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Vecchio 01-01-2015, 11.43.44   #11
deltasun
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da freedom
Ciao e benvenuto. Hai letto la Bibbia? In essa trovi tutte le risposte alle tue domande. Se poi qualcosa non è chiaro sono a tua disposizione. Tuttavia, per dovere di ospitalità e di fratellanza umana, ti risponderò sulla domanda più importante che fai e sulla risposta che è decisiva.

Il sacrificio di Cristo ci ha aperto le porte della risurrezione, della gioia eterna. Se non è così allora la nostra fede è vana. E, fra parentesi, è la prova che Dio Padre ci ama più di ogni altra cosa perchè tutti i genitori amano i figli sopra ogni cosa. E Cristo, Dio Figlio, ci ama alla follia perchè nessun amico può dare più della vita stessa.

Ciao e grazie per il benvenuto.
Non ho letto tutta la Bibbia, ma alcune parti sì. Ho letto il Pentateuco, ho letto Giobbe, Ecclesiaste, Isaia, Abacuc i Salmi e alcuni altri dell'antico testamento che ora non ricordo. E ho letto tutto il nuovo testamento.
Il mio 'problema' è che sono laureato in fisica, dunque ho bisogno che il linguaggio sia preciso, altrimenti tendo ad infastidirmi perché nei linguaggi ambigui ci può stare dentro di tutto.
Tu dici 'Il sacrificio di Cristo ci ha aperto le porte della risurrezione, della gioia eterna', in che senso? perché le ha aperte queste porte? non capisco.
Dici 'E, fra parentesi, è la prova che Dio Padre ci ama più di ogni altra cosa perchè tutti i genitori amano i figli sopra ogni cosa': credo abbiamo due concetti molto diversi di 'prova'.
Dici 'E Cristo, Dio Figlio, ci ama alla follia perchè nessun amico può dare più della vita stessa' potrei essere d'accordo su questo, ma rimane il punto che non ho capito perché ha dovuto/voluto farlo (se io mi faccio uccidere per un amico senza alcun motivo, non mi sto facendo uccidere per un amico, mi sto uccidendo e basta).
Quello che voglio dire è che io proprio non comprendo la banale logica che sta dietro alla resurrezione.
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Vecchio 01-01-2015, 11.57.45   #12
deltasun
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

Citazione:
Originalmente inviato da paul11
Ciao deltasun.
And1972rea, ha spiegato bene, se posso contribuisco.
1) Gesù non ha lasciato nulla di suo, suoi scritti,ecc. I Vangeli sono la cronaca di quattro evangelisti sulla vita di Gesù, da circa il battesimo,(varia da Vangelo a Vangelo) fino alla morte, resurrezione e ascensione. Io sono critico ,pur essendo un credente nel cristianesimo, ma attenzione all'errore di generalizzare senza conoscere, cioè trarre un giudizio senza verificare le attendibilità.
Questo è un comunissimo errore, e io continuo a dire:leggete i testi sacri prima, poi le interpretazioni e quindi fatevi una vostra idea, ma senza saltare le tre fasi.
2) io interpreto soprattutto per indicarci con il suo gesto la Salvezza attraverso i nostri comportamenti morali basati su valori soprattutto di amore, quì e ora nel mondo. Che la giustizia umana che lo ha condannato a morte non è la giustizia divina, che disse"perdona loro che non sanno quel che fanno". I Vangeli insegnano,se si vuole ascoltare.
E' giusta la tua interpretazione sul peccato originale, mondato però dal battesimo che è un sacramento L'uomo quindi ha il libero arbitrio, è responsabile delle sue scelte, e i suoi comportamenti e atti spiegano il senso del suo cammino, il suo destino.
3) che cos'è l'amore? In quanti modi possiamo declinarlo e predicarlo nel mondo. Ma l'amore incondizionato che non chiede nulla in cambio se non l'atto di dare un sentimento ad un altro e magari patendo l'incomprensione senza ricevere amore ,ma offesa ,eppure continuare ad amare e capire di non essere capito...che cosa c'è più di questo amore?
Gesù è venuto insegnarci che soprattutto l'amore verso il prossimo, il prenderci cura di noi stessi , degli altri e del mondo senza pregiudizi è la via per la Salvezza.
Buon Anno


