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Vecchio 12-05-2008, 17.55.13   #21
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Papera..non essere blasfema!
Accade in ogni istante di percezione.
Di chi credi che sia figlia la Realta'?
Solo riconoscendo il nostro unico vero genitore nella Sua manifestazione...possiamo sognare consapevolmente....ed essere materia vivente che contagia tutto cio' che entra nel suo campo di Coscienza. . Se continui a vedere "scuro" non illumini un bel niente, ma ti crogioli nel tuo dolore, che e' il dolore del mondo, la miseria di chi e' identificato nella visione duale della realta'. Se non vedi quanto amore di Dio c'e' in un essere che muore di fame o dilaniato da una bomba, il tuo cuore non si aprira' mai. Se pensi di poter esser tu la causa del cambiamento, pecchi di presunzione, tu sei solo un canale vuoto attraverso cui Egli puo' parlare ed agire attraverso il concepimento che accade spontaneamente quando il pensato viene abbandonato. (sono sicuro che sai di cosa sto parlando).
Allora richiamiamo Gino Strada ed Emergency e tutte le Onlus
che si occupano di miseria, abbandono, ferite reali o psicologiche
perchè in quel dolore c'è l'amore di Dio!
INVECE SI PARTE DALLA COMPASSIONE del buddha PER GIUNGERE
ALL'AMORE DI CRISTO CHE SANA E GUARISCE E CHE NON GIUDICA
MA ESORTA AD "ALZARSI e CAMMINARE".
e A ESSERE RESPONSABILI DELLA PROPRIA VITA...
paperapersa is offline  
Vecchio 12-05-2008, 20.08.53   #22
fallible
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Salve a tutti!
cara amica hai sbagliato primo perchè hai urlato, secondo perchè hai scritto bhudda con la minuscola per disprezzo...quando un paio di posts fà hai scritto:
Invece ogni tanto qualche Grande Anima viene a farci prendere consapevolezza con il Suo modo di vivere e di agire, che forse qualcosina
in questo pianeta si può anche raddrizzare, forse si può anche sperare
che si comprenda di più la condivisione, la pace, l'amore, il rispetto,
forse c'è bisogno di molte "parti" che comprendano di essere il Tutto
e che rispettino ogni singola "parte" perchè il Tutto possa
BEN ESSERE???? Forse .
.....non bisogna avere un' "grande anima" per fare... con affetto claudio
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Vecchio 12-05-2008, 21.27.35   #23
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
Allora richiamiamo Gino Strada ed Emergency e tutte le Onlus
che si occupano di miseria, abbandono, ferite reali o psicologiche
perchè in quel dolore c'è l'amore di Dio!

Certo in quel dolore c'e' l'amore di Dio, e non immagini quanto, cosi come c'e' in Gino Strada e nei miei amici, di cui non faccio il nome, che ora, in questo momento, sono in luoghi sperduti del mondo ad organizzare campi profughi, a debellare epidemie del virus Ebola, ad organizzare scuole e piccole cooperative in India, ad aprire piccoli ospedali in Tibet o a fare lo screening per il tumore alla mammella in Africa e Palestina...dove le donne muoiono come mosche per questo problema. Se vuoi lavorare con loro, fammelo sapere. Servono competenze ben precise...che io, per esempio non ho....ma appena capita l'occasione non esitero' a partire.



Citazione:
INVECE SI PARTE DALLA COMPASSIONE del buddha PER GIUNGERE
ALL'AMORE DI CRISTO CHE SANA E GUARISCE E CHE NON GIUDICA
MA ESORTA AD "ALZARSI e CAMMINARE".
e A ESSERE RESPONSABILI DELLA PROPRIA VITA...

