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Vecchio 24-11-2003, 14.47.31   #1
eugenio
 
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stati alterati della mente

La mia impressione, riassumendo quanto detto nei precedenti interventi, è che il nostro cervello abbia miliardi di miliardi di combinazioni (sinapsi) possibili, e che ogni zona sia destinata a determinate funzioni. La propensione filosofica alla logica, aperta dai greci, nel tentativo di stabilire le basi di conoscenza della natura, ha sviluppato una certa sezione del cervello, la corteccia (se sbaglio mi correggano), a discapito di altre zone. Questa barriera logica, in sostanza, ha atrofizzato o ridotto altre funzioni, quali l'intuito, che è parente di tante manifestazioni extrasensoriali quali telepatia o simili, che erano presenti in culture antiche, quando gli umani erano quattro gatti, ed avevano bisogno di comunicare a monte della parola, e che sono presenti in alcune specie di animali superiori. Noi oggi sfruttiamo una piccola parte del nostro cervello. Questo, pensando al rasoio di Occam, mi fa pensare che la scelta sia stata giusta, nel senso che ci ha portato alla possibilità di vincere talune avversità naturali, quali pestilenze, carestie e simili. Ora resta da distribuire intelligentemente i vantaggi in tutte le parti del mondo, e questo non lo stiamo facendo, purtroppo, ma la possibilità esiste. Certo che quelle doti accennate sulla estensione della mente sono andate perdute. E' possibile e, soprattutto augurabile, che esse vengano recuperate? Ecco l'argomento che lascio ad altri. Vi saluto!
 
Vecchio 24-11-2003, 16.23.44   #2
Marco_532
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Re: stati alterati della mente

Messaggio originale inviato da eugenio
Citazione:
La mia impressione, riassumendo quanto detto nei precedenti interventi, è che il nostro cervello abbia miliardi di miliardi di combinazioni (sinapsi) possibili, e che ogni zona sia destinata a determinate funzioni.

Si, ha miliardi e miliardi di combinazioni possibili e in continua evoluzione in quanto combinazioni formate essenzialmente da pensieri, e quindi da ciò che muta in funzione del "vissuto". Ci sono zone destinate a determinate funzioni, ma queste vengono utilizzate sempre e comunque, e non solo nella fase di "alternazione";in questo stadio, quello che cambia è la focalizzazione del pensiero e le sue connessioni.

Citazione:
La propensione filosofica alla logica, aperta dai greci, nel tentativo di stabilire le basi di conoscenza della natura, ha sviluppato una certa sezione del cervello, la corteccia (se sbaglio mi correggano), a discapito di altre zone.


La corteccia celebrale è lo strato superficiale che ricopre gli emisferi celebrali ed è costituita essenzialmente di cellule nervose e non è qualcosa che è stato formato, ma c'è sempre stata fisicamente.
Per quanto riguarda la sua funzione, questa è senza dubbio influenzata dalla logica filosofica, ma più in generale da tutto ciò che viene sperimentato.

Citazione:
Questa barriera logica, in sostanza, ha atrofizzato o ridotto altre funzioni, quali l'intuito, che è parente di tante manifestazioni extrasensoriali quali telepatia o simili...

In un certo senso la corteccia celebrale crea un bariera, ma non logica, bensì nella logica del "vissuto". L'atrifizzazione o la riduzione delle capacità funzionali celebrali non risiede nella corteccia celebrale, ma nel complesso di connessioni, nelle funzioni che per necessità, nello sviluppo della realtà, si sono sviluppate più di altre.

Citazione:
Noi oggi sfruttiamo una piccola parte del nostro cervello. Certo che quelle doti accennate sulla estensione della mente sono andate perdute.

Ok, noi oggi sfruttiamo una relativa parte del cervello, nel senso che non siamo in grado di fruttare a pieno le sue potenzialità, ma questo è dovuto essenzialmente all'utilizzo che ne è stato fatto. Se non si tende al suo sviluppo, non si sviluppa, al massimo si atrofizza, ma che il suo sviluppo sia incessante non è confutabile, così come nel passato è stata usata una parte ancora minore all'odierna.