Ciao, grazie molte per aver dato risposte puntuali.
Provo a dire quel che mi rimane di dubbio su ognuna:
1.Vado a nozze con quanto dici: verificare le fonti! Lo so bene che il Vangelo non l'ha scritto Gesù, quello che intendevo è che mi sembra molto probabile che dentro il Vangelo e Atti degli Apostoli ci siano delle cose storiche e delle cose non storiche: il messaggio di Gesù, la sua esistenza e la sua morte sono verosimili, e il messaggio di Gesù è bello e dirompente e mi piace molto; tutto il contorno di miracoli, di resurrezioni, di salvezza redenzione peccato originale eccetera, che è molto molto di più negli Atti e nelle lettere di Paolo che non nei Vangeli, mi pare francamente assurdo e del tutto fuori dalla storicità, e credo probabile che sia stato aggiunto al Gesù storico dagli apostoli prima e dagli scrittori poi, mescolando la figura di Gesù con altre culture religiose, quella ebraico/messianica in primis (ma non solo, di resurrezioni nelle religioni antiche ce n'è più di una). Cercavo proprio ora il riferimento di 'il terzo giorno è resuscitato secondo le scritture' e ho visto che i riferimenti a ciò nell'antico testamento sono pochissimi, fumosi e interpretabili in mille modi: insomma, secondo le scritture fino a un certo punto.
2.Anche qui mi trovi d'accordo: il messaggio di Amore del Vangelo è, anzi dovrebbe essere, il vero fulcro di tutto: è lì che sta la vera forza e orginalità. E' tutto quanto il contorno di cose soprannaturali che mi allontana radicalemente dal cattolicesimo e che me lo rende fastidioso, non Gesù o l'amore per il prossimo. Non serve affatto la resurrezione per capire che è giusto e bello amare il prossimo! Anzi, credo che rischi di allontanarcene
3.Di nuovo, sono d'accordo, ma non capisco in che senso farsi uomo morire e resuscitare sia amore per l'uomo, non lo capisco proprio. Un gesto d'amore è fare del bene a qualcuno, che bene ha fatto lui con la sua morte?

scusate la lungaggine
e buon anno a tutti
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Vecchio 01-01-2015, 12.00.23   #13
deltasun
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
@deltasun

Il principale significato del sacrificio di Gesù (diventa Cristo dopo, nella risurrezione), è la rivelazione per tutti della Verità Assoluta.
Ossia, il cristianesimo è sforzarsi di assomigliare a Gesù per esistere secondo la Verità che ci fa divenire vivi per davvero per l'eternità.
Da cui la Chiesa proclama: "In un mondo di peccato, di tristezza e di dolore, l'unica risposta agli interrogativi del cuore dell'uomo non è una religione, nè una filosofia, ma una persona: Gesù il Signore".


Infatti la crocifissione del Nazareno è l'atto conclusivo, la battaglia finale, della guerra incominciata, nel 3° capitolo della Genesi, tra le supposte verità che il serpente presenta ai nostri metaforici antenati e la verità dettatagli da Dio.
E siccome due verità si annullano tra loro, una delle due è menzogna, ma abbiamo la libertà di scegliere tra le due: "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona".


Gesù è stato inviato per la nostra salvezza a testimoniare (leggere Gv 18, 36-38), ulteriormente e per sempre (fino al Suo ritorno), la verità di Dio già descritta, annunciata e vissuta in tutto il percorso biblico; la seconda persona della Santissima Trinità è colui che contraddice le verità suggerite dal principe della terra (il diavolo); con Gesù la bugia è smascherata definitivamente, poiché la morte, generata solo dal peccato (la disubbidienza volontaria, cosciente e perseverante, alla Legge dell'Amore di Dio), non è più cosa.


Pace&Bene ...e buon cammino!!

perdonami, ma credo di non aver capito nulla
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Vecchio 01-01-2015, 12.03.29   #14
Duc in altum!
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

** scritto da paul11:

Citazione:
Il vero peccato fu compiuto dagli sperimentatori genetici di quella civiltà superiore che hanno incrociato un "ominide" con il loro patrimonio genetico ,ne sortì "un essere simile a dio(volutamente l'ho scritto in minuscolo)"ma con la mente superiore

No, il peccato, se si accredita alla metaforica creazione di Adamo e Eva, nella Genesi, di essere la Verità Assoluta recondita e universale di Dio, è compiuto dall'ominide che s'insuperbisce di poter sussistere senza il creatore, di poter sostituire con l'Io ricevuto la volontà divina.