Non urlare, da sempre ti contesto di essere idealista...divieni un canale vuoto e lascia che sia Egli a parlare dentro di te e non tu.
Accettare la vita cosi come e', con gratitudine nel cuore, e' tutto cio' che puoi fare....testimoniando agli altri, con la tua "presenza", cio' che significa "Essere".
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Vecchio 13-05-2008, 06.41.54   #24
paperapersa
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Citazione:
Originalmente inviato da fallible
Salve a tutti!
cara amica hai sbagliato primo perchè hai urlato, secondo perchè hai scritto bhudda con la minuscola per disprezzo...quando un paio di posts fà hai scritto:
Invece ogni tanto qualche Grande Anima viene a farci prendere consapevolezza con il Suo modo di vivere e di agire, che forse qualcosina
in questo pianeta si può anche raddrizzare, forse si può anche sperare
che si comprenda di più la condivisione, la pace, l'amore, il rispetto,
forse c'è bisogno di molte "parti" che comprendano di essere il Tutto
e che rispettino ogni singola "parte" perchè il Tutto possa
BEN ESSERE???? Forse .
.....non bisogna avere un' "grande anima" per fare... con affetto claudio
Non leggere disprezzo in ciò che non è......
è scappato il tasto ...non piangere....
inoltre non so come hai fatto a sentire le mie urla..
dalle maiuscole?????
allora giorni fa mi è scappata una parola "inconsapevolmente"
e ne è nata una discussione infinita da parte della persona
che ha ritenuto che io l' avessi detta a bella posta
perchè secondo "le sue paure inconsce" volevo rigettare
su di lui la "colpa" di certi eventi!!!!!
Continuavo a chiedere scusa e perdono e a spiegare
che si era assolutamente trattato di un errore
di espressione e lui a gridare e a strepitare.......
a questo punto ho dovuto :1) gridare più di lui per cercare di calmare
la sua crisi di paura 2) rettificare ad alta voce CON ALTRE PERSONE CUI SPIEGAVO QUANTO ERA SUCCESSO, il mio precedente errore di espressione
e allora con grande rispetto per BUDDHA
RETTIFICO IL MIO ERRORE E CHIEDO SCUSA A TUTTI I BUDDHISTI
CHIEDO PERDONO A TUTTI E SARO' MENO IDEALISTA
E PIU' REALISTA (MA POI QUALCUNO MI SPIEGHERA' CHE COSA E'
LA REALTA' SE NON QUELLA CHE CONTINUAMENTE CREIAMO E MODIFICHIAMO
CON IL NOSTRO ESSERCI, PENSARE ED AGIRE).
paperapersa is offline  
Vecchio 13-05-2008, 11.00.47   #25
fallible
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Salve e buon giorno!
cara amica solo tu sai se il tasto è scappato per errore o no e a te che devi rispondere , nelle discussioni non è alzando il tono della voce che si ha ragione o maggiore attenzione , come insegnante lo sai per certo; il mio post voleva solo mostrarti l'accadente da un'altra angolazione...
CHIEDO PERDONO A TUTTI E SARO' MENO IDEALISTA
E PIU' REALISTA (MA POI QUALCUNO MI SPIEGHERA' CHE COSA E'
LA REALTA' SE NON QUELLA CHE CONTINUAMENTE CREIAMO E MODIFICHIAMO
CON IL NOSTRO ESSERCI, PENSARE ED AGIRE).

qui non c'entra il realismo o l'idealismo ma l'atteggiamento amorevole verso chi ci è intorno, nei confronti di tutti , anche di quelli che ci offendono (non credo in questo caso)...riguardo la realtà nessuno nega la concreta partecipazione all'accadente (la solita legge del Karma ) che noi attuiamo, si discute eventualmente di quanto questa "realtà" sia assoluta o frutto delle nostre costruzioni mentali che hanno la stessa consistenza delle bollle sapone, unn caro abbraccio e un augurio di una splendida giornata a te e atutti noi claudio
fallible is offline  
Vecchio 15-05-2008, 09.58.30   #26
Monica 3
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Attendersi la fine del male, la scomparsa della sofferenza… sono speranze, per quanto umane e comprensibili, di una mente coscienzialmente infantile, che non potrà mai trovare appagamento. Ci si può provare in tutti i modi ma, prima o poi, si vedrà che nella sostanza non si può cambiare niente. Questo è ciò vede uno sguardo spassionato e metafisico.

