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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 31-03-2014, 01.32.25   #41
acquario69
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Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
C'è armonia nell'universo! C'è armonia!

si ce' armonia..ti quoto!

Citazione:
Termino dicendo che, in virtù di quanto detto, i nostri progetti non dovrebbero limitarsi a 80 o 90 o più anni, ma dovrebbero abbracciare l'eternità. Allora sotto questo aspetto, la nostra vita avrà una collocazione ed una considerazione più relativa:

Solo considerando l'infinito potremmo dare una giusta collocazione al limitato.
E solo considerando l'assoluto, potremmo dare una giusta collocazione al relativo.

a parte condividere quello che hai descritto in precedenza (anche se da due punti di vista differenti )
ho sottolineato la tua frase sopra perché secondo me,arrivati a questo punto,e' un tema chiave per l'intera discussione e che meriterebbe percio' un approfondimento.
credo si tratti appunto del rapporto che abbiamo con la morte (che e' poi in rapporto stesso e non separato che abbiamo con la vita!)…la morte infatti e' solo un "confine" ma solo per i nostri sensi se così si può definire….ancora prima,sarebbe fondamentale considerare che noi non siamo nemmeno "mai nati"…e' difficile da spiegare (sono sicuro che qui nel forum ci sarebbe pure qualcuno che,condividendo questo assunto,lo saprebbe fare decisamente meglio di me ) e forse più difficile per alcuni da credere.
considerato questo,avremmo occhi diversi per guardare la vita stessa..ma non per compensazione,per ricavarne un ipotetico "vantaggio" inteso solo in senso materialistico come siamo abituati ormai a identificarci solo in quello,o per trovare un escamotage auto-illusorio,ma per il fatto stesso che in natura la morte non può esistere..in natura bensì la morte e' solo un passaggio da uno stato ad un altro,una trasformazione ma non una cessazione..quest'ultima solo apparente
noi riusciamo a interpretare solo mettendo un "confine" alle cose,separandole,ma la nostra interpretazione non e' di per se' la realtà.
lo spirito che pervade tutto,che e' in noi e con noi e' eterno,unico e indivisibile..

Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Anziché chiedersi cosa vuole Dio per noi o da noi,non credete sia più semplice, capire cosa, veramente ,vogliamo per noi stessi?

io penso che non ce nessuna differenza…Dio (anche se noi facciamo un percorso per arrivare a lui) non e' allo stesso tempo qualcosa di separato da te
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Vecchio 31-03-2014, 21.09.37   #42
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Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?

Saluto tutti e gli amici Sancho e acquario69, che cito in questo intervento.

Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Rimane per me un mistero, il seguire le sue(di Dio) indicazioni,i suoi suggerimenti,i suoi consigli.Cosa significa"farsi guidare da Dio?"Rinnegare se stessi e lasciarsi completamente alla guida del padre?Da quanto leggo ,si presume una capacità d'intercettare Dio e le sue volontà,quantomeno saperle riconoscere.
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Cosa significa"farsi guidare da Dio?"
Farsi guidare da Dio nello stesso modo con cui esiste l'interazione tra il Figlio (il Cristo) ed il Padre (Dio): con lo Spirito Santo.

Ma cosa è lo Spirito Santo ?

Nei Vangeli Gesù lo chiama anche "Consolatore" ed anche "Spirito di Verità".
Io credo che sia quella "forza", quell'emanazione che proviene da Dio e che ci instilla il dono della Verità, con la quale Dio stesso ci guida nelle nostre scelte e con la quale noi stessi riusciamo a distinguere, nel nostro "essere più profondo", ciò che è giusto da ciò che non lo è. Molti lo chiamano "istinto".

