "sentito" di appartenere ad un Credo Religioso. In quel Credo (e quale che sia) troverà norme e precetti che delimitano una particolare via per adempiere al Disegno tracciato da quella particolare Divinità. E poichè non v'è Religione che non veda nella sessualità uno dei primissimi oggetti di disciplina, e che non imponga il confinamento della sessualità in un ambito ristrettissimo e precisamente finalizzato.... lì, certo! Me lo chiedo anch'io quale sia il rapporto, ad esempio del Cattolico, con il lato buio e negativo della propria sessualità.
O meglio: esclusi dal campo d'osservazione i quesiti già notoriamente risolti (del fedele che accumula sensi di colpa non riuscendo nè a far vivere nè a far morire il "lato buio"; oppure del ministro che - con o senza sensi di colpa - se li vive barando verso tutto e tutti), quello che davvero chiederei con curiosità autentica è : un Cattolico intelligente-colto-equilibrato-sereno e sincero con sè stesso... riesce SEMPRE grazie alla Fede a portare Luce e Positività nel lato buio e negativo della propria sessualità? E come risolve, spiritualmente e non, SE non ci riesce?

(Chiarissimo che ognuno è sè stesso e basta, ma, come detto da Veraluce... proprio per questo tre "sè stessi" aprono più finestre di uno, e ciascuno ne apre una in più di "nessuna").
Grazie a chi vorrà rispondere, e a Veraluce se mi conferma se ho capito oppure no.
Non ho molto tempo però vorrei dire qualcosa a Donella che è stata molto gentile.
Woow, Donella! Ho sempre apprezzato le tue riflessioni e so che continuerò ad apprezzarle perché, personalmente, oltre a condividere molto quello che dici, mi piace anche come lo dici.
Quello che hai scritto qui lo accolgo... potevi esprimere quel che volevi perché in questa discussione ho soltanto da riflettere e niente da contestare... sinceramente, la mia intenzione quando ho inoltrato il post iniziale era principalmente quella di ascoltare tutti quelli che avessero avuto voglia di esprimersi sulla tematica in questione...
perché non dissocio mai lo Spirito dalle persone (faccio male, chi lo sà?!!)... per me tutti gli esseri umani sono in "cammino" per cui siamo tutti esseri "spirituali" e con "spirituali" intendo sia tutto il possibile e immaginabile circonscrivibile in questo termine (Religiosi, Esoteristi, buddhisti, teosofi )... sia quello che di solito per molti non è circonscrivibile ad esso ( scienziati, ragionieri e chi più ne ha più ne metta).
Le mie domande iniziali fungevano soltanto da input semplificativo, perché ultimamente mi perdo tra le parole... (ve ne sarete accorti no?)
Per quanto riguarda la domanda che poni con l'esempio del cattolico, posso dirti che, secondo me, questi dovrebbe in teoria conformarsi spontaneamente, se non quasi "naturalmente" a quanto "richiesto" dal suo credo... se un individuo afferma di appartenere ad una religione, penso che suo intento principale sia quello di rispettarne i fondamenti... però non so dirti se nella realtà dei fatti sia proprio così... forse qualcun altro potrà intervenire per chiarire meglio di me il tuo quesito.

Comunque ti ringrazio tanto per il contributo che mi hai trasmesso.
Buona notte a te, cara
veraluce is offline  
Vecchio 18-11-2007, 09.03.09   #16
Giorgiosan
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Certo che mi interessa! Se poi a te non va di esporlo dilungamente in pubblico puoi anche mandarmi un mp... tutto fa brodo! Per cui non negarmi la tua graditissima collaborazione per favore.

Non ho comunque capito qual'è la distinzione che secondo te, come comune mortale, bisogna fare per potersi esprimere... puoi chiarire per gemtilmente?



Per esprimersi bisogna usare categorie come anima - corpo spirito - materia che nella realtà costituiscono un unicum integrato . Quello che si dice di una di queste categorie coinvolge anche l'altra. Per esempio: parlare di amore meramente spirituale è una astrazione, perché l'amore coinvolge sempre anche il corpo. Tuttavia è necessario usare queste categorie...proprio perché non siamo angeli.

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 18-11-2007, 09.22.10   #17
paperapersa
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Per quanto riguarda la domanda che poni con l'esempio del cattolico, posso dirti che, secondo me, questi dovrebbe in teoria conformarsi spontaneamente, se non quasi "naturalmente" a quanto "richiesto" dal suo credo... se un individuo afferma di appartenere ad una religione, penso che suo intento principale sia quello di rispettarne i fondamenti... però non so dirti se nella realtà dei fatti sia proprio così... forse qualcun altro potrà intervenire per chiarire meglio di me il tuo quesito.