Ed è sempre questo peccato: il non voler riconoscere la volontà di Dio nella nostra esistenza (poiché provoca, inevitalbilmente, un cambio difficile e non impossibile da realizzare), che ha condotto ai Giudei di crocifiggere Gesù, che si è sacrificato per confermare definitivamente che la Verità enunciata ad Adamo e Eva è e sarà la sola che può salvare all'ominide, certo quella Verità è la logica rigida dell'Amore di Dio, ma è importante discernere il sacrificio di Gesù come testimonianza per tutti che la Verità del senso dell'esistenza umana è Dio, solo se si è davvero consapevoli di questo si può poi distinguere l'Amore totale manifestato in quel sacrificio.

Gesù prima testimonia col suo sacrificio che Dio ci ama è la Verità e poi che noi possiamo amare come Dio solo comportandoci come il Figlio attraverso la potenza dello Spirito.

Il combattimento originatosi nella cacciata dal Paradiso, la buona battaglia dalla quale nessuno può sottrarsi, è tra Verità e Bugia, e non tra il Bene il Male, tra il Giusto e Corrotto, tra Amore e Odio; solo se si distingue Gesù come modello autentico di Verità Divina, il Bene, il Giusto e l'Amore presenti in noi potranno trionfare nella risurrezione.


Pace&Bene

Ultima modifica di Duc in altum! : 01-01-2015 alle ore 12.42.25.
Duc in altum! is offline  
Vecchio 01-01-2015, 12.22.53   #15
freedom
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da deltasun
Quello che voglio dire è che io proprio non comprendo la banale logica che sta dietro alla resurrezione.
La ricerca cristiana di Dio (ma credo anche le vie delle altre religioni) avvengono nella fede illuminata dalla ragione.

Non si può pensare di andare alla ricerca di Dio facendo leva sulla sola logica. Essa deve esserci, per carità, altrimenti è un attimo scivolare nel fanatismo ma è insufficiente.

So di non aver soddisfatto la tua sete di conoscenza ma è bene guardare, da subito (immagino tu sia in una fase iniziale di ricerca), in faccia la realtà della ricerca: non è cosa facile e l'intelletto, da solo, è molto difficile che arrivi a risultati di qualche valore.

Addirittura, e comprendo ciò possa apparire paradossale, quelli che il mondo reputa stolti sono, secondo la Bibbia, i più vicini alla verità.

Auguri!
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Vecchio 01-01-2015, 13.29.25   #16
deltasun
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

Citazione:
Originalmente inviato da freedom
La ricerca cristiana di Dio (ma credo anche le vie delle altre religioni) avvengono nella fede illuminata dalla ragione.

Non si può pensare di andare alla ricerca di Dio facendo leva sulla sola logica. Essa deve esserci, per carità, altrimenti è un attimo scivolare nel fanatismo ma è insufficiente.

So di non aver soddisfatto la tua sete di conoscenza ma è bene guardare, da subito (immagino tu sia in una fase iniziale di ricerca), in faccia la realtà della ricerca: non è cosa facile e l'intelletto, da solo, è molto difficile che arrivi a risultati di qualche valore.

Addirittura, e comprendo ciò possa apparire paradossale, quelli che il mondo reputa stolti sono, secondo la Bibbia, i più vicini alla verità.

Auguri!


Ciao. Sono del tutto d'accordo che non si possa pretendere di capire il mistero del mondo attraverso la ragione. D'accordissimo.
Mi viene subito in mente l'episodio di Agostino col bimbo sulla spiaggia che ha ricordato Benigni qualche sera fa: non si può pretendere di capire tutto con la ragione, ossia non si può pretendere di capire tutto.
Anche nel buddhismo zen c'è questa idea di illuminazione, che rispetto, che la vera comprensione avviene quando c'è una specie di cortocircuito della ragione. E, in effetti, anche nell'esperienza della vita di tutti i giorni, accade che si comprendano davvero delle cose improvvisamente, magari cose su cui si aveva ragionato, magari *credendo* di averle capite.
Dunque, rispetto molto l'idea di non basare tutto sulla ragione.

