Salve e buona serata!
un ulteriore "pensiero" riguardo all'azione espresso da gandhi (copyright di kore che lo ha postato su un 3d da me iniziato )Il successo di un atto sta nel compimento, non nel suo esito qualunque esso sia claudio

I 28 sono ancora meglio se non ci ferma a ciò che si trova a 21


Potrei dire che è vivere nel passato, ma stasera mi sono già beccato del proiettore quindi meglio che sto zitto


A proposito, per tornare in tema (anche se con il titolo lo siamo pure noi) ma Tmusa che fine ha fatto?
Stavo seguendo il programma, ma adesso rimango come le enciclopedie a fascicoli, non si riesce mai a finirle

Ciao cara,
è molto che non ho il piacere di fare qualche chiacchiera insieme. Mi manca quel qualcosa che si era creato tre anni fa tra tutti noi. Quelli di allora. Sai cosa intendo.

Per me è stato un periodo straordinario.

Molti, ahimè, sono strati bannati. Qualcuno è andato via di sua spontanea. Noi siam qua.

Abbiamo voglia di lavorare ancora?
Mi viene in mente il più grande insegnamento appreso fin da ragazzo: il metodo migliore per seguire la via, ricercare la verità, Dio, la pace, il nostro destino; è (in buona sostanza) vivere la vita secondo coscienza. Vivere gli eventi che ci vengono incontro. Tutto qua.
E' certamente poco affascinante. Non soddisfa la nostra sete. Non appaga. Ma è, secondo me, la strada maestra.

Tutto il resto..........non dico che sia un male. Se fatto con un certo distacco ci può anche stare. Ma se ti prende la mano non va bene. E comunque dubito che se ne possa trarre un vero beneficio.

Comunque, se è vero che in tutte le tradizioni spirituali troviamo elementi unificanti e/o univoci su alcuni aspetti, è altrettanto vero che sono tante le cose discordanti.

Alla fine uno si aggancia a quella più in armonia con la propria storia, la propria cultura, il proprio destino. Ma non in modo assoluto. Di assoluto credo ci debba essere solo quel senso che, in un modo o nell'altro, abbiamo tutti: il senso di Dio. O di quello che percepiamo come Dio.

Ciao

ciao carissimo!
io penso che il periodo sia sempre quello buono.. è come un'onda.. va, viene..staziona...
quanto ai bannati.. mi sono sempre salvata, ci sarà un perchè? il perchè è relativo anche al procedere nella propria ricerca...


bisogna intendere cosa è il lavoro.. si stanno accavallando due significato di lavoro.. io mi riverivo più che altro al lavoro sociale, quello che ti dà da magnà.. (e ne farei a meno)
Che significa secondo te vivere la vita secondo coscienza? o meglio ancora vivere gli eventi che ci vengono incontro?..
sono due cose che stridono secondo me.. .. ci sarebbe da riflettere (sugli eventi)


le cose discordanti sono solo cavilli della mente che viaggia in orizzontale... bisognerebbe badare al Succo, all'essenza di ogni tradizione
trovata Quella (l'essenza), comprendere il perchè delle discordanze.. resta facile poi comprendere..


chiaro.. sarebbe meglio dire all'inizio uno aggancia quella in cui trova prima sollievo..
se poi prosegue con intelligenza a scandagliare avrà anche dei risultati tangibili..
ma se si ferma sul piano orizzontale, cioè a pacificare la propria mente, avrà secondo me, un senso del Divino (o di Dio) parimerito al suo piano..

ma va tutto bene lo stesso!

Eh....ascoltare la nostra coscienza. Lei ci parla continuamente (sul bene/male)ma non sempre siamo disposti a darle retta. Impersonalmente parlando diventa difficile stabilire il bene ed il male. Ma personalmente è agevole: ciò che riteniamo giusto è bene.

Sei sicuro che non sia la mente che ci parla continuamente (sul bene/male)?
Impersonalmente parlando non credi che non ci sia nemmeno il concetto di bene e male? La Coscienza non è la mente,
ma è ciò che permette alla mente di essere, di manifestarsi. E' il suo sfondo immutabile, immobile, eterno.
Se ciò che riteniamo personalmente giusto è bene, allora ciò che è giusto è un fatto o un sentire molto relativo.

Vedo che il forum sta prendendo una deriva filosofica.
Ciò significa che perdiamo troppo tempo a parlare dell'Illuminazione piuttosto che ad agire per realizzarla.
Le parole possono essere un avvio al volo magico, ma bisogna abbandonarle o bisogna usarle in modo non logico e consequenziale, altrimenti rischiano di allontanarti piuttosto che favorirti nel distacco.
Allora voglio reintrodurre un argomento che sfida in modo severo la logica concettuale.
La vittoria sulla morte.
Perchè l'Illuminazione vince la morte?
E' quasi ridicolo fare un'affermazione simile per chi è abituato al razionalismo scientifico come tutti noi occidentali, ed io son il primo a rendermene conto.
Eppure una buona comprensione illuminativa ti dà la risposta. Anzi, chi riesce ad intuirla può dire di avere fatto un progresso veramente importante nel cammino spirituale.
I fatti stanno cosi.
Noi siamo sopraffatti dalla morte perché ci incarniamo nel concetti della logica individualistica. Se ci incarnassimo nei concetti della logica universale non moriremmo mai. Difficile.
Faccio un esempio.
Se noi decidessimo di essere l' albero di una foresta, fosse anche la più potente e millenaria quercia, finiremmo con il marcire alla fine, e cadere rovinosamente a terra, ma se decidessimo di essere il bosco, di essere l'intera foresta, cosa comporterebbe la morte di un albero? Niente! Anzi, il rinnovamento e nuovo vigore per i giovani virgulti che nascerebbero.
Così quando dismettiamo la nostra individualità, azzeriamo l' ego ed la personalità distinta, e ci diluiamo nel tutto, allora la nostra coscienza sperimenta la dimensione dell'eternità perché entra in simbiosi con i concetti infiniti ed eterni di quell'anima mundi che permea e governa tutto.
E il nostro corpo?
E il nostro corpo sta lì in un angolo, una massa biologica che brucia nel suo destino di impermanenza, distante e distinta dal nostro verso essere.
Con questo, cari amici, chiudo gli interventi a questo forum augurando a tutti il risveglio nella luce divina.

Già te ne vai? non hai trovato pane per i tuoi denti?

soprattutto, pensi di trovarlo altrove?

questa è filosofia fuori luogo?

perchè non resti? non hai altro da imparare forse?

un vero peccato.. fa come vuoi o puoi..

un cordiale saluto Fratello!
namastè

pensi che una mente ancora identificata sia in grado di ascoltare la propria coscienza?

chi è che parla? con che voce?

cosa è per te la tua coscienza?

un abbraccio ...

Concordo .
Giocare troppo col "mentale" ti allontana dalla "concretezza del volo".
Un certo distacco consapevole è sempre auspicabile in un luogo di parole come il forum.
Comunque Grazie per la "concretezza" dei tuoi interventi , tmusa.