In un mondo dove ci fosse solo il bene questi non esisterebbe più come tale, non essendo percepibile. Lo stesso vale per il male. E’ la legge duale delle polarità interdipendenti. Perciò qualsiasi cosa, qualsiasi aspetto, esistono solo se c’è il contr’altare, l’opposto. Sono necessari l’uno all’altro, indissolubilmente. Dunque, affinché ci sia vita ci vuole la morte, affinché esista il movimento ci vuole la staticità, affinché ci sia cambiamento occorre la conservazione… La creazione ha senso se c’è anche la distruzione; così come la bontà viene in rilievo perché c’è la cattiveria. Questo avviene per tutto ciò che è manifesto. Perciò rendersi conto che ciò che accade adesso è il massimo dell’armonia possibile, dato tutto ciò che, universalmente parlando, vi è in campo è fondamentale. Rendersi conto di ciò è fare un grande salto intuitivo nel comprendere i paradossi dell’esistenza, osservata dalla Coscienza che va oltre il punto di vista personale, umano. E’ inutile quindi sperare e cercare di eliminare il male, il dolore, la sofferenza, direttamente, sul piano e livello fenomenico. Ci si prova a cambiare perché è nell’ordine delle cose farlo, fa parte del dinamismo mentale, non se ne può fare a meno, ma ciò non cambia la danza armonica degli opposti, che trova la sua terrificante quanto meravigliosa bellezza in una visione e comprensione che può essere soltanto "sovrumana", sovrarazionale. L’unica trasformazione che cambia il mondo in maniera radicale, senza volerlo diverso quello che è, è un nuovo di guardarlo e includerlo in noi. Il mondo, aldilà di un progresso, evoluzione, formale che ci fa credere in un illusorio senso di miglioramento, non è mai cambiato e mai cambierà, se non nella forma transeunte, impermanente. I principi, gli archetipi, rimangono però eterni, pur mutando gli aspetti esteriori nel fluire del tempo apparente che scorre all’interno dei processi che appaiono nel film della storia e delle culture umane. Se invece cambia lo stato della Coscienza, lasciando cadere il senso dell’ego, il mondo cambia all’istante, immediatamente e per sempre. Allora tutto ciò che accade diventa espressione di uno indescrivibile e divino gioco Cosmico, nel quale siamo immersi e di cui siamo partecipi nella misura in cui ne siamo consapevoli. Solo con questo questo nuovo approccio, forse, la terra sarà sgravata dalla nostra parassitaria e negativa presenza che, in quanto largamente inconsapevoli, siamo incapaci di entrare in sintonia con i processi naturali, olistici, quindi avviati inesorabilmente verso l'auto distruzione fisica.
A meno che... cominciando da noi stessi...





Quello che tu dici, Mirror, corrisponde alla mia esperienza.

Quando molto umanamente difendo il mio ego, uso energie che non mi appartengono, difendo sì me stessa, ma non creo niente.

Quando agisco, ben centrata su me stessa essendo partecipe di un ordine cosmico superiore, divengo mezzo di trasmissione e permetto ad altri di centrarsi. Molte cose vanno al loro posto ed un ordine viene a crearsi con uno scarsissimo impiego di materia ed energia. Permetto la creazione di armonie nuove e apro nuove visioni. Ho osservato questo in particolare nella relazione con i miei figli: il mio centrarmi (e non essere centrata su di loro) permette a loro di centrarsi e di trasmettere ad altri la loro energia.

E' questa la creazione a cui si riferisce Paperapersa?
Monica 3 is offline  
Vecchio 15-05-2008, 14.42.41   #27
paperapersa
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Citazione:
Originalmente inviato da Monica 3


Quello che tu dici, Mirror, corrisponde alla mia esperienza.

Quando molto umanamente difendo il mio ego, uso energie che non mi appartengono, difendo sì me stessa, ma non creo niente.

