Mi unisco al Pranam.
Non era pero' l'unico ad essere in giro per l'India nel periodo in cui si e' manifestato l'astro luminoso di Ramana Maharshi.
Tra l'altro si conoscevano tutti tra di loro....e si incontravano soprattutto al Ramana Ashram...il la a tutta la faccenda lo dette Paul Brunton con "India Segreta", che fece conoscere Ramana all'India stessa oltre che all'occidente negli anni 30.
A me piacciono molto, tra quelli di cui si parla di meno, Alfred Julius E. Sorensen (Sunyata) e il Monaco Benedettino Henry Le Saux.

Lui (Maurice Frydman), aveva un grande desiderio di aiutare il mondo e come si sa le cose che si desiderano con tutti se stessi spesso accadono e forse il regalo più bello che ha fatto al mondo è stato quello di quasi imporre all’editore Dikshit che le parole di Nisargadatta venissero pubblicate. Quel libro ha veramente potere ed anche se per ora appare ancora come un piccolo seme già contiene in se la promessa di immense foreste.

È vero. Anche a me Sorensen piace molto. Le Saux lo conosco poco, avevo ascoltato qualcosa di interessante in un documentario fatto con Raimundo Panikkar (altro girovago di quei tempi e grande amico di LeSaux). Di Brunton non sono riuscito a comprendere come mai, dopo la sua ricerca mistica, avendo trovato un Ramana (e altri santi), abbia ancora deciso di andare a vedere i fachiri dell'Egitto - infatti io credevo che il libro sull'India fosse posteriore a quello sull'Egitto (poi ho scoperto il contrario); comunque è stato certamente una figura singolare Brunton...
C'è un bellisssimo sito danimarchese (anche in inglese) su Sorensen: http://www.meditation.dk/sunyata.htm
Un abbraccio