Citazione:
E' possibile e, soprattutto augurabile, che esse vengano recuperate?

Prima di tutto credo che non si tratta di un recupero, ma di uno sviluppo. In secondo luogo, l'effetto principale dello stato di alterazione mentale, è quello di "sentirsi" in un'altra realtà, attraverso la quale, a volte possono avvenire connessioni che a livello "normale" non sarebbero potute avvenira a causa di quelli che tu chiami blocchi. Nonostante tutto, la risposta alla domanda relativa alla realtà distorta, quasi sempre non è accettabile o "giusta", nella "normale". Infatti, ripensando alla stessa nella situazione di lucidità, a volte troviamo degli errori riformulando la risposta. Il vantaggio, quindi è che a volte ti poni delle domande che non ti saresti posto nello "stato di coscienza naturale". Il contro è che la maggior parte di queste domande, nellla lucidità, risulta banale, in quanto la risposta alle stesse è già statata data.
Praticamente il pensiero, in condizioni di alterazione mentale, è come se lavorasse su altre frequenze, riuscendo a cogliere cose alle quali nella lucidità "illusoria", per motivi vari non prestiamo attenzione. Nonostante questo, queste domande sono al contempo coglibili nella realtà "normale", liberandosi dalle "barriere" che il pensiero stesso ha costruito nella sua logica. Così facendo si ha più coscenza della "realtà" e le risposte alle stesse risultano più "efficaci". Considerando che è impossibile vivere nel continuo stato di alterazione, e che questo non è proprio alla nostra natura, tutto quello che deriva da questo, risulata illlusione, verità nell'alterazione e utopia nella realtà naturale. Per questo motivo è inutile cercare domande e risposte applicabili alla realtà e funzionali con la stessa, nell'alterazione, in quanto solo nella realtà risiedono domande e risposte applicabili e efficaci nella stessa, per la risoluzione dei suoi problemi attraverso la razionalità e il pensiero lucido. Condizione affinchè questo avvenga, è liberare il pensiero dai canoni del suo sviluppo e dalle sue auto-bariere, e cogliere nella realtà aspetti che andrebbero analizzati, poichè non in linea con la logica razionale lucida.

Forse non sono riuscito a esprimere bene il concetto, e potrei essere frainteso.....comunque ci ho provato.....

Ciao.

Ultima modifica di Marco_532 : 24-11-2003 alle ore 16.26.28.
Marco_532 is offline  
Vecchio 24-11-2003, 17.47.30   #3
eugenio
 
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Re: Re: stati alterati della mente

Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
Messaggio originale inviato da eugenio


Si, ha miliardi e miliardi di combinazioni possibili e in continua evoluzione in quanto combinazioni formate essenzialmente da pensieri, e quindi da ciò che muta in funzione del "vissuto". Ci sono zone destinate a determinate funzioni, ma queste vengono utilizzate sempre e comunque, e non solo nella fase di "alternazione";in questo stadio, quello che cambia è la focalizzazione del pensiero e le sue connessioni.



La corteccia celebrale è lo strato superficiale che ricopre gli emisferi celebrali ed è costituita essenzialmente di cellule nervose e non è qualcosa che è stato formato, ma c'è sempre stata fisicamente.
Per quanto riguarda la sua funzione, questa è senza dubbio influenzata dalla logica filosofica, ma più in generale da tutto ciò che viene sperimentato.



In un certo senso la corteccia celebrale crea un bariera, ma non logica, bensì nella logica del "vissuto". L'atrifizzazione o la riduzione delle capacità funzionali celebrali non risiede nella corteccia celebrale, ma nel complesso di connessioni, nelle funzioni che per necessità, nello sviluppo della realtà, si sono sviluppate più di altre.



