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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-09-2003, 14.07.34   #41
madhavii
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spero che tu non te ne vada per causa mia. Per me puoi parlare tranquillamente.....Tutti ne abbiamo diritto

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Vecchio 01-09-2003, 15.37.30   #42
Gianfry
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Gesù

A Madhavii

In fondo condivido ciò che dici alla fine del tuo post. (...E poi, francamente, le disquisizioni su tali argomenti le trovo inutili, perchè credo che ognuno di noi scopra la sua parte di verità a seconda del suo grado evolutivo e meditando in silenzio. Credo di più nell'ascoltare le opinioni altrui per formarsene poi una propria, ma sempre alla luce della meditazione personale).

Mi sono limitato ad esporre la mia verità, così come la vedo e la sento in me. Non pretendo assolutamente di convincere nessuno. D'altra parte, sarà la realtà futura a dimostrarci chi aveva ragione o meno. Chi vivrà, vedrà!

Gianfry
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Vecchio 01-09-2003, 16.10.31   #43
edali
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Per essere coerenti con la teoria della reincarnazione, vedrà anche chi non vivrà oppure vivrà in un'altra dimensione. Quindi vedremo tutti! Almeno lo spero.
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Vecchio 01-09-2003, 21.53.35   #44
Gianfry
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Gesù

Risposta a Edali

Le anime sono eterne ed olografiche e quindi sanno tutto di ciò che accade su tutta la creazione.
Per quanto riguarda la nostra consapevolezza, penso che questa verrà trasmessa ai nostri futuri antenati.

Gianfry
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Vecchio 02-09-2003, 07.16.59   #45
Sté-detonator
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Exclamation

Beh..., Gianfry, sai che tutte queste cosmostorie le feci mie seguendo i più esperti contattisti e channeling e illuminati in materia? Ero, e sono, anche molto amico di Mario Pincherle, che su Iesué (Gesù) ha almeno alcuni riferimenti archeologici e storiografici che fanno alcune chiarezze e cancellano completamente il modello culturale impostoci fino a oggi. Altri come lui hanno fatto altre scoperte. Alcuni punti sono comuni, altri discordanti; ma infine quello che tu dici nei tuoi ultimi mess. qui è un pò la sintesi rincuorante della questione. Ma...,se ti dicessi che in quelle speranze ci vivevo bene, ma dopotutto le domande non mi erano ancora finite? E se ti dicessi che vivo molto meglio (LEGGERO) ora avendo espulso tutte queste informazioni che zavorravano solamente ed essendo cadute proprio tutte le esigenze di domanda? Se tutti questi insegnanti coi loro dettami avessero avuto la risposta, nessuno sarebbe più qui a interrogarsi. Una risposta VERA spazza via definitivamente la stessa esigenza di domande. Gesù.., Krishna..,Quetzalcoatl..,Gilga mesh, Sargon..(alcuni dicendo che sono le solite persone-Messia sotto diversi nomi)...: E se si fossero tutti ingannati credendosi messia e facendocelo credere, magari chiaramente anche in buonissima fede e a fin di bene? Il fatto potrebbe essere anche che (e qui sono un pò spietato) non ci sia neanche proprio nulla da vedere dopo che l'organismo si disfa. Se infatti questo cavolo di 'io' finisce come vibrazione tutto quello che puoi presupporre ora non è di nessuna importanza. anche ammesso che ci sia una continuazione dei tuoi atomi intelligenti nel senso di una percezione di entità individuale, non sarà comunque nei termini speranzosi in cui la mettiamo ora. Un altro fatto indiscutibile è che tutti questi insegnamenti non hanno funzionato, ma anzi sono stati usati per fare guerre! E tuttora sembra non ci sia verso di far divenire naturalmente intelligenti degli organismi viventi il cui pensiero è condizionato e programmato fin dalla nascita con paure e ricompense fasulle in nome di chissàquale verità superiore e ultimissima.
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Vecchio 02-09-2003, 10.00.22   #46
Gianfry
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Gesù

