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Vecchio 28-02-2008, 15.16.44   #21
maxim
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Riferimento: Utilizzare le offese

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Originalmente inviato da tmusa
Ecco delle parole che sono una vera prova del fuoco . Se le si considerano "squisite" allora il percorso è davvero compiuto. Alrimenti c'è ancora da fare.
Ad ogni modo. Rivolgendomi a te Maxim, mi sento di fare una qualche precisazione.
Non bisogna confondere i vari piani dell'esperienza altrimenti si crea un corto circuito e l'esito è quello che tu paventi.
I piani di cui parlo sono la visione spirituale del mondo, quella etica, e quella politica. Sul piano spirituale, un'offesa mi scivola come acqua sul vetro; su quello morale, dò un giudizio negativo; su quello politico o civile rispondo con una denuncia ai sensi del 594 del codice penale e del 2054 del codice civile (neminem ledere). L'olocausto. Sul piano spirituale sono indifferente (il male esiste); su quello morale: negativo in modo assoluto; su quello politico: guerra.
Ovviamente, ciascuno adotta un quadro di valori morali e politici che vuole, io ti ho parlato dei miei.
Ciao

Mi hai confermato perfettamente ciò che ho sempre pensato…alcune esperienze spirituali permettono di prendere con “filosofia” le disgrazie che capitano agli altri…mai le proprie!
La Via mi insegna che se dovessi pensare alla bimba di 4 anni stuprata, da un punto di vista spirituale perdòno in maniera indifferente, da un punto di vista morale lo considero un fatto negativo e da un punto di vista politico, condanno!...e la stessa Via dei buoni propositi che mi racconta se quella bimba dovesse essere la mia bimba?...da un punto di vista spirituale manco ci penso, da un punto di visto morale lascio perdere e da un punto di vista politico mi armo, molto politicamente, di un coltello, glielo taglio e lo butto in pasto al gatto! Forse poi starei molto meglio anche dal punto di vista spirituale…sicuramente meglio moralmente nei confronti di mia figlia.
Alla stessa maniera, quando lor signori spirituali abitanti nella Via dei buoni propositi, affermano che la morte per loro è una bazzecola e che la sofferenza è li ad insegnarci quanto rosea sia la vita, comprendo benissimo che stanno parlando dal punto di vista spirituale ovverosia non stanno parlando della LORO morte e della LORO sofferenza.
Ciò che poi risulta imbarazzante per l’uomo e per il rapporto che tieni con la spiritualità è che quando scrivo di determinate cose, oltre ad aggirar l’ostacolo evitando così di puntare dritti sulla questione, pensano che chi scrive sia rabbioso, furioso, incavolato con dio e il mondo…insomma egoico. Io penso invece che le tre visioni su piani diversi da te proposte possano, anzi debbano, essere viste tutte dalla stessa angolazione…comprenderai che per far ciò è necessario calarsi nei panni degli altri e non mi pare che qualcuno dei nostri amici sappia vedere e sentire oltre se stesso.

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Vecchio 28-02-2008, 16.36.19   #22
Noor
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Originalmente inviato da maxim
Ciò che poi risulta imbarazzante per l’uomo e per il rapporto che tieni con la spiritualità è che quando scrivo di determinate cose, oltre ad aggirar l’ostacolo evitando così di puntare dritti sulla questione, pensano che chi scrive sia rabbioso, furioso, incavolato con dio e il mondo…insomma egoico.
L'ego non è solo rabbioso..ma sa anche essere molto molto furbo,sa anche fare il buono , il comprensivo..insomma sa mascherarsi bene e trova sempre una giusta causa per ciò che fa:in una parola sa giustificarsi..
Bisogna imparare a conoscerlo bene senza sottovalutarlo.
Ecco:un altro tipico atteggiamento,e che qui è sempre molto evidente è la proiezione..l'attacco:vedere nell'altro ciò che non vogliamo vedere in noi.
Ora :queste sono le fondamenta della conoscenza di stessi..per alcuni è roba trita e ritrita..ma la teoria non è la pratica..
Anche nell'osservare nello "spirituale" un ipocrita ,falso buono.. in realtà non siamo consapevoli che stiamo proiettando sull'altro,attaccandolo,una nostra ombra..
Per questo sorrido..ed altri qui so che lo fanno ,e che,pur non dicendolo, osservano la stessa cosa...
Ecco cosa impedisce in primis,che si realizzi il Perdono..che si faccia strada,che guarisca le ferite dell'ego..
invece di scherzarci sopra e ingannarsi da sè..
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Vecchio 28-02-2008, 16.58.01   #23
andre2
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Originalmente inviato da atisha
Alla più piccola offesa l'ego (o la nostra natura inferiore) suggerisce: "mandalo via una buona volta per tutte, dagli una lezione significativa, mordigli il collo questa volta" ecc.. ed è ciò che spesso accade, ci apprestiamo a seguire quei "consigli dell'ego" e muoviamo in qualche modo vendetta.