Ok, noi oggi sfruttiamo una relativa parte del cervello, nel senso che non siamo in grado di fruttare a pieno le sue potenzialità, ma questo è dovuto essenzialmente all'utilizzo che ne è stato fatto. Se non si tende al suo sviluppo, non si sviluppa, al massimo si atrofizza, ma che il suo sviluppo sia incessante non è confutabile, così come nel passato è stata usata una parte ancora minore all'odierna.



Prima di tutto credo che non si tratta di un recupero, ma di uno sviluppo. In secondo luogo, l'effetto principale dello stato di alterazione mentale, è quello di "sentirsi" in un'altra realtà, attraverso la quale, a volte possono avvenire connessioni che a livello "normale" non sarebbero potute avvenira a causa di quelli che tu chiami blocchi. Nonostante tutto, la risposta alla domanda relativa alla realtà distorta, quasi sempre non è accettabile o "giusta", nella "normale". Infatti, ripensando alla stessa nella situazione di lucidità, a volte troviamo degli errori riformulando la risposta. Il vantaggio, quindi è che a volte ti poni delle domande che non ti saresti posto nello "stato di coscienza naturale". Il contro è che la maggior parte di queste domande, nellla lucidità, risulta banale, in quanto la risposta alle stesse è già statata data.
Praticamente il pensiero, in condizioni di alterazione mentale, è come se lavorasse su altre frequenze, riuscendo a cogliere cose alle quali nella lucidità "illusoria", per motivi vari non prestiamo attenzione. Nonostante questo, queste domande sono al contempo coglibili nella realtà "normale", liberandosi dalle "barriere" che il pensiero stesso ha costruito nella sua logica. Così facendo si ha più coscenza della "realtà" e le risposte alle stesse risultano più "efficaci". Considerando che è impossibile vivere nel continuo stato di alterazione, e che questo non è proprio alla nostra natura, tutto quello che deriva da questo, risulata illlusione, verità nell'alterazione e utopia nella realtà naturale. Per questo motivo è inutile cercare domande e risposte applicabili alla realtà e funzionali con la stessa, nell'alterazione, in quanto solo nella realtà risiedono domande e risposte applicabili e efficaci nella stessa, per la risoluzione dei suoi problemi attraverso la razionalità e il pensiero lucido. Condizione affinchè questo avvenga, è liberare il pensiero dai canoni del suo sviluppo e dalle sue auto-bariere, e cogliere nella realtà aspetti che andrebbero analizzati, poichè non in linea con la logica razionale lucida.

Forse non sono riuscito a esprimere bene il concetto, e potrei essere frainteso.....comunque ci ho provato.....

Ciao.
 
Vecchio 24-11-2003, 17.58.40   #4
Marco_532
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Non capisco quanto vuoi esprimere con questo tuo "gesto"........potresti chiarire?
Marco_532 is offline  
Vecchio 24-11-2003, 18.04.13   #5
eugenio
 
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Re: Re: stati alterati della mente

Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
Messaggio originale inviato da eugenio


Si, ha miliardi e miliardi di combinazioni possibili e in continua evoluzione in quanto combinazioni formate essenzialmente da pensieri, e quindi da ciò che muta in funzione del "vissuto". Ci sono zone destinate a determinate funzioni, ma queste vengono utilizzate sempre e comunque, e non solo nella fase di "alternazione";in questo stadio, quello che cambia è la focalizzazione del pensiero e le sue connessioni.



La corteccia celebrale è lo strato superficiale che ricopre gli emisferi celebrali ed è costituita essenzialmente di cellule nervose e non è qualcosa che è stato formato, ma c'è sempre stata fisicamente.
Per quanto riguarda la sua funzione, questa è senza dubbio influenzata dalla logica filosofica, ma più in generale da tutto ciò che viene sperimentato.



