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Vecchio 20-12-2007, 13.19.33   #21
nexus6
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Riferimento: Dio e il Divino

Razionalizzando, dialogando, riflettendo se “Dio sia in tutto”, se “Dio sia il Tutto” ed affermando che “Dio è in tutto”, “Dio è il Tutto” o che “tutto è divino ovvero manifesta Dio” ed essendo d’accordo o in disaccordo con tali affermazioni, si fa della teologia ovvero si costruisce il Tempio e si ricaccia Dio lì dentro, affermando contemporaneamente la sua negazione all’esterno; sento, cioè, che nel medesimo istante si affermi proprio la negazione di queste proposizioni ovvero “Dio non è in tutto”, “Dio non è il Tutto”, “non tutto è divino ovvero non tutto manifesta Dio”, perché se tutto avesse l’attributo di essere qualcosa o almeno la persona che ci sta davanti sentisse veramente nell’essenza ciò, quel “qualcosa” semplicemente sarebbe indicibile, non-pensabile, non etichettabile, non afferrabile in alcun modo con le nostre menti, non razionalizzabile in pensieri e parole; nata la parola, sorge il Tempio ed il suo contrario, poiché se tutto fosse rosso (divino), la categoria “rosso” (divino) semplicemente non esisterebbe, almeno per quella persona, come non esisterebbero i colori e questo mi pare sia anche ciò che ha inteso dire Uno, il quale molto probabilmente non verrà preso in considerazione. Ma quella categoria non esisterebbe in un senso “speciale”, perché naturalmente non sarebbe possibile nemmeno dire della sua non esistenza e con un’analogia fisica, che credo possa aiutare a comprendere, è come la creazione e distruzione di particelle (concetti) - antiparticelle (contrari) virtuali nel vuoto (quantistico), coppie virtuali, virtuali poiché potenzialmente realizzabili, ma di fatto fisicamente inosservabili, se non indirettamente per gli effetti che hanno su qualcosa di osservabile; e quando, nella realtà, concetto (particella) e suo “contrario” (antiparticella) si fondono, cosa avviene? Boh... energia...

Sono, dunque, potenzialità non espresse, come l’acqua di un oceano senza rive e come lo puoi chiamare, come puoi etichettare e com-prendere un oceano senza rive?

Un saluto a tutti...
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Vecchio 20-12-2007, 13.20.45   #22
Mirror
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Riferimento: Dio e il Divino

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Originalmente inviato da Uno

Perchè devo/posso dire che una qualsiasi cosa sia Divina, se è implicito (a chi non disturba tale parola) che Dio è in tutto???


Se non rispondete a questa domanda il resto sono illazioni prive di fondamento.

Se Dio è il Ciò che E' e non è, è il Tutto il manifesto e l'immanifesto.
Come posso domandarmi ancora cos'è, dov'è, Dio?
E' dappertutto, ovviamente... nel chiaro e nello scuro... in ogni cosa... essendo ogni cosa.
Può il pesce credersi separato dall'oceano? No, perchè è un tutt'Uno con Esso.
Senza quello non esiste, come l'uomo con l'oceano infinito della Coscienza.
La visione non dualistica non si pone quel genere di domande, perchè non ha più nessun senso di separazione.

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Vecchio 20-12-2007, 13.59.38   #23
Aisha
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Riferimento: Dio e il Divino

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Originalmente inviato da Gianfry
Secondo la mia visione, prima della Creazione c’è sempre stato l’Assoluto, la cui essenza è Amore e la cui sostanza è puro Spirito, pura Luce (non particellare). Essere infinito, Energia pura. Mente pura
Pura ed infinita Consapevolezza

L’Energia pura è una essenza omogenea, priva di sostanza ossia di un "corpo" che la contenga. Essendo quindi indefinita, tale energia non è quindi simile a nessun'altra forma di energia: l'unica energia che potrebbe essere simile ad essa dovrebbe anch'essa essere infinita, ma è chiaro per definizione che di infinito ce n'è solo uno.