Ma se restiamo in Ascolto, sorgerà anche un'altra voce Interiore.. è la nostra natura Superiore che sussurra: " non prendertela, sono cose che accadono e ci cadi dentro sempre, utilizza l'avvenimento e sublima questo ennesimo affronto.. tu sei un alchimista e da ciò ne ricaverai certamente dell'Oro!.. perchè rimuginare? perchè pensare all'offesa subita, quando hai anche questa volta occasione di metterti al Lavoro? verificare te stesso? è un occasione da non perdere, dovresti ringraziare "saturno contro" che ti ha permesso di vedere questo aspetto tuo ed altrui, che ti ha dato la possibilità di crescere, emanciparti ancora un po' "

Chi è sulla Via non può dar ascolto alla propria natura inferiore, non può essere arrabbiato, offeso, collerico, debole, orgoglioso.. deve diventare all'occorrenza forte e coraggioso, cogliere l'occasione al volo per autosservarsi e ritornare velocemente nel rispetto di se stesso.. per questo scopo deve legarsi ogni giorno che passa a ciò che è positivo, a ciò che è posizionato più in alto del proprio senso dell'ego, altrimenti resterà sempre vulnerabile.. ed in balìa degli eventi.

Chi è povero e debole spiritualmente in genere cerca di vendicarsi, più o meno inconsapevolmente.. perchè egli non è capace di perdonare, girare pagina all'istante.. ma cercerà di vendicarsi come può, sbarazzandosi del nemico stesso in ogni modo... anche l'indifferenza è un metodo per chi è debole, un metodo che crede efficace.

Ma non si può vincere i "cattivi" con la cattiveria, i calunniatori con la calunnia, i gelosi con la gelosia, i collerici con la collera ed i violenti con la violenza!.. poichè significa identificarsi con loro.. mettersi al loro livello.. restare nella zona bassa, legarsi all'inconsapevolezza e conseguentemente alla sofferenza.

Per proteggersi dalle "offese", per restare invulnerabili al richiamo dell'ego nostro e altrui, bisogna cambiare livello, bisogna cambiare vibrazione ed al più presto: è necessario non restare nella stessa onda di chi ti ha offeso.
Dobbiamo salire di un'ottava, di una vibrazione... e prima lo si fa meglio è... dobbiamo salire ad una visione più alta e distaccata, dove poter osservare le stesse dinamiche che perpetuano ogni volta un comportamento, creando lo stesso circolo vizioso..
dobbiamo raggiungere la regione dove brilla la nostra Luce.. è lì che siamo protetti e barricati, dove brilla la nostra Luce interiore, dove nessun pensiero velenoso possa raggiungerci e ferirci...

è un problema di comprensione, di perspicacia. comprendere l'insicurezza, il senso di inferiorità, di inadeguatezza, l'astio accumulato che muove chi offende.
non c'è niente da utilizzare, si prova compassione per il disagio psichico in cui versano queste persone.
la meditazione porta comprensione.
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Vecchio 28-02-2008, 17.10.55   #24
visechi
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Riferimento: Utilizzare le offese

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Originalmente inviato da tmusa
Ecco delle parole che sono una vera prova del fuoco . Se le si considerano "squisite" allora il percorso è davvero compiuto. Alrimenti c'è ancora da fare.
Ad ogni modo. Rivolgendomi a te Maxim, mi sento di fare una qualche precisazione.
Non bisogna confondere i vari piani dell'esperienza altrimenti si crea un corto circuito e l'esito è quello che tu paventi.
I piani di cui parlo sono la visione spirituale del mondo, quella etica, e quella politica. Sul piano spirituale, un'offesa mi scivola come acqua sul vetro; su quello morale, dò un giudizio negativo; su quello politico o civile rispondo con una denuncia ai sensi del 594 del codice penale e del 2054 del codice civile (neminem ledere). L'olocausto. Sul piano spirituale sono indifferente (il male esiste); su quello morale: negativo in modo assoluto; su quello politico: guerra.
Ovviamente, ciascuno adotta un quadro di valori morali e politici che vuole, io ti ho parlato dei miei.
Ciao

Mi spiace, ma davvero non hai parlato dei 'tuoi', hai solo enumerato le possibili reazioni, ma non mi pare di cogliere quale potrebbe essere la reazione.

