Messaggio originale inviato da Mirror [/i]
Comprendere profondamente quello che dicono questi due Maestri é proprio
la cosiddetta "Illuminazione"!
Chi l'ha capito?
Non sicuramente "io"!

Credo che per illuminazione possa intendersi quella peculiare forma di conoscenza,di realtà naturali e soprannaturali, che non passa per i canali razionali della comprensione, ma che si fonda, piuttosto, su di una particolare intuizione dello spirito, concessa a pochi e dovuta a ragioni a me profondamente ignote...

In ogni caso, credo che un'anima realmente illuminata comprenda che non esiste un paradiso su misura per ogni essere umano...eppure credo che, se la realtà spirituale di ognuno è quella che risponde più pienamente anche alla sua natura di uomo, allora il paradiso, spazio di eternità in cui, in un'ottica cristiana, troverà pieno compimento la forma spirituale di ogni essere umano, non potrà che essere quella dimensione che maggiormente appartiene all'anima, in cui essa si realizza maggiormente e che maggiormente incontra le forme su cui è stata forgiata...

Ecco, dunque: non paradiso su misura, ma paradiso che incontra la natura e le inclinazioni dell'anima, spogliata ormai dei vincoli dell'esistenza terrena e, di conseguenza, che, in qualche modo, risponde pienamente alla sua essenza...

ciao Rym!
rispondimi sinceramente...... ne hai fatta Esperienza, sei giunto/a a Comprensione di ciò che scrivi?

un caro saluto

Ciao Fragola, Tu vedi ancora in questa prospettiva?
quindi mi stai dicendo che anche TU cerchi qualcosa cercando una nuova illusione in sostituizione del concetto paradiso con quello illuminazione, per risolvere il problema profondo della morte?
Se ti va di rispondere.....

Ciao...
certo, potrei credere che tu abbia pensato che....
Nella realtà dell'espressione scritta è per tutti così. Ecco il motivo perchè "vedo" inutili queste discussioni o dialoghi apparenti su questa tematica così impercettibile e spesso illusoria...

Io, davvero, mi domando se si stia giocando con le parole o meno. Leggo che per ottenere uno stato di consapevolezza di se stessi è necessario l'abbandono della mente. Leggo che quest'ultima vien vista quale acerrimo nemico della comprensione, ora mi domando... se davvero tutto questo fosse vero che significato avrebbe esser dotati d'intelligenza logica ed analitica se per raggiungere la cosiddetta illuminazione, quest'ultima dovrebbe essere abbandonata?
No, mi dispiace, lo stesso percorso compiuto nei secoli da coloro che hanno compreso, insegna che la conoscenza nasce dallo studio delle scienze e le "regole" che governano l'universo, l'ispirazione, l'intuizione e l'equilibrio tra queste.

Un conto è il gioco di parole, altro è fare un discorso serio...

"Come per l'uomo l'essenza della vita sta nell'aria, nel nutrimento che genera il sangue..linfa vitale, allora per l'universo... l'esistenza sta nelle energie che esso regolano, sia materiali che all'apparenza immateriali."

Non basta l'abbandono dell'ego, uno sprovveduto che non conosca le leggi naturali non arriverà mai alla comprensione sublime, la risalita.

Leggendo un testo è buona cosa fare attenzione a quale sia il soggetto della frase che si sta leggendo.
Ciò che cerco o non cerco non sta scritto in nessun angolo del mio messaggio. Non ho molta voglia di annoiare ancora chi fequenta questo forum raccontando la mia personale visione della cosa, l'ho già scritta almeno mille volte. Non ho altro da aggiungere a quello che ho detto in passato ... per ora.

In questo caso parlavo della natura umana. La paura della morte è insita nell'uomo e questo, in molto casi, porta proprio alla disperata ricerca di qualcosa che la lenisca. Come dici tu, alla costruzione di illusioni...

Che io sia "ancora" (o già? perchè la consapevolezza di avere sostituito un illusione con un'altra potrebbe anche essere in già, se ti piace vedere la vita come un percorso rettilineo) "a questo punto" non credo possa interessare chi mi legge e quindi non mi pare il caso di discuterne in questa sede.

ciao

Per Fragola,
Scusa se ti rispondo adesso, solo oggi ho riletto tutti i post di questa discussione.
Hai ragione ho sbagliato nello scrivere "tre lati", in effetti sono tre facce, quello che intendevo che la tradizione ufficiale essoterica occidentale ha portato avanti il discorso "quello che fai in questa vita vale per sempre" dall'altra faccia orientale la tradizione essoterica ti dice "cerca l'illuminazione, questa è definitiva e la puoi raggiungere in più vite" ma dal mio punto di vista esiste la terza facci che comprende anche parti di tutte e due le tradizioni
Comunque dal mio vedere qui in occidente la parola "Illuminazione" è conosciuta da poco ma non il suo senso reale o meno, e a seconda del senso che diamo a questa parola la sua ricerca è determinata dalla paura di morire o no.

CHI ha detto che non può interessare? la tua mente.....non il tuo o mio cuore....... Per far parlare il cuore è necessario abbassare la guardia e predisporsi all'incontro, e per fare ciò si devono aprire dei canali ancora chiusi... diventando vulnerabili e l'insicurezza fa male. Credo che per tutti sia lì il punto d'innesto.
Un saluto.

Beh, l'oriente è grande. Non in tutte le tradizioni orientali l'illuminazione è definitiva, anzi! E anche il fatto che sia raggungiungibile in più vite o in una sola, dipende dalla tradizione a cui fai riferimento. Ma questo diventerebbe un discorso "dotto".
Non sono un'eperta di tutte le tradizioni e quindi non me la sento di scrivere un piccolo trattato a riguardo.
Però non ho capito, secondo te, qual'è la terza faccia.

ciao

Deirdre diavoletta!!
Considera il riconoscimento dell'ego e l'assenza di pensiero "strumenti" di lavoro necessari perchè avvenga ...l'alchimia! è per te così complicato inserire questa possibilità? o è più semplice per te cercare sempre una relazione razionale al tutto? Chi ha timore o sfiducia in questo? la Paura!! e chi determina la paura?? la mente inquinata da una serie di condizionamenti! E si può fare pulizia? sì! la meditazione offre questa opportunità....questa semplificazione, è la porta verso il profondo inconscio, verso l'incontro con Te stesso allo stato puro, ma noi ne abbiamo paura, perchè conosciamo solo le nostre maschere superficiali e chissà cosa potremo incontrare, quale facce possono apparirci, quanto brutte e sgradevoli saranno!!!
Ecco l'azione di coraggio necessaria alla risalita.........
Quante meditazioni esistono? centinaia! Quante ne hai provate? poche! hai avuto pazienza? no!.....s'intuisce! PROVA, non si muore, è solo la mente che ha paura di morire e di non potersi più esprimere.. ha paura d'impazzire...è una paura che abbiamo avuto tutti all'inizio ed anch'io! c...zz! quella paura iniziale se la sorpasserai ti renderà grazia...Eterna!