L'Assoluto (Brahman), nella sua forma primordiale, era il Vuoto. Un'Essenza cioè che non era anche Sostanza, ma solo pura consapevolezza. In quello stato primordiale questa pura consapevolezza (aspetto mentale dell'Assoluto) viveva in uno stato di totale beatitudine, uno stato cioè di puro Amore verso se stesso (aspetto sentimentale dell'Assoluto). In quello stato iniziale, quindi, Amore e Consapevolezza (o Mente) non erano separati, per il semplice motivo che l'Assoluto era in quello stato un'unica Essenza priva di Sostanza. In quello stato iniziale, sentimento e pensiero erano la stessa cosa. L'Assoluto è la Divinità.
Quando l'Assoluto scelse di fare esperienza di sé, pensò a come avrebbe potuto fare e si rese conto che vi era solo una possibilità: avrebbe dovuto creare all'interno di sé (non poteva certo farlo all'esterno dato che l'Assoluto è infinito) delle Sostanze finite e attraverso la Vita di queste Sostanze avrebbe potuto fare esperienza di sé. Come avvenne il passaggio dal Vuoto Assoluto ad un Vuoto Assoluto con all'interno delle Sostanze finite?
Per creare la prima Sostanza finita, l'Assoluto semplicemente usò la Volontà: essendo onnipotente, la sua capacità creativa è ovviamente istantanea. Creò quindi con un atto di Volontà la prima Sostanza finita, quella che abbiamo chiamato Punto Zero, Anima Padre o Vuoto. Tale atto di Volontà, costituito da un comando (Mente) e da un desiderio (Amore), generò all'interno del Vuoto dell'Assoluto un vortice di Aria (vuota, ossia non particellare: puro Spirito); tale vortice d'Aria, a contatto con il Vuoto circostante, creò per attrito del Fuoco (vuoto, ossia non particellare: puro Spirito).
L'Aria cominciò a modellare il Fuoco in una forma sferica, all'interno del vortice. Tale sfera di Fuoco, girando su stessa nel vortice d'Aria, cominciò a prendere sempre più densità fino a divenire un'ammasso di plasma. Una metà del vortice d'Aria si stacco dall'altra metà portando con sé la sfera di Fuoco e smise di girare, e l'ammasso di plasma di quella parte di vortice divenne Terra (vuota, ossia non particellare: puro Spirito). L'altra metà del vortice d'Aria rimasta continuò invece a girare ed aumentò anzi sempre più la velocità, fino a che l'ammasso di plasma divenne Acqua (vuota, ossia non particellare: puro Spirito).
Tali 4 elementi di puro Spirito, che alla vista possiamo vederli come 4 sfere di Luce ma di diversa consapevolezza, si fusero tra loro e diedero vita alla Sostanza prima: l'Anima Padre o Vuoto finito o Punto Zero. Il suono emesso da tale Sostanza prima è il suono AMEN (o AMIN).
Pertanto l'Assoluto (Brahman) creò l'Anima Padre (Brahma), Divinità maschile, che a sua volta creò l'Anima Madre (Vihsnu), Divinità femminile, da cui discende lo Spirito Santo, ossia l'energia magnetica pura che è alla base di tutto lo Spazio-Tempo.
Dalla fusione di Brahma e Vishnu è nata l'Anima Figlio da cui, con il metodo copia e incolla, sono state create tutte le anime.
Dio (Shiva) rappresenta l'incarnazione in una forma umana dell'Anima Padre.
Dea (Shakti) rappresenta l'incarnazione in una forma umana dell'Anima Madre.
Gesù rappresenta l'incarnazione in una forma umana dell'Anima Figlio.
In conclusione, l'Assoluto è la Divinità, che si manifesta in Divinità maschile tramite Brahma e in Divinità femminile tramite Vishnu. Tutte le anime, compresa l'Anima Figlio, sono esseri divini, ma non sono la Divinità.
L'Anima Madre è la Creatrice di tutte le Anime, di tutte le forme di Spirito (salvo l'Anima Padre) e dello spazio-tempo (tutto della sua stessa essenza, Energia Magnetica); mentre l'Anima Padre è il Creatore di tutte le Anime, compresa l'Anima Madre: l'Anima Padre è lo Spirito dell'Assoluto nel finito ed ha quindi consapevolezza infinita.