A questo proposito consentitemi di citare alcune righe di un libro che riguardano, proprio, lo Spirito Santo:
(Come da regolamento, cito la fonte di queste righe: "Il cantico dell'amore", di Amato Dagnino, Ed. Paoline, pagina 21)
Citazione:
"Si sente nell'interno dell'anima - dice Teresa d'Avila - una così grande soavità, che ben si comprende essere il Signore vicino... Sembra che l'anima si trovi in possesso di ciò che desidera...; pare che quella pace fortifichi l'uomo interiormente ed esteriormente, come se gli venisse iniettata nelle midolla un'iniezione dolcissima, simile a uno squisito profumo;[.....] altrettanto mi sembra dell'amore dolcissimo del nostro Dio: penetra nell'anima con tanta soavità che essa ne rimane completamente soddisfatta..."
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
E cosa s'intende per rinnegare se stessi?
Vorrei partire da una domanda, rivolta a tutti noi, me compreso: nella nostra vita chi, o cosa mettiamo al primo posto?

I nostri cari, la famiglia, la vita stessa, il potere, il denaro, la carriera, il lavoro, alcuni forse l'automobile ?

Gesù, al riguardo, è esplicito e, per molti, oserei dire, "catastrofico":

Citazione:
"Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà." (Matteo 10,37-39)
Potrebbe essere difficile amare i propri cari meno di un essere (Dio) che non è tangibile con i sensi "terreni", ma se consideriamo che Dio stesso è la Fonte di noi, dei nostri cari e del "tutto", se riusciamo ad essere profondamente coscienti dell'esistenza di Dio fino ad arrivare ad ammettere che Dio è più "reale" di noi stessi, allora il Tutto viene ad evolversi, in noi stessi, nella nostra coscienza, raggiungendo un livello spiritualmente più elevato, in cui le cose, tutte le cose, si rinnovano; prendono una nuova forma anche i rapporti interpersonali, i rapporti affettivi, i rapporti con le cose, con le situazioni, perché, ora, esse vengono viste in modo nuovo, con una nuova "luce".

I rapporti affettivi stessi guadagnano una luce nuova poiché comprendiamo maggiormente l'affetto, anzi no, l'Amore che Dio nutre nei nostri confronti. È alla Fonte che bisogna riferirsi.

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Solo considerando l'infinito potremmo dare una giusta collocazione al limitato.
E solo considerando l'assoluto, potremmo dare una giusta collocazione al relativo.
Rinnegare noi stessi significherebbe, quindi, sempre secondo me, non mettere noi al primo posto, ma Dio.
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Siamo catapultati in questa vita nostro malgrado,per istinto di sopravvivenza ci attacchiamo ad essa fino a quando lo spirito non c'abbandona.
Non commettere l'errore, secondo me, di identificare il tuo "essere" con il tuo corpo; reggiti forte!: il tuo corpo non ti appartiene. Il nostro corpo, non ci appartiene. Tanto è vero che un giorno dovremo lasciarlo. Ciò non significa che non sia importante, anzi, Gesù stesso lo indica come il "tempio dello Spirito". Allora cosa ci porteremo ? Forse la domanda più diretta sarebbe: cosa saremo dopo la morte ?

Anche in questo caso Gesù ce lo insegna; dimostrandocelo !!!

E come ? Con la sua Resurrezione.

Vedete, i Vangeli sono stati ispirati e scritti più di duemila anni fa, eppure rimangono attualissimi; potremmo dire che non hanno tempo; ed infatti non hanno tempo. Per questo sono sempre validi e sempre lo saranno, poichè non vengono dagli uomini, ma da Dio.

Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Paradossalmente la morte ha un suo senso,che è rinnovamento continuo del fluire della vita in tutte le sue manifestazioni, la vita universale ed eterna,quella che sempre si afferma ed è inarrestabile c'era prima e ci sarà dopo di me.
Secondo me non esisterà un "dopo di me", ma sarà una continuazione di quel "me" che avrà imparato in questa vita; è come fare riferimento ad un "dopo" Gesù; Egli stesso ci dimostra che Egli continua; Egli è tuttora, qui, in mezzo a noi; non duemila anni fa, non in un altro luogo, ma qui ed ora, accanto a noi, ognuno di noi, sempre.

Citazione:
“Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20)
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Si può dedurre che lo scopo e il fine ultimo del vivere sia la morte proprio per permettere alla vita di rinnovarsi ed evolversi?
Alla luce di quello che comprenderai nel tuo intimo, sarai ancora sicuro che il fine ultimo della vita sia la morte ?