Comunque ti ringrazio tanto per il contributo che mi hai trasmesso.
Buona notte a te, cara

Qualunque aspetto della vita o dell'uomo, se vuoi, è importante, e va ascoltato.
L'importante è riportare tutto ad una dimensione di equilibrio, di armonia.
Se precetti e autodisciplina imposti da qualunque religione vengono visti
come "imposizioni" è chiaro che proprio in quanto tali possono far sorgere
la voglia di trasgredire e la conseguente "vergogna", "senso di indegnità",
"senso di colpa".
Ogni percorso educativo tende a "integrare" armoniosamente tutte le parti
che ci compongono. In tal senso anche uno "smodato appetito" "di cibo o di sesso". rappresenta una mancanza di equilibrio le cui cause vanno ritrovate dentro di noi e non fuori di noi,
Quanto sia lungo questo percorso di "integrazione della personalità", dipende
da tantissimi fattori e pertanto nessuno si può permettere di giudicare
qualcun altro. Un "maestro spirituale" o un "confessore, o padre spirituale"
dovrebbe solo limitarsi a proporre all'allievo un'auto osservazione del proprio
comportamento ed una attenta analisi delle vere cause.......
e quindi una profonda conoscenza di sè stessi, un'accoglienza di ciò
che appare "smodato " e un risveglio della volontà di "cambiare"
Ciò ovviamente presuppone che il "praticante" comprenda di avere bisogno di aiuto e lo chieda e che una volta avutolo creda nella "verità" di ciò che viene
indicato come "via" per vivere meglio con se stessi e con gli altri.
Quindi se l'eccesso crea disagio (e lo crea sempre) in sè stessi o in chi lo subisce, occorre mettersi in discussione.
Questo può essere fatto da tutti, o obbedendo pedissequamente a "decaloghi" imposti dall'esterno e che ci auto imponiamo autoflagellandoci
se trasgrediamo oppure interiorizzando le norme della "retta via di mezzo",
accogliendo con amore, comprensieone e bonaria umana ironia "il nostro
errare" (nel senso sia di sbagliare che di cambiare continuamente
strade e luoghi del nostro cammino).
Il bambino piccolo che viene introdotto alla "religione" ufficiale dal
"catechismo" viene "indottrinato" e spesso "colpevolizzato" dicendogli
che "Gesù piange" se "ti tocchi", o se desideri ciò che non è tuo......
E così a volte si creano sensi di "colpa" enormi e terribili da sradicare.
L'essere maturo che si accosta ad un percorso spirituale, vuole conoscersi,
capire perchè certi "istinti" siano così travolgenti, perchè certi "impulsi" lo
portano a perdere il controllo....., vuole diventare sicuramente
il padrone di questo mondo così squilibrato in cui si sente immerso.
Quindi avrà bisogno di un "vero maestro" o di un vero " padre spirituale"
che lo aiuti a trovare il proprio "centro unificatore e armonizzante"
di tutte le energie di cui siamo composti.
In tal senso non può esserci giudizio e non può esserci colpa e
sorriderà di tutte le sue "paure" DI FAR piangere Gesù, che
dall'alto della Croce ha sempre detto "perdona loro perchè non sanno".
Quando un essere sa, è consapevole, ha vinto l'ignoranza!
e quindi sa che tutto ciò che è frutto di amore, di scambio, di consapevole
esaudimento dei propri e degli altrui bisogni, non è "vergognoso" "scandaloso"
"ostacolante" nel cammino verso Dio.
La consapevolezza che è la vittoria sull'"ignoranza" è frutto di lavoro
maturo e non bisogna trattare i bambini come esseri incapaci di "consapevolezza", anzi al contrario insegnare loro la loro grandezza
il loro specifico valore nel processo di autoresponsabilizzazione e di
"interessenza" con il mondo è un preziosissimo contributo
per la creazione di un Nuovo Mondo, in cui non esisterà più
la "vergogna tossica"
paperapersa is offline  
Vecchio 18-11-2007, 10.53.38   #18
veraluce
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Citazione:
Da Andre2:
ma che ti è successo?

Io lo chiderei a te ...

