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Vecchio 14-02-2008, 16.43.21   #11
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: la memoria

Salve e buon pomeriggio!
Na caro flow sei passato dallo stato di veglia conscia ad quello di veglia non conscia (un ubriacatura può rendere l'idea), se fosse stato sonno lo avresti definito come sogno, descritto (lo stato) poeticamente... ma visto che siamo in tema ...hai memoria di cosa l'abbia indotto... claudio

ps guarda che anche le descrizioni "buie e tempestose" non scalfiscono la calma bhuddica
ari ps
E' come una maledizione, o c'e' l'uno o c'e' l'altro.. c'è un vecchio detto "non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca"
fallible is offline  
Vecchio 14-02-2008, 17.22.18   #12
crepuscolo
viandante
 
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
Riferimento: la memoria

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
Sono seduto e sto leggendo un libro, non importa se e' un libro spirituale o un topolino, all'improviso si stacca la coscienza, non so come spiegare.. si stacca la coscienza di veglia, si staccano le mani che reggono il libro, all'improvviso non c'e' piu' nulla che mi dice che sono sveglio e che quelle sono le mie mani. E' terra di nussuno, non c'e' nemmeno niente che mi dice che fino ad un attimo prima c'era uno stato di coscienza, guardo il libro e non riesco a quantificarne la grandezza, non riesco a trarre un significato dallo scritto, il respiro e' profondo, come sfondato, non conosco nulla e non manca nulla, non ci sono piu' impegni, non ci sono mai stati e mai ci saranno. E' il brodo primordiale del sonno profondo, da qui' non c'e' nessuna esigenza di andare altrove, nonostante tutto succede qualcosa, la torre riemerge e riappare il mondo, riappare il libro, gli insegnamenti e la paura.

E' come una maledizione, o c'e' l'uno o c'e' l'altro..
L'uno non riesce di accogliere l'altro, l'altro non riesce a penetrare l'uno..

e se la ridono...eri pronto per un'esperienza, hai lavorato per questo...ed è arrivata. Un'esperienza nuova per la mente che si è buttata a capofitto per elaborarla, scuoterla, visionarla, narrarla...la mente sa come fare, come catalogarla nella memoria. Tutto questo è fantastico, ma va dinuovo abbandonato
crepuscolo is offline  
Vecchio 14-02-2008, 17.47.13   #13
veraluce
Ospite abituale
 
L'avatar di veraluce
 
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
Riferimento: la memoria

Citazione:
Da Fallible:
ho visto come la memoria sia causa dell' offuscamento del proprio essere, è a causa sua che poco a poco si costruscono muri che fanno da argine a questa energia senza confini...

Per me sono più i "significati" delle esperienze, le quali diventano bagagli di memoria, che "a poco a poco costruiscono muri etc"...
...e qui non sto consoderando i significati spontanei derivati dagli avvenimenti, come ad esempio un significato di "dolore" appreso da una esperienza di lacerazioni fisiche o simili (i quali apparterrebbero all'uomo anche allo stato di natura)... parlo bensì di significati "attribuiti" per vie secondarie (se così posso dire)... forse questo si avvicina un pò al discorso della "classificazione" di don Juan riportato da Claude... quando classifichiamo e definiamo qualcosa cominciano a delinearsi le muraglie... racchiudiamo in un significato l'evento e così ne diventiamo prigionieri, pensando invece, di aver reso noi prigioniero lui...

veraluce is offline  
Vecchio 23-02-2008, 20.07.50   #14
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: la memoria

Però, non so perchè, non tutti i bambini sono una visione di luce. Alcuni mi sembrano già freddi, già vuoti. Mah sarà una mia impressione.

L'apporto che posso fornire è la mia personale esperienza al di sotto dei due anni. Ne è restata traccia chiara e indelebile nella memoria e spesso attingo per verificare il presente.
La prima è la simbiosi totale con mia madre. Il mio piccolo involucro che vive, vede,sente ma è ancora uno con lei calda, dolce, amorevole, protettiva, accogliente.
La seconda una piazza, un muro bianco, un viale, alberi, mio nonno e mia nonna ed io lì che guardo. Un guardare mai più sperimentato in quel modo, una sorta di attenzione passiva, una assenza totale di pensieri, di tutto. Niente paura, niente desideri, niente di niente, solo una "me" che non sa di essere un "me" che osserva. Osserva soltanto. E' il solo riferimento al testimone che è ancora vivo e reale, presente anche se nel silenzio.

Dopo interviene lo spirito di sopravvivenza ed un bambino sa che deve sopravvivere a qualunque costo, ad ogni costo. Anche superando il danno di un pedofilo, le prove più dure. Deve sopravvivere. E allora entrano in gioco la paura, il doversi far accettare, benvolere. La necessità di dipendere dagli adulti che ti trattano come una cosa, una bambola di pezza.

E l'adulto inevitabilmente si porta dietro ogni sorta di esperienze che ha dovuto subire.
Mary is offline  
Vecchio 24-02-2008, 13.12.38   #15
crepuscolo
viandante
 
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
Riferimento: la memoria

la memoria è una lavagna che ci portiamo dietro su cui abbiamo scritto un pezzetto picolissimo della nostra vita , poi lo abbiamo cancellato e riscritto in un sucessivo ricordo e poi...ci aggrappiamo a quel ricordo e lo facciamo diventare meta da seguire...
crepuscolo is offline  

 



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