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Vecchio 28-01-2008, 13.45.56   #11
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

Citazione:
Originalmente inviato da oroboros
Il Bene e il male non sono , come tu dici "forze che l'una non deve mai superare l'altra". Il Bene universale genera il male, come suo opponente, solo quando si divide nelle relazioni del relativo esistere, ma anche qui il male gli è funzionale, e non può essere il contrario, perché mai il male potrebbe, dividendosi nel relativo, produrre il Bene, e questo perché il male mai si dividerebbe da sé stesso. Non ne avrebbe convenienza bruta, la quale lo distingue dal Bene che, invece, è perdita e sacrificio di Sé. Ogni opposizione nel relativo, sul suo piano di esistenza più elevato di realtà, si ordina gerarchicamente in funzione del proprio riconoscimento dell'Assoluto e, quindi, del proprio grado di prossimità a Lui. Il male disconosce l'Assoluto e da Lui si allontana, vedendo questo allontanamento, come funzionale a sé stesso e alla propria convenienza materiale.............

filosofia, con punte di metafisica...
che ho concretizzato nella mia frase ed in ciò che ho scritto altrove.. ma hai voluto puntualizzare, estrapolare, condensare una marea di elucubrazioni, pur condivisibili, ma che esulano secondo me da una visione diretta..

la parola (specie scritta) amico Iniziato, non può sostituirsi all'intuizione metafisica..

la tua esposizione, chiara a me come chiare sono altre, mettono in giusta luce la relazione tra scienza e conoscenza.. ma non mi rende di certo altri aspetti..

l'intellettivo rigore in cui ti esprimi manca di una certa sostanza secondo me..
ed è appunto quella "visione diretta"..
è solo il mio vedere...
atisha is offline  
Vecchio 28-01-2008, 14.08.53   #12
Noor
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

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Originalmente inviato da oroboros
La "nostra Luce" non è trasportata dalle nostre tenebre; questo è un modo distorto di guardare luce e buio. Nella relatività, entrambe queste realtà sono e si spiegano l'una con l'altra. Così abbiamo l'aspetto superiore della luce che illumina e il suo inferiore lato che acceca e brucia.

vero è che sia necessario dimorare stabilmente nel proprio Centro, ma questa dimora non è concessa che all'estinguersi del vortice del cambiamento verso la perfezione del Sé.
Non vedo nessuna necessità di dimorare.
Se "Vediamo" di essere quella Luce...non vi sono (altre) scelte da fare.
La Consapevolezza (di ciò) é già quel Centro.
Anche le "relative" oscillazioni tendono verso quel Punto.
Non c'è nulla da fare..
Noor is offline  
Vecchio 31-03-2008, 23.35.08   #13
manacoddi
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

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Originalmente inviato da berenger11
La croce durava al massimo una decina di ore nei casi estremi. Quindi non è assolutamente il massimo supplizio che un uomo possa soffrire.
Tanto per fare un esempio, visto il periodo di ricorrenza, un internato ad Aushwitz veniva ammazzato di lavoro di botte e di fame, e a tutto questo si aggiungeva la sofferenza morale, peggiore di quella fisica, nel veder terminare la propria famiglia e nell'annientamento di se come persona.
E tutto questo durava mesi, non poche ore.
Davvero l'inferno sulla terra.
E accaduto a circa sei milioni.
E Dio, che, come sento ripetere spesso, è solo "amore", è rimasto a guardare.


Se ha lasciato che ci fosse tutto questo male, avrà avuto i suoi buoni motivi. Dio è Amore. Dio è il Bene. Sempre.
Vuoi giudicare Dio? Non possiamo giudicare o valutare chi è infinitamente più grande di noi. Lui è il Tutto...noi siamo piccole particelle della sua creazione, pur con il nostro grande valore....
manacoddi is offline  
Vecchio 01-04-2008, 00.33.40   #14
Rising Star
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

Citazione:
Originalmente inviato da berenger11
La croce durava al massimo una decina di ore nei casi estremi. Quindi non è assolutamente il massimo supplizio che un uomo possa soffrire.
Io credo che qualunque sofferenza possa patire l'uomo, non potrà mai essere equiparata a quella del Cristo che ha preso su di sé il peccato del mondo! Non mi risulta che un qualsiasi uomo possa prendere su di sé il peccato del mondo.