Ma come puoi pretendere che alla stessa sollecitazione proveniente dal mondo esterno un individuo possa reagire in tre diversi modi: quello spirituale, quello etico e quello politico?
Fortunatamente non abbiamo istinti, cultura e cervello divisi in tre compartimenti stagni non colloquianti. Una sintesi la si deve pur trovare. Quale sarebbe la tua sintesi?
Ci sono, innegabilmente, eventi traumatici e situazioni fisiologiche che coinvolgono innocenti. Ci sarebbero anche se l’intera umanità per assurdo vivesse lo stato di Coscienza Superiore. L’handicap, per esempio, non domanda alla Coscienza Universale il permesso per presentare il conto che il Male (con tutte le variazioni cromatiche che gli vuoi affibbiare) esige dalla Vita. La malattia neppure, men che meno la calamità naturale che attende la vittima sacrificale offertale dalla Vita quale tributo da pagare all’equilibrio cosmico. Se è pensabile, ma utopico, un mondo privo d’abusi, di stupri e violenze perpetrate dall’uomo sull’uomo, non è immaginabile che certi accadimenti che trascendono la volontà o l’inconsapevolezza umana spengano definitivamente la loro tetra voce: la sofferenza per una malattia che rode il corpo, ci sarà sempre; il dolore connesso all’evento naturale, non scomparirà dal teatro planetario; la deformità di un corpo vilipeso dalla Natura e di un’anima anch’essa informe perché privata della gioia di vivere, difficilmente potranno cessare di far sentire il loro lancinante richiamo all’imperfezione.
IL perdono per l’offesa è santità, ma la santità, se eccessiva, conduce alla sudditanza della giustizia nei confronti della violenza e dell’ingiustizia. Noi italiani, intrisi di buonismo cattolico di maniera (io lo chiamo ipocrita ipocrisia), abbiamo la legislazione più blanda che possa esistere nell’intero mondo occidentale, in forza della quale il disgraziato paga, il delinquente incallito sfrutta i comma e le postille legali per farla franca.
Non è sufficiente l’indignazione, è necessaria la rabbia. Una sana rabbia che agisca.
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Vecchio 28-02-2008, 17.23.48   #25
andre2
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Originalmente inviato da maxim
.....
Vorrei proprio vedere quale alchimia dell’indifferenza proponi e dalla quale tu, a differenza nostra, saprai senz’altro trarne l’oro, quando ti dico che tutto il tuo discorso sulle offese è a sua volta un’offesa per tutti coloro che non vengono solo insultati, giacchè immagino tu pensi solo alle offese banali, ma anche a quelle che comportano la privazione della libertà personale e a volte pure della vita. Che ne pensi allora delle offese perpetrate ad Auschwitz per esempio oppure delle offese che noi tutti quotidianamente con i nostri sprechi perpetriamo ai più deboli nel mondo?...oppure ti riferivi solo all’offesa che la tua amica ti lancia perché invidiosa della tua nuova acconciatura?....
il bello del topic aperto da atisha sta proprio nel fatto che parte da uno spunto di rifessione su un tema leggero (l'offesa in senso stretto, ovvero aggressività e violenza solo verbale), ma che può essere esteso all'aggressività e violenza materiale (che è offesa pure questa).
il meccanismo è sempre lo stesso.
ma se nel caso della offesa verbale è sufficiente non reagire parimenti, perchè ciò alimenterebbe lo scontro, nel caso dell'offesa fisica bisogna prendere le contromisure perchè la stessa non ci arrechi danno (sperando che sia possibile).
ma l'approccio deve essere sempre di comprensione delle dinamiche alla base delle azioni.
farsi trasportare dall'astio e dall'ira per le offese subite, devia dalla comprensione. non c'è lucidità.
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Vecchio 28-02-2008, 17.24.11   #26
maxim
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Originalmente inviato da Noor
L'ego non è solo rabbioso..ma sa anche essere molto molto furbo,sa anche fare il buono , il comprensivo..insomma sa mascherarsi bene e trova sempre una giusta causa per ciò che fa:in una parola sa giustificarsi..
Bisogna imparare a conoscerlo bene senza sottovalutarlo.
Ecco:un altro tipico atteggiamento,e che qui è sempre molto evidente è la proiezione..l'attacco:vedere nell'altro ciò che non vogliamo vedere in noi.
Ora :queste sono le fondamenta della conoscenza di stessi..per alcuni è roba trita e ritrita..ma la teoria non è la pratica..
Anche nell'osservare nello "spirituale" un ipocrita ,falso buono.. in realtà non siamo consapevoli che stiamo proiettando sull'altro,attaccandolo,una nostra ombra..
Per questo sorrido..ed altri qui so che lo fanno ,e che,pur non dicendolo, osservano la stessa cosa...
Ecco cosa impedisce in primis,che si realizzi il Perdono..che si faccia strada,che guarisca le ferite dell'ego..
invece di scherzarci sopra e ingannarsi da sè..