Risposta a Sté-detonator

Noto un certo pessimismo in te. Forse dovresti chiederti perché. Penso che non possiamo scaricare tutte le domande che ci assillano per vivere più leggeri, perché ciò significherebbe “mettere la testa sotto la sabbia”. Alle mie molte domande che mi hanno sempre assillato e continuano ad assillarmi, ho sempre dovuto cercare di dargli una risposta per acquietare il mio animo. Spesso le risposte che mi davo non erano soddisfacenti e davano origine a nuove domande più assillanti. Molti dubbi mi hanno sfiorato. Essi sono un incentivo alla ricerca continua. Non bisogna fermarsi mai di cercare la verità. La mia verità di un anno fa è diversa da quella di oggi e sono sicuro che quella di domani sarà ancora diversa, ma se mi impegno a lavorare seriamente su di me sono sicuro che anche la mia verità evolve di conseguenza in meglio. Questa è in fondo l’evoluzione. Abbiamo un cervello (che purtroppo usiamo pochissimo) ed un cuore che insieme costituiscono due mezzi straordinari per la ricerca. L’essere pessimisti implica che noi, magari inconsciamente, abbiamo forme-pensiero distruttive. Dalla parte opposta c’è l’ottimismo che è una forma di illusione, anch’essa da estirpare. Dovremmo essere realisti, il che rappresenta uno stato di equilibrio tra i due poli estremi. Finché non ci daremo le risposte alle domande che ci assillano, non potremo evolvere per arrivare alla vera pace interiore. Eluderle significa reprimere in noi l’anelito alla verità.
Perciò ti sprono a continuare nella tua ricerca, anche con tutti i dubbi e con tutte le certezze “fasulle”. Se cerchi seriamente troverai sempre prima o poi il bandolo della matassa.

Gianfry
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Vecchio 02-09-2003, 11.18.38   #47
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è strano come noti un certo pessimismo e invece non noti un 'realismo' come tu stesso dici. Sono molto obbiettivo e realista invece, e mi pare di vaer scritto che si VIVE davvero senza tutta questa ricerca per trovare un bandolo che non c'è. Quindi non ho conflitti e sono in pace con me stesso. Di conseguenza sono in pace con ciò che mi circonda. Quella pace non sterile e fittizia che secondo te forse è il 'bandolo della matassa' che farebbe aquietare tutto. non esiste una cosa del genere, a meno che non finisci per credere e quindi avere fede cieca in qualcosa che risponde meglio alle tue speranze e copra le tue paure. Questa pace invece è dinamica come un terremoto o un eruzione. E noto invece che c'è sempre questo dualismo: perché lasciar perdere le domande lo traduci con la 'testa dello struzzo'? Ho cercato seriamente (molto seriamente tanto da rimetterci la pelle) e ho visto altrettanto seriamente che questo bandolo della matassa è lasciar stare la matassa così com'è, cercarlo voleva dire arruffarla e annodarla ancora di più. Osservando ho visto che il bandolo concreto appunto è un sotterfugio per mantenerti ancorato a questa ricerca e appunto fare gli interessi di chi ha inventato questa storia. Quando vedi questo non solo scopri che era meglio se si fosse tutti da sempre lasciata stare la matassa senza annasparci dentro, ma che questa matassa, è un insieme vitale pulsante di energia di una meraviglia straordinaria, che solo a volerci metter le mani (come ahimé si è fatto e vedo non si vuol smettere di fare), si rovina!
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Vecchio 02-09-2003, 17.59.40   #48
Gianfry
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Gesù

A Sté-detonator.