Citazione:
Originalmente inviato da acquario69
...considerato questo,avremmo occhi diversi per guardare la vita stessa..ma non per compensazione,per ricavarne un ipotetico "vantaggio" inteso solo in senso materialistico come siamo abituati ormai a identificarci solo in quello,o per trovare un escamotage auto-illusorio,ma per il fatto stesso che in natura la morte non può esistere..in natura bensì la morte e' solo un passaggio da uno stato ad un altro,una trasformazione ma non una cessazione..quest'ultima solo apparente
noi riusciamo a interpretare solo mettendo un "confine" alle cose,separandole,ma la nostra interpretazione non e' di per se' la realtà.
lo spirito che pervade tutto,che e' in noi e con noi e' eterno,unico e indivisibile..
Ottimo anche questo.

Da tutto questo ne deriva, secondo me, e riferendoci al titolo di questa discussione, che il fatto di nascere rappresenta l'inizio di un percorso, indubbiamente non facile, ma allo stesso tempo non impossibile (anzi, possibilissimo) che ci vede assoluti protagonisti nei confronti di Dio, del nostro Creatore, ognuno individualmente ed intimamente.

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Vecchio 31-03-2014, 22.09.20   #43
Sancho
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Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?

Ritengo che avere una forte fede, faciliti molto trovare risposte ai quesiti di riferimento della discussione.Rimangono comunque risposte soggettive .Sono d'accordo sul fatto che c'è armonia nell'universo,a me l'unica nota stonata sembra il genere umano.Dall'alba dei tempi l'uomo combatte e distrugge,devasta.Dove l'uomo non arriva l'armonia è mistica. Pochi sono quelli che fanno la differenza.Buonanotte e grazie.
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Vecchio 01-04-2014, 00.00.32   #44
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Originalmente inviato da Sancho
Ritengo che avere una forte fede, faciliti molto trovare risposte ai quesiti di riferimento della discussione
Forse sono le risposte che facilitano una forte fede.

Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Pochi sono quelli che fanno la differenza.
Per molti, Uno solo!

Buonanotte e grazie anche a te.
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Vecchio 01-04-2014, 04.54.40   #45
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Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Ritengo che avere una forte fede, faciliti molto trovare risposte ai quesiti di riferimento della discussione.Rimangono comunque risposte soggettive .Sono d'accordo sul fatto che c'è armonia nell'universo,a me l'unica nota stonata sembra il genere umano.Dall'alba dei tempi l'uomo combatte e distrugge,devasta.Dove l'uomo non arriva l'armonia è mistica. Pochi sono quelli che fanno la differenza.Buonanotte e grazie.

e secondo me sta proprio nell'arrivare a capire (quindi non e' soltanto questione di fede,a mio avviso) questa "mistica" che ne fa subentrare la differenza..per il resto mi sembra evidente che la perdita della spiritualità a scapito della materialità,se così si può dire,porta alle conseguenze che tutti sappiamo
ciao
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Vecchio 01-04-2014, 12.13.29   #46
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Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
...a me l'unica nota stonata sembra il genere umano.Dall'alba dei tempi l'uomo combatte e distrugge,devasta.
Hai ragione, ma in parte. Perché, secondo me, è un errore generalizzare e identificare il genere umano, l'intero genere umano, come l'artefice di questo andamento. Sarebbe più giusto dire che una parte degli uomini non ha considerazione e rispetto per lo stesso genere umano e per il mondo in cui vive. Un'altra parte, invece, ha rispetto sia per se stessa che per il pianeta in cui vive. Tuttavia la componente, forse maggioritaria o apparentemente dominante è quella che si dirige verso l'autodistruzione. È vero che la distruzione potrebbe far parte di quella componente creativa di cui l'universo stesso ne è un esempio, anche la morte ne è un esempio, ma è necessario distinguere, sempre secondo me, la distruzione per così dire "avallata" da Dio e l'altra.