Hai perfettamente ragione sul fatto di riderci su nel leggere di determinate visioni…ecco perché mi arrabbio quando mi dite che mi arrabbio.

Vedi Noor, quando mi dici che io, attaccandovi, proietto la mia ombra ovverosia non faccio altro che dimostrare la mia ipocrisia o la mia falsa bonarietà oppure, per restare nell’argomento, non so affatto perdonare, io ti rispondo che è assolutamente vero…tiè
I miei stati d’animo dipendono dalla situazione che sto vivendo…solitamente non mi ritengo un ipocrita ma sono convinto che in certi momenti lo sono. Le offese per la mia acconciatura non mi toccano ma ti assicuro che per certe altre offese io non perdonerei. Se poi tu ridi perché comprendi che io non posso comprendere che tutto ciò deriva dal mio ego io, di qua, me ne rido perché comprendo che tu non hai compreso di possederne uno anche tu!...
…e me ne rido pure perché il mio post iniziale era una provocazione costruita sul limite dell’offesa per provocarvi sul tema di questa discussione e, come volevasi dimostrare, la vostra consapevolezza ha fatto cilecca pure stavolta.

maxim is offline  
Vecchio 28-02-2008, 18.05.02   #27
veraluce
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Ciao Maxim!

Citazione:
Da Maxim:
Mi hai confermato perfettamente ciò che ho sempre pensato…alcune esperienze spirituali permettono di prendere con “filosofia” le disgrazie che capitano agli altri…mai le proprie!

Mi ricorda la stessa differenza che c'è tra la teoria e la pratica... ed anche una mia personale difficoltà... nel senso che trovo che molte cose espresse dalle persone che tu chiami generalizzando "spirituali" (in cui alcune volte mi hai catalogato ) siano "comprensibili", soltanto che nell'attuazione diretta non so quanto possano essere riscontrabili... ma forse non è un problema questo, perché mi sembra di aver capito, fino ad oggi, che quel che "importa" è essere "consapevoli" e "osservare"... quel che accade accade, tutto è!
Per cui se ci si ammazza o ci si abbraccia dovrebbe essere la stessa cosa, perché è solo apparenza separatista ed egoica dire "male" o "bene"... almeno per quel che ho capito io, che sicuramente, lo ammetto, non sono una preparatissima in proposito...

Citazione:
Da Maxim:
La Via mi insegna che se dovessi pensare alla bimba di 4 anni stuprata, da un punto di vista spirituale perdòno in maniera indifferente, da un punto di vista morale lo considero un fatto negativo e da un punto di vista politico, condanno!...e la stessa Via dei buoni propositi che mi racconta se quella bimba dovesse essere la mia bimba?...da un punto di vista spirituale manco ci penso, da un punto di visto morale lascio perdere e da un punto di vista politico mi armo, molto politicamente, di un coltello, glielo taglio e lo butto in pasto al gatto! Forse poi starei molto meglio anche dal punto di vista spirituale…sicuramente meglio moralmente nei confronti di mia figlia.