Rispetto il tuo punto di vista. Se d'altra parte a te va bene così, così sia. Ognuno è libero di vedere le cose come meglio crede. Mi sembrava in te un certo pessimismo, una mancanza di speranza dopo la morte, ma forse mi sono sbagliato. Capita. Vorrei solo osservare che, secondo me, senza una continua ricerca non ci sono cambiamenti e quindi non c’è evoluzione. Ovviamente ciascuno è libero di stabilire da sé il proprio ritmo evolutivo. Per quanto mi riguarda, sono intimamente convinto che la vita non termina con la morte del corpo fisico in quanto la mia anima è una emanazione diretta di Dio e quindi è eterna. Certo, se vediamo le cose solo da un punto di vista materiale, non c’è molto da sperare, ma ho la presunzione di identificarmi più con la mia anima che con il mio corpo, che comunque è importante. Il corpo e lo spirito dovrebbero integrarsi, poiché questo è l’obiettivo dell’ascensione. Secondo me, è soprattutto il corpo fisico che deve ascendere in vibrazione.
Ognuno dei maestri che ci hanno preceduto ha dato il suo contributo di verità all’umanità. Sta poi a ciascuno di noi filtrare le informazioni e cogliere quelle utili alla nostra crescita spirituale. Nella mia vita ho creduto in tante verità che poi si sono rivelate false, ma sono state comunque necessarie alla mia crescita. Noi tutti siamo continuamente inondati da informazioni vere e false e queste ultime sono funzionali a quelle vere. Infatti se non ci fosse la falsità, come potremmo scoprire la verità? E’ un po’ come il dualismo bene-male, pace-guerra, ecc.


Abbi fiducia nella vita!