È lo stesso per i concetti del "bene" e del "male", che sono sicuramente concetti relativi se associati al pensiero ed alla filosofia dell'uomo, ma che divengono concetti assoluti se vengono cosiderati nell'ottica di Dio; cerco di spiegarmi: ciò che potrebbe essere "bene" per l'uomo, potrebbe essere "male" per Dio. E qui ritornerei su quella frase che ben caratterizza questo pensiero e che ho già inserito in un'altra discussione e presa in prestito da un film, "Il nome della rosa", tratto dal libro di Umberto Eco:

"L'anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall'eccessivo amor di Dio, o dalla Verità, come l'eretico nasce dal santo e l'indemoniato dal veggente; e la Verità si manifesta a tratti anche negli errori del Mondo, così che dobbiamo decifrarne i segni anche là dove ci appaiono oscuri e intessuti in una volontà del tutto intesa al male."

In ogni caso la tua citazione dimostra, credo, una sola cosa: che l'uomo, o meglio, una parte di esso, non è capace di autogovernarsi. E questo, credo, a causa del suo allontanamento da Dio e la sua concentrazione a questa vita, fatta di "tentazioni del quotidiano" e da quella condizione che io definisco generata dal "fascino del sensibile".
Citazione:
"Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà." (Matteo 10,39)
Forse è proprio anche questo stato di cose che ci mette alla prova.

La Fede, secondo me, non è uno stato dell'uomo; credo, invece, che sia un cammino, un divenire, una condizione dinamica sempre in evoluzione; commettiamo degli errori: bene, perché potremmo imparare da essi. Tutto sta sempre nell'ottica in cui vengono visti ed analizzati.

Ricordiamo il ladrone che in croce, con Gesù, ammette il suo errore ma, allo stesso tempo, cosa fondamentale, riconosce Gesù come Figlio di Dio, che rende visibile il Volto stesso di Dio, e lo prega: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno" (Luca 23,42).

Rising Star.

Ultima modifica di Rising Star : 01-04-2014 alle ore 19.54.09.
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Vecchio 01-04-2014, 22.42.11   #47
Sancho
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Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?

Ringrazio...vorrei inserire delle citazioni come fate voi ma, non ne sono capace,mi scuserete spero, se riporto senza evidenziare nei rettangoli.A rising star-Non commettere l'errore, secondo me, di identificare il tuo "essere" con il tuo corpo; reggiti forte!: il tuo corpo non ti appartiene. Il nostro corpo, non ci appartiene. Tanto è vero che un giorno dovremo lasciarlo. Ciò non significa che non sia importante, anzi, Gesù stesso lo indica come il "tempio dello Spirito". Allora cosa ci porteremo ? Forse la domanda più diretta sarebbe: cosa saremo dopo la morte ?-io identifico il mio essere nel corpo e nella mente uniti,dalla mente sorgono i pensieri,le emozioni,non so se alla mia morte qualcosa di me continuerà ad esistere,non posso dire con certezza che finirà tutto ma neanche il contrario,credere di essere eterni come lo spirito che temporaneamente ci pervade nell'arco di una vita,aiuta sicuramente a dare un senso alla vita,non tanto ad indirizzarla al"bene",..per vivere una vita "buona" è sufficiente secondo me, portare agli altri quel rispetto che si vorrebbe per se stessi,avere una coscienza sveglia.Vorrei capire cosa significa:"sono le risposte a fare una forte fede".La fede io mi sforzo di rafforzarla in me stessa,nelle mie capacità di fronteggiare le difficoltà quando si presentano,nel cercare il coraggio dentro di me quando le avversità generano disperazione.Avere la certezza di un Dio che può guidare è una ricchezza che io non ho e, se non c'è quella fede lì,per forza di cose bisogna farne senza.C'è stato un momento piuttosto lungo, in cui cercavo Dio dentro di me,come voi..che riuscite ad ascoltarlo e seguirlo ed ho sofferto di quella che identificavo come " una mia personale aridità", proprio per non essere stata capace di percepire Dio e saperlo ascoltare,poi ho accettato il mio limite e ,continuato a cercare la verità senza mai averla trovata,nel cammino di ricerca ho avuto modo di apprezzare i vangeli ai quali riconosco un grande valore anche antropologico.Più di tutti sono rimasta affascinata dall'umanesimo buddista, dalla sua etica,soprattutto ,il buddismo mi esonera dal dovermi relazionare con un'entità sopranaturale ..non che questo mi abbia portato ad avere risposte o ad ottonere certezze,il dubbio è sempre "acceso",però non è più un tormento.Sono contenta di poter parlare dei temi qui discussi, con persone preparate e intelligenti,soprattutto attente e sensibili ,avere l'opportunità di guardare a questi aspetti da un altro punto di vista.Grazie.
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Vecchio 02-04-2014, 02.21.49   #48
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Buonanotte o buongiorno a tutti, a seconda dell'ora in cui leggerete questo post.
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
C'è stato un momento piuttosto lungo, in cui cercavo Dio dentro di me,[...] ed ho sofferto di quella che identificavo come " una mia personale aridità", proprio per non essere stata capace di percepire Dio e saperlo ascoltare,
Credimi se ti dico che ti comprendo perfettamente.
Io, personalmente, come altri in questo forum, possiamo darti un contributo che, anche se piccolo, è comunque un aiuto. Tuttavia credo che sarà la vita stessa, quella che potrà darti un maggiore contributo alla ricerca della Verità. Per scrivere le cose che scrivi, dimostri di avere una certa sensibilità: conservala e sviluppala; sono certo che ti aiuterà. Chiunque incontrerai potrà certamente aiutarti, in questa ricerca; ma, insieme alla vita, potrà solo indicarti la "soglia"; sei tu che dovrai attraversarla !
L'avere la coscienza dell'esistenza di Dio, o cercare di seguire il sentiero della fede, non sono esperienze trasmissibili ma intime, individuali e personalissime.
Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
...poi ho accettato il mio limite e ,continuato a cercare la verità senza mai averla trovata.
...fino ad'ora! Se pensi che questo cammino di ricerca abbia, per te, un valore importante, allora non fermarti. Quello che non accade oggi, potrebbe accadere domani:
Citazione:
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. (Luca 11,9)
Ma se non chiedete, non cercate e non bussate, certamente non vi sarà dato, non troverete e non vi sarà aperto. (quest'ultima frase l'ho aggiunta io ).
Nessuno dice che il sentiero indicato da Dio sia facile. Ma ogni giorno è un giorno nuovo, in cui possiamo scoprire cose nuove.