www.ascensione.org

Tranne l'ultima parte, la descrizione che hai dato di Dio e della creazione mi ricorda molto quella che ho trovato in un libro sulla Cabbala...interessante questa connessione...
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Vecchio 20-12-2007, 14.03.27   #24
Aisha
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Riferimento: Dio e il Divino

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Concordo sostanzialmente con ciò che hai detto.
L'intervento di Dio e ciò che compiamo sono un'unica co-creante volontà.
L'attribuire però a noi stessi questa volontà implica il senso dell'esistenza dell'ego, da cui nasce il senso di separazione.
Accettare invece questa simultanea volontà senza sentirsi indipendenti, agenti personali, è la sublime Arresa...
alla SUA/nostra Volontà.

Ciauzz! ;-)


Insomma farsi da tramiti? Sentirsi parti del tutto e non separarsi da esso?
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Vecchio 20-12-2007, 14.13.26   #25
Aisha
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Riferimento: Dio e il Divino

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Uno:

Anche se la mente egoica non lo comprende, perchè non è in grado di accettarlo, il Tutto in ogni suo aspetto sta manifestando Dio.


Condivido questa osservazione...credo che sia sempre questione della nostra mente egoica quando non riusciamo a vedere il divino da qualche parte...se continuiamo a distinguere tra bene e male, allora continuiamo ad avere una visione dualistica, mentre invece ritengo che si debba sospendere il giudizio.
Certo il punto è delicato...sospendere il giudizio non vuol dire non interessarsi più agli altri, anzi, ma semplicemente non vedere come assenza o presenza di Dio, o sua non manifestazione o manifestazione, fatti ed eventi.... Se tutto è Dio, Egli si manifesta in ogni dove, non può esserci una sua non manifestazione, almeno questo è ciò che sento.
Che poi noi a volte possiamo sentirci "in colpa" perchè viviamo bene (dal punto di vista materiale) mentre altri no, ma non credo che ciò abbia a che fare con la giustizia divina o con la presenza del Divino...
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Vecchio 20-12-2007, 14.37.19   #26
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Originalmente inviato da Mirror
Se Dio è il Ciò che E' e non è, è il Tutto il manifesto e l'immanifesto.
Come posso domandarmi ancora cos'è, dov'è, Dio?
E' dappertutto, ovviamente... nel chiaro e nello scuro... in ogni cosa... essendo ogni cosa.
Può il pesce credersi separato dall'oceano? No, perchè è un tutt'Uno con Esso.
Senza quello non esiste, come l'uomo con l'oceano infinito della Coscienza.
La visione non dualistica non si pone quel genere di domande, perchè non ha più nessun senso di separazione.


Scusa Mirror, colpa mia, forse era troppo intorcolata, prova a leggere questa:

Se è implicito (a chi non disturba tale parola) che Dio è in tutto, perchè devo/posso dire che una qualsiasi cosa sia Divina???


In caso prova a leggere il post di Nexus, magari è più comprensibile di me.... l'ultima frase in particolare è semplice semplice.....

conosci altre lingue? Magari salta quell'automatismo che fa rispondere sempre uguale qualsiasi cosa dica l'altro, non sto prendendo in giro o mostrando non rispetto, mi metto umilmente al servizio del bene comune, in questo caso comprendersi.


Per Nexus: non me ne farò una malattia se non vengo preso in considerazione , io faccio il mio, poi ho piena accettazione di ciò che deve essere.

A tutti
Uno is offline  
Vecchio 20-12-2007, 14.54.54   #27
nexus6
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Se Dio è il Ciò che E' e non è, è il Tutto il manifesto e l'immanifesto.
Come posso domandarmi ancora cos'è, dov'è, Dio?
E' dappertutto, ovviamente... nel chiaro e nello scuro... in ogni cosa... essendo ogni cosa.
Può il pesce credersi separato dall'oceano? No, perchè è un tutt'Uno con Esso.
Senza quello non esiste, come l'uomo con l'oceano infinito della Coscienza.
La visione non dualistica non si pone quel genere di domande, perchè non ha più nessun senso di separazione.