Gianfry
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Vecchio 02-09-2003, 20.32.17   #49
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Mi scrivi mezza pagina di rispetto e comprensione del punto di vista e termini con 'abbi fiducia nella vita'!?!? Per me è l'incomprensione più grande. Ma come, sto imperversando nel forum sgolandomi sul fatto di confidare nella spettacolare natura della VITA, dove appunto neanche c'è possibilità che sorgano domande sulla morte, e mi si spaccia per il contrario...Mi sembra che sei tu che scindi i punti di vista materiali e 'di anima', cosa assurda dopotutto. Il corpo è il vero immortale, non conosce neanche l'espressione vita-morte in quanto fa parte del ritmo della trasformazione di ogni cosa i cui atomi si riciclano senza sosta (senza introdurre espressione equivoche sull'anti-tempo etc.). Le utlime frasi poi sui distici complementari sono le peggiori e controverse che potevo sentire: bene-male, pace-guerra..in che senso le intendi? Se è solo nel senso biologico, potrei darti ragione, nel senso che il ritmo quiete-tempesta è una pace-guerra in natura, ma ci sarebbe da fare altro che attenzione qui! Se poi sei come quelli che per raggiungere la pace giustificano la guerra, ahimé. Dopotutto si nota nel tuo non mollare la ricerca (e potresti anche tirarci il calzino 'per il tuo spirito', in this case, auguri!, io dormo uguale) che stai mettendo in pratica l'errore fondamentale: A che serve andare a fare la guerra per la pace in un luogo che è già in pace? = Stai torturando il tuo corpo al quale non gliene frega niente delle congetture fatte da altri riguardo lo spirito. Comunque, OK, OK, mi dai spunto, visto che sennò si gira a vuoto, per inserirti direttamente le parole di questo tipo che è la naturalezza della VITA fatta persona: Dal "Coraggio di stare da soli" di U.G.: - Interlocutore: Come andiamo avanti? Non le vado a domandare su quale sia il proposito della vita, perché ovviamente, come giusto lei diceva, questa non è in realtà una domanda rilevante. UG: No. È si una domanda rilevante, ma nasce dalla supposizione che sappiamo qualcosa sulla vita. Nessuno sa nulla sulla vita. Abbiamo solo concetti, ideazioni e pensieri circa la vita. Persino gli scienziati che cercano di comprendere la vita e la sua origine vengono fuori solamente con teorie e definizioni della vita. Può darsi che non sia d’accordo con me, ma tutto il pensiero, tutta la modalità del pensare, è cosa morta. Il pensiero nasce da idee morte. Il pensiero o il meccanismo del pensare che prova a toccare la vita, sperimentarla, catturarla e darle espressione..., è un compito impossibile. Quello che ci interessa è vivere. Vivere è la nostra relazione con i nostri vicini, con la vita che ci circonda. Quando abbiamo tutto quello che ragionevolmente possiamo chiedere, tutte le comodità materiali che abbiamo in occidente, la domanda sorge naturalmente: “Questo è tutto?” Nel momento in cui vi fate codesta domanda, avete creato un problema. Se questo è tutto ciò che c’è, allora qual è il passo successivo? No vediamo nessuno scopo nella nostra vita, e allora ci facciamo la domanda, e la giriamo a tutto quello che pensiamo abbia una risposta. Qual è il significato della vita? Qual è lo scopo della vita? Può essere che abbia il suo proprio senso, il suo proprio scopo. Mentre siamo intenti a comprendere il senso della vita e lo scopo della vita non andiamo a migliorare, cambiare, modificare o alterare i nostri modelli di comportamento in nessun modo. Eppure esiste la speranza che comprendendo il senso della vita, potremo produrre un cambio. Può darsi che la vita non abbia nessuno scopo. Se lo ha, è già in operazione qui. Voler comprendere il senso della vita sembra un intento futile da parte nostra. Andiamo avanti chiedendo queste cose. Una volta un signore molto anziano, di 95 anni, che era considerato un grand’uomo spirituale e che insegnava tutto il tempo le grandi scritture ai suoi seguaci, venne a vedermi. Sentì che mi trovavo in codesta città. Venne a farmi visita e mi fece due domande. Disse, “Qual’ è il significato della vita? Ho scritto cento libri raccontando alle persone circa il significato e lo scopo della vita, citando tutte le scritture e interpretandole. Non ho compreso il significato della vita. Tu sei l’unico che mi può dare una risposta”. Gli dissi, “Guarda, hai 95 anni e non hai inteso lo scopo della vita. Quando andrai a intenderlo? Potrebbe essere che non c’è nessuno scopo nella vita”. La seguente domanda che mi fece fu, “Ho vissuto 95 anni e uno di questi giorni morirò. Vorrei sapere cosa succederà dopo di ciò”. E io gli dissi, “Forse non dovrai vivere molto di più per sapere sulla morte. Hai da morire ora. Sei pronto per morire?” Nel frattempo che chiedi, “Cos’è la morte?” o “Che c’è dopo la morte?” sei già morto. Queste sono domande morte. un uomo vivo non farebbe mai queste domande. I: Mi permetta di farle allora un'altra domanda, che non è molto intellettuale. Che dovremmo fare? UG: (Ride) Ci è stato detto che fare durante migliaia di anni. Perché continuiamo con la stessa domanda, “Che fare?” Che fare in relazione con che? Quello che sto enfatizzando è che la domanda per produrre un cambio in noi è la causa della nostra sofferenza. Potrei dire che non c’è niente da cambiare. Però i maestri rivoluzionari vengono e ci dicono che c’è qualcosa lì dentro che richiede una rivoluzione radicale. Quindi assumiamo che esiste qualcosa come l’anima, lo spirito, o l’ ‘io’. Quello che affermo tutto il tempo è che non ho trovato nessun io né anima lì. Codesta domanda mi ossessionò per tutta la vita, e d’improvviso, ciò mi colpì: “Non c’è io da realizzare. Che diavolo sono andato facendo tutto questo tempo?” Vedrà, questo lo colpisce come un lampo. Una volta che lo colpisce, tutto il meccanismo del corpo che è controllato dal pensiero (dall’ ‘io’) è distrutto. Quello che rimane è il tremendo organismo vivente con una intelligenza propria. Quello che rimane è il pulsare, il colpo, e il battito della vita. “Ci deve essere qualcosa di più, e dobbiamo fare qualcosa per essere parte di quello”. Tali domande sono sorte perché diamo per scontato che fummo creati per uno scopo maggiore rispetto a quello delle altre specie. Questo è l’errore fondamentale che commettiamo. La cultura è la responsabile del fatto che abbiamo assunto questo. In questo modo finiamo credendo che la totalità della natura è per il beneficio dell’uomo. E la richiesta per utilizzare la natura per i nostri propositi ha creato tutti i problemi ecologici. -
Sté-detonator is offline  
Vecchio 03-09-2003, 08.16.01   #50
Gianfry
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Gesù

A Sté-detonator.

Non ti seguo, né seguo il discorso di UG. Siamo su due piani diversi, o se vuoi su due sentieri diversi.
Buona fortuna!
Gianfry
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