In un certo senso la corteccia celebrale crea un bariera, ma non logica, bensì nella logica del "vissuto". L'atrifizzazione o la riduzione delle capacità funzionali celebrali non risiede nella corteccia celebrale, ma nel complesso di connessioni, nelle funzioni che per necessità, nello sviluppo della realtà, si sono sviluppate più di altre.



Ok, noi oggi sfruttiamo una relativa parte del cervello, nel senso che non siamo in grado di fruttare a pieno le sue potenzialità, ma questo è dovuto essenzialmente all'utilizzo che ne è stato fatto. Se non si tende al suo sviluppo, non si sviluppa, al massimo si atrofizza, ma che il suo sviluppo sia incessante non è confutabile, così come nel passato è stata usata una parte ancora minore all'odierna.



Prima di tutto credo che non si tratta di un recupero, ma di uno sviluppo. In secondo luogo, l'effetto principale dello stato di alterazione mentale, è quello di "sentirsi" in un'altra realtà, attraverso la quale, a volte possono avvenire connessioni che a livello "normale" non sarebbero potute avvenira a causa di quelli che tu chiami blocchi. Nonostante tutto, la risposta alla domanda relativa alla realtà distorta, quasi sempre non è accettabile o "giusta", nella "normale". Infatti, ripensando alla stessa nella situazione di lucidità, a volte troviamo degli errori riformulando la risposta. Il vantaggio, quindi è che a volte ti poni delle domande che non ti saresti posto nello "stato di coscienza naturale". Il contro è che la maggior parte di queste domande, nellla lucidità, risulta banale, in quanto la risposta alle stesse è già statata data.
Praticamente il pensiero, in condizioni di alterazione mentale, è come se lavorasse su altre frequenze, riuscendo a cogliere cose alle quali nella lucidità "illusoria", per motivi vari non prestiamo attenzione. Nonostante questo, queste domande sono al contempo coglibili nella realtà "normale", liberandosi dalle "barriere" che il pensiero stesso ha costruito nella sua logica. Così facendo si ha più coscenza della "realtà" e le risposte alle stesse risultano più "efficaci". Considerando che è impossibile vivere nel continuo stato di alterazione, e che questo non è proprio alla nostra natura, tutto quello che deriva da questo, risulata illlusione, verità nell'alterazione e utopia nella realtà naturale. Per questo motivo è inutile cercare domande e risposte applicabili alla realtà e funzionali con la stessa, nell'alterazione, in quanto solo nella realtà risiedono domande e risposte applicabili e efficaci nella stessa, per la risoluzione dei suoi problemi attraverso la razionalità e il pensiero lucido. Condizione affinchè questo avvenga, è liberare il pensiero dai canoni del suo sviluppo e dalle sue auto-bariere, e cogliere nella realtà aspetti che andrebbero analizzati, poichè non in linea con la logica razionale lucida.

Forse non sono riuscito a esprimere bene il concetto, e potrei essere frainteso.....comunque ci ho provato.....

Ciao.



Ecco marco, per ora mi limito al secondo punto cui tu alludi, perchè l'ultimo punto non l'ho capito bene, e comunque non sono in grado di confutarlo non avevdo avuto nessuna esperienza diretta nè indiretta. Nel secondo punto c' è un equivoco. Lo so che il cervello si è svilppato gradualmente. Mi sembra che pesasse 6 etti e adesso pesa un chilo e mezzo. Inoltre la corteccia non è un involucro, ma è un centimetro di materia grigia preposta alle funzioni principali. E quella si è sviluppata enormemente rispetto alle altre. E' stata la funzione del pensiero a svilupparla. Dapprima col linguaggio, due o tre milioni
di anni fa, e via via fino alla logica greca. Ci sono altre logiche, ma noi abbiamo sviluppato quella logica che ci ha portato all'oggi.
Se quella è la nostra impostazione logica, le altre facoltà non usate diventano obsolete, perchè ogni organismo vivente si adatta continuamente ai cambiamenti di clima e di sviluppo. Tu vedi i mammiferi marini come hanno cambiato le zampe in pinne.
Io credo ad esempio che il calcolo binario, con l'invenzione del computer, realizzi col tempo un cambiamento nel modo di vedere le cose. Me ne sono già accorto. Il SI' o il NO in un argomento, prevalgono sulle infinite sfumature di un discorso o di un'idea.
Se la nostra specie non ha più bisogno della trasmissione a distanza a cui alludevo, l' abbandona a favore della ragione.
Il resto è una conseguenza. Così mi sembra. Ti saluto!
Eugenio
 