Quando agisco, ben centrata su me stessa essendo partecipe di un ordine cosmico superiore, divengo mezzo di trasmissione e permetto ad altri di centrarsi. Molte cose vanno al loro posto ed un ordine viene a crearsi con uno scarsissimo impiego di materia ed energia. Permetto la creazione di armonie nuove e apro nuove visioni. Ho osservato questo in particolare nella relazione con i miei figli: il mio centrarmi (e non essere centrata su di loro) permette a loro di centrarsi e di trasmettere ad altri la loro energia.

E' questa la creazione a cui si riferisce Paperapersa?

Con-centrazione
e direzionamento dell'energia e dell'intenzione
mossa dal desiderio di essere al "servizio"
dell'Armonia, del Bene, della'Amore.......
e lasciare che i miracoli avvengano
anche attraverso di noi
e le nostre piccole persone.
Nella mia piccola realtà
e nella tua sicuramente accade....
e i conflitti si sgonfiano
e le difficoltà scompaiono
e le montagne si abbassano
e si aprono nuove vie.
paperapersa is offline  
Vecchio 10-09-2014, 08.52.24   #28
elsire
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Riferimento: Perchè rinunziare a creare ?

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
se crediamo di essere parti di una Coscienza e di un sistema complesso
perchè non credere che possiamo modificarlo modificando noi stessi?
Se crediamo di essere i creatori di un sogno collettivo perchè
non possiamo trasformare questo sogno in un bellissimo gioco pieno di gioia?
Se è la percezione del mondo e della realtà la verità
perchè non possiamo percepire una realtà migliore di quella che ci vogliono far vedere e credere reale?
C'è proprio bisogno di "Second Life" o "Paradisi artificiali" e di continue fughe
da un Universo che vediamo ostile e pieno di dolore o possiamo trasformare
lo stesso in un mondo pieno di gioia, di armonia, di condivisione pacifica del pianeta e delle sue mille diversità??


Anche io, per anni, sono stato un frequentatore di Second Life; la quale, in un certo senso, è una efficace metafora anche della First Life.
Questo, nel senso che anche quest'ultima -forse- non è che la "simulazione" di una ulteriore, e più radicale, realtà.
La differenza sostanziale è che, mentre gli Avatar di SL restano una nostra mera proiezione, e, come le marionette di antica memoria, non presumono certo di avere una personalità autonoma rispetto al burattinaio, noi, al contrario, pensiamo che tutto si riduca a noi semplici esseri individuati e indipendenti da qualsiasi altra "realtà". (immanente o trascendente che la si voglia intendere).
Paperapersa, giustamente osserva che siamo "parti di una Coscienza e di un sistema complesso".
Poi si chiede, però, "....perchè non credere che possiamo modificarlo modificando noi stessi?"
In effetti, noi tutti facciamo parte di un Disegno superiore, che non possiamo giudicare, non essendo in grado di comprenderlo nè di cambiarlo.
C'è un "SE'" che sottende e sovrasta tutti i nostri minuscoli ego individuali, così come il sole, che si riflette, sempre eguale a se stesso, in miriadi di frammenti di specchio, tutti, però, di forma e dimensioni diverse.
Io non penso che noi siamo "...i creatori di un sogno collettivo...", ma credo che siamo le creature di un sogno Altrui.
"Altrui", però, fino ad un certo punto, perchè, chi "sogna" è il nostro Se' Universale; la parte più intima e più sublime del nostro spirito.
Che, però, è qualcosa di più e di diverso del "noi collettivo" (o dell'ES o del SUPEREGO di freudiana memoria).
Il che, a mio modesto parere, significa che noi, solo "uti individui", non possiamo cambiare nulla, nè dare senso al male e alla sofferenza.
Ma se realizziamo dentro di noi l'Essere che è il nostro comun denominatore (in maggiore o minor misura), e che tutto rientra in un Disegno, la sofferenza acquista un significato...e cessa di essere un male senza senso.
Il che assolutamente non implica che non dobbiamo -individualmente- agire a fin di bene; anzi, abbiamo il diritto e il dovere all'azione positiva.
elsire is offline  

 



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