Ciao Mirror...

Una domanda collegata al mio post precedente: nella "visione non dualistica" oltre a non porsi "quel" genere di domande, non si giunge anche a non affermare questo genere di risposte:

"Se Dio è il Ciò che E' e non è, è il Tutto il manifesto e l'immanifesto"?

Sì, lo so, la necessità del linguaggio, ma vorrei mi rispondessi ugualmente, se vuoi...

nexus6 is offline  
Vecchio 20-12-2007, 19.18.14   #28
Yam
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Originalmente inviato da nexus6

"Se Dio è il Ciò che E' e non è, è il Tutto il manifesto e l'immanifesto"?



Ti rispondo io dal punto della tradizione... (hindu...ma potrei farlo anche con altre tradizioni...Cristianesimo compreso...ovviamente letto da un altro punto di vista...).
C'e' simultaneita' e compenetrazione tra manifesto e immanifesto.
Nell'Advaita e' il punto piu' alto della manifestazione e' Ishvara il Dio personale (quello che adorano i Cristiani e i Vaishnava)..in realta' egli e' gia' Maya..ovvero manifestazione (energia). L'immanifesto e' Parabrahman, ed e' impersonale e senza attributi (Nirguna)...e' il Vuoto primordiale...prima del Big Bang....

Il forumulare ( ) domande e' Maya........si puo' anche giocare con Maya...se si e' consapevoli della continua creazione...mantenimento....di struzione....dell'energia.
(Brahma, Visnu, Shiva sono aspetti di Ishvara).


p.s.: ...si blaterava qualcosa sul Vijnanabhairavatantra?
Mi son perso qualcosa?
Yam is offline  
Vecchio 20-12-2007, 19.22.18   #29
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Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
Sono, dunque, potenzialità non espresse, come l’acqua di un oceano senza rive e come lo puoi chiamare, come puoi etichettare e com-prendere un oceano senza rive?

Infatti non voglio e posso etichettarLo, perchè è indefinibile, inconscibile e inesprimibile.

Solo una lucidità silenziosa, non mentale, Lo può contemplare.
In questa Totale contemplazione ogni dualismo viene riassorbito nell'Unità.

Caro Nexus, probabilmente non ti ho risposto. Non è che io sappia qualcosa di sicuro oltre che sapere che non so.
Ci posso riprovare comunque, se mi riformuli la domanda in maniera semplice e diretta.
Così potrò assistere anch'io cosa può scaturire dalla mia ignoranza...

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Vecchio 20-12-2007, 20.08.12   #30
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Originalmente inviato da Uno
... conosci altre lingue? Magari salta quell'automatismo che fa rispondere sempre uguale qualsiasi cosa dica l'altro, non sto prendendo in giro o mostrando non rispetto, mi metto umilmente al servizio del bene comune, in questo caso comprendersi.

Non conosco altre lingue, mi dispiace. Sono ignorante... ma vedo con chiarezza la tua arroganza e presunzione. L' "automatismo", come lo chiami tu, fa parte del mio essere limitato, della mia perfetta imperfezione.
Se non riesco a farmi capire da te, forse qualcun'altro... capisce.
Non ho registri comunicativi che possono andare bene per tutti.
E' anche questione di affinità. Vedo che con alcuni non c'è problema.
Ma questo fa parte dell'ordine delle cose.
Io stesso non non riesco a seguirti, a capirti... e accetto tranquillamente che sia così.
Chissà forse un giorno... potremo reciprocamente entrare più in sintonia, se ci sarà dato. Non è per me un obbiettivo:
va bene anche l'incomprensione.
Con questo non voglio invalidare quello che dici e esprimi. E' vero e va bene a Te, e questo basta.
Ma, onestamente, non riesco ad essere partecipe del tuo percorso.
Poi ci sarà sempre qualcuno che si connette ed entra in empatia con il tuo vedere... sapere spirituale.

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