Citazione:
Originalmente inviato da Sancho
Sono contenta di poter parlare dei temi qui discussi, con persone preparate e intelligenti...
Così mi escludi automaticamente !!!

Buonanotte e Grazie a te.
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Vecchio 02-04-2014, 10.34.29   #49
oroboros
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Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?

Vita e morte sono speculari tra loro, e questo significa che la gerarchia attraverso la quale l'embrione di un essere entra nella vita sarà necessariamente percorsa invertendone i poli quando questo essere morirà. Il corpo fisico è l'ultimo a essere generato e ad acquisire una forma, dunque sarà il primo a doversene andare. Gli elementi psichici strettamente dipendenti, perché legati al corpo come lo sono i sensi seguiranno il corpo, mentre gli attributi psichici che restano moriranno in successione inversa a quella nella quale sono entrati nella dimensione dell'essere. L'essenza immortale, della Quale siamo stati espressione unica nella molteplicità della manifestazione dell'esistenza, svoltasi sullo specifico piano umano nel quale abbiamo vissuto, questa essenza rientrerà nello stato di Non manifestazione in attesa che maturino le condizioni che le sono proprie per rinascere in uno stato che non sarà più quello umano già sperimentato, perché nulla si ripete nell'economia universale la quale, essendo infinità, ha infinite risorse. Questo è quanto offre la dottrina metafisica attorno alla morte, anche se io l'ho stringata che più di così non è davvero possibile fare, ma è argomento troppo complesso per essere oggetto di curiosità sterili o di vani pettegolezzi.
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Vecchio 02-04-2014, 11.23.27   #50
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Citazione:
Originalmente inviato da oroboros
Questo è quanto offre la dottrina metafisica attorno alla morte, anche se io l'ho stringata che più di così non è davvero possibile fare, ma è argomento troppo complesso per essere oggetto di curiosità sterili o di vani pettegolezzi.

in che senso curiosita sterili o vani pettegolezzi?
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