@donquixote


Io penso (per me) che hai già detto tutto tu sul Dio Uno e Trino nel post iniziale di questa discussione: "La Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo) è la rappresentazione delle tre funzioni fondamentali del medesimo, unico, Dio nel rapporto con le cose create. La Trinità mostra lo stesso, spirituale, Dio unico visto sotto tre diversi punti di vista o, se si vuole, in tre momenti diversi (avendo cura di non considerare questi momenti come successivi l’uno all’altro ma caratterizzati dalla più assoluta simultaneità): il Padre è Dio in quanto principio supremo, il Figlio è la proiezione o il riflesso nella creatura di questo principio (propriamente il principio “incarnato”) mentre lo Spirito Santo è il “tramite”, è il principio nell'atto di trasferirsi nel mondo, nell'atto di incarnarsi nel Figlio".
Amen e così sia.

Nonostante mi senta del tutto estraneo a idee come quella di "Dio" e consideri tutte le religioni e le fedi fuorvianti, ritengo che il concetto di trinità stia a fondamento dell'esistenza in generale.
Intendendo la "creazione" come processo logico e non cronologico, è facile rendersi conto che il numero UNO (un "tutto" unico e indifferenziato) non è sufficiente a denotare un'"esistenza". L'esistenza presuppone una coscienza e un oggetto della coscienza, ossia il numero DUE (il che, secondo me, rende assurde le visioni dei riduzionisti materialisti che presuppondono un "universo oggettivo" indipendente da qualunque soggetto). E il numero TRE scaturisce dalla RELAZIONE tra la coscienza e l'oggetto. Tutto questo si rispecchia, tra l'altro, nella trinità del SEGNO, alla base della nostra attività razionale e comunicativa, e nei concetti base dell'INFORMAZIONE e della COMUNICAZIONE: sorgente (trasmittente), destinazione (ricevente), messaggio.

[Padre Figlio e Spirito Santo sono il protone neutrone elettrone, e tutti i processi della creazione e le forze agenti sono ampiamente spiegati dai purana e rappresentati in simboli, chi conosce la fisica quantistica la metafisica e le antiche scritture può perfettamente rendersi conto che gli antichi saggi conoscevano benissimo i più complicati processi della creazione che oggi con le nuove scoperte si ci arriva appena e non con una comprensione completa di tutte le forze.