Tuttavia, sarete d'accordo con me, il viceversa è pure peggio: non si può certo credere a tutto solo perché ce l'ha detto la mamma o il nonno o perché la domenica bisogna andare a messa o perché qualcuno lo ha scritto su un libro 2000 anni fa.
Nel senso che io posso arrivare a comprendere che qualcuno senta fermamente e in maniera convinta che esiste un Dio, un aldilà eccetera (io non ho questa fortuna, e il fatto che qualcuno lo senta fermamente ovviamente non vuol dire che sia vero). Ma trovo francamente del tutto assurdo che qualcuno dica di essere convinto che 2000 anni fa Dio si è fatto uomo, è sceso in terra, è morto, è risorto, e tutti i miracoli suoi e dei santi, e l'immacolata concezione...
non si possono 'sentire fermamente come vere' tutte queste cose, non è possibile, semplicemente non può essere. Queste cose si 'credono' per questioni culturali, non per illuminazione.
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Vecchio 01-01-2015, 16.11.51   #17
paul11
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da Duc in altum!
** scritto da paul11:



No, il peccato, se si accredita alla metaforica creazione di Adamo e Eva, nella Genesi, di essere la Verità Assoluta recondita e universale di Dio, è compiuto dall'ominide che s'insuperbisce di poter sussistere senza il creatore, di poter sostituire con l'Io ricevuto la volontà divina.

Ed è sempre questo peccato: il non voler riconoscere la volontà di Dio nella nostra esistenza (poiché provoca, inevitalbilmente, un cambio difficile e non impossibile da realizzare), che ha condotto ai Giudei di crocifiggere Gesù, che si è sacrificato per confermare definitivamente che la Verità enunciata ad Adamo e Eva è e sarà la sola che può salvare all'ominide, certo quella Verità è la logica rigida dell'Amore di Dio, ma è importante discernere il sacrificio di Gesù come testimonianza per tutti che la Verità del senso dell'esistenza umana è Dio, solo se si è davvero consapevoli di questo si può poi distinguere l'Amore totale manifestato in quel sacrificio.

Gesù prima testimonia col suo sacrificio che Dio ci ama è la Verità e poi che noi possiamo amare come Dio solo comportandoci come il Figlio attraverso la potenza dello Spirito.

Il combattimento originatosi nella cacciata dal Paradiso, la buona battaglia dalla quale nessuno può sottrarsi, è tra Verità e Bugia, e non tra il Bene il Male, tra il Giusto e Corrotto, tra Amore e Odio; solo se si distingue Gesù come modello autentico di Verità Divina, il Bene, il Giusto e l'Amore presenti in noi potranno trionfare nella risurrezione.


Pace&Bene

O è metafora o è storia, quella non è storia, ci sono troppe discrepanze in Genesi ed è ormai assodato che è una trascrizione in chiave religiosa di un fatto imputato alla Creazione della civiltà sumero-accadica. Non convincono nemmeno le traduzioni in ebraico antico.
La cosa non è di poco conto: o siamo stati creati direttamente da Dio, oppure siamo nati da un esperimento genetico di ibridazione fra una scimmia ominide e il dna di un Elohim " a somiglianza di Dio",cioè un corpo animale con un mente superiore e questo non doveva essere fatto dagli Elohim(che è plurale di Eloah e quindi significa dei).Ci crearono per essere schiavi dopo lo sciopero degli anunnaki.
Ma la mente superiore prende autoconsapevolezza e allora l'uomo soffre la sua condizione. Non ci vuol molto a capire visto ormai che la stessa umanità ha conoscenze genetiche abbastanza potenti a cosa significherebbe prendere una scimmia e sperimentargli con continui dna finchè si stabilizzi una mente superiore(ammesso che ne siamo capaci tecnicamente). Sarebbe bene o male?
Ho ormai troppi dati per pensare che la Genesi ebraica sia vera,cederà sempre più con nuove scoperte archeologiche e nuove tesi storiche.
Yahweh(che è la traduzione dal masoretico con vocalizzazione , in quanto prima è il consonantico tetragramma YHWH) è il nome proprio di un Elohim ,uno di loro, solo uno di loro.
Lo so che è difficile da digerire questo fatto, ma se uno è credente sposta semplicemente l'origine.
L'uomo non ha compiuto nessun peccato originale, Gesù non lo ha mai detto e i Vangeli non lo contemplanano.
E se fosse vera la mia tesi (che non è solo mia) significa che Gesù arriva nel momento in cui la corruzione genetica e morale è al culmine, e questo è un dato storico accertato anche dagli ebrei, si veda la quantità di sette esistenti al tempo di Gesù.
Le differenze fra il Dio giudaico e il Dio fatto Uomo sono troppo importanti per non capire la rottura culturale, religiosa delle tradizioni:
principi apostolici e universalistici e unico comandamento propositivo e non costrittivo; superamento del Dio appartenente ad un unico popolo eletto di conseguenza, fine del dente per dente, e del Dio che comanda di uccidere gli altri popoli stanziati nella terra promessa.
Insomma come si può pensare che Yahweh fosse il VERO Dio,per come noi crediamo, concettualizziamo, pensiamo Dio?