Sei stato molto simpatico nelle tue risposte... e credo sincero per te stesso

Comunque a me non è successo nulla di grave, non sapevo che avrei impressionato così tanto con le mie domande... probabilmente ho esagerato con l'espressività dell'esposizione, mi scuso con tutti se ho dato l'impressione di essere disperata ( = )...
...e apprezzo anche il tuo intervento!

Citazione:
Da m.85:
Una persona che "coltiva lo spirito" è una persona che si interroga profondamente, che riflette su tutto, e soprattutto sul proprio IO, sulle proprie esperienze, sui propri sentimenti, sui propri pensieri, e questo lo fa alla ricerca della pace interiore, lo fa per essere soddisfatto di sè, della sua vita, dei suoi atteggiamenti.

Condivido profondamente quanto da te espresso... soprattutto lo vivo ogni giorno...


Citazione:
Da m.85:
Se vediamo la sfera sessuale della nostra vita come il giusto e necessario apice dell'amore coniugale, fecondo ed aperto alla vita, dono completo di sè all'altro, fusione perfetta, vero atto d'amore, e nulla più (come se questo fosse poco...), tutto il resto deve svanire... Non è facile, l'istinto animalesco ci attrae verso una misera considerazione del sesso, come solo ed esclusiovo godimento fisico, tutto egoisticamente nostro, da perseguire con o senza l'altro, ricordandoci o meno dell'altro, ma questo ... E noi ci lasciamo attrarre e sedurre... Ma l'uomo di spirito può tentare di elevarsi al di sopra dell'istinto, per purificarsi, per perfezionarsi.
Io come cristiano so cosa il mio Dio mi chiede, so che altri sono riusciti ad essere migliori di me, voglio purificarmi, voglio cambiare, tuttavia provo le difficoltà che si incontrano, e di tempo in tempo cado... L'importante è ricominciare sempre, con umiltà il nostro cammino di perfezione...
Coraggio! Non stancarti mai di cercare di migliorare, e non smettere mai di porti domande....

Io non so se posso dare una definizione religiosa di me stessa... comunque amo gli altri e per questo non posso escludere di essere anche io cristiana...
e sempre per questo motivo, quel che tu hai detto lo trovo estremamente coerente con siffatta realtà spiritual-religiosa .

Grazie per la parte di te che mi hai "mostrato" qui... e per l'incoraggiamento !

Pace & Amore!!
veraluce is offline  
Vecchio 19-11-2007, 08.21.47   #19
Giorgiosan
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

La sessualità è indubbiamente specificata, prescindendo da ogni valenza culturale, prima di tutto dalla sua funzionalità in ordine alla trasmissione della vita. Da questo discende che la sessualità è un istinto e una pulsione che spinge l'uomo ad agire in una certa dimensione ma i bisogni ed i piaceri non indicano gli interessi più autentici dell'uomo e la strada della sua realizzazione.

La svalutazione del corpo, però, non è legittimata in nome dello spirito né all'interno della spiritualità cristiana, e non è lecito disprezzare la vita corporale che invece è da considerarsi buona e degna.

Nel Vangelo non è dato nessun risalto alla sessualità, né in senso negativo né in senso positivo. C'è solo una preferenza per la condizione di "eunuchi" , cioè per una scelta volontaria a favore della castità.

Dal punto di vista della spiritualità, dell'evoluzione della persona, la sessualità deve essere sotto il controllo della volontà...per essere, poi, soppressa, ad un certo punto del percorso, sempre secondo il principio della gradualità... al fine di essere rivissuta in modo rinnovato.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 19-11-2007, 08.40.12   #20
Giorgiosan
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Riferimento: La sessualità interrogata dalla spiritualità

Dal punto di vista pratico il primo passo consiste nella conoscenza di se stessi e in particolare nell'analizzare i propri sentimenti e le proprie emozioni e dare loro il nome "appropriato"...perché non è così scontato che le conosciamo. E' quella che si dice una educazione sentimentale.
Nella misura in cui conosciamo i nostri sentimenti ed emozioni possiamo meglio operare per cercare di sopprimere quelli e quelle che ci allontanano dalla felicità.

Per esempio: la gelosia altera in qualche modo le nostre emozioni ... intrufolandosi nella sessualità la deforma...spesso la gelosia stimola l'attività sessuale con lo scopo più o meno nascosto alla nostra coscienza, di sopprimere tensioni "spirituali" dolorose ...che poi non vengono soppresse se non temporaneamente...molto temporaneamente
Giorgiosan is offline  

 



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