Qui posso parlare quasi per esperienza personale e direi che avresti tutta la mia "empatia"... e poi, tanto se difendi una figlia o non la difendi dovrebbe essere la stessa cosa, essendo tutto apparente e coincidente, allora tanto meglio difenderla e far pranzare il gatto... ( pensa che io sono per la non violenza, ma ha un senso, comincio a chiedermi, se alla fine tutto è, con o senza violenza? )... capisco e sento che nell'essenza siamo tutti Uno, che la compassione è quel che conta... ma certo se qualcuno cercasse di violentarmi (anche se solo "apparentemente"), sicuramente non sarei in grado di fronteggiare tale avvenimento transitorio con immediata compassione... anche perché ci sono meccanismi mentali che non si riescono a controllare facilmente (vedi fobie causate da traumi, etc...), e se la mente è bloccata sicuramente lo spirito non emerge...
...o sbaglio?


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Da Maxim:
Ciò che poi risulta imbarazzante per l’uomo e per il rapporto che tieni con la spiritualità è che quando scrivo di determinate cose, oltre ad aggirar l’ostacolo evitando così di puntare dritti sulla questione, pensano che chi scrive sia rabbioso, furioso, incavolato con dio e il mondo…insomma egoico.

Siamo tutti egoici qua... o sbaglio di nuovo?


Citazione:
Da Maxim:
Io penso invece che le tre visioni su piani diversi da te proposte possano, anzi debbano, essere viste tutte dalla stessa angolazione…comprenderai che per far ciò è necessario calarsi nei panni degli altri e non mi pare che qualcuno dei nostri amici sappia vedere e sentire oltre se stesso.

In che senso "dalla stessa angolazione"? Vuoi dire che le tre visioni dovrebbero convergere in un comune accordo? O cosa?

Buona serata!

P.S.: Vorrei sapere (come al solito), se anche il "complimento", come l'offesa, dovrebbe costituire un momento di "crescita" interiore... o se entrambi sono da considerare "nulli" se così posso dire, in quanto egoici... in questo senso allora non dovrebbero esserci persone da considerare "amici" e altre "nemici"... o sbaglio forse per l'ennesima volta? Vabbè... ciao a tutti!
veraluce is offline  
Vecchio 28-02-2008, 18.13.41   #28
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Originalmente inviato da maxim
Se poi tu ridi perché comprendi che io non posso comprendere che tutto ciò deriva dal mio ego io, di qua, me ne rido perché comprendo che tu non hai compreso di possederne uno anche tu!...
…e me ne rido pure perché il mio post iniziale era una provocazione costruita sul limite dell’offesa per provocarvi sul tema di questa discussione e, come volevasi dimostrare, la vostra consapevolezza ha fatto cilecca pure stavolta.
Ho affermato già due volte che l'ego ce lo abbiamo tutti..Sarebbe troppo stupido negarlo oltre che disonesto..e non paga..
Mi spieghi in cosa avrebbe fatto cilecca la consapevolezza di quelli a cui ti eri "diretto"?
Nel non aver inteso che la tua era una provocazione e che ho abboccato?
Ma cosa volevi provocare..che ancora non l'ho capito..
Noor is offline  
Vecchio 28-02-2008, 19.20.11   #29
veraluce
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???

Domandina diretta a chi ne sa qualcosa:

Ma voi ci riuscite nel concreto a mettere in pratica questo meccanismo di "comprensione" etc, di fronte alle offese? Cosa fate nel "tangibile" insomma?

Giusto per capire... perché sinceramente la cosa su cui rimugino di più è questa: a siffatta teoria corrisponde poi una pratica "apparentemente reale"?

Ri-ciao a tutti!
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Vecchio 28-02-2008, 20.34.57   #30
atisha
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Riferimento: ???

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Originalmente inviato da veraluce
Domandina diretta a chi ne sa qualcosa:

Ma voi ci riuscite nel concreto a mettere in pratica questo meccanismo di "comprensione" etc, di fronte alle offese? Cosa fate nel "tangibile" insomma?

Giusto per capire... perché sinceramente la cosa su cui rimugino di più è questa: a siffatta teoria corrisponde poi una pratica "apparentemente reale"?

Ri-ciao a tutti!

Veraluce, per ciò che mi riguarda ho specificato.. se leggi attentamente c'è un mio programma a chiare lettere... nel mio post iniziale.. che altro vorresti ti si dicesse?
atisha is offline  

 



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