"Il giorno dopo, Giovanni (il Battista) vedendo Gesù venire verso di lui disse: <Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!>" (Gv 1,29)

Citazione:
Originalmente inviato da berenger11
E Dio, che, come sento ripetere spesso, è solo "amore", è rimasto a guardare.
Non credo che sia rimasto a guardare, credo che abbia sofferto anche Lui nel vedere il proprio Figlio deriso, maltrattato, percosso, fustigato ed ucciso proprio da coloro che Dio stesso ha creato (non smetterò mai di vergognarmi di appartenere ad una specie capace di un tale comportamento!).
Tuttavia è proprio per il profondo amore che Dio prova per noi, che ha lasciato che tutto si compiesse: affinché la morte del Figlio significasse la redenzione dell'uomo.

Ma non riuscite a comprendere la potenza dell'Amore di Dio verso noi uomini? Cos'altro deve fare Dio per farcelo capire? Siamo proprio così stupidi e ciechi da non riuscire a vedere?
Rising Star is offline  
Vecchio 01-04-2008, 07.27.37   #15
paperapersa
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Io credo che qualunque sofferenza possa patire l'uomo, non potrà mai essere equiparata a quella del Cristo che ha preso su di sé il peccato del mondo! Non mi risulta che un qualsiasi uomo possa prendere su di sé il peccato del mondo.

"Il giorno dopo, Giovanni (il Battista) vedendo Gesù venire verso di lui disse: <Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!>" (Gv 1,29)


Non credo che sia rimasto a guardare, credo che abbia sofferto anche Lui nel vedere il proprio Figlio deriso, maltrattato, percosso, fustigato ed ucciso proprio da coloro che Dio stesso ha creato (non smetterò mai di vergognarmi di appartenere ad una specie capace di un tale comportamento!).
Tuttavia è proprio per il profondo amore che Dio prova per noi, che ha lasciato che tutto si compiesse: affinché la morte del Figlio significasse la redenzione dell'uomo.

Ma non riuscite a comprendere la potenza dell'Amore di Dio verso noi uomini? Cos'altro deve fare Dio per farcelo capire? Siamo proprio così stupidi e ciechi da non riuscire a vedere?


Da Jodorowski:
Il dolore si basa su 4 principi:
L'IO che crea la malattia perchè IO vuole essere ME
Io non vuole che entri in noi qualcosa che non è Me
Io non vuole essere un flauto al servizio di un qualunque musicista.
Io pretende di essere Me.
Io ci conduce all'immmobilità: Ci fa sentire pesanti e ci conduce al suicidio.
Il desiderio di possesso è il secondo principio.
Noi non vogliamo amare, ma possedere.
Non potendo possedere poichè non amiamo vermente, subentra l'odio.
l'odio è il terzo principio. Distruggiamo ciò che non possiamo possedere
( madri che uccidono figli, amanti che uccidono l'amante, coniugi
che si uccidono etc....)
Il quarto principio è la paura.
La paura di dissolverci e di perdere l'Io
Non appena distruggiamo o siamo distrutti subentra la paura.
Gesù Cristo immettendo l'accoglienza e il perdono di tutte le nostre parti
e il non giudizio ha liberato l'essere dalla paura e dalla vergogna.......
e gli ha permesso di "essere".
L'episodio della lapidazione dell'adultera è talmente chiaro!
Comunque la Coscienza ha bisogno della Materia per nascere e crescere.
Il Legno della Croce e il Monte Golgota e la stessa carne di Gesù
dicono come la materia e lo Spirito siano connessi
saldamente..........
paperapersa is offline  
Vecchio 01-04-2008, 09.00.05   #16
Noor
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La Resa al Dolore