Sulla testimonianza di Gesù va bene anche quello che scrivi

paul11 is offline  
Vecchio 01-01-2015, 16.31.30   #18
paul11
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da deltasun
Ciao, grazie molte per aver dato risposte puntuali.
Provo a dire quel che mi rimane di dubbio su ognuna:
1.Vado a nozze con quanto dici: verificare le fonti! Lo so bene che il Vangelo non l'ha scritto Gesù, quello che intendevo è che mi sembra molto probabile che dentro il Vangelo e Atti degli Apostoli ci siano delle cose storiche e delle cose non storiche: il messaggio di Gesù, la sua esistenza e la sua morte sono verosimili, e il messaggio di Gesù è bello e dirompente e mi piace molto; tutto il contorno di miracoli, di resurrezioni, di salvezza redenzione peccato originale eccetera, che è molto molto di più negli Atti e nelle lettere di Paolo che non nei Vangeli, mi pare francamente assurdo e del tutto fuori dalla storicità, e credo probabile che sia stato aggiunto al Gesù storico dagli apostoli prima e dagli scrittori poi, mescolando la figura di Gesù con altre culture religiose, quella ebraico/messianica in primis (ma non solo, di resurrezioni nelle religioni antiche ce n'è più di una). Cercavo proprio ora il riferimento di 'il terzo giorno è resuscitato secondo le scritture' e ho visto che i riferimenti a ciò nell'antico testamento sono pochissimi, fumosi e interpretabili in mille modi: insomma, secondo le scritture fino a un certo punto.
2.Anche qui mi trovi d'accordo: il messaggio di Amore del Vangelo è, anzi dovrebbe essere, il vero fulcro di tutto: è lì che sta la vera forza e orginalità. E' tutto quanto il contorno di cose soprannaturali che mi allontana radicalemente dal cattolicesimo e che me lo rende fastidioso, non Gesù o l'amore per il prossimo. Non serve affatto la resurrezione per capire che è giusto e bello amare il prossimo! Anzi, credo che rischi di allontanarcene
3.Di nuovo, sono d'accordo, ma non capisco in che senso farsi uomo morire e resuscitare sia amore per l'uomo, non lo capisco proprio. Un gesto d'amore è fare del bene a qualcuno, che bene ha fatto lui con la sua morte?

scusate la lungaggine
e buon anno a tutti

Ciao deltasun,
cerco di risponderti per quello che conosco.
1) Gesù incarna le profezie, i tre giorni della resurrezione corrispondo ad esempio ai tre giorni di Giona nella balena. Si presenta al Tempio con il kerigma, Luca 4, :
"16 Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto:
18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;
mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri
e il ricupero della vista ai ciechi;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 per proclamare l'anno accettevole del Signore».
20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.
21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite».

Se capisci il testo allora capirai perchè doveva adempiere le profezie e compiere i miracoli.

L'amore è fondamentale: ma esiste la disciplina dell'amore; si può amare il male, tutti amiamo, anche il potente ama potere e ricchezza, è la costruzione della disciplina che ordina il procedimento morale ad un sentimento il vero significato di quel sentimento.