Vecchio 24-11-2003, 18.07.11   #6
eugenio
 
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...

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Messaggio originale inviato da Marco_532
Non capisco quanto vuoi esprimere con questo tuo "gesto"........potresti chiarire?


Scusa, quale gesto? Non ho fatto nessun gesto. Stavo rispondendo al tuo messaggio, che adesso ho spedito.
Non vorrei aver cliccato qualche tasto sbagliato....
 
Vecchio 24-11-2003, 18.18.56   #7
Marco_532
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Per quanto riguarda il gesto, se scorri la discussione ti accorgi che hai postato il riferimento del mio post, senza nessun commento, ma adesso credo che sia stato un errore.

Per quanto riguarda quello che dici, sono daccordo, stiamo dicendo la stessa cosa. Ma l'attenzione fondamentale dovrebbe spostarsi sul secondo punto.

Ciao.
Marco_532 is offline  
Vecchio 24-11-2003, 18.42.25   #8
eugenio
 
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ecco

Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
Per quanto riguarda il gesto, se scorri la discussione ti accorgi che hai postato il riferimento del mio post, senza nessun commento, ma adesso credo che sia stato un errore.

Per quanto riguarda quello che dici, sono daccordo, stiamo dicendo la stessa cosa. Ma l'attenzione fondamentale dovrebbe spostarsi sul secondo punto.

Ciao.


Certo che è così... Per quale motivo avrei fatto questo gesto, che è quasi un rifiuto? Hai fatto bene a parlare. Ciao marco, e buona serata. Eugenio
 
Vecchio 25-11-2003, 00.07.12   #9
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Re: stati alterati della mente

Citazione:
Messaggio originale inviato da eugenio
Questo, pensando al rasoio di Occam, mi fa pensare che la scelta sia stata giusta, nel senso che ci ha portato alla possibilità di vincere talune avversità naturali, quali pestilenze, carestie e simili. Ora resta da distribuire intelligentemente i vantaggi in tutte le parti del mondo, e questo non lo stiamo facendo, purtroppo, ma la possibilità esiste. Certo che quelle doti accennate sulla estensione della mente sono andate perdute. E' possibile e, soprattutto augurabile, che esse vengano recuperate? Ecco l'argomento che lascio ad altri. Vi saluto!

Chissà, forse se non le avessimo perse (ma le abbiamo poi perse davvero o siamo solo noi occidentali, ancora biecamente legati all'illuminismo, a crederlo?) ci saremmo difesi dalle pestilenze (ed altro) molto meglio!
Sarebbe un po' come dire che siccome con il dito indice abbiamo imparato a fare cose fantastiche è un bene disimparare ad usare le altre dita?
Mi viene in mente quella vecchia canzone di Gaber che diceva "perdo i pezzi ma non è per colpa mia, se una cosa non la usi non funziona" e fineva dicendo "mi è rimasto solamente un gran testone e un testicolo per la riproduzione".

Se avrò tempo approfondirò.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 25-11-2003, 08.16.38   #10
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Posso porre una domanda ad ambedue?

Mi serve per poi dare una risposta...

Avete mai provato (intendo, fatto l'esperienza)..di stati alterati indotti da elementi esterni al vostro corpo?
Non anelo ad una confessione, bensì...se possibile, vorrei capire se si parla su basi solide o per supposizioni che si basano su conoscenze acquisite all'esterno della nostra esistenza.

deirdre is offline  

 



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