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Originalmente inviato da Rising Star
Non mi risulta che un qualsiasi uomo possa prendere su di sé il peccato del mondo.
E' già abbastanza se l'uomo riesce a non rifiutare ed accettare il "suo peccato" o quello che ritiene tale (il senso di colpa originario, per intenderci) guardarlo in faccia per quel che è ,perdonandoci nell'essere perdonati
Se poi riusciamo anche ad offrirGli tutto il nostro dolore abbandonandoci alla Sua Volontà:qui accade quel ribaltamento del Senso
(che è anche il senso di questo thread)
Noor is offline  
Vecchio 01-04-2008, 10.47.45   #17
antares
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

Citazione:
Originalmente inviato da manacoddi
Lui è il Tutto...
Quindi anche il male...
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Vecchio 01-04-2008, 12.09.59   #18
ciro6
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Originalmente inviato da Noor
“La croce è uno strumento di tortura.Rappresenta la sofferenza più estrema,la limitazione e l’impotenza più grande che un essere umano possa incontrare.Poi improvvisamente questo essere umano si arrende,soffre di buon grado,consapevolmente,pronunci ando queste parole:
<<Non la mia volontà, ma sia fatta la Tua Volontà>>.
In quel momento la croce,lo strumento di tortura, rivela la sua faccia nascosta:è anche un simbolo sacro, un simbolo per il divino.
Quello che sembra negare alla vita l’esistenza di ogni dimensione trascendentale,attraverso l’arrendersi,diventa un’apertura a quella dimensione.”

Eckhart Tolle


“Non possiamo vivere senza assumerci il rischio di soffrire, sino a quando non abbiamo scoperto il segreto che ci pone al di là della sofferenza, quali che siano le circostanze della nostra esistenza. Comunque soffriremo.
Allora perché non accettarlo deliberatamente una volta per tutte. Perchè non viverlo come un ritorno alla nostra verità profonda, farne un cammino di purificazione, prenderlo come un punto d’appoggio per trascendere la sofferenza?”

Mirror

Il punto è questo:
La Sofferenza riguarda quello di più alto che c'è in noi e in questo caso sia Tolle che tu parlate di altro.
Appunto parlate mi sembra di dolore, e questo ha a che vedere con il fisico.
ciro6 is offline  
Vecchio 01-04-2008, 12.41.31   #19
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da ciro6
Appunto parlate mi sembra di dolore, e questo ha a che vedere con il fisico.
Ah sì?
Non esiste quindi il dolore mentale?
Ma perchè poi tutte queste divisioni tra corpo e mente..
Noor is offline  
Vecchio 01-04-2008, 17.28.52   #20
antares
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Riferimento: Il dolore,la Croce e il ribaltamento del Senso.

Noor, vorrei tornare al senso originale del tuo messaggio...
Poi si è arrivati ad una discussione sul bene e sul male (discussione a cui tengo moltissimo ed a cui mi piacerebbe partecipare), ma il senso originario (mi è sembrato di capire) fosse un altro.
Personalmente credo che sofferenza e dolore, che tu mi sembra tratti indistintamente, non siano la stessa cosa.
Il dolore è insito nella condizione umana, nasciamo nel dolore, moriamo nel dolore e spesso viviamo nel dolore...
La sofferenza è invece impossessarsi di questo dolore, farne, non so se mi intendi, un caso personale tra noi e il destino...
Non credo che Gesù (se mai ha subito la croce) abbia provato sofferenza... dolore sì, un dolore terribile, ma se si fosse avviato davvero sulla via della sofferenza avrebbe disconosciuto tutto ciò per cui aveva vissuto.
Credo che soffriamo solo se non abbiamo coscienza dell'inevitabilità dl dolore e credo che Gesà di coscienza ne avesse da vendere...
Ti abbraccio.
antares is offline  

 



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