Buon Anno anche a te.
paul11 is offline  
Vecchio 01-01-2015, 21.20.40   #19
and1972rea
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da deltasun
perdonami se ti contraddico, ma non credo che le cose stiano così, altrimenti crollerebbe la Chiesa e tutto quanto il cattolicesimo. Se fosse così non esisterebbero dogmi, né preti, né resurrezione, peccati e tutto il resto.
Insomma, quel che voglio dire è che Gesù ha detto 'amatevi' eccetera, ma poi i fondamenti del cattolicesimo sono altri, basta vedere il Credo: il cattolicesimo *non* si fonda sull'amore per il prossimo (che c'è -o dovrebbe esserci- ma è secondario)
La preghiera dei Cattolici, e dei Cristiani più in generale, come sappiamo tutti è il "Padre Nostro", non il "Dio Nostro" o il "SIGNORE NOSTRO" e questo la dice lunga sull'importanza del concetto di amore per il Cattolicesimo..., il corpo delle credenze Cristiane trasuda amore per il prossimo in ogni sua parte, il prossimo per i Cristiani è talmente degno di rispetto e di amore da trovarsi identificato nel loro stesso dio, il prossimo diventa Cristo stesso a prescindere da qualunque attributo possa possedere qualsiasi uomo prossimo ad un altro. In questo senso il significato dell'amare per i Cristiani va oltre il semplice "volemose bene" che tutti possono capire, diventa sacrificio estremo , estremo ed assoluto dono di sé all'altro, l'amore cristiano diventa amore che rinnega , superandolo, persino l'amore figliale , parentale, amicale, diventa amore oltre ogni limite per il prossimo, chiunque esso sia, fino a giungere all 'inconcepibile amore che un dio può donare ad una delle proprie creature arrivando a sacrificarle la propria divinità , un padre divino giunge a voler diventare figlio di una delle proprie creature e di volersi donare a questa con tutto sé stesso per ricondurla ad una immortalità fatta del solo grande bene che egli ritiene tale, cioè l'Amore.Credo , quindi, che sia proprio l'AMORE l'unico fondamento del Cattolicesimo, l'unica possibilità di comprensione o di intuizione dei misteri che riguardano la fede dei cristiani, il resto vien da sé. ... S.Agostino scriveva:" Ama e fai ciò che vuoi..."... questa la condotta del vero Cattolico...
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Vecchio 02-01-2015, 09.31.59   #20
deltasun
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo

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Originalmente inviato da and1972rea
La preghiera dei Cattolici, e dei Cristiani più in generale, come sappiamo tutti è il "Padre Nostro", non il "Dio Nostro" o il "SIGNORE NOSTRO" e questo la dice lunga sull'importanza del concetto di amore per il Cattolicesimo..., il corpo delle credenze Cristiane trasuda amore per il prossimo in ogni sua parte, il prossimo per i Cristiani è talmente degno di rispetto e di amore da trovarsi identificato nel loro stesso dio, il prossimo diventa Cristo stesso a prescindere da qualunque attributo possa possedere qualsiasi uomo prossimo ad un altro. In questo senso il significato dell'amare per i Cristiani va oltre il semplice "volemose bene" che tutti possono capire, diventa sacrificio estremo , estremo ed assoluto dono di sé all'altro, l'amore cristiano diventa amore che rinnega , superandolo, persino l'amore figliale , parentale, amicale, diventa amore oltre ogni limite per il prossimo, chiunque esso sia, fino a giungere all 'inconcepibile amore che un dio può donare ad una delle proprie creature arrivando a sacrificarle la propria divinità , un padre divino giunge a voler diventare figlio di una delle proprie creature e di volersi donare a questa con tutto sé stesso per ricondurla ad una immortalità fatta del solo grande bene che egli ritiene tale, cioè l'Amore.Credo , quindi, che sia proprio l'AMORE l'unico fondamento del Cattolicesimo, l'unica possibilità di comprensione o di intuizione dei misteri che riguardano la fede dei cristiani, il resto vien da sé. ... S.Agostino scriveva:" Ama e fai ciò che vuoi..."... questa la condotta del vero Cattolico...

no, non mi convince questa cosa. Di nuovo non capisco dove stia il sacrificio nel farsi uomo e morire e poi risorgere. Che sacrificio è? E perché dev'essere un atto di amore questo? Veramente voi ci vedete un atto di amore estremo?
Io vedo molto più amore, ad esempio, nel 'chi è senza peccato scagli la prima pietra', questo è un atto di amore! Ribadisco che vedo l'amore e l'insegnamento cattolico in quel che diceva (e -a volte- faceva) Gesù, ma non vedo nulla di nulla nel sacrificio-resurrezione, semplicemente perché non è cambiato nulla con la sua morte (se non l'esempio morale di fare quel che è giusto) e perché, se davvero era/è un Dio non capisco bene dove stia il sacrificio (se era un uomo, avrebbe davvero dato la vita per 'la causa', perché era giusto quel che diceva e pensava e non voleva rinnegarlo. Se era un uomo, allora sì che sarebbe stato un sacrificio. Ma perché lo è stato per un Dio, che può e conosce tutto? Che sacrifico può mai fare un Dio, che non ha